By: VincenzoS on Martedì 19 Febbraio 2013 17:22
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Lo stato italiano HA SMESSO NEL 1981 di finanziarsi (prevalentemente) tramite accrediti di conto corrente da parte di Banca d'Italia.
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E chi ha mai scritto il contrario?
Peccato che tra nel frattempo si sia portata la spesa pubblica primaria (non quella per interessi) da meno del 30 al oltre il 40 % e tra l'altro su un PIL nel frattempo creciuto.
Non mi risulta che nel frattempo l'Italia avesse:
- messo su un esercito paragonabile a quello di USA e URSS
- creato dal nulla i servizi di ordine pubblico e giudiziari
- creato dal nulla la scuola pubblica
- creato dal nulla la sanità pubblica
- costruito linee ferroviarie ad alta velocità
- varie ed eventuali
Ma non si rende conto che è stato proprio il periodo tra il 1971 e il 1981 che ha posto le basi per il disastro attuale? Quando le grandi imprese, con la politica della "savlutazione competitiva", basta vedere il cambio lira-marco, hanno accumulato profitti senza investire più nulla di nulla, che l'ultima auto veramente innovativa della FIAT è stata la 127 che risale ai primi anni '70.
Non si ricorda che in quel periodo, 1971-1981, vennero inventate le baby-pensioni? che la pensione di anzianità divento la regola invece che l'eccezione? che vennero assunti migliaia e migliaia di inutilissimi funzionari pubblici (io lo ricordo bene per motivi di famiglia)? che ci si inventò il V centro siderurgico di Gioia Tauro? che furono gli anni di Sindona e Calvi? che si sono inventate le tre maestre per classe? che si è tolta la sanità dalle mani delle mutue di categoria, cioè dei cittadini contribuenti-utenti, per metterla in mano ai politici? che lo "zio Remo" cioè Gaspari fece assumenre mezzo Abruzzo alle poste?
Che gli anni '70 furono gli anni di Cefis alla Montedison?
Che furono gli anni del "salario variabile indipendente" con tutti i politici che dicevano sì?
Perché non dice che in quegli anni, mentre altrove si iventavano i PC, si sviluppava il DOS e poi Windows, il protetto di De Mita (e poi di PDS/DS/PD) ovvero De Maledetti iniziava lo smantellamento dell'Olivetti il cui controllo acquisì guarda caso nel 1978.
Perché non vuole dire che sono state queste le cose che hanno creato la base per la successiva esplosione del debito pubblico? che hanno distrutto la competività del'industria italiana?
O tutte queste cose le ha dimenticate? O le vuole fare dimenticare per sostenere le sue tesi strampalate?
Che nel 1980 due uomini che avevano conservato un minimo di saggezza, cioè Andreatta e Carli, cercassero di mettere un freno a quella follia mi sembra il minimo. Che poi la loro azione, grazie al combinato disposto messo in atto da personaggi come De Mita, Craaxi, Andreotti, Forlani e sindacalisti folli e dei loro successori della cosiddetta II Repubblica che manco meritano menzione tanto insulsi sono stati, abbia finito per aggiungere disastro a disastro, è un fatto che prescinde totalmente da quanto avvenuto in precedenza e continuato successivamente.
E poi mi deve spiegare una cosa: perché continua a non dare risposta ad una osservazione semplice semplice ovvero la seguente
I
servizi pubblici (scuola, sanità, giustizia ecc.) si pagano con le tasse; con i BTP ci si si finanziano le infrastrutture che, generando reddito aggiuntivo, permettono di ripagare capitale e interessi. Costruendo infrastrutture lo stato è un imprenditore come tutti gli altri e quindi remunererà chi ha finanziato la costruzione allo stesso modo in cui lo fanno Nestlè o Unilever o Fiat.
Guardi, io non sono come certi Austriaci estremisti che dicono che anche le strade e le ferrovie andrebbero costruite dai privati. L'Europa è troppo sovraffollata perché un privato, senza lo strumento dell'esproprio, possa acquisire i terreni necessari alla costruzione di una strada. E quindi la costruzione di una strada la deve fare lo stato. Siccome la strada nuova rende, se è fatta con criterio, dove mai sta il problema dei BTP?
Ma mi sembra che Lei, non so per quale motivo, abbia interesse a difendere categorie di parassiti che con la stampante monetaria a gogò potrebbero continuare a godersela mentre gli altri che lavorano si illuderebbero di ricevere ricchezza per il loro lavoro mentre invece ne avrebbero solo carta straccia.
O meglio, me lo immagino, anche se in questo sono molto cattivo. Chi fa trading, anche in piccolo, appartiene alla grande categoria dei privilegiati dal sistema. E poiché vi state accorgendo che il sistema sta collassando e che correte il rischio che i produttori tartassati vengano a reclamare il conto, state tirando fuori teorie una più bislacca dell'altra (un altro esempio è Bagnai che dice bene a proposito del fatto che il cambio fisso è sbagliato ma non dice tutto il resto) sperando che una acquisti un favore sufficiente per potere fare un altro giro di giostra.
Dia una risposta alle mie domande senza ripetermi per la centunesima volta la storia del divorzio come origine di tutti i mali e poi ne riparleremo.
Mi dica per quale accidente di motivo se mia madre fosse ancora viva dovrebbe continuare ad avere il diritto di ricevere oltre 4000 euro al mese di pensione dopo 17 "faticosissimi" anni di servizio nella PA. Mi dica perché dobbiamo mantenere in ufficio i forestali senza foreste invece di fargli almeno zappare la terra. Quando mi avrà dato una giustificazione di questi fatti potrò anche darle retta sulle sue teorie. PRIMA NO.