Re: HUMOUR (politico-finanziario) ¶
By: XTOL on Mercoledì 18 Dicembre 2024 13:43
ehhh! i bei tempi del fascio, quando c'era lui!
By: lmwillys1 on Lunedì 16 Dicembre 2024 16:09
ai 'meriti' qui sotto si può aggiungere la strenua difesa delle fossili yankee che ci penalizzano per miliardi e miliardi, l'essere schierata militarmente per la becera bastarda nato ( roba che per chi dovrebbe discendere dal fascio e da Almirante fa rabbrividire, i miei parenti repubblichini la impiccherebbero oggi ) , azzera i fondi per gli affitti ai poveracci con airbnb che dilaga (figurarsi quelli di casapound cioè quelli che le case le occupano a fini sociali che ne pensano ) eccetera eccetera ....
la nana è l'opposto della destra sociale e dell'essere patriota cioè difendere gli niteressi nazionali, è solo una bastarda schifosa leccaaculo del denaro ebreo di cui crede di esserne parte
By: pana on Lunedì 16 Dicembre 2024 15:27
ALTRO CHE DESTRA “SOCIALE”:
LA POLITICA DELLA MELONI E’ TUTTA PER I COLLETTI BIANCHI (SPESSO
SPORCHI),
LE LOBBY E I POTERI FORTI
UNA CORTE DEI MIRACOLI DA PROCESSARE PER TRADIMENTO DEI VALORI
DELLA VERA DESTRA SOCIALE
Tolta la tuta mimetica da combattente all’opposizione con il suo 4%,
Meloni ha indossato senza problemi l’abito di gala e non si sente per
nulla a disagio a cena con il plutocrate ElonMusk.
L’ampio consenso di cui gode, che poi sarebbe il 28% dei votanti e quindi
di appena un 14% sul totale degli elettori, non una gran cosa, deriva dal
fatto che del programma della destra sociale non è rimasto nulla, solo
macerie.
L’appuntamento con i gravi problemi dell’economia e della società
italiana è rimandato, come se non ci fosse un domani.
Ecco alcuni tasselli della nuova Meloni. Sul piano economico in primo
luogo. La destra sociale era solita frequentare le periferie per dare un
po’ di conforto ai diseredati, magari con pacchi alimentari. Quindi uno si
sarebbe aspettato che la premier si desse da fare per approvare la legge
sul salario minimo che schiaccia quasi tre milioni di lavoratori italiani.
Il parlamento, al contrario, ha licenziato la legge sull’equo compenso che
legalizza le rendite parassitarie dei professionisti, colpite ma non
affondate a suo tempo da Bersani. Quindi un regalo al detestato
capitalismo.
Anche l’idea di tassare le banche non è andata a buon fine per
l’opposizione di Fi. Anzi, le mancate entrate per lo Stato si sono
trasformate in capitale sociale per i grandi gruppi bancari con una
colossale beffa. Tosare i super profitti delle banche era un’occasione
ghiotta per fare qualcosa che rientrasse nel repertorio della destra
sociale.
E gli esempi di come la premier si sia collocata saldamente dalla parte
dei poteri forti contro i cittadini potrebbero continuare.
Niente lenzuolate per la gente comune alla Bersani.
La destra di Meloni è tutta per i colletti bianchi
(spesso molto sporchi in realtà).
Ma è sul piano dei valori che la fatale mutazione genetica appare più
completa e ipocrita. Anche qui un paio di casi esemplari.
Il partito di Meloni ha fatto della gestazione per altri un reato
universale. Universale significa che la polizia italiana può intervenire
su tutto il globo. Allora non si comprendono le foto che ritraggono la
premier al tavolo con Musk che ha ben sei figli per questa via
illegittima.
Se il plutocrate metterà piede in Italia, dove si sta facendo costruire
una villa da sogno, verrà, spero, arrestato. In compenso appena l’anno
scorso è stato invitato alla festa di Fratelli d’Italia. Evidentemente il
miliardario è per Meloni al di sopra della legge italiana.
Sempre sul piano dei valori, la destra meloniana ha cancellato dal suo Dna
il principio del dovere fiscale.
La destra missina di un tempo aveva tra le virtù un alto senso del dovere
e dello Stato. Il viceministro Leo con la sua indecente delega fiscale ci
ha confermato che in Italia solo i fessi, cioè i lavoratori dipendenti e i
pensionati, pagano le tasse. Per gli altri ci sono aliquote super ridotte
oppure sanzioni agevolate nel remotissimo caso di essere scoperti.
Un fisco a favore dell’evasore incallito al 110%, nei confronti del quale
il buco del bonus edilizio di Conte è quasi una bazzecola. Insomma, la
legge fiscale non è eguale per tutti.
Che conclusioni possiamo trarre allora da questa raccolta di indizi che ci
possono spiegare il buon e sorprendente galleggiamento di Meloni? Qui ci
viene in auto il grande Tolkien, l’autore del Signore deli Anelli. Dicono
che la premier ne sia entusiasta anche se dubito, data la mole, che lo
abbia mai letto per intero. Credo che Meloni si identifichi nei panni del
mite Frodo Baggins a cui la sorte assegna la missione di distruggere
l’Anello del potere
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