mercat/iraq

 

  By: Paolo Gavelli on Sabato 02 Agosto 2003 22:18

Il giallo di agosto Si sa, il cervello è fatto per assumere informazioni, associarle ed estrapolarne previsioni. Il vantaggio biologico che deriva da una previsione corretta è tale che spesso ci fa vedere relazioni inesistenti o ci fa trovare spiegazioni improbabili a quesiti che non riusciamo a risolvere. Embhè? Ecco elencate le informazioni che mi sono saltate agli occhi negli ultimi tempi; non vi fanno fare la stessa previsione? Dal sito di usemlab: Il tasso a dieci anni è aumentato nel giro di 6 settimane di oltre il 45% superando il rialzo percentuale dei tassi avvenuto nel corso del 1987 (lungo un arco di sei mesi contro le sei settimane attuali) che fu preludio al crash di ottobre. Nel grafico postato da gz, provate a confrontare grossolanamente oggi e ottobre 1987 Nel grafico che allego c’è il cot s&p (il nasdaq è pure peggio, il dj invece è opposto: chi sa perché?) e il rapporto bullish/bearish (altissimo) Mi cito (sic!): Un'ipotesi, tanto per fantasticare: i commercial si aspettano una discesa, non vogliono mollare i titoli in portafoglio perchè pensano sia brusca o sia cmq l'ultima e allora si coprono dove più si scatenerà il panico: i mini sp. Il BKX ha rotto al ribasso la tl ascendente Come stiamo a cicli per demark? 2ali

La liquidita in PERCENTUALE della borsa - gz  

  By: GZ on Sabato 02 Agosto 2003 19:42

ok, ho trovato una connessione internet: polio, facevi il consulente no ? dove sono questi benedetti dati in tutta questa bella sbrodolata ? I dati sono dei NUMERI, che salgono o che scendono, positivi o negativi, non è necessario che siano il Pil stagionalizzato o le revisioni dell'occupazione che sono robe un poco da economisti, anche i tassi di interesse ti dicono la stessa cosa, o i sondaggi del sentiment e comunque gli utili aziendali appena usciti non si può fare finta di ignorarli, se tu presentavi a un cliente solo delle chiacchere ragionevoli bastava ? Ad es: (a wall street, ca va sans dire) IN NEGATIVO venerdì pomeriggio invece di un aumento di circa +15mila posti di lavoro sono calati di 45mila (vado a memoria) e sono ormai 5 mesi consecutivi che si perdono posti di lavoro e questo sta impattando la fiducia dei consumatori (che mercoledì era uscita pessima) e siamo circa a -2 milioni di posti di lavoro negli ultimi due anni e questo è il motivo per venerdì mattina cui ero sul negativo per gli indici, perchè ho notato che i dati di occupazione sono quelli che deludono e ho comprato bonds (a questo livello, non prima) e secondo me sbagli a compare titoli finanziari esposti al consumatore come Americredit o Capital One Financial (vedi forum) Parlando in generale, quando ci sono degli scandali come Enron o Worldcom o una strage di terrorismo o una guerra in Medio Oriente i dati economici vanno in secondo piano (ma anche qui per la guerra a essere meno generici e più precisi si capivano le cose in anticipo), ma in tempi di pace e senza scandali particolari tornano a prevalere i dati aziendali, utili e dividendi e anche quelli tipo inflazione, pil, deficit, occupazione Ad es: IN POSITIVO rispetto all'anno scorso a Wall Street per effetto della nuova legislazione che ha ridotto la precedente doppia tassazione sui dividendi, i DIVIDENDI SONO SALITI del 46% (letto su Bridge, non ho sottomano il pezzo). Un +46% di dividendi spiega in parte perchè il Dow Jones (che ha in maggioranza società a dividendo relativamente alto) sia un indice che sta facendo i massimi degli ultimi 12 mesi Qua sotto tu mi copi il solito italico che parla e parla (come si fa a leggere un mappazzo del genere fino in fondo ?) e non mette mezzo grafico, una tabella o cita dati, nemmeno quelli facili facili che trovi senza fatica. Non me importa che sia l'andazzo in italia, bisogna usare i dati numerici perchè in quel modo si rischia di essere contraddetti da qualcosa di preciso e invece a parlare in modo generico si ha sempre ragione Invece di scrivere tanto ecco un bel grafico che riassume la situazione di LIQUIDITA (In USA) in PERCENTUALE DEL VALORE DELLA BORSA e che, come tutti i grafici fatti bene, non ha bisogno di commenti, da ^Ed Yardeny#http://www.cm1.prusec.com/yararch.nsf/(Files)/sta314.pdf/$file/sta314.pdf^

Dati: ottimi e abbondanti, MA.... - polipolio  

  By: polipolio on Sabato 02 Agosto 2003 07:01

Per un contributo a leggere in chiave negativa gli stessi dati che il buon UnGiornoFosseOrso Zibordi vede sotto una luce positiva ("Poveri Orsi, i Dati Ora Escono Tutti Robusti";"Scommettere Contro L'economia American Non Paga";Tutti i Giorni Ora Sembra Che Piovano Dati Buoni"; "sfondando il massimo degli ultimi...") (en passant sono Toro pure io, ma mi picco di non avere fette di salame sugli occhi) (già che ci sono, posso sommessamente segnalare ai partecipanti al forum, incluso il sanguigno GZ (sei emiliano, mica romagnolo, che càspita) che non è indispensabile insultarsi, per reazione in maniera diretta (vero Tkopf, Rael) o per irritazione in maniera indiretta (vero GZ?) per rendere più interessante la discussione?) Il quesito dei mercati. Si tratta di accumulazione o distribuzione ? Di Salvatore Rovito Venerdì 1 Agosto 2003, 21:30 Ai più attenti osservatori (ma anche a tutti gli altri oramai) sta sembrando quantomeno snervante e avvilente la fase di congestione iniziata dalla metà di giugno(fino ad allora si era assistito ad un mercato ben direzionato, e soprattutto equilibrato, in base all'analisi intermarket) su tutte le piazze mondiali. Considerando che dal marzo 2000 ad oggi quello partito il 12 marzo 2003 rappresenta il secondo serio tentativo messo in atto dai mercati di invertire il trend di medio lungo periodo (il primo si era visto subito dopo gli attentati dell'11/9, anche lì con tre mesi di trend ben definito e poi con altri 3 mesi di congestione), si capisce bene quanto l'incertezza sia predominante, con i soliti interrogativi tipici di queste fasi in cui ci si chiede se si tratti di accumulazione o distribuzione. Cerchiamo di analizzare attentamente le differenze di questi due movimenti per capire se possono emergere alcuni elementi per schiarirci un po' le idee. Sicuramente la forza relativa del Nasdaq (NASDAQ: notizie) , che ha fatto da guida a tutti gli altri mercati (nella precedente occasione invece era stato il primo a dare segnali di debolezza), e il sel loff abbattutosi sui bonds (a differenza di quanto era accaduto in passato, in cui si era visto subito una ripresa dei sottostanti, con contestuale discesa dei rendimenti) da quando è iniziata la fase di congestione, senza quindi per ora assistere a uno spostamento sull'equity, rappresentano gli elementi nuovi nel movimento recente: se il primo è sicuramente da giudicare positivamente, il secondo invece deve far riflettere, soprattutto alla luce di quanto le banche centrali siano state responsabili in entrambi i casi, seppur con esiti diametralmente opposti, almeno finora, rispetto a quelli sperati. Perché se è vero che l'obiettivo primario era quello di ridare fiducia ai consumatori (veri elementi cruciali per sperare in una ripresa) e imprese (che hanno fatto il possibile, visto quanto emerso con le trimestrali, con tagli dei costi, licenziamenti e annullamento degli investimenti), gli strumenti utilizzati in maniera vigorosa come non mai rispetto al passato, ossia politica monetaria fortemente espansiva ed accomodante, e soprattutto immissione sproposita di liquidità nel sistema (siamo arrivati a un più 11,3% su base annua) hanno contribuito a far emergere chiaramente ancor di più gli squilibri “di sistema” su cui si stanno appoggiando queste aspettative positive di svolta nell'economia reale. Sembra chiaro quindi che in un contesto come quello in cui ci si è trovati negli scorsi mesi, con mercati obbligazionari e immobiliari in piena bolla speculativa(e sembra che quella sull'obbligazionaria sia già scoppiata!), tutta la liquidità immessa nel sistema altro non ha potuto fare che riversarsi sull'equity, visto che i rendimenti delle obbligazioni erano diventati insignificanti visto i rischi di perdite enormi in conto capitale, come i fatti hanno poi dimostrato(sul decennale americano si è passati da una quotazione di più di 120 a 106 in poche settimane), tanto da preferire nettamente corporate bonds, e la situazione sul mercato immobiliare si era fatta insostenibile. Da notare poi che la Fed ha lanciato lo spauracchio della deflazione proprio con la speranza di tenere bassi i tassi il più a lungo possibile ( e quindi paradossalmente alimentando essa stessa la bolla sull'obbligazionario), in attesa che la ripresa economica si concretizzasse ed evitasse quindi il crollo di obbligazionario e immobiliare. Il problema è che l'azione della Fed può avere efficacia sulla parte a breve della curva, ma non su quella a lungo termine. Ed ecco così che abbiamo assistito, anche a causa di alcune dichiarazione contraddittorie, ma allo stesso tempo rivelatorie da parte di alcuni membri della Fed e dello stesso Greenspan, al selloff in pochissimi giorni sul decennale e sul trentennale, e a una contestuale ripresa dei tassi velocissima, che ha visto il tasso a 10 anni passare dal 3,25% al 4,5% e oltre, con tutto quello che ciò comporta per chi sperava di continuare a finanziare i consumatori americani tramite la rinegoziazione dei mutui. Tutto questo in un contesto in cui le aziende continuano ad espellere forze lavorative (sono di oggi i dati sui nuovi occupati non agricoli, attesi a +10.000 e usciti a -44.000 unità, per non parlare di quelli del settore manifatturiero), e a rimandare a data da destinarsi qualsiasi forma di investimento (ricordiamo poi che la capacità di utilizzazione degli impianti è tuttora ai minimi storici). La domanda è: come può riprendersi davvero l'economia, che ha dato solo un piccolo sussulto se confrontato con gli immensi stimoli dati da banche centrali e istituzioni dopo tre anni di contrazione prima e stagnazione poi, se i consumatori-lavoratori continuano a perdere il posto di lavoro e ora faranno fatica anche ad aumentare il loro debito, già notevolissimo, visto l'innalzamento dei tassi ? Risulta difficile credere che la fiducia potesse rimanere alta in tale contesto, e infatti non ha sorpreso più di tanto il dato uscito in settimana sulla Consumer confidence nettamente al di sotto delle attese (si aspettava 85:è uscito 76,9). Come concludere quindi: se osserviamo solo i fattori tecnici, ci sarebbe di cosa essere positivi per il prossimo futuro, ma il fatto stesso, che le correzioni sui mercati azionari abitualmente durano lo spazio di mezza giornata (con i dati negativi praticamente ignorati se non nell'immediato, e quelli positivi enfatizzati al massimo), la dice lunga sulla solidità e sulla qualità di questo corposo rialzo partito nel marzo scorso. La correzione arriverà, prima o poi, ma sicuramente quando probabilmente non ci crederà più nessuno (e mentre le trappole continuano a distruggere i trading system ). Si dice che i mercati nel medio lungo rappresentano lo specchio dell'economia reale: vero. Ma nel breve termine puntualmente e ciclicamente si ha la riprova che mai frase fu più falsa. In ogni caso, a differenza di quanto proclamato da banche d'affari e dalla stragrande maggioranza degli analisti istituzionali, consigliamo estrema cautela nell'approccio a questo mercato, oltre che di prendere profitto degli eventuali guadagni fin qui eventualmente realizzati e aspettando una correzione degna di tale nome per (ri) entrare con nuove posizioni. Consapevoli che quanto più questa tarderà ad arrivare, tanto più violento e impulsivo sarà il movimento che ne scaturirà, con la speranza che non si tratterà dell'ennesimo bagno di sangue di cui abbiamo avuto una riprova più volte negli ultimi 3 anni. *Salvatore Rovito è consulente indipendente e curatore dell'UpDown Report

 

  By: Paolo Gavelli on Venerdì 01 Agosto 2003 22:57

mi crei problemi, bear: non essendo comunista avrei diritto al mito, ma i miti mi risultano così insopportabili che quasi quasi scelgo comunista... cmq: dj 17/6 high: 9352.77 31/7 9361.4 che tol sia con te 2ali

 

  By: bearthatad on Venerdì 01 Agosto 2003 22:41

X Gianlini: era unA docente, la prof Amalia Bosia, a Torino. Sarà una caratteristica comune ai docenti di chimica... comunque questo modo di dire mi è rimasto, lo uso ancora dopo 22 anni. Gavellaccio: grazie per il link, non sapevo che qualcuno monitorasse gli istituzionali giorno per giorno e titolo per titolo. Sei grande, peccato che sei un po' comunista, sennò saresti veramente un mito. Intanto nessuno mi ha detto se il Dow ha veramente superato il 17 giugno o no.

 

  By: Paolo Gavelli on Venerdì 01 Agosto 2003 18:03

dai, gian, non costringermi a fare l'economista, che mi fai sudare! :-) qui non si tratta di inventare internet o un nuovo tipo di bomba personalizzata. la questione è che siamo davanti al denaro meno caro che si sia visto da molti anni a questa parte: se le aziende non lo vogliono, sono cavoli amari (lo vedremo a ottobre). la mia strategia è: trading intraday, cambi e i rischi li lascio a chi deve cavalcarli per mestiere (che non invidio affatto) 2ali

 

  By: gianlini on Venerdì 01 Agosto 2003 17:11

e' un po' come quando penso di impiantare qualcosa in Africa la prima cosa da fare per avviare un'attività in Africa è quella di portarci dei condizionatori, qualsiasi cosa tu voglia fare, perchè senza quelli puoi star sicuro che non riuscirai a lavorare. La stessa cosa avviene qui: nel fabbricare sistemi per la difesa (non meri pezzi di metallo come magari si producono in Tunisia o Romania) devi sviluppare un sacco di tecnologie che poi sono utilissime per mille altre cose, e alla fine, ti ritrovi con Internet, i cellulari, la tv via satellite ecc.ecc.ecc.

 

  By: Paolo Gavelli on Venerdì 01 Agosto 2003 16:46

costruzione di bombe e fed spending -------- fa una bella differenza: se i tassi bassissimi non fanno bere il cavallo (cioè non riparte la spesa per investimenti delle aziende), siamo messi malissimo. 2ali

 

  By: gianlini on Venerdì 01 Agosto 2003 16:41

paolo, si riferiva al fatto che RAel diceva che i dati buoni erano "truccati" dal contenere dati riferiti a costruzione di bombe e fed spending, come dire che il sacco pesa tanto perchè ci ho messo dentro dei sassi, anche se con i sassi non ci faccio nulla, il sasso è pesante ugualmente no?

 

  By: Paolo Gavelli on Venerdì 01 Agosto 2003 16:38

se costruendo bombe ... l'economia ne trae benefici, non vedo perchè arrabbiarsi tanto! ------------ brrrr spero che sia "voce dal sen sfuggita"; anche facendo finta di dimenticare il lato etico della faccenda, dal punto di vista economico mi sembra già di suo una gran ... 2ali

 

  By: gianlini on Venerdì 01 Agosto 2003 16:34

non posso essere molto d'accordo con te: perchè nel far le bombe, sviluppi un sacco di tecnologie che poi vanno a ricadere sulla vita comune di tutti noi, mentre se organizzi festival estivi di fantacalcio, fai semplicemene correre sudando 22 uomini vestiti in mutande per un campo di erba (o sintetico, magari)

 

  By: rael on Venerdì 01 Agosto 2003 16:26

Beh, se permetti mi pare che tra costruire bombe e rovesciarle addosso a chi ti pare e fare un'amichevole di calcio ci sia una buona dose di differenza, per non dire che non c'entra un ca##o. Ad ogni buon conto, dal punto di vista strettamente economico, nessuna delle 2 cose porta crescita per investimenti. Amen. Per quel che riguarda le code al mare, è vero. La gente fa la coda per andare su e giù, perché per andare e rimanerci 15 giorni non ha più i soldi.

 

  By: gianlini on Venerdì 01 Agosto 2003 16:11

rael se costruendo bombe anzichè il ponte sullo stretto o anzichè giocare un'amichevole milan-barcellona o juve-manchester al 31 luglio (una volta il 31 luglio il milan incontrava la rappresentativa giovanile del Loano, ora fa una finale anticipata di Champions League) l'economia ne trae benefici, non vedo perchè arrabbiarsi tanto! quello che io ho sempre detto è che ad essere truccati, finora, mi sono sembrati i dati negativi, semmai, più che quelli positivi! tutta 'sta recessione non si vede nè nei supermercati, nè nel mercato immobiliare, nè in coda verso il mare .....

 

  By: rael on Venerdì 01 Agosto 2003 16:04

Gianlini, vatti a guardare il disaggregato delle voci del GDP. Senza la spesa militare e il federal govn spending avremmo avuto una crescita dello 0,7%. Strano poi quel deflatore così basso. Fosse stato come quello del trim precendete avremmo avuto una crescita NEGATIVA. Dai continuiamo a spingere l'economia costruendo bombe, allora. ------------------ RAel un dato truccato può far fare una mossa truccata del 1 % all'indice nei 3 minuti successivi alla sua uscita ma alla lunga conta soltanto se ci sono i soldi o no ------------------ E chi dice il contrario, mica sono incazzato perché i mercati salgono. Non vorrei che si confondesse un'idea macroeconomica con un'idea di trading. Ti assicuro che negli ultimi 2 anni sono andato al rialzo MOLTE più volte di quelle che avrei dovuto. Poi che la gente tradi le headlines delle notizie sui dati e non vadano un po' più a fondo, lo sappiamo. Infatti la CNBC è una televisione di headlines.

 

  By: gianlini on Venerdì 01 Agosto 2003 15:47

'è qui che lei sbaglia!!! i gestori degli hedge fund non sono altro che gli attaccanti della squadra il cui allenatore è il misterioso personaggio (pare sia un petroliere) che governa i destini dell'america Bush è la mascotte,tanto per dare una idea libero Greenspan terzino destro Cheney terzino sinistro Powell nr.10 : Soros (ma parlano, in maniera promettente di un tale Roman Abramovic, ne avrà sentito parlare, immagino) portiere Blair (lo straniero del gruppo....) il massaggiatore è tale Buffett