Il male assoluto

 

  By: cisha on Mercoledì 07 Dicembre 2005 15:39

Il fatto è che spesso quello che scrivono i giornali non è la realtà ma bensì quello che la gente "vuol leggere" e pertanto sapendo di trovarci cose più o meno note (ma false) allora comprano il giornale. La gente compra certezze. Se deve avventurarsi in ragionamenti distorti, in cose da fantapolitica ecc. poi alla fine non compra il giornale. Basta vedere come viaggino i pendolari qua da me che leggono tutti quegli opuscoli che si trovano gratis. E lì cosa c'è scritto??? C'è scritto quello che poi la sera tornando a casa ascoltano e vedono al telegiornale...qualsiasi. Se vuoi approfondire una cosa poi ci sono anche nei quotidiani anche gli articoli di approfondimento ma strettamente basato sulla convinzione ormai accertata della maggioranza dell'opinione pubblica. Mettiamo per esempio il caso di SADDAM come scriveva anche GZ. Sui media appare che lui grida che non riconosce la giuria e che non ha paura di morire . Ma le testimonianze sulle torture???? IL SILENZIO ASSOLUTO. Nessuno scrive o approfondisce sulla situazione geopolitica dell'area mesopotanica, nessuno intravede nei fatti che sull'iraq si è consumata una lotta contro il tempo per raffreddare le mire di egemonia iraniana e/o russa???? con Saddam caduto in disgrazia degli USA, l'embargo ecc. sarebbe stato facile per l'IRAN appoggiato dai RUSSI invadere l'IRAQ accaparrandosi il potere assoluto nell'intera area; avremmo avuto il potere semi-dittatoriale di PUTIN unito a quello teocratico degli Ayatollah. Ora c'è la protesta dei NO-TAV e già cominciano a dire che la POLIZIA ha agito come al G8 ecc.ecc. ed ora altri disordini di gruppi antagonisti che sfruttano la situazione per affermare non si sa cosa. Ma i giornali ciò che pubblicano non è che il Ministro ha aperto un tavolo di trataive da 6 mesi e che non si è presentato nessuno, ma pubblicano più volentieri che la polizia a manganellato tutti. Perche la gente vuole sentire questo e compra il giornale per leggre questo. I disordini negli stadi di calcio servono alla grande alla stampa per vendere di più. Altrimenti il lunedi venderebbero solo i giornali sportivi NO??? La realtà è che la gente non vuol ragionare, non ha tempo, di soffermarsi a riflettere, forse per la convinzione che il fatto non la colpisca poi direttamente più di tanto. Quello di buono e bello che accade tutti i giorni in IRAQ non viene assolutamente trascritto dai giornali o dalle tv; ossia che al di la degli attentati di fanatici (che prima o poi finiranno) la vita per le persone normali è ripresa, gli architetti e gli ingegneri lavorano, le imprese ricostruiscono, i ragionieri, gli analisti ed mercati riprendono, le scuole sono tutte ritornate, in democrazia e funzionanti al 100%. Però cosa trovi sul giornale??? l'ennesimo attentato, la strage ecc. Ma non la quotidianetà di una società che ha ritrovato la democrazia e che a passi lenti ma costanti sta tornando alla vita normale. E ci son voluti oltre 2000 americani morti anche questo i giornali se lo riportano lo fanno solo per sbeffeggiare BUSH.

 

  By: Moderator on Mercoledì 07 Dicembre 2005 15:06

Ho dubbi come te , ma poi non rimango nel limbo dell'incertezza e cerco di risolvere i dubbi col buonsenso .Sbaglio pure .Sono onesto con me stesso e certamente ho pensato cose sbagliate e lo rifarò . Quindi non ho certezze di tipo Fede ,cerco di convincermi man mano di alcune cose in modo ragionevole .

 

  By: pastrocchio on Mercoledì 07 Dicembre 2005 14:24

invidio chi ha una fede incrollabile, mai dubbi, sempre certezze, tutto bianco o nero, tutto 0 o 1 purtroppo io no

 

  By: cisha on Mercoledì 07 Dicembre 2005 13:24

Scusa NORTON..."ma tu come fai di cognome??? ...può essere che siamo parenti!?" ; no perchè avrei scritto le stesse identiche parole..compreso i punti e le virgole.

 

  By: Moderator on Mercoledì 07 Dicembre 2005 13:06

secondo me il paragone con pearl harbou regge -----------------Pastrocchio--------------- Regge nel senso che quando una provocazione raggiunge tali livelli la reazione di uno Stato deve essere totale sia che venga colto di sorpresa sia che qualcuno sappia ( in ambedue i casi sono solo dietrologie) . La dichiarazione di guerra da parte del Giappone nulla modifica riguardo al fatto che il presidente Usa lo sapesse o no,è una dichiarazione di guerra. L’ abbattimento di grattacieli nel centro di New York è il segno di una follia terroristica che richiede uno stato di guerra . Se da noi vogliono buttare una bomba a S.Pietro siamo in guerra con questi dal momento che veniamo a sapere che può accadere, non solo dopo il fatto. Se si può rimproverare qualcosa a qualcuno è che si è aspettato troppo a tollerare il terrorismo islamico ,colpevoli i presidenti precedenti a Bush , tutta l’Europa filo-Hamas :questi colpiscono come vogliono. La prova è Madrid e Londra .Forse anche là si vuole insinuare che sono attentati preconfezionati dalle intelligence inglesi e spagnole ? In Italia manca il buonsenso , prevale il Machiavellismo degenerato . Madrid e Londra sono meno eclatanti in numero di morti solo perché la centrale organizzativa , l’Afganistan, è stata occupata e perché decine di migliaia di integralisti e Kamikaze sono stati attirati come dal miele in Irak e per fortuna uccisi o suicidati là . Si teme la guerra civile in Irak .Certo, à meglio che si risolva tutto per vie democratiche , ma se alla fine avverrà una guerra civile è giusto che sia così e che i moderati finalmente si scannino con gli integralisti , a casa loro.Perché noi non c’entriamo nulla e di nulla siamo colpevoli nella loro follia medievale di guerra santa che ci hanno dichiarato. .

 

  By: gianlini on Mercoledì 07 Dicembre 2005 12:47

di ritorno da due giorni in Irlanda, per antonomasia il paese più cattolico d'Europa, ho scoperto che hanno dovuto sopprimere ogni festa religiosa (ad esempio la Immacolata di domani) per non urtare la sensibilità degli (peraltro ad occhio non numerosissimi) immigrati di religione musulmana. Su istruzione dei genitori (ma non hanno il benchè minimo spirito di ribellione figliale, 'sti qua?,) i bimbi musulmani a scuola si tappano le orecchie ogni volta che venga affrontato un argomento religioso. ringraziamo Prodi and co. (quelli a Bruxelles, tanto per intenderci) per queste continue manifestazioni di idiozia e lassismo

 

  By: GZ on Mercoledì 07 Dicembre 2005 10:47

una delle fonti utili che 'sto Blondet potrebbe usare è questa

 

  By: pastrocchio on Mercoledì 07 Dicembre 2005 10:32

una delle fonti in rete di blondet è comunque questa http://rinf.com/news/nov05/World-Trade-Center.html che ha un po + di dati secondo me il paragone con pearl harbou regge, oltretutto gli enti federali di sicurezza americani avranno quasi 500'000 dipendenti, quindi che qualcuno "si venda" è statisticamente possibile

 

  By: marco on Mercoledì 07 Dicembre 2005 09:59

Come diceva Edgard J. Hoover "Quando un complotto è troppo grande perchè la gente comune ci creda probabilmente è vero" ed essendo il fondatore e primo direttore dell'FBI forse parlava con cognizione di causa. Ad ogni modo il complotto se c'è stato secondo me stà nell' "aver lasciato che facessero l'attentato" della serie lasciamoli fare così poi abbiamo la scusa per. Più o meno come a Pearl Harbor. Detto questo ridadisco che rimpiangeremo gli Americani quando la Cina comincierà ad alzare la voce soprattutto noi Europei oramai rin.........i.

su Sky Discovery : "Il volo che ha reagito" - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Dicembre 2005 23:22

Come scrive sul Telegraph Umberto Eco che ho citato ieri, da quando il cristianesimo è passato di moda ci si è dati alle credenze più strampalate più di prima per cui ^ Eco lamenta che almeno la religione aveva dei miti più chiari e logici#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=5832&reply_id=56848^. Nei sondaggi un terzo dei tedeschi e francesi pensa sia stata la Cia e i libri che costruiscono questo mito hanno venduto milioni di copie Suggerisco un documentario che è stato trasmesso anche su Sky TV Discovery Channel questa settimana: ^"The Flight that Fought Back"#http://dsc.discovery.com/convergence/flight/flight.html^ impressionante e anche commovente. E' costruito con le registrazioni originali delle chiamate dai cellulari dei passeggeri del volo United 93 e le testimonianze di parenti, conoscenti e altro personale che parlò con i passeggeri nei 50 minuti trascorsi tra il loro dirottamento e lo schianto Lo United Airlines 93 partito per Los Angeles con 40 passeggeri era quello destinato a colpire la Casa Bianca. Partì in leggero ritardo rispetto agli altri 3 aerei causa un incoveniente sulla pista per cui quando fu dirottato i primi due aerei si erano già schiantati a NY contro le Torri e a Washington contro il Pentagono e quindi i passeggeri dello United 93 chiamando a casa o servizi di emergenza vennero a sapere cosa era successo agli altri aerei. Per circa cinquanta minuti i passeggeri riuscirono a rimanere in contatto e parlare con decine di chiamate con diversi famigliari o centralinisti di servizi di emergenza raccontando quello che facevano i dirottatori, le hostess e passeggeri a cui avevano tagliato la gola, le minacce di far scoppiare una bomba sull'aereo, la promessa di riportarli all'aereporto... Man mano parlando con chi era a terra e guardava alla TV le immagini delle torri gemelle e del pentagono attaccati i passeggeri dell'U 93 capirono che era una missione suicida e decisero di attaccare i quattro terroristi. Nel documentario su Discovery ci sono le testimonianze di una madre che dice alla figlia, "dovete saltargli addosso, hanno schiantato gli aerei", il marito pilota che dice che se riescono a sopraffare i terroristi lui da terra può dirgli come mettere il pilota automatico, la moglie che racconta che il marito era campione di judo e le dice che vuole combattere, la hostess che dice che sta bollendo l'acqua per lanciarla in faccia ai terroristi, l'uomo che dice alla madre che useranno il carrello delle vivande come ariete... Senti le registrazioni delle voci in sottofondo e le testimonianze di una ventina di parenti che raccontano le altre chiamate e poi senti l'ultima registrazione in cui una voce di uno Todd Beaver che grida "let's roll" (all'attacco) e dei rumori di qualcosa che sbatte (come il carrello contro la porta della carlinga dei piloti) Lo United Airlines 93 si schiantò in aperta campagna pochi minuti dopo, probabilmente i terroristi preferirono così per evitare di essere sopraffatti. Cosa dice questo tizio a riguardo ? Tutti i passeggeri e le decine di parenti e altro personale sparso ai quattro angoli dell'america che testimoniano di questi 50 minuti di conversazioni dall'aereo dirottato, descrive il sangue delle hostess, attaccano i terroristi il minuto prima che l'aereo si schianta ecc... come li inquadra nel bel complottino ?

 

  By: pana on Martedì 06 Dicembre 2005 22:12

Alcune cose non tornano: il peso del grattacielo dall 'ultimo piano all' undicesimo piano e molto superiore del peso del grattacielo dalla cima al piano dove gli aerei si schiantarono l '11.9, quindi nel 1975 il peso da sopportare era molto maggiore che non nel 2001 ;per dirla terra terra : nell ipotesi che l aereo avesse colpito l ultimo piano il grattacielo non sarebbe crollato perche le strutture di acciaio non avrebbero dovuto sostenere nessun peso.

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: pastrocchio on Martedì 06 Dicembre 2005 16:14

lettura alternativa (sicuramente di parte, spesso Blondet ha posizioni davvero preconfizionate e sicuramente non molto fair il citare fatti senza dati, links e fonti) ma tanto per leggere qualcosa di diverso su 9-11, un evento incredibile http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=820¶metro=esteri Maurizio Blondet 06/12/2005 11 settembre 2001 (James Nachtwey for TIME)E' una vecchia storia: 13 febbraio 1975. Quel giorno si sviluppò un incendio nella Torre nord del World Trade Center. Il fuoco, divampato all'undicesimo piano, si estese per sei piani superiori. E durò tre ore. Violentissimo. I sei piani furono carbonizzati. Cinquanta persone evacuate, 28 pompieri leggermente feriti. Il New York Times, nel dare la notizia (1) imbastì tutta una polemica sul fatto che nelle Twin Towers mancavano gli "sprinklers", la rete di diffusori d'acqua a pioggia installati sul soffitto e attivati da sensori che "sentono" il fumo e il calore. Tuttavia, allora la Torre non crollò su se stessa. Lo avrebbe fatto solo l'11 settembre 2001, a causa dell'incendio sviluppatosi dopo l'impatto con l'aereo guidato dai terroristi islamici. Tale è la versione ufficiale: il metallo dei pilastri d'acciaio che reggevano il supergrattacielo, ci è stato spiegato, si sono "rammolliti" per l'intenso calore prodotto dal kerosene in fiamme. Accade, ci spiegano gli ingegneri, quando la temperatura raggiunge gli 800 gradi. Ottocento gradi? Chi ha memoria, ricorderà l'enorme, tragica bolla di fuoco al momento dell'impatto: quello era il kerosene che bruciava: all'esterno. Per la gran parte, la vampata si è prodotta nell'aria, fuori dalle Twin Towers. E' penetrato abbastanza kerosene per mantenere un'altissima temperatura? Chi ha la pazienza di rivedersi le riprese di quel giorno terribile (per esempio "In Plane Site", un video in Italia distribuito da Nexuse a disposizione presso la nostra libreria Ritorno al reale) noterà, se non lo ricorda, l'orrenda nuvola di fumo nero che usciva dalla ferita prodotta dall'impatto e dalle finestre spaccate. Quel fumo così nero dice che l'incendio all'interno stava soffocando, già pochi minuti dopo l'impatto, per mancanza d'aria. Ciò significa che il fuoco era spento, o almeno che si stava spegnendo; e che le sue lingue non erano così "calde" come la vampata rossa della fiammata esterna. Chi ha pazienza, si ritrovi le foto prese con i teleobiettivi e pubblicate dai settimanali illustrati, da Time a Newsweek. In una di esse, si vede persino una donna che occhieggia in giù, terrorizzata, dall'apertura prodotta dal Boeing. Una donna coi capelli rossi, in pantaloni scuri. Viva, ancora viva (per quei momenti). Dunque il calore che si presume fosse in grado di rendere "plastiche" putrelle d'acciaio di 30 centimetri di spessore, aveva risparmiato la donna dai capelli rossi. E poi: nel 2001, tra l'impatto e il crollo passò un'oretta o giù di lì. Nel 1975, un incendio durato tre ore non ebbe la capacità di provocare il crollo dello stesso grattacielo. Ah, i grattacieli d'antan! Non se ne fanno più così robusti. Lo stesso Empire State Building, storica elevazione di Manhattan, subì indenne il suo disastro aereo. Il 28 giugno 1945 un B-52, nientemeno che una "fortezza volante" con tre piloti militari a bordo, lo colpì all'altezza del 78mo piano, alla velocità di 300 miglia all'ora, sul lato che guarda verso la 34ma Strada. Un enorme buco. Uno dei motori imbucò dritto una colonna degli ascensori e precipitò, innescando un incendio, che i giornali descrissero "furioso", nei sotterranei. Parti di motore e del carrello (colossale nei B-25) lacerarono il muro esterno dell'Empire State Building dal 78mo in giù, finendo su un altro edificio di 13 piani dall'altra parte della strada, e sviluppando un altro incendio. Ernie Sisto, leggendario fotoreporter del New York Times, salì fino a una sporgenza all'ultimo piano del grattacielo e, mentre due colleghi lo tenevano per le gambe, sporgendosi pericolosamente, scattò una foto che fece epoca: la parete dell'Empire State Building ferita, e vista dall'alto. Cosa sono diventati oggi i grattacieli? Più infiammabili di un passaporto, come quello trovato intatto e uscito dalla tasca di Satam Al Suqami, uno dei terroristi volanti dell'11 settembre, con la foto bene in vista del proprietario kamikaze (quale altra prova desiderare?). Il calore liquefa i grattacieli d'oggi più facilmente di un pezzo di plastica, diciamo di una carta di credito. Difatti Joseph Iskandar, cittadino americano di nascita libanese, ha ricevuto dall'FBI le carte di credito che erano nel portafoglio di suo figlio Waleed, uno dei passeggeri periti sul fatale Volo 11. L'FBI le ha riconsegnate al padre un anno dopo. Un po' tardi, ma c'erano tutte: quattro carte di plastica, compresa le tre carte "frequent flyer" dell'American Airlines, Delta e United (2). Persino gli aerei sono ormai più sicuri dei grattacieli. Il 29 novembre scorso il pilota di un volo American Airlines 621, in rotta verso Chicago, ha segnalato che dopo il decollo ha visto una "scia di fumo" passargli davanti. E secondo lui era un missile che l'aveva mancato. L'FBI e l'Homeland Security hanno passato giorni a indagare, inutilmente. Una mira migliore avrebbe assicurato un nuovo "attentato islamico": Bush ne ha estremo bisogno. Maurizio Blondet -------------------------------------------------------------------------------- Note 1)"Trade Center hit by six floors fire", New York Times, 14 febbraio 1975. Si veda anche, il 15 febbraio 2005 sullo stesso giornale, "Sprinklers urged for Trade Center". 2)Greg Szymansky, "More miraculous 9-11 new evidence", The Arctic Beacon, 23 novembre 2005.

 

  By: Moderator on Martedì 06 Dicembre 2005 14:16

Mi hanno portato un libro ,titolo: PERCHè SIAMO COSì ANTIPATICI ? lA SINISTRA E IL COMPLESSO DEI MIGLIORI Editore Longanesi Autore Luca Ricolfi Iniziano ad accorgrsene pure loro Sul retro: Il sentimento di superiorità morale della sinistra riaffiora continuamente nel discorso politico,indipendentemente dalle cariche e dai ruoli ricoperti. che si tratti di dirigenti politici,di militanti o di semplici cittadini,che si tratti di moderati o di radicali,di riformisti o di massimalisti,l'idea di una superiorità etica della siniatra sembra essere una convinzione profonda di una parte tutt'altro che minoritaria di coloro che fanno politica a sinistra,e in qualche misura anche del "popolo della sinistra" in quanto tale. Scritto da uno di sinistra fa sperare nella possibilità futura di un riconoscimento di valori diversi dai loro e nella nascita di una vera democrazia. Naturalmente ci va aggiunta la presunzione etica della parte cattolica , che non critico in quanto tale perchè nonostante tutto anch'io ho una cultura che la comprende

 

  By: GZ on Martedì 06 Dicembre 2005 11:26

In base ai sondaggi a campione gli italiani sono i più teneri e i coreani i più duri del mondo industriale In Corea il 90% risponde che in casi estremi forme di tortura possono essere giustificate (verso terroristi che stiano preparando una strage ad esempio) In Italia solo il 40% l'ammette casi eccezionali e il 60% lo esclude sempre a priori. La nostra è la % più bassa della UE dove il 50% ammette la possibilità che si possano usare forme di tortura. Ovviamente l'America è la più cattiva del mondo occidentale (64% ammette la possibilità) Questo buonismo è notevole dato che l'Italia è anche il paese che negli ultimi 25 anni ha avuto più attentati di qualunque altro industriale (da piazza fontana alla stazione di bologna, all'italicus, a moro e la sua scorta... al professor biagi...), il record dei sequestri e anche più stragi e omicidi ad opera del crimine organizzato (da falcone, borsellino... alla ndrangheta recente) di qualunque altro paese OCSE ----------------------------------- ............... Almost four in 10, 38%, in the U.S. said they thought torture could be justified at least sometimes. About a fourth said it could be justified rarely, and 36% said it could never be justified. About four in 10 in Mexico and France said torture is never justified. About half in Britain, Spain, Germany and Canada felt torture could never be justified, while only one in 10 South Koreans said torture is never OK, according to the polls of about 1,000 adults in each of the nine countries. The polls were conducted between Nov. 15 and Nov. 28. Each poll had a margin of sampling error of plus or minus 3 percentage points. The strongest opposition to torture came in Italy, where six in 10 said it is never justified. "It doesn't matter if these people are dangerous, they still have a dignity and the right not to be tortured for whatever reason," said Maurizio Longo, an Italian real estate agent, in Rome. ...........

 

  By: pix on Martedì 06 Dicembre 2005 11:25

------------ se hai la pazienza di andare a curiosare tra le tabelle scoprirai il dato interessante (e indigesto per gli adoratori dello zio sam): nelle classifiche gli usa sono quasi sempre (e di gran lunga) la peggiore tra le nazioni "occidentali". ------------ La questione delle classifiche dei paesi migliori e peggiori mi è spesso poco chiara; acute personalità della cultura del giornalismo,e della politica spesso scrivono: " In Italia si vive male"- "Viviamo proprio in un regime" - "Meglio vivere nel paese X". A mio modesto parere è poco coerente professare queste convinzioni ( fedi ?) per anni , e non metterle in pratica , per esempio trasferendosi nel paese che offre le migliori condizioni di vita. A proposito, questo articolo mi è sembrato interessante: ^cliccaqui#http://www.albanesi.it/risposte/ris50.htm#celentano^