il dibattito elettorale è finora noioso per cui cerchiamo di vivacizzarlo spiegando che il nostro sistema, politico ed economico non funziona più da due generazioni e in Asia hanno un sistema migliore da imitare. Votare ogni quattro anni per un partito che mandi in parlamento non serve a niente. Alla fine hai sempre dei burattini incompetenti, che rispondono a quello che dicono i grandi media italiani ed esteri e quello che gli dicono a Bruxelles, Londra e Washington. Ogni quattro anni ripetono slogan e promesse, tu disgustato ne voti un altro, con slogan e promesse un po' diverse, e la storia si ripete.
Il risultato è che in Italia, negli ultimi 30 anni il reddito medio pro capite è calato (-3% circa) invece di aumentare, nonostante gli enormi progressi della tecnologia in tutti i campi. Uno dei risultati di questo declino economico, che ha colpito soprattutto i giovani, è una crisi demografica mai vista nella storia, per cui si calcola che alla fine del secolo gli italiani “indigeni” saranno circa 20 milioni (Nota bene: con i lockodown, covid e vaccini, è in corso un altro calo drammatico delle nascite, intorno ad un altro 15%, per cui le proiezioni esatte del crollo demografico vengono ora aggiornate).
Se tu sei, ad esempio, Letta o Formigli, dirai che non importa perchè pakistani,africani, arabi, indiani, egiziani e cinesi riempiranno il vuoto. In questo modo avremo le elezioni politiche in “Italia” (sempre che il nome rimanga questo), in cui competeranno nell’anno 2100 lo schieramento islamico, quello indo-pakistano, con eventuali alleati cinesi e i vari partiti africani alleati di quello che resta del PD) e infine un qualche centrodestra che aggrega anche albanesi, badanti ukraine e rumeni. Saranno quindi elezioni molto più vivaci di quelle attuali, dove l’elettore medio è il solito italiano di età media di 54 anni preoccupato di andare in pensione a 62 piuttosto che a 63 anni.
Ma supponiamo di trovare questa prospettiva meno positiva (per i propri figli e nipoti), di quanto non appaia a Letta o Formigli. Cosa si può fare per invertire il declino economico e poi la messa in minoranza degli italiani in Italia ?
Si può fare come in Asia.
in Italia, negli ultimi 30 anni il reddito medio procapite è calato, ma in Cina negli ultimi 30 anni il reddito medio procapite è aumentato di 30 VOLTE, da 400$ a 13,000$, il che vuole dire appunto un aumento 30 VOLTE dal 1992 ad oggi.
Tu dirai che in Cina partivano da livelli africani, ma in occidente per fare questo aumento abbiamo impiegato da inizio ‘800 agli anni ‘60, cioè loro sono stati molto più rapidi. Inoltre ritmi simili di crescita si sono avuti in Corea, Singapore, Hong Kong e Taiwan, i quali ci hanno raggiunto negli ultimi 20 anni e continuano a superarci anche oggi che sono già più ricchi di noi.
Il nostro sistema “occidentale” non è il migliore o l'unico, anzi non funziona da circa due generazioni qui in Italia. In NordEuropa funziona meglio ? Sicuro, ma sono popolazioni relativamente piccole e abbastanza diverse dal resto del pianeta per senso civico, solidarietà, senso del dovere che a Vienna o Copenaghen sembrano innati. In Asia hai invece 2 miliardi di persone che erano molto povere, non sono particolarlmente oneste e corrette, ma ci hanno superato e stanno superando e sono anzi la storia di successo del secolo.
Per capire perchè, guardiamo dove l’economia va sempre bene e la gente è molto contenta del governo. Cioè in Cina.
Questo è uno studio dell'Univ di Harvard che esamina tutti i sondaggi disponibili in Cina https://news.harvard.edu/gazette/story/2020/07/long-term-survey-reveals-chinese-government-satisfaction. Vedi che il 95% è soddisfatto del governo in Cina.
In USA invece tutti i sondaggi indicano che in media il 38% è soddisfatto del governo.
E anche in Italia, persino Draghi, che è il premier che ha iniziato a governare con l'indice di gradimento più alto (e tra i media aveva un supporto maggiore di Xi Jinping in Cina), era sceso ad un 43% di approvazione e se ne è andato prima di scendere ancora.
Come mai invece sono così contenti i cinesi ? Ovviamente perchè il loro reddito è aumentato, continuamente, senza mai crisi, dai primi anni ‘90 ed è aumentato di 30 volte dal 1992..
Il sistema cinese funziona quindi meglio, se parliamo di crescita economica, ma di soddisfazione rilevata (nei sondaggi, perchè non tengono elezioni), del popolo nei confronti del suo governo.
ll sistema cinese, è simile a quello coreano o di Singapore o giapponese, ma usa, come tutti sappiamo, purtroppo, ogni tanto metodi immorali e anche crudeli, perchè i comunisti di Mao hanno vinto, non perso la guerra e non si sono mai pentiti dei loro crimini. Inoltre, il sistema cinese ha corruzione, più che in Giappone o Singapore e Corea, ma meno che in India o Sudamerica. Però la corruzione non ha avuto alcun ruolo nell’impedire lo sviluppo economico della Cina e i politici cinesi ottengono % di approvazione del pubblico estremamente alte.
Cosa caratterizza veramente questo sistema, che sembra funzionare al contrario del nostro, dove da 30 anni l’economia declina e siamo sempre scontenti ?
Qui in Italia proviamo prima i "tecnici" come Ciampi, Dini e Prodi, poi Berlusconi, poi Monti, poi il giovane Renzi, poi Grillo/DiMaio e Salvini, poi M5S+PD, poi Draghi e ora la Meloni. In pratica, se ci fosse anche un solo partito o leader che non ha mai governato, solo per quello alla prossima tornata gli italiani disperati lo votano. ("Perchè voti i 5S ?" "Beh...sono nuovi.." "Perchè voti la Meloni ?" beh...non ha mai governato..."). E' evidente a chiunque non sia cieco, sordo o guardi ancora i TG, che il problema non è votare ogni 4 anni l'ultimo partito che abbia governato meno degli altri.
Una battuta facile è che in Cina, personaggi come DiMaio, Meloni, Salvini, Conte, Letta, Calenda non gestirebbero neanche un piccolo comune. Ma neanche Draghi. Perchè non c'è un solo leader cinese importante con una carriera solo finanziaria, da banchiere. E poi con mezza carriera da banchiere all'estero (Goldman Sachs a Londra e BCE a Francoforte). In Cina sono tutti ingegneri che hanno speso almeno venti anni a gestire l'economia di qualche provincia o regione e che sono andati avanti perchè l'economia cresceva e il pubblico era contento di loro.
In Cina, che sia DiMaio, Draghi, la Meloni o Salvini o Letta o Renzi, avresti dovuto cominciare a gestire l'economia di una piccola provincia, poi piano piano, passare a una provincia più grande, poi ad una regione, poi a gestire una regione più grande e dopo circa 25 o 30 anni, diventerebbero Ministri a Pechino o Premier. Se ad esempio, se guardi la carriera del presidente attuale Xi Jimping, a 15 anni ha sofferto anche lui delle epurazioni di Mao verso la sua famiglia (che era importante) ed è finito in una fattoria agricola. Poi, dopo ingegneria, ha gestito una piccola provincia sperduta, poi una provincia meno sperduta, poi una grande, poi una regione, poi una regione grande come mezza europa..e ha sempre avuto successo economico sopra la media. In pratica è stato un super manager, perchè in Cina il governo gestisce molto dell’economia e quindi il capo della provincia o regione è responsabile dell’andamento economico e se va bene viene promosso, ma se la provincia fa peggio della media viene spesso rimosso.
Bisogna capire che in Cina il governo locale ha il controllo del sistema finanziario e monetario e di molta attività economica (si calcola gestisca il 20% del PIL secondo ad es Michael Pettis che insegna a Pechino da 20 anni). Ma questo vuole dire che il premier locale prende il merito o la colpa di come va l’economia. Va bene ? Merito tuo e passi a una provincia più grande. Va male? La colpa è solo tua e la tua carriera ha una battuta d'arresto.
In Cina hai politici scelti con sistema meritocratico, sulla base di come sanno gestire economicamente la provincia, poi la regione, poi grande regione che viene man mano assegnata. Se non fanno crescere il PIL della loro provincia vengono sostituiti. Oppure se suscitano molto malcontento. Oltre agli obiettivi economici che devono raggiungere, i politici, che sono in pratica dei manager perchè gestiscono le costruzioni, il sistema finanziario e molto altro, però NON DEVONO ESSERE IMPOPOLARI
Non molti sanno che in Cina il partito tiene di continuo dei sondaggi (non pubblici) per sapere cosa pensa la gente su ogni questione e anche sui leader locali. Per chi non ci creda, il mese scorso il governo di Pechino ha proposta il GreenPass al lavoro, ed era il primo caso in Cina, ma lo ha cancellato dopo che è apparso che sui tutti i social e nei sondaggi che il partito tiene la maggioranza era contraria.
Abbiamo quindi che il più grande paese al mondo, 1,3 miliardi di persone, ha avuto una crescita di 30 volte del reddito medio e ha un sistema in cui il 90% della gente è soddisfatto del governo.
Il sistema cinese è mezzo “socialista” nel senso che appunto il governo locale e nazionale controlla il sistema finanziario, molte aziende chiave, i trasporti, l’energia (tipo l’Italia tra il 1930 e il 1880 se vogliamo…). Poi ha una selezione rigida dei dirigenti locali e nazionali basata sul successo economico come manager. E infine però, anche se non c’è libertà di criticare il sistema o i leader supremi, si monitora costantemente con sondaggi continui. l’approvazione da parte della popolazione
Qui in Italia possiamo imitarne i lati buoni (non ovviamente gli arresti senza processo). Possiamo quindi tornare ad un sistema “misto” con ENI, Snam ENEL, Hera.. Autostrade, BNL, Intesa, Unicredit controllate dallo Stato. Ovviamente però non possiamo avere politici di mestiere che non hanno mai gestito neanche un bar come la Meloni, Salvino o DiMaio a controllare queste attività economiche essenziali. Abbiamo bisogno di un sistema come in Francia, dove devi esserti qualificato per entrare in un top master di “Amministrazione” (l'"ENA" o Ecole Nationale d'Administration). Questo sistema alla francese che in pratica seleziona dei manager, eliminerebbe il 90% dei nostri deputati e ministri attuali, che al massimo massimo come titoli professionali e di studio sono dei prof. di diritto come Conte.
Ma attenzione. Se ti fermi qui non funziona, è come avere delle multinazionali coi loro manager selezionati con MBA. Qui si tratta di gestire per il bene della comunità, non vogliamo manager maligni e senz’anima, odiati da chi lavora per loro e disapprovati poi dal pubblico. Per cui, occorre un sistema formale di continui sondaggi o referendum e chi risulti costantemente impopolare se ne va, anche se è super qualificato.
Conclusione.
1) un economia “mista”, con lo stato che dirige come minimo il sistema finanziario e banche, l'energia e i trasporti.
2) politici scelti con criteri da manager, perchè appunto hanno responsabilità economiche enormi (e non è vero che "basta scegliere i consulenti tecnici", perchè se non capisci un razzo di economia poi scegli Draghi o il suo vice o un prof. universitario di economia.
3) la cosa forse anche più essenziale, è un sistema di sondaggi o referendum continui (con il celluare e a voto palese, per evitare brogli) su loro operato. Non votazioni ogni 4 anni di 5 partiti che poi si rivelano nel concreto simili. Votazioni mese per mese, su ogni cosa importante che venga decisa in parlamento o nella regione o comune e che va approvata con voto diretto dal pubblico.
Nessuna di queste tre cose da sola però funzionerebbe. Se nazionalizzi le banche e poi ti trovi i politici attuali con la responsabilità di come farle gestire non funziona. Ad esempio, la Meloni o Salvini, ti nominano qualcuno di Bankitalia perchè sono insicuri di se stessi e alla fine danno retta a quello che leggono nei titoli del Sole24ore o che gli dicono quando vanno a Londra o Francoforte o Washington.
Non funziona neanche se selezioni tutti facendoli passare per esami e titoli, stile Francia dove fanno tutti l'ENA, perchè possono essere lo stesso dei venduti a interessi esteri o gente che fa i propri interessi con tutto questo potere economico in mano.
Devi avere quindi anche un sistema di controllo costante, tramite sondaggi o referendum continui, ovviamente tramite cellulare perchè si tratta di dozzine di questioni da approvare ogni anno.
(L'obiezione che il software può essere manipolato, se vuoi, la superi nel modo più semplice, con voto palese e pubblico associato a numero di CI o CF. In pratica, in questo modo tutti vedono come votano tutti e possono controllare cosa succede nel database, pubblico, dei voti. Sarebbe idealmente meglio che i voti anche su questioni locali fossero segreti perchè magari vuoi fare carriera al Comune di Modena e non vuoi che si veda che voti qualcosa che spiace al PD. Sicuro, ci possono essere alcuni casi del genere, ma sono rari, l'impiegato degli uffici comunali non viene licenziato se si sa che vota per qualcuno diverso dal partito del sindaco. Qui invece si vuole poter votare tutto l'anno su dozzine di questioni. Mentre nel sistema elettorale attuale, voti i partiti ogni 4 anni sulla base di chi appare di più nei talk show (vedi ora la Meloni) e poi ha zero controllo su tutto che fanno. L'unica soluzione è sostituire il sistema attuale di votare ogni 4 anni personaggi che ti fanno vedere nei talk show con il voto diretto, su ogni questione grande o piccola)
In Cina vedi nella pratica una versione (non esattamente così, perchè i sondaggi il partito li tiene in segreto e non c'è trasparenza), che funziona molto bene. Si tratta di un esempio concreto (di proporzioni enormi perchè è il più grande paese al mondo) per provare anche da noi.
Un economia mezzo socialista, "mista", gestita da gente selezionata per competenze, ma sottoposta a continui sondaggi e referendum