By: VincenzoS on Domenica 10 Marzo 2013 10:39
x Bobugo
... ma che si arrivi ad identificare in Berlusconi l'essenza stessa della libertà personale, del liberalismo e della tradizione alternativa al socialismo mi pare essere un fatto decisamente patologico.
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Una cosa che caaratterizzò le purghe staliniane, ma anche le azioni dei nazisti, fu la loro sostanziale adesione formale ai principi della legge.
In altre parole tutto si svolgeva secondo i crismi della legalità, "libera confessione" dell'imputato compresa; nei fatti però lo stato di diritto non esisteva più.
E non devo certo stare a spiegare il perché.
Questo metodo ha sempre caratterizzato le dittature totalitarie nate dal pensiero marxista (anche nazismo e fascimo sono figlie, sia pure con alterazioni genetiche, di quella cultura.
Non è stato invece il metodo caratteristico delle dittature militari del Sud America, impropriamente chiamate fasciste, dove gli avversari venivano fatti semplicemente "desaparecire".
In uno stato di diritto occidentale, quando ci si trova a che fare con un personaggio ripugnante come Berlusconi, che però è abilissimo a sfruttare tutti i cavilli ed eventualmente fa anche leggi a proprio favore, si ricorre a uno dei seguenti metodi.
1) Si organizza un bell'incidente aereo, automobilistico o che altro sia (il caso Haider insegna).
2) Si "inventa" totalmente dal nulla un reato, ma uno solo, e si "creano" prove inoppugnabili del fatto e si lascia andare il processo secondo i tempi e i modi normali.
3) Si organizza un bello scandalo, magari basandosi su un qualche fatto vero di cronaca, che coinvolga, anche in assenza di reato, il personaggio in questione. Qualcuno forse avrà sentito parlare dello scandalo Montesi che nel 1953 venne usato per fare fuori Piero Pccioni, allora Ministro degli Esteri e tra i massimi esponenti della DC.
In genere è preferibile il terzo metodo perché meno rischioso, ma anche i primi due sono utilizzati.
E' evidente che il rischio che si corre in questo caso è che venga fuori che l'incidente è stato organizzato o che le prove sono state create ad arte. Ma ciò avviene, in genere, dopo che il personaggio in questione è uscito dalla scena politica. Tutt'al più si dovranno "bruciare" alcune persone che sono state direttamente coinvolte nell'organizzazione del fatto, un po' quello che avviene nel caso degli agenti dei servizi segreti.
In ogni caso, quale che sia il metodo scelto, deve valere la regola "si fa ma non si dice e non si deve sapere e se si viene a sapere si buttano a mare un po' di personaggi sarificabili".
Il comportamento della magistratura italiana, invece, è stato di tipo assolutamente stalinista, ovvero rispetto formale della legge ma sostanziale negazione delle caratteristiche tipiche di uno stato di diritto (ad esempio intercettazioni a terzi in contatto con Berlusconi al fine di tenere lui sotto controllo, spostamento arbitrario, come nel caso Mills, dei termini di prescrizione). A riprova di ciò c'è il numero esagerato di processi a carico di Berlusconi che sembra fatto apposta per tenere l'attenzione sempre puntata sulla magistratura (oltre che su Berlusconi).
E' tutto questo che ha fatto sì che gli italiani si siano spaccati tra chi ritiene più pericoloso Berlusconi e chi ritiene più pericolosa una magistratura che non si fa scrupolo di utilizzare metodi stalinisti.
Personalmente ritengo entrambe le cose pericolose e simbolo del degrado italiano.