lunga vita al capitalismo!
Soldi e Potere
... La differenza tra il potere economico e quello politico, apparentemente simili, si comprende molto bene se pensiamo in ipotesi di distribuirlo omogeneamente tra le persone. Immaginiamo di distribuire la ricchezza di Bill Gates (che, ricordiamolo, non è stata estratta dalla società, bensì aggiunta come valore d’uso dei suoi prodotti) dando qualche dollaro a ciascun abitante del mondo. Ammesso che sia possibile vendere Microsoft monetizzando il suo valore per poi chiuderla. La domanda è se questo valore distribuito avrebbe maggior valore sociale di quanto ne abbia in forma concentrata, vale a dire se i sei miliardi di persone del pianeta, possessori di qualche dollaro in più, ne farebbero un uso migliore. La risposta è che probabilmente no, e nemmeno se la somma fosse distribuita sotto forma di quote azionarie tutte uguali. Un’azienda con sei miliardi di azionisti paritari non durerebbe mezza giornata e con essa si dissolverebbe il valore di servizio che essa offre. La sostanza è che è meglio che i capitali restino concentrati nelle mani di chi li ha creati.
Pensiamo ora ad un mondo senza potenti, cioè ad un mondo in cui il potere è riconsegnato nella mani di ciascuno. Anarchia, certo, situazione difficile da gestire, ma non impossibile. Soprattutto, situazione molto creativa. Mentre con i pochi dollari derivanti dalla distribuzione dei beni dei ricchi posso al massimo comperarmi qualche panino e difficilmente potrò, per solo effetto della distribuzione, creare il valore precedente o qualcosa di nuovo, il potere di disporre di me stesso e dei miei beni darebbe grande stimolo alla creatività ed alla generazione di nuovo valore. E, dall’anarchia e nell’anarchia, riconoscere un potere carismatico al servizio della società e che vi aggiunga valore. E questo potere di cui le persone si fossero riappropriate individualmente potrebbe essere consegnato, in parte, ad un terzo con una delega sempre revocabile. Il potere distribuito è molto meglio del potere concentrato.
E c’è un’altra differenza: che mentre il denaro dev’essere posseduto per fruttare, il potere è meglio che sia solo temporaneamente affidato in delega.
Per concludere, invece di criticare i rapporti Oxfam perché non descrivono la reale distribuzione della ricchezza ed invece di escogitare spiegazioni su quale sia il miglior sistema per redistribuirla, preferisco affermare il concetto che è bene che la ricchezza sia distribuita in modo ineguale e che ce ne siano concentrazioni colossali. Questo fa bene alla società.
Nello stesso tempo dovremmo pensare alla concentrazione del potere politico ed occuparci di distribuirlo il più possibile, perché è questo che fa male alla società.
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