Ragionamenti del nano da giardino

 

  By: XTOL on Martedì 13 Dicembre 2005 15:47

vuoi solo la tua progenie o accetti altri genomi come fece Noè ? --------------norton---------------- accetterei altri fenotipi gradevoli, purchè non troppo rottamati... ;-)

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 15:28

mentre compio un paio di orbite attorno al pianeta terra ------------xtol--------------- vedo che non c'è più Terra per te , essendo umano hai trovato qualche nuovo pianeta da coltivare ? ci cresce l'oro? vuoi solo la tua progenie o accetti altri genomi come fece Noè ? A parte tutto c'è troppa incoscenza ed ignoranza

 

  By: Andrea on Martedì 13 Dicembre 2005 15:23

Pix, io non ho parlato né di destra né di sinistra. Come lei abbia trovato una connotazione politica nel mio messaggio mi è ignoto. A ogni modo ... il mio discorso è semplice. Era sempre tutto più buono una volta... è una fola che va avanti dal tempo dei greci, e forse anche da prima. Però se lei compera una cartolina dell'appennino modenese di 50 anni fa e una di adesso noterà boschi di querce, castagni, ecc. dove un tempo c'erano campi devastati. Di animali in giro non ce n'era uno (mangiati). Adesso il problema (ho passato i primi 19 anni della mia vita la e ancora ho la casa) sono i daini, i cinghiali e tutte le altre bestie che ti devastano tutto, fin sui davanzali delle finestre. L'acqua del ruscello la beveva anche la mia famiglia, io incluso. Ma il fatto che sopravvivessimo non significa che fosse migliore di quella che esce dall'acquedotto di Modena nel 2005. Non necessariamente. Anzi, incredibilmente soffrivamo di più attacchi di diarrea allora ... La differenza è fino al 1970 e oltre sui radicchi selvatici c'erano pesticidi che adesso non ci sono ... L'aria è peggiorata. E, più subdolamente, è cambiato, drasticamente, il tipo di radiazioni che ci colpiscono (causa modificato poter dell'atmosfera di filtrarle). In questo ha ragione XTOL, anche se non sempre sono d'accordo con la sua diagnosi a priori che è tutto frutto dell'attività umana. E che il suicidio collettivo sia l'unica medicina. Che cominciasse lui, a me piace soffrire qui ... scherzo ovviamente, XTOL, non me ne voglia. Molte altre cose sono molto migliorate. Troppe per essere elencate. Forse preferite i casermoni degli anni 50 e 60, magari coi muri umidi e niente verde. Anche con un po' di eternit sotto i coppi, magari. Io preferisco l'edilizia di adesso, casette al massimo di tre piani, tutte col giardino, la sala per le riunioni condominiali, ecc. Tutta 'sta nostalgia non ce l'ho, perdonatemi. Che piaccia o meno, il futuro è davanti, non di dietro. Poi va governato, indirizzato e tutto quello che si vuole. Ma pensare a un domani come ieri mi sembra inutile e anche dannoso. Tanto indietro non si torna. Peraltro che manchino gli alimenti mi sembra un'idiozia. Forse manca una sensibilità per l'utilizzo di quelli che ci sono. Ho idea che con quello che sciupiamo in Europa si sfamerebbe l'Africa intera.

 

  By: XTOL on Martedì 13 Dicembre 2005 14:50

Cari umani, mentre compio un paio di orbite attorno al pianeta terra, vedo che il momento del vs impatto con i limiti si avvicina, e la vs velocità sta aumentando. Le cassandre continuano a restare inascoltate, i segnali sottostimati, le bugie spudoratamente ribadite. Certo da laggiù deve essere estremamente difficile avere una visione d’insieme, e del resto ormai servirebbe a poco. Per coloro che prima dello schianto che gli cambierà i connotati volessero condividere la mia ottica, eccone il sommario riepilogo: La specie umana non sfugge alla regola biologica di moltiplicarsi ai limiti che le risorse dell’ambiente le consentono, e non è nemmeno lontanamente in grado di implementare nelle proprie scelte i diritti delle generazioni future (tanto per portare ^l’ultimo esempio)#http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200512articoli/823girata.asp ^ Perché? Perché la sua percezione del futuro è legata esclusivamente al proprio utile personale, nel quale viene incluso talvolta l’utile dei propri figli e ancor più raramente quello del proprio gruppo. Questa corsa allo sfruttamento massimale ha una radice economica: il modello inflazionistico scelto dai gruppi dirigenti (che ne ottengono vantaggi parassitari) spinge al consumo e all’indebitamento stati e singoli, stritolando qualsiasi tentativo di razionalizzare le scelte e di programmare un futuro più lontano della punta del proprio naso, in una globale tragedia dei commons. Il biblico “crescete e moltiplicatevi” ne è la versione religiosa. La massimizzazione della fitness ne è la versione evoluzionistica. Guardo con tenera simpatia lo sforzo di chi si rende conto e cerca di proteggersi comprando oro, ma ovviamente sarà anch’egli violentemente sballottato dalla prossima “riorganizzazione aziendale” (cambiamenti climatici? guerra mondiale? esaurimento del petrolio? scomparsa del dollaro? vedremo) In bocca al lupo anche agli stolti che ci annoiano con i loro balli sul titanic, illusi dal fatto di riuscire talvolta a raccogliere le briciole che cadono dal piatto dei potenti.

 

  By: pix on Martedì 13 Dicembre 2005 12:41

A Modena ci sono interventi di edilizia popolare (PEEP) che fanno impallidire come vivibilità le zone residenziali per benestanti realizzate negli anni 60 in pieno boom economico. Non la seguo. --------- Per me amministrazioni di sx e difesa dell'ambiente non vanno necessariamente a braccetto, di sfasci ne hanno fatti e ne fanno anche loro come e più di noi. Sono in sintonia con Norton quando dice quello che ha detto: <...e poi bisogna vedere la qualità , perchè un bosco di pioppi(o pini) piantato come la scacchiera degli scacchi ,destinati al taglio dopo qualche anno sta alla natura come le mucche in batteria stanno alle mucche al pascolo...> Aggiungo che anche uno sviluppo delle località di montagna basato solo sulle seconde case, sugli hard discount (?) e sulle piste da sci di discesa con relativi impianti, è secondo mè da attuarsi con misura e criterio; a volte mi è capitato di andare in montagna con la sensazione di essere solo andato in un altro quartiere della mia città, mi sembrava di essere in metropolitana.. Altrove esistono posti dove per esempio la circolazione delle automobili è limitata nei periodi di maggiore afflusso, da noi invece si studia su come sbancare nuove aree a 2000 metri per farci posteggi per camper o residence abitati 10 giorni l'anno. Pix

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 12:15

Resta il fatto che in Olanda ,più sovrapopolata di noi ,non c'è quel senso di invasività del territorio come da noi ,non c'è approssimazione , orrore architettonico ,abusivismo schizoide. In Germania sono tanti come noi ma hanno i loro paesini ordinati e costruzioni nuove che non fanno gridare all'orrore. Che la natura nel '50 fosse peggio di oggi ho i miei dubbi :lo sarà stato in qualche punto per via della guerra , ma ricordo pazienti che mi raccontavano che da giovani bevevano tranquillamente l'acqua del Po ,nonchè dell'Aniene .Ricordo Sperlonga con i granchiolini sul battisciuga ,ricordo Monte Argentario con le stelle marine alla Giannella , ricordo i boschi della val di Fassa pieni di bei pini e larici ,funghi ,fragole (ora hanno molti rami secchi ,uno su tre sono tagliati per il sedicente intervento benefico umano ). Ho visto cartoline antiche di posti ormai devastati :il patrimonio boschivo aumentato c'è in certe zone spopolate e irragiungibili ; e poi bisogna vedere la qualità , perchè un bosco di pioppi(o pini) piantato come la scacchiera degli scacchi ,destinati al taglio dopo qualche anno sta alla natura come le mucche in batteria stanno alle mucche al pascolo .Basta provarci a entrare in quei boschi e poi in un bosco vero .Non parliamo di fiumi ,torrenti ,ruscelli,ghiacciai

 

  By: Moderator on Martedì 13 Dicembre 2005 12:12

doppione da cattiva connessione

 

  By: Andrea on Martedì 13 Dicembre 2005 12:00

> Però mi sembra che le nuove costruzioni procedano senza avere > dietro un progetto di vivibilità e di armonia con l'ambiente; > hai n miliardi di euro e vuoi cementificare una città ? A Modena ci sono interventi di edilizia popolare (PEEP) che fanno impallidire come vivibilità le zone residenziali per benestanti realizzate negli anni 60 in pieno boom economico. Non la seguo. Forse l'Italia in questo (come in molte altre cose) non è una realtà monolitica.

 

  By: pix on Martedì 13 Dicembre 2005 10:56

voi scambiate l'aumento assoluto (che c'è stato ma non così forte) con la concentrazione, gli italiani hanno abbandonato campagne e monti per concentrarsi nelle città -------- Verissimo, le campagne e le montagne sono sempre più abbandonate e spopolate. uffa uffa uffa, negli anni '50 c'erano 40 milioni gli italiani e oggi siamo 58 milioni dato anche il numero minore di figli e l'accresciuto numero di nuclei famigliari, è stato necessario (necessario, non per vezzo) costruire costruire costruire -------- Anche questo è un dato difficilmente contestabile. Però mi sembra che le nuove costruzioni procedano senza avere dietro un progetto di vivibilità e di armonia con l'ambiente; hai n miliardi di euro e vuoi cementificare una città ? Lo puoi fare abbastanza tranquillamente, e il tuo unico limite ( o quasi..) è la mano invisibile del mercato che ti dice quando hai sbagliato i calcoli. L'industria delle costruzioni mi sembra spesso poco trasparente e priva di quella valenza positiva che hanno altre attività produttive. ---------------- misteriosamente l'eta' media media continua a salire: per le donne e' arrivata a 85 anni e per gli uomini si sta avvicinando a 80 --------------- Decisamente l'atteggiamento dei media è eccessivo. La scienza e la qualità della vita continuano a fare passi da gigante, e questo è spesso sottovalutato e misconosciuto. Quando faccio queste considerazioni non mi identifico certamente nell'ambientalismo più radicale. Il progresso della qualità di vita e della scienza non dovrebbe essere ostacolato da considerazioni pretestuose "alla Pegoraro Scanio". Ciononostante penso che la famosa "mano invisibile" del mercato non possa essere lasciata da sola a decidere l'opportunità di ogni progetto ma che ci debbano essere anche vincoli un po' più rigidi a difesa dell'ambiente che è una risorsa che non possiamo ricreare dopo averla azzerata.

 

  By: pastrocchio on Lunedì 12 Dicembre 2005 20:31

voi scambiate l'aumento assoluto (che c'è stato ma non così forte) con la concentrazione, gli italiani hanno abbandonato campagne e monti per concentrarsi nelle città siccome siamo in finanza facciamo un po di numeri http://www.comune.sambuca.pt.it/storia/storia.htm "...a partire da questo periodo ha inizio una tendenza migratoria rapidamente progressiva. Basti considerare che il numero dei residenti, che nel 1911 era di 7.167, si era ridotto nel 1936 a 4.764 unità, con una flessione del 34 per cento. Ma è nell'ultimo dopoguerra che il crollo demografico accelera la sua marcia. Negli ultimi cinquanta anni, dal 1941 al 1991 la popolazione si è ridotta ad un terzo, passando da 4.668 abitanti a 1.641. " il comune in questione non è in barbagia ma tra le provincie di Pt e Bo a 45 minuti da casa di Gz, a 20 minuti dal casello A1 roncobilaccio, a 20 minuti dalla stazione FS di Porretta terme (linea con bologna) la modernità è tutta qui, concentrazione di persone in aree urbane

 

  By: gianlini on Lunedì 12 Dicembre 2005 19:45

perchè il mattone vende bene, e gli interessi economici riescono ad aggirare qualsiasi vincolo. ----- uffa uffa uffa, negli anni '50 c'erano 40 milioni gli italiani e oggi siamo 58 milioni dato anche il numero minore di figli e l'accresciuto numero di nuclei famigliari, è stato necessario (necessario, non per vezzo) costruire costruire costruire

 

  By: GZ on Lunedì 12 Dicembre 2005 19:44

perche' non partire dai fatti elementari e macroscopici ? mentre l'ALLARME & PREOCCUPAZIONE dei media e di riflesso della maggioranza degli italiani per la qualita' dell'aria, acqua, cibo, medicine, contenitori di latte Tetrapak.... che utilizzano e consumano continua AD AUMENTARE misteriosamente l'eta' media media continua a salire: per le donne e' arrivata a 85 anni e per gli uomini si sta avvicinando a 80 (non ho sottomano i valori per il 1950, ma diciamo che mio nonno paterno mori' a 48 anni e mio nonno materno a 66 anni ad esempio) Da inizio anni '70, se giudicassi solo dalle notizie pubblicate sulla qualita' dell'aria, acqua, cibo, medicine, aids, virus aviari, mucche pazze... le minacce per la salute DOVREBBERO ESSERE AUMENTATE Se giudichiamo invece dal risultato complessivo in termini di salute e vita media degli italiani, misteriosamente, sono migliorate Qualcosa non quadra no ?

 

  By: pix on Lunedì 12 Dicembre 2005 18:51

In che senso ?

 

  By: marco on Lunedì 12 Dicembre 2005 18:45

Ovviamente quando dici "meno gente" parli in prima persona...

 

  By: pix on Lunedì 12 Dicembre 2005 18:36

Su questo sono completamente d'accordo: la coscienza ecologica delle persone di oggi è mediamente più alta di un tempo, e di conseguenza c'è più attenzione ( Oh well, almeno in media ) alla qualità delle acque , dei boschi e delle campagne. Nel contempo però , dei posti che nella mia memoria di bambino erano intatti, adesso sono cementificati perchè il mattone vende bene, e gli interessi economici riescono ad aggirare qualsiasi vincolo. Forse una crescita continua degli agglomerati urbani è nella natura delle cose e del progresso dell'uomo e dell'economia globale, ma se dovessi sognare un mondo diverso, lo vorrei con meno gente, meno cemento e meno camion di adesso.