Agricoltura

dire che il kul de un omo di 40 qualsiasi è meglio di quello di una MILF di 40 significa sine qua non essere gay. ma che palle con sti gay che non si parla d'altro..ma basta saranno 1% della popolazione e manipolano i media ..tanto che non si può più guardare la tibu.. troppi gay....stanno condizzionando tutto..ogni dicorso politico e qualsiasi cosa, trascurando le problematiche della famiglia del resto della popolazione che è il 99%.... diamoli le medicine gratis a sti gay e non se ne parli più... poi si vestono così male ma così male ..sti gay...

"Il Compagno Tito Boeri. Che tempi! La cosa che colpisce di questo video e' che nel 1976 (non nell'800) i ragazzi come il diciottenne Tito Boeri non avevano 2500 lire per andare al cinema" Che tempi ragazzi!! Un aneddoto: nel 1975 fu girato il film in questione "Novecento" nella bassa parmense(Zibello,Polesine,ecc)Io ed un mio amico partimmo in Vespa per andare sul set per trovare l'amico Bernardo Bertolucci (regista del film) e per vedere i grandi attori,innanzitutto Robert De Niro. Bertolucci era legato al segreto dove risiedeva De Niro,disse solo che risiedeva in un casolare nella campagna,ma non poteva rivelare la località. Nulla valse anche dopo l'ottima mangiata a base di culatello dal grande Cantarelli. Al rientro venimmo a sapere che Robert De Niro fu premiato con l'Oscar(il padrino).Il giorno dopo tornammo a Zibello per comunicare l'avvenimento all'incredule Bertolucci il quale indicò l'abitazione di De Niro e gli portammo la notizia. De Niro non credeva,ma poi Bertolucci confermò.....Stappò una bottiglia dalla gioia che immortalammo, il mio amico la pubblicò e fece il giro del mondo........

MR ma con chi c.... stai parlando? penso di avere qualche anno più' di te, la povertà' c'e' adesso come c'era 40 anni fa' ma all'epoca anche gente borghese come Boeri non aveva 2500 lire per il cinema per il semplice fatto che i genitori non largheggiavano come oggi e se volevi qualcosa in più' te lo andavi a guadagnare.

Sei tu che viceversa non hai mai studiato nulla, nemmeno il tanto declamato Marx. Nemmeno Keynes. Nemmeno...Prodi, il tuo amichetto nonché ex tuo mito che in realtà l'ha detta giustissima più di una volta, ovviamente DOPO che ha cessato di avere qualunque incarico o responsabilità pubblica. Io comunque ripeto, e qui mi spiace ma farò incazzare il caro Bull: gente che figlia di borghesi ha studiato economia e commercio, giurisprudenza, scienze politiche o sa il signore cosa altro e poi mi parla dei "giovani d'oggi" che sono "tanto viziati" e hanno il cellulare fico, devono impiccarsi senza sapone. Sia ben chiaro, e lo dico a scanso di equivoci: io non ce l'ho con chi sceglie facoltà, diciamo così, semplici. Certo preferisco chi va a fare l'artigiano o il contadino, ma in generale ognuno ha il diritto di scegliere il proprio percorso di studi e di vita. Ed anzi, lo Stato ed in generale la società dovrebbe adeguarsi in tal senso. Mi sta sulle balle però chi pontifica avendo scelto qualcosa evidentemente avendo il *** coperto. Sapete perché ad ingegneria o in generale nelle materie scientifiche, sono tutti diciamo "di destra" (ovvero in realtà non sono di sinistra)? Perché per la maggior parte è gente che ha deciso di fare qualcosa che peraltro non gli piace particolarmente ma per poter avere una vita migliore di quella che ha avuto. Non fanno gli aperitivi, non fanno le feste studentesche, non fanno le manifestazioni con la Sinistra Giovanile, non fanno i sit in, non fanno nulla. Studiano, spesso lavorano e si rompono il *** con abnegazione. Ah, i giovani d'oggi, detto magari da figli di dottori o da pseudo imprenditori o da carrozzieri arricchiti. In c u l o, vivete un giorno di vita reale e poi impiccatevi.

Sbagliate sempre la mira. I salari non sono affatto bassi, diventano insufficienti perche' falcidiati dalle angherie della pubblica amministrazione che ti appioppa spese fisse non sostenibili. Ma quando mai si era visto che se prendi una multa sulla strada ti sfilano anche il 20% del salario mensile? Un insegnante, in lire, non era mai arrivato a 2.000.000/mese, adesso prende 1500 eur a meta' carriera, ergo, prende il 50% in piu'. Se son pochi e' solo per quanto scritto sopra. E meno male che la Cina sforna jeans a 5 euro e mutande a 30 cent. Insomma, non volete proprio prendere coscienza della potenza del famoso assessore.

Bravo, MR!

è vero, oggi siamo tutti ricchi, perché preoccuparsi? Ha ragione il compagno TPS: torniamo alla durezza del vivere e tutto si risolverà. Certo, vorrei vedere quante delle fighette che ce l'hanno con "i giovani d'oggi sono tutti figli di papà viziati" si sono laureati a pieni voti in una eccellente università senza finire fuori corso e lavorando la sera per mantenersi, in una facoltà scientifica non certo in giurisprudenza o peggio. Sono altresì abbastanza sicuro che costoro non hanno la più vaga idea di cosa sia la droga e la povertà, di come vivano realmente le persone in Italia. Credono, immagino, che tutto si risolva nei loro aperitivi in piazza con lo spritz (indice della decadenza umana ovviamente) e le chiacchierate con Repubblica sotto braccio sui parassiti della pubblica amministrazione ed i pensionati che rovinano il paese, con lunghe digressioni verso Massimo Fini e la decrescita prima di tronare a casa con il proprio suv.

Il Compagno Tito Boeri. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La cosa che colpisce di questo video e' che nel 1976 (non nell'800) i ragazzi come il diciottenne Tito Boeri non avevano 2500 lire per andare al cinema una cosa che se la senti dire da un ragazzo oggi pensi come minimo che ti stia prendendo per il *** , quando come minimo hanno in tasca uno smartphone da 800 euro, non parliamo poi di cosa era negli anni 60. Allora mi chiedo se i ragazzi oggi siano troppo viziati e se si ritornasse un po' indietro con il tenore di vita cosa succederebbe.

Il Compagno Tito Boeri. ^Che tempi!#https://www.youtube.com/watch?v=NCy7xTQK3Yo#t=22^

Scusa Gian, mi sembra che il discorso di Anti non sia nulla di che oltre che di buon senso e di comune pensare....mi sembri anche te un tifoso ma di Anti....(oh constatazioni, nulla di polemico, ben si intende....)...

Anti, bravo! Da incorniciare ! "Se uno ha la sfi.ga di nascere con un handicap (*) (o di avere un incidente che lo rende tale) e' giusto che, soprattutto chi gli e' vicino, e anche le istituzioni, facciano il possibile per rendergli la vita meno aspra."

Stranamente mi trovo d'accordo con Anti....pure io...

Se uno ha la sfi.ga di nascere con un handicap (*) (o di avere un incidente che lo rende tale) e' giusto che, soprattutto chi gli e' vicino, e anche le istituzioni, facciano il possibile per rendergli la vita meno aspra. Pretendere pero' che quella sia la normalita' mi sembra solo un'ipocrita bizzarria. Nel caso dei gay, una volta ottenuta l'equiparazione totale, son sicuro che si comincera' a dibattere di una loro presunta superiorita'. Superiorita' de che? Basterebbe non parlarne invece di abbandonarsi a un indegna cagrara e sarebbe tutto risolto, dal mio punto di vista ognuno puo' fare quel c.... che gli pare al netto dei danni che puo' arrecare ad altri. Pero' il gay pride non lo voglio, cosi' come non voglio le marce per la famiglia con la prima fila popolata da divorziati e put.tanieri. (*) chi ci vede un riferimento a un orientamento sessuale e' molto malizioso.

ti chiedo perdono, in effetti la Treccani ti da ragione: invertito agg. [part. pass. di invertire]. – 4. Di persona, che presenta inversione sessuale (sinon. di omosessuale); è più spesso usato al masch., e sostantivato: è un invertito, gli invertiti. ho frequentazioni che non userebbero mai un termine così, e quindi pensavo che fosse frutto di una tua licenza per così dire poetica; invece è utilizzato correntemente, evidentemente

Sei tu che ti arrampichi sugli specchi: io ho scritto che trovo repellente un telefilm in cui viene proposto come normale che due checche adottino un bambino, come se fosse un diritto scritto da chissà chi. E, se permetti, il politicamente corretto non mi interessa e li chiamo come *** pare a me. Se non altro perché Mieli si definiva "checca rivoluzionaria" ergo o entriamo nello strano loop per cui un rapper negro può dare del negro di *** ad un rivale negro ma non può farlo un bianco, oppure ammettiamo che la lingua italiana, ed i suoi volgarismi, non sono qualcosa che può cambiare in breve tempo per quanto la Boldrin si affanni.