Alert: warr Fin Part

 

  By: banshee on Mercoledì 27 Febbraio 2002 21:55

L'unica cosa che mi viene in mente è che qualcuno possa essere interessato ad accumulare più i warrants che il titolo, potendo cosi' controllare potenzialmente una fetta maggiore di capitale sociale con un limitato impegno finanziario immediato. Grazie all'effetto leva ed al minor esborso necessario. E giudicando comunque conveniente, male che vada, poter comunque convertire quei warrants in azioni a quel prezzo stabilito, quale che sia la quotazione contingente del sottostante. Non credo che sia Facchini però, visto che dovrebbe poi sobbarcarsi un'OPA; la sua partecipazione è al limite del 30%. Forse qualche suo amico o alleato. O forse qualche nemico. Chissà? Grazie per l'imbeccata su CLSTD! In effetti, ha un p/s pari a 0,005, e l'ultimo bilancio mostra un notevole miglioramento, sia finanziario che operativo. Inoltre, il suo posizionamento, e la dinamica delle sue vendite in Cina, sono a dir poco arrapanti; se mi passi il termine. Continuerò a studiarmela con calma nei prossimi giorni. P.S. - Non sai a che prezzo ha acquisito la sua partecipazione Facchini?

Meglio CellStar - massimo  

  By: massimo on Mercoledì 27 Febbraio 2002 17:47

Per km vale la pena una piccola cifra, ma non lo farei perchè ci sono tantissimi titoli più sicuri su cui mettere una piccola cifra che sono anche più esplosivi, guarda che p/s ha clstd, tra venti giorni tolgonola d e rimane clst, serve solo a segnalare che ha fatto uno split al contrario. Per il warrant fin part hai ragione a dire che se volevano potevano tenere l'azione sotto il valore di converione già a dicembre, ma la rispota a questa domanda la sa solo Facchini. Una cosa che sto vedendo e non capisco è che vendono l'azione per farla calare e poi comprano il warrant sulle vendite conseguenti al calo dell'azione, oggi ad esempio è successo di nuovo, l'azione era oltre il 2%, e un lotto di 150000 pezzi la manda negativo e da quel momento il book è sempre stato pieno di titoli in lettera che soddisfavano ogni richiesta di azini senza farla salire, invece sul warrant ci sono state un paio di offerte in denaro da 100.000 pezzi che una volta soddisfatte hanno consentito a qualcuno di accumulare warrants. Quali ipotesi si possono fare? ciao massimo

 

  By: banshee on Lunedì 25 Febbraio 2002 19:48

Scusa Massimo, ma sui warrants continuo a non capire. Loro dovranno comunque dare quelle azioni a chi chiederà di convertirli, a quel prezzo prefissato quand'anche la quotazione del titolo fosse dieci volte maggiore. L'unica possibilità che hanno per evitare una cosa del genere è quella di non rendere conveniente la conversione, portando e tenendo costantemente la quotazione del titolo sotto quel prezzo. Ma allora, perchè hanno deciso di prorogare la scadenza dei warrants? Avrebbero già risolto il problema. Cosa continua a sfuggirmi? Sono assolutamente d'accordo riguardo l'importanza fondamentale dei senior manager. Gustoso l'aneddoto di Buffett! In verità, quello che ho scritto ieri non voleva essere una critica all'operato di Facchini. Solo ritengo che una divisione dei compiti, cosa che la nomina di Storer persegue, renderà più agevole il raggiungimento degli obiettivi. Facchini deputato alle strategie e Storer impegnato nelle attività più strettamente operative, per le quali ha uno know-how specifico, garantiscono maggiormente il compiersi delle ambizioni della nostra. A proposito, sai per caso a che prezzo Facchini ha acquisito la sua partecipazione? Anche un'indicazione di massima va bene. Intanto oggi c'è stato un ottimo movimento tecnico del titolo: bella progressione, buoni volumi, vecchio supporto recuperato senza colpo ferire, senza sforzo alcuno, ottima la candela che ha formato sul grafico, apertura sui minimi e chiusura sui massimi. Occorrono conferme, però mi sembra che tecnicamente anche sul breve termine possa dare discrete soddisfazioni. Peccato che non l'abbia potuta prendere in apertura; il mio TOL non mi permetteva di operare stamattina. Mi preme puntualizzare, comunque, che applicare l'analisi tecnica ad un titolo come Finpart è impresa altrettanto ardua che convincere un integralista islamico che le donne hanno dei diritti. Una parentesi su Kmart. Secondo te un migliaio di dollari si possono rischiare a questi livelli di prezzo, che mi sembra scontino tutto quel che di peggio poteva accadere? Con conseguente emersione del beneamato margine di sicurezza! Non so: mi sembra che una storia ultracentenaria e 38 miliardi di dollari di vendite non possano scomparire in una cosi' miserabile maniera. Insomma, credo che possa tranquillamente emergere dal Chapter-11. Non penso sia paragonabile a storie come Enron, Global Crossing, XOXO, et similia!

Facchini come Buffett (Finpart) - massimo  

  By: massimo on Lunedì 25 Febbraio 2002 10:30

Per dare l'idea di quanto sia importante il management per la crescita di un titolo vi racconto un fatto sentito da Buffett. Buffett é quello che prima di tutto dice non bisogna perdere i soldi e per l'importanza data al margine di sicurezza confessò di essere stato per anni uno che guadagnava poco per aver ascoltato solo gli insegnamenti di Graham, poi in seguito fece la grande scoperta di Fisher e l'importanza del ROE e cominciò a fare tanti soldi, questo per far notare quanto lui deve essere sicuro prima di modificare una strategia e quanta importanza da alla sicurezza e che quindi le sue scelte sono sempre molto ponderate e mai improvvisate. EPPURE lui narra di dover dare tantissima imporanza al management senza di cui anche i numeri migliori non creano un gran ritorno sul valore dell'azienda che rimane flat come ibtitoli di Graham sempre molto solidi, ma che non crescevano. Quindi dopo ntutto questo preambolo vi racconto che una volta Buffett disse di aver mandato il socio a visionare un'azienda in cui volevano investire, e questi tornò subito indietro raccontando che era entrato nell'ufficio del ceo e questi in quel momento aveva appena chiamato la segretaria per dirle di comprare un albero di Natale per il suo ufficio, visto che era vicina la ricorrenza, e vide il ceo mettere le manui al portafoglio e consegnare i soldi alla segretaria. Questo bastò perché Vuffett e socio, da sempre sulla stessa linea, decidessero di investire in quell'azienda, eppure non é che sono due avveturieri, semplicemente sanno da decenni di attività che un ceo del genere ama la sua azienda come la sua famiglia e non la considera un pollo da spennare, semplicemente per non aver fatto addebitare l'albero alla società, quindi avrebbe di certo fatto il suo bene e per loro era il fatto più importante, inquanto un ceo del genere genera sempre grandi ritorni sugli investimenti. Facchini per Finpart in passato ha sempre dato segnali di essere come quel ceo e di aver sposato totalmente la sua società; fu chiamato a dirigerla dal suo vecchio proprietario Arnaboldi e dopo anni che langueva, ne divenne proprietario ed ha iniziato un duro e continuo lavoro di trasformazione e acquisizioni che hanno fatto enormemente aumentare il valore della società e non pago degli enormi risultati raggiunti che già un paio di anni fa gli valsero il riconoscimento di miglior manager italiano dell'anno, ha sempre continuato ed addirittura aumentato il suo lavoro, ciao massimo

 

  By: massimo on Domenica 24 Febbraio 2002 22:08

Maiocco dice che un signore glmi ha fatto una soffiata, speriamo che la condivida con noi. BANS.. se i warrant venivano conrtiti ricevevano soldi ma dovevano dare azioni che valgono di più quindi noné che ci facessero un guadagno visto che i soldi non servono. Riguardo la pericolosità dei debiti qui siamo lontanissimi dalle somme necessarie, cioé dovrebbero guadagnare un decimo del previsto per creargli problemi, perché non dimentichiamo anche il valore dei beni, ciao massimo

 

  By: banshee on Domenica 24 Febbraio 2002 21:44

Il debito non è mai insignificante! A maggior ragione quando il suo ammontare è cosi' rilevante come in questo caso. Ricordi quel tuo intervento su Kmart, Massimo? Io ero un altro che la pensava come te; mi sembrava assolutamente impossibile che una società con vendite per 38 miliardi di dollari potesse andare in bancarotta per un debito che non superava il miliardo, e stavo per entrare sul titolo. Sto ancora accendendo ceri alla Madonna del Rosario per avermi preservato da quella catastrofe! Non c'è bisogno che adesso mi puntualizzi che le situazioni sono assolutamente diverse, sia sotto il profilo operativo sia riguardo all'insipienza che si può tranquillamente definire criminale degli amministratori della Kmart. Ho fatto il paragone solo per avvertire chi è interessato che con i debiti non si scherza! Detto questo, devo convenire che, dal punto di vista che tu esponi, le cose sembrano molto migliori. Aggiungo però che trovo auspicabile che quest'anno la conversione dei warrants andasse in porto. Non solo per farti godere, ma soprattutto perchè ciò significherebbe un rafforzamento patrimoniale dell'azienda che ritengo necessario. A proposito, non sono riuscito a capire la tua affermazione relativa al fatto che, non avendo bisogno di soldi, avevano deciso di non far convertire i warrants poichè non gli sarebbe convenuto vista la bassa quotazione del titolo. A prescindere da quanto quoti il titolo, la somma che la società incasserebbe rimane la stessa: 1,03€ per azione. Cosa mi sfugge? Un altro augurio che mi sentirei di esprimere è quello che usino i proventi delle prossime dismissioni principalmente per abbattere un bel po' di nominale del debito. Infine, tra i miei desiderata c'è anche quello di non procedere a stretto giro di posta ad altre grosse acquisizioni. E' molto meglio che prima si digeriscano completamente quelle già fatte, soprattutto quella di Cerruti; la più impegnativa in assoluto, e la più onerosa. Riguardo Cerruti: io non metto in dubbio la bontà dell'acquisizione, la qualità, la forza del marchio. Assolutamente! Anzi, credo che Cerruti rappresenti la scommessa che potenzialmente possa garantire le maggiori soddisfazioni. E però Cerruti è per adesso in perdita operativa. Inoltre la forza del marchio e la qualità non sono di per sè garanzia di ritorno economico: chiedere agli azionisti HDP per ulteriori delucidazioni al riguardo (sembra che ultimamente associno il rosso Valentino al bagno di sangue). Del resto, la congiuntura, non solo economica, che stiamo attraversando non delinea rosei scenari per i "luxury brands". Chiedo venia, ma ho deciso di giocare fino in fondo la parte del guastafeste petulante (ed anche un po' figlio di passeggiatrice)! Assolta a questa mia funzione, passiamo alle note positive, sorvolando su quelle date dalla positiva dinamica dei margini operativi della società, già ampiamente dibattute ed affermate. Una buona notizia, non adeguatamente apprezzata secondo me, è data dalla nomina di Storer ad amministratore delegato. Storer viene da una storia di buon successo alla Marzotto, ed è uno specialista del settore dove operano la maggioranza dei marchi Finpart. Inoltre, di questi tempi, la divisione dei poteri è da salutare con ululati di gioia! Vedrei invece come fumo negli occhi una fusione con la Marzotto, che pure era stata prospettata (e per fortuna poi recisamente smentita). E' stato detto dai soliti "esperti" che tale unione sarebbe una vera manna dal cielo visto che i due business sono assolutamente complementari. A me invece, che esperto non sono e che non conosco neanche bene la Marzotto, sembra che essa creerebbe dei doppioni e che non abbia il minimo senso dal punto di vista industriale. Comunque, se la Marzotto lancia una bell'OPA cash sulla totalità delle azioni Finpart al prezzo di 2,4 €, cambierò idea all'istante, negando di aver mai affermato qualcosa del genere. Bisogna poi citare il famoso margine di sicurezza. Le quotazioni del titolo sono ormai assolutamente sacrificate, e più esse scendono più il margine di sicurezza sale. Ergo, in presenza di prezzi ancora cedenti nei prossimi giorni penso di incrementare la mia posizione, senza strafare ma con decisione. Ormai il downside risk è assolutamente sopportabile, escludendo una bancarotta o un'invasione di alieni ostili o una guerra globale termonucleare, (0,58 € di valore nominale) rispetto alle potenzialità dell'upside. Eh già! Perchè alla fine di questa puntata della storia riguardante il titolo che ci farà ricchi (è o non è la prossima Microsoft?), la mia percezione del margine di sicurezza è aumentata. Ringrazio tutti per il contributo! E Massimo in particolare!

 

  By: massimo on Domenica 24 Febbraio 2002 15:33

Grazie Al queste sono le notizie più importanti, infatti i veri fonbdamentalisti dovrebbero anche recarsi di persona nelle aziende a vedere i prodotti e con la sua segnalazione hai ovviato a questo inconveniente, per questo frequento anche i forum delle singole azioni e conoscere le cose da chi è vicino alle aziende, ma in Italia non si riesce a fare,ciao massimo

 

  By: alsicl on Sabato 23 Febbraio 2002 21:09

p.s. se volete sapere quando ci sono i saldi ditemelo!! alberto al

 

  By: alsicl on Sabato 23 Febbraio 2002 21:07

posso aggiungere una notazione pratica? mi pare che un famoso trader fondamentale usa diceva sempre ( non ricordo il nome):guardatevi intorno per scegliere che azione comprare , la bibita piu' venduta , il sapone migliore , la pizza piu' gustosa prima o poi se sono azioni saliranno. Ecco io sono un biellese e quindi conosco cerruti come le mie tasche. i biellesi doc comprano vestiti e cappotti da uomo cerruti ai saldi facendo la ressa. La qualita' e' eccellente e i prezzi stratosferici, tranne che ai saldi. Io stesso compro sempre li. ergo qualita' eccellente , marchio noto anzi stranoto, conosco l'ex padrone :ha venduto perche' era stufo di lavorare e voleva godersi le case ai caraibi ectectect non per cali di vendite. Indi finpart comprando cerruti ha fatto un ottimo affare.qualita' , prezzi elevati, conosciuta all'estero ( visto la maison di parigi? ). tassello pratico alla quaestio finpart. alberto al

 

  By: massimo on Sabato 23 Febbraio 2002 18:20

Per chiudere con la faccenda del debito prendo i dati di banca Akros in milioni di euro: debiti totali 2001 2002 2003: 465 523 565 cioè nei prossimi anni dovrebbe crescere del 18% invece l'ebitda degli stessi anni: 27 51 71 cioè gli utili prima degli interessi tasse e ammortamenti crescono del 160%!!!! anche se i tassi passivi aumentano al 20% annuo e gli ammortamenti fossero enormi come fa ad essere un problema questo debito??? Il debt equity va visto in relazione alla solvibilità e non isolato altrimenti l'investimento è solo basato su dati approssimativi, dove la trovate una società che prevede di aumentare SOLO NEI PROSSIMI DUE ANNI GLI UTILI DEL 160%??????? e soprattutto che è prevedibilissimo per la qualità dell'andamento passato e la forza della riorganizzazione e dei marchi acquisiti??? io non conosco società migliore se ce l'avete voi fatemela conoscere e la confronteremo, questo non è un turnaround è una progressione che dura da ani e che accellera sempre di più con nuovi investimenti sempre più grossi e meno pesanti per le spalle sempre piùà grandi che sta acquisendo las coietà qui investire è come prendere una microsoft agli inizi quando bill gates lavorava con allen nel suo garage,ciao massimo

 

  By: massimo on Sabato 23 Febbraio 2002 17:01

bans... io ti ringrazio delle critiche perchè potresti salvarmi da una svista. Riguardo l'errore che ti ho detto era che tu mettevi in relazione l'aumento di fatturato con gli utili, invece questo rapporto non esiste; esiste invece una riorganizzazione dei marchi centralizzando il design che porta a risparmi e una prioiezione degli utili che fa divetare insignificanti i debiti in quanto gli oneri per interessi saranno secondo me molto inferiori agli utili. Ad oggi non ci sono le perdite che tu riporti, ma ci sono enormi utili dati dai vecchi marchi più i marchi acquisiti fino all'inizio del 2000 e cioè pepper e un'altro che non ricordo che sono stati presi in perdita e quest'anno hano dato utili. Il bilancio opertaivo è quindi ultra forte e il passivpo netto che vedi alla fine esce dalla somma degli utili operativi con le perdite per l'acquisizione di cerruti l'anno passato che prima era stata effettuata solo sulla maggioranza delle azioni e poi addirittura completata sul totale per via dell'ottimo prezzo spuntato. Quindi questi bilanci se li metti in un modo: perdite nette + grossi debiti ne hai una visione, mentre se li metti come faccio io che vedo la crescita del fatturato, il ritorno in attivo dei marchi nel giro di due anni dopo l'acquisizione e abbattimento di costi e debiti relativi al singolo marchio allora tutto è diverso. Il debito totale aumenta pur diminuendo quello per singolo marchio solo perchè le acquisizioni venute in seguito hanno suoperato per entità quelle fatte in precedenza quindi anche a togliere 10 di debito poi bisognava sommare 30 per i nuovi acquisti. Il debito è insignificante perchè ogni marchio passato ha dimostrato di poterlo assorbire da solo senza la partecipazione della capogruppo e le stesse proiezioni si fanno per gli ultimi acquisti, considerando un aumento del fatturato e una diminuzione dei costi e un aumento del cash flow inferiore a quanto ritengo io. Se ti chiedi anche come faccio i conti le risposte sono tante perchè essedno ipotesi devo confrontare diversi metodi e ti dico solo che 1 hanno sempre battuto i piani esposti per gli acquisti passati 2 ad esempio Cerruti la più grande acquisizione recente ha la quasi totalità delle vendite dai profumi e il resto sono abiti da uomo: loro qui calcolano di fare risprmi dalla progettazione e cali del debito però hanno anche iniziato la linea femminile e ripreso il controlo delle scarpe che era dato in licenza e tutto ciò dovrebbe addirittura far esplodere i conti e se ti chiedi perchè le risposte sono: 1 il centro design centralizzato di finpart ha già successo in tutti gli altri marchi e dovrebbe farlo anche con la linea femminile cerruti 2 la linea femminile è destinata al pret a porter di fascia lta dove i margini sono altissimi e bastano poche vendite a far utili 3 la forza di cerruti se era solo nel maschile era già un vantaggio a trasferire nel femminile ma il fatto che hanno un enorme successo nei profumi dove a differenza che negli abiti dove conta il design qui la maggior forza la da il marchio questo significa che il trasporto della forza del maerchio sarà quasi totale e quindi già alla prima sfilata ssarà un successo. Se ti chiedi a chi credere non devi dire a me ma cercare sempre criticamente di capirci, io non mi sono sottratto mai a risponderti solo che a volte sono indaffarato. Ti sconsiglio viavmente di credfere a quello che leggi della banca akros, ad esempio se vedi su yahoo italia degli ultimi mesi l'unica banca a fare reèport su finpart era questa akros ed ha sempre mantenuto il giudizio negativo e che era da vendere, ma se leggi milano finanza di oggi sabato 23 febbario 2002 hanno messo un report sempre della akros in cui dicono che è da comprare. Visto che l'ultimo bilancio si conosce da ottobre e che fino a marzo non esce il nuovo e che tutto è stranoto, la società non ha avuto alcun cambiamento in questi mesi tale da giustificare il cambio di giudizio, allora perchè hanno messo report negativi fino a oggi che escono con un invito a comprare??? Chiedigli se per caso in questi ultimi tempi tutti quei grossi lotti sul mercato dei blocchi o su quello ufficale a fine chiusura come il milione di warrant di venerdì in chiusutra se sono loro. da yahoo: analisi finarte partecipazione: Vendere Con Moderazione 1 Broker Fornitori Di Analisi CAI Cheuvreux Italia,Banca Akros SIM Oggi su Milano Finanza relativo a finpart: Ai prezzi recenti è un'occaisone da prendere al volo.Secondo un report di Banca Akros dell'8 febbraio il prezzo obbiettivo del titolo finpart è intorno a 1,5 euro. La raccomandazione è buy (acquistare) Come vedi se credi a banca Akros con un titolo a 1,5 euro il warrant almeno ti arriva a mille lire cioè oltre 5 volte oggi, solo che avresti dovuto credergli anche oprima quando dicevano di vendere: cponclusione lascia perdere banca Akros e decidi da solo, io non ho bisogno di fare analisi su questo titolo perchè l'ho seguito più di ogni altro nella mia vita ed ho aggiunto i dati volta per volta e adesso non devo andare a estrapolarli col dubbio di prenderli dal verso sbagliato, qui l'unico rischio sono le manovre sul titolo perchè siamo in Italia dove si fanno, ma ultimamente tanti avvoltoi sono concentrati su questo affare che nell'azzuffarsi a vicenda faranno rivalutare il titolo, ciao massimo

 

  By: xxxxxx on Sabato 23 Febbraio 2002 15:53

Ooops! è del 2001! scusate.

 

  By: xxxxxx on Sabato 23 Febbraio 2002 15:50

Su borsaitalia.it c'è anche un report di BNP Paribas. Fanno una valutazione per somma delle parti (Target 2.4 euro), non vedono una situzione debitoria critica e l'utile anche nel '02 con un'esplosione nel '03. L'avete visto? Max

 

  By: banshee on Sabato 23 Febbraio 2002 15:18

Grazie per il complimento, Fabry! Quello in effetti l'avevo capito. La cose che mi sfuggono, e che ritengo fossero le più interessanti da sapere, sono l'identità di quel signore e la ragione dell'enfasi posta sulla data, specificata aulicamente insieme al momento della giornata. Resto in speranzosa attesa! P.S. - In ogni caso, "that's all!" si scrive cosi', senza la h, a meno che non si voglia trasformare il "tutto" in un "salone". Cosa assai ardita da fare, anche solo sotto il profilo di pura speculazione metafisica.

 

  By: fabrizio maiocco on Sabato 23 Febbraio 2002 15:07

ban, sei intelligente, suvvia... è quello che ho scritto. Nè più nè meno. Se si vuole investire, meglio il titolo.