By: banshee on Sabato 23 Febbraio 2002 15:03
Francamente non ho ben capito cosa ci sia di errato in quella mia affermazione. Ma non importa! Sarà sicuramente per colpa mia!
Io non discuto sulla bontà delle scelte operative della società: ripeto che sono state quelle scelte a convincermi a comprare il titolo a gennaio.
La questione che io pongo riguarda esclusivamente il debito, nella versione che ne dà quel maledetto report. Dagli un'occhiata quando avrai tempo.
Secondo quelli di banca Akros, il debt/equity ratio è stato dell'1,8 nel 2000, è salito a 4,4 nel 2001, salirà quest'anno a 6,3, ed esploderà a 7,2 l'anno prossimo, prima di iniziare a contrarsi negli anni successivi. Aggiungono però che queste loro proiezioni non tengono conto della conversione dei warrants e di eventuali interventi dispositivi di assetti patrimoniali. Comunque, anche mettendo nel conto tutto ciò, il debt/equity ratio, pur riducendosi di circa il 40%, rimarrebbe pur sempre elevato.
Ora, tu mi dici che il debito è invece insignificante rispetto agli utili. Ed io, dovendo scegliere a chi prestare fede tra te e degli analisti di una banca, non ho alcun dubbio: credo a te! Ma, di grazia, potresti spiegarmi a quali utili ti riferisci? Se parli degli utili operativi, bisogna aggiungere che tali utili, pur cominciando ad essere sostenuti, sono eròsi da notevoli ammortamenti ed accantonamenti. Dopodichè sono completamente eliminati dagli oneri finanziari netti, che da soli, l'anno scorso e quest'anno, hanno coperto e copriranno quasi l'intero EBITDA.
Non puoi parlare degli utili netti, semplicemente perchè al momento non esistono: nel 2000 c'è stato un piccolo utile, interamente dovuto però a rilevanti poste straordinarie; nel 2001 dovremmo essere in rosso di una decina di milioni di euro, e nel 2002 il rosso dovrebbe addirittura accentuarsi.
Sono dati ricavati sempre da quel report, ma ripeto che sono gli unici sui quali posso ragionare per il momento.
Concludo con alcune precisazioni. La quota del 9,7% di proprietà degli Arnaboldi è stata presa dall'UBS non in proprio ma per conto di alcuni suoi clienti, ciascuno dei quali ha meno del 2%. A fare poi da contraltare c'è l'Unicredito, che verso la fine dell'anno scorso ha ridotto la propria quota entro il 2%. Ed inoltre, ma perchè gli Arnaboldi avrebbero deciso di disfarsi della gallina dalle uova d'oro?
Sembra infine che la quotazione di Frette sia stata accantonata. Si parla adesso dell'entrata di alcuni nuovi soci con quote di minoranza, come già successo peraltro con B.Pop.Intra, Generali e qualcun'altro di cui adesso mi sfugge il nome.
Scusa se faccio l'avvocato del diavolo, ma penso sia utile al fine di accrescere il nostro margine di sicurezza.
Buona fine settimana!
P.S. - Fabrizio, rispetto a te gli ermetici erano dei chiacchieroni prolissi. Mi dispiace solo che io, non avendo poteri telepatici, non possa capire le cose, certo interessantissime, che volevi dire. Peccato!