AUTOSTRADE

 

  By: marco on Martedì 08 Marzo 2005 14:39

Questo si può sempre dire di ogni cosa che ha un prezzo e che sale e scende... Il vero problema caro Panarea è che questa "cosa" era statale ed incredibilmente è stata venduta! Ora non si capisce perchè il CIPE cioè la politica lasci ai Benetton (nel 2004 almeno 3 aumenti se non sbaglio) ben 4 volte il margine medio europeo. Ma che minch.. fanno! Quando l'hai venduta dovresti come autorità di controllo uniformare (perlomeno tendere pretendendo un aumento della qualità) i margini alla media altrimenti massacri i tuoi cittadini e tanto valeva che ti tenevi la società cosi' almeno ti tenevi gli utili!!! Sbaglio?

 

  By: panarea on Martedì 08 Marzo 2005 14:16

signori, diciamoci la verità, nessuno tra di noi facendo i calcolini con il discount cash flow o altra roba avrebbe mai pensato che autostrade potesse arrivare dove è arrivata. e quindi ci siamo rimasti male per questo +400% dei benetton. ma se uno avesse tenuto il titolo e non abboccato alle varie OPA replicava più o meno la perfomance dei benetton. non ci abbiamo creduto, non abbiamo guadagnato e ora ci lamentiamo. autostrade è un giganetesco monopolio che era a buon mercato, se non l'abbiamo visto è colpa nostra. certo a questi livelli mi sembra un po' tirato all'insù....

 

  By: fabrizio maiocco on Martedì 08 Marzo 2005 12:54

pare proprio fosse vendita call

 

  By: fabrizio maiocco on Martedì 08 Marzo 2005 12:22

e anche oggi grossi movimenti sulle opzioni...........

 

  By: marco on Martedì 08 Marzo 2005 11:53

Si dei geni ma geni del male!!! Forza, non facciamo finta che siano soldi che sono stati fatti senza intrallazzi continui con la politica questi signori guadagnano 4 volte gli altri concessionari europei perchè la politica li fà guadagnare 4 volte!!! Leggende metropolitane che valgono ovviamente come la leggenda di Babbo Natale dicono che la campagna elettorale di un consigliere regionale 2005 costerà almeno mezzo milione di euro, ma chi li tira fuori!!! Forse anche il multiplo di 4 volte la media europea? Sicuramente mi sbaglio e faccio parte dei soliti che si lamentano sempre ma proprio non mi sembra che ci sia da fare le lodi di questi figuri.

 

  By: Aleff on Martedì 08 Marzo 2005 11:31

Questi post, con il nome di Benetton mi ricordano quando studiavo storia a scuola, nello specifico la serenissima repubblica di Venezia ! :-)

 

  By: gianlini on Martedì 08 Marzo 2005 11:15

l'intoccabile benetton!! qualcuno ricorda una visita della finanza a casa Benetton?? e poi visto che sembrerebbe che la lobby dei petrolieri impedisca il passaggio all'auto elettrica (che a sentire la gente in tram la fiat ha il progetto pronto nel cassetto da 20 anni), come mai nessuno protesta perchè la lobby delle autostrade impedisce il rafforzamento del trasporto su rotaia delle merci??? non sembra del tutto naturale pensare che qualcuno non voglia che le rotaie trasportino merce visti i lauti guadagni fatti sulla rete asfaltata ?? (basta andare a Bologna alle 10 del mattino e contare i TIR in colonna .....)

 

  By: angelo on Martedì 08 Marzo 2005 11:01

Dall'articolo di massimo Mucchetti riposto una frase che rischia di andare "persa" in mezzo alle altre: "In contrasto con Gavio, concessionario che affida alle sue imprese i lavori ripagati in tariffa, Gamberale esalta Autostrade rimasta senza imprese per evitare conflitti d’interesse." Per caso, vedete in questa frase similitudini con situazioni che sono state discusse su questo forum sempre e solo riguardo ad un personaggio (lui sicuramente colpevole, tutti gli altri invece neanche indagati.....)?

Come fai a essere negativo su Autostrade nonostante 10 mila miliardi di debiti ? - gz  

  By: GZ on Martedì 08 Marzo 2005 02:22

Per arricchire davvero l'America ha Warren Buffett e Bill Gates, la Cina non so bene chi e l'Italia ha i concessionari di autostrade. Gavio è stato il vero genio della finanza degli ultimi 15 anni, uno che moltiplica per 20 un investimento di 83 milioni in 1.5 miliardi e dedicandosi al business di tosare l'italiano coi pedaggi, che era il modo con cui si facevano i soldi nel medioevo (niente cose come il software o i mercati finanziari dove poi ci sono anche dei rischi). Come fai a essere negativo su Autostrade nonostante 10 mila miliardi di debiti quando guadagna 4 volte gli altri concessionari europei ? ---------------------------------------------------------- I caselli d’oro di Benetton e Gavio A fine 1999 i veneti impegnarono 800 milioni: oggi hanno un valore di 3 miliardi. Il costruttore tortonese mette 83 milioni e guadagna 1,6 miliardi ■ Autostrade guadagna 4 volte gli altri. E' normale? Vito Gamberale, amministratore delegato di Autostrade, conserva i ritagli dei giornali che inneggiano al viadotto di Millau, il più alto del mondo. E commenta: «I francesi l'hanno fatto in 36 mesi; noi con la variante di valico sulla Firenze- Bologna siamo ancora al palo,mancano dopo 3 anni alcune autorizzazioni ». Il meccanismo decisionale italiano si blocca alle porte dei comuni, altrove i governi decidono. Il futuro delle opere pubbliche, si proclama, è nel project financing, ma le banche esigono certezze sulla realizzazione e chi rischia il capitale deve accontentarsi di un rendimento del 7% in 20 anni. Che è poco rispetto ai ritorni d’uso nelle concessionarie. E così l’incertezza fisiologica dell’operazione (JP Morgan calcola un 40% di fallimenti in Europa), le turbative della politica e la ritrosia dei capitalisti, abituati troppo bene, producono molti progetti e quasi nessun cantiere. E però le 26 società italiane concessionarie di autostrade prosperano. L'Antitrust, sotto la presidenza di Giuseppe Tesauro, ha molto contestato i privilegi che Autostrade avrebbe riservato ad Autogrill, consorella nel gruppo Benetton. Ma quegli abusi di posizione dominante non sono nulla in confronto alla normalità delle concessionarie. Da qui, da questa vena dell' oro, bisogna dunque partire per alzare il velo sulla terza, grande provincia dell' Italia dei monopoli. Nel novembre del 1999, l'Iri ha ceduto l'87% di Autostrade: la maggior parte in Borsa e il 30%, per 2,5 miliardi, alla società Schemaventotto. Il 60% della Schemaventotto appartiene a Edizione Participations, filiale lussemburghese di Edizione Holding, la capogruppo dei Benetton. Schemaventotto ha finanziato l'investimento per 1,3 miliardi con capitale di rischio e per il resto a debito. Edizione Participations, a sua volta, ha coperto la sua quota del capitale Schemaventotto (800 milioni) con mezzi propri per 182 milioni e per il resto con prestiti ottenuti da altre società del gruppo dove, spiegano a Treviso, si era concentrata la liquidità proveniente dalla vendita dei supermercati Gs. Sulla ruota di Autostrade, pertanto, i Benetton hanno puntato 800 milioni: tutto il resto lo hanno messo i soci di minoranza di Schemaventotto e le banche. Con l'offerta pubblica d'acquisto del 2003 Schemaventotto ha acquisito un'amplissima maggioranza di Autostrade, ma senza metterci un euro suo. L'Opa, infatti, è stata finanziata dalle banche. La società veicolo dell' Opa con tutto il suo debito si è poi fusa con Autostrade. La partecipazione di Schemaventotto si è diluita in proporzione, mail costo dell’Opa è finito sulle spalle della ricca controllata. Schemaventotto ha poi venduto un po' di azioni Autostrade, scendendo al 50,1%, e ha così azzerato la sua esposizione. Adesso, Schemaventotto possiede un valore di circa 5,8 miliardi in titoli Autostrade, che per il60%è di pertinenza di Edizione Participations alla quale resta un guadagno teorico sull’investimento di oltre 2 miliardi al lordo degli impostemasenza contare il premio di maggioranza. Un altro affare, ancor più clamoroso nei risultati, l'ha fatto Marcellino Gavio. La rete controllata dall'Autostrada Torino- Milano e dalla Sias, pocomenodi mille chilometri, è stata realizzata comprando la concessionaria principale da Salvatore Ligresti e poi quote di altre piccole concessionarie da comuni, province e camere di commercio. Nel complesso, la rete è costata 530 milioni, ma se la struttura delle proprietà espressa dai bilanci fotografa la storia, l'esborso diretto di Gavio non dovrebbe superare di molto gli 83 milioni necessari per acquisire il controllo della Torino-Milano con le cui risorse è stata poi sostenuta la crescita. Ora il costruttore piemontese possiede partecipazioni di controllo in Torino- Milano e Sias che valgono 1,7 miliardi di euro. Benetton ha moltiplicato per tre volte e mezzo il valore del suo investimento in cinque anni. Gavio per 20 nel doppio del tempo. Due capolavori. Ma, con il senno di poi, possiamo dire altrettanto per la mano pubblica venditrice che, peraltro, concorre al rimborso dei debiti del compratore perché il loro costo viene portato in detrazione fiscale? E soprattutto quale morale trarne per le tratte autostradali tuttora in mano allo Stato e agli enti locali? In Europa le autostrade sono gratuite in alcuni paesi come la Germania, mentre in altri, quelli dell'area mediterranea, si paga. La circolazione gratuita è un regalo, finanziato con le tasse, per gli automobilisti e per le aziende di trasporto. Favorendo la mobilità, si pensa di aiutare la crescita dell' economia, ma si rischia che la gestione della burocrazia pubblica renda i costi poco trasparenti, e dunque più pesanti al punto che il gioco potrebbe non valere la candela. La circolazione a pedaggio non esclude del tutto il contributo a carico della fiscalità generale, perché lo Stato si accolla fino alla metà dei nuovi investimenti, ma di sicuro lo riduce. Il rischio è che, come sostiene Marco Ponti, docente di Economa dei Trasporti al Politecnico di Milano, le pecore vengano poi tosate al casello. Le concessioni? A gara Per evitare questo effetto, le strade possibili sono due, ma più teoriche che reali. La prima consiste nel frazionare e mettere a gara le concessioni secondo criteri che privilegino il cliente. Se ne parlò quando l’Iri stava studiando la privatizzazione di Autostrade.Mail beneficio del frazionamento è discutibile e comunquesi voleva il massimo incasso per lo Stato. Si fece dunque il contrario: si rinnovò la concessione fino al 2038 in un quadro regolatorio favorevole al concessionario. La seconda strada per dominare, si fa per dire, questo monopolio naturale fortissimo è la tariffa. La delibera Cipe del 20 dicembre 1996 definisce una formula automatica di adeguamento annuale. La variazione della tariffa è uguale al tasso di inflazione programmata menol'obiettivo di riduzione dei costi assegnato dal regolatore prima una volta ogni 5 anni, adesso ogni 10, più il costo degli investimenti per migliorare la qualità e di altri investimenti aggiuntivi rispetto ai piani previsti. .... leggere anche il resto, del solito ^Massimo Mucchetti sul corriere#http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/03_Marzo/07/autostrade.shtml^

 

  By: fabrizio maiocco on Lunedì 21 Febbraio 2005 12:11

per ora non fanno prezzo diciamo + 400% teorico. Comunque sono lontane e secondo me è solo l'inizio teniamo presente che a metà maggio scade il lock up di schemawentotto e impregilo ha 8 mld di debiti romiti non ha soldi e ...........

 

  By: GZ on Lunedì 21 Febbraio 2005 11:27

ehi Autostrade è proprio crollato come da predizione di Maiocco quanto valgono ora queste put ?

 

  By: fabrizio maiocco on Lunedì 21 Febbraio 2005 10:31

vediamo quanto costa il pacco impregilo....

 

  By: fabrizio maiocco on Venerdì 18 Febbraio 2005 15:47

graficamente ha subito qualche danno. Se aumenta un poco la volatilità, potrebbe andare velocemente almeno verso i 20.5. Forse vale la pena comprare qualche put.

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 10 Febbraio 2005 11:01

e intanto oggi collocano un 2% in possesso di schemaventotto..... probabilmente l'aspetto più interessante è che il 15 maggio 2005 scade il lock up sul rimanente 51%!

 

  By: GZ on Venerdì 04 Febbraio 2005 14:58

Mah.... incredibile, ma dopo l'opa a 10 euro e essere salito a 22.85 ancora è un buy, grazie al fatto che il governo pure gli garanrisce una clausola contro il rallentamento del traffico --------------------------------------- DJ MARKET TALK: Morgan Stanley Ups Autostrade Target 1300 GMT [Dow Jones] Morgan Stanley ups Autostrade (AUTO.MI) target to EUR26.8 from 19.8, calling toll road operator its favorite pick among peer group. Lowers sector risk premium to 350bp-400bp from 450bp-500bp, saying "motorways stocks should be viewed more as bonds than as equities" for their "stability and predictability of cash flows, low operating and regulatory risk and the finite concession life." Says Autostrade benefits from "claw-back clause" included in last renegotiation that protects it against traffic slowdowns. Shares +2.8% toEUR22.85