By: sol on Sabato 18 Ottobre 2014 03:26
Io i fatti li ho esposti, ovvero che dalla fine degli anni '70 è in atto un processo particolare, con effetti particolari, e logiche particolari.
Tu ancora non hai saputo darmi una interpretazione dei medesimi, anzi nel caso addirittura neghi i fatti medesimi.
Ergo, come si chiama una persona che messo davanti al fatto che la moglie si sta facendo sbattere dal suo migliore amico da la colpa al fatto che è stato un pessimo marito?
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Ho argomentato anche troppo al contrario tuo, sta a te voler comprendere. Dal momento pero' che poni davanti a tutto dei preconcetti e giudizi preconfezionati, sono sempre piu' dell'avviso che tu non possa capire quello che scrivono gli altri, forse quando ti sarai ripulito la mente di quella paccottiglia che la popola ci riuscirai.
Comunque sono affari tuoi, contento tu ....
Toh divertiti a leggerlo costa solo 10 euro.
A Venezia, già nel XIV secolo, la figura dell’Avogador aveva una funzione precisa: controllare che non venissero effettuate ruberie ai danni del bene pubblico. Poteva svolgere questo ruolo solamente chi non avesse alcun conflitto di interesse con ciШ che doveva controllare. Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il MoSE, la “grande opera” ideata per risolvere il problema dell’acqua alta a Venezia, dimostrano invece il fitto intreccio che legava controllori e controllati, con conseguenze nefaste per la città, la regione e il bene comune. In questo libro Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri ricostruiscono la palude che per due decenni ha pervaso non solo il MoSE, ma anche l’Alta Velocità, l’Expo di Milano e altre grandi opere italiane. Dal libro emerge un sottile ma resistente filo rosso che collega la Tangentopoli degli anni Novanta al Sistema MoSE. Corruzione delle leggi prima ancora che violazione delle leggi. La vicenda del MoSE è l’emblema di un “un sistema che ha corrotto il Paese a tutti i livelli, durante la prima e la seconda Repubblica, e che ora mette con le spalle al muro la politica: spetta a lei trovare l’antidoto affinché casi del genere non si ripetano più”.
http://books.google.it/books?id=NTDpAwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false