By: lutrom on Sabato 03 Agosto 2013 13:55
Hai ragione, Gianlini: del nano, ma anche dei sinistri, non si dovrebbe parlare più.
Hanno avuto diverse opportunità entrambi (un po' più l'uno e/o un po' meno l'altro, ma siamo lì) per anni ed anni, le hanno bruciate cullandosi sostanzialmente su una strenua conservazione dell'esistente, sull'accaparramento dei posti di potere e sulla gestione clientelare e spesso mafiosa dello stesso, riformando il nulla e moltiplicando all'infinito leggi e gabelle, disquisendo sul sesso degli angeli ma contemporaneamente rubando alla grande (con gli italiani plaudenti nei confronti dell'uno o dell'altro).
Ammesso che l'euro sia ^una grande CAGATA#www.youtube.com/watch?v=rtVBemG9la0^ (e io lo penso), loro non hanno fatto nulla per evitare di entrarci, anzi (!!!!); ammesso che l'euro sia una grande conquista (e non lo credo assolutamente) loro non hanno saputo sfruttarne le opportunità.
Mandrie di somari italiani hanno tifato per gli uni e per gli altri, e continuano a farlo in molti, in troppi, ravvisando grandi diversità "ontologiche", "ermeneutiche" ed "esistenziali" nell'uno e nell'altro schieramento, diversità che sostanzialmente NON esistono, tranne che nelle capz.ate (così la sinistra che fa la sinistra solo tifando per l'Abbronzato burattino leccabanche statunitense o mettendo al governo la ministra di colore per fare del fumo ideologico "colorito" che serve a coprire le ruberie montepaschiane e simili o la destra che fa la destra ululando contro le tasse e togliendone una di giorno ma mettendone altre 10 di notte oppure ululando contro i comunisti che tali ormai non sono più da anni, e che del comunismo conservano solo la strenua difesa dell'alta burocrazia e nomenklatura di regime con stipendi faraonici o dei tanti nullafacenti illicenziabili ma ben pagati negli uffici pubblici).
Purtroppo all'Italia per uscire da questo regime destrosinistro sarà necessario un forte choc (Verrà dall'euro?? Verrà da altro??...) ed allora tutti raglieranno contro i vecchi potentati. Il potente raglio del somaro che intimorisce solo coloro che non lo conoscono, ma fa ridere chi lo conosce...
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L'asino ed il leone a caccia (Fedro)
Chi, senza valere nulla, vanta a parole le proprie gesta gloriose, inganna la gente che non lo conosce, ma è schernito da chi lo conosce. Il leone, volendo cacciare in compagnia di un somaro, lo coprì di frasche e nello stesso tempo gli comandò di spaventare gli animali con la sua voce per loro insolita; lui le avrebbe colte al varco mentre fuggivano. Allora il lungorecchie lancia all'improvviso con tutte le sue forze un raglio e con la novità di questo portento getta il panico tra le bestie. Mentre, terrorizzate, vanno verso le note vie di scampo, sono abbattute dal balzo terribile del leone. Questo, una volta stanco della carneficina, chiama fuori l'asino e gli ordina di smettere di ragliare. Allora quel presuntuoso: "Che te ne pare dell'opera della mia voce?" "Straordinaria", risponde, "tanto che se non conoscessi la tua indole e la tua razza, sarei fuggito spaventato anch'io".