By: Bobugo on Sabato 02 Marzo 2013 00:09
Ahahahahah!!!!
Adesso tutti lì a grattarsi la pera e sfogliare verze sulla linea economica di Grillo, che buffo!!!!
A parte il fatto che non ho mai visto, da nessuna parte, uno che vuole rimanere alla larga dal Governo mandare a segno un proprio programma di rivolgimenti economici, il problema comunque non si pone assolutamente, e perchè?
Perchè Grillo non ha alcun programma economico da attuare, ne tanto meno pensa a delle patrimoniali (i soldi sono da prendere a quelli che parassitano il sistema, non a quelli che li hanno fatti lavorando: il punto è perfettamente chiaro nella filosofia di Grillo!)
Ci sono solo dei punti precisi su cui battersi (le 5 stelle dicono niente?) e per il resto una grande opera di moralizzazione della vita pubblica.
Quanto poi a quello che dicono i 160, questo conto ben poco.
Il movimento è saldamente in mano ad uno solo che detta la linea, i voti sono suoi, le idee sono sue, l'organizzazione è sua, i regolamenti li fa lui, chi non si allinea completamente va fuori...
In prima istanza può sembrare una situazione deviata, ma a pensarci bene non è altro che l'applicazione delle teorie di Sun Tzu nella guerra che sta conducendo contro il sistema.
Lui vuole dimostrare che è possibile fare politica senza i soldi, se riesci ad avere organizzazione, credo, disciplina, impegno.
Non serve più gravare sulle casse pubbliche, rubare soldi o farsi finanziere dalle lobbies economiche per organizzare un partito e fare politica: questa è una grande rivoluzione!
Lui vuole dimostrare che da ora in poi il comune cittadino, il contribuente, e non più le lobbies e le oligarchie finanziarie può decidere del proprio destino
Mi sembra che il principio indicato da Lincoln "il governo del popolo, dal popolo e per il popolo" per la prima volta possa incorrere nell'opportunità corrispondere ad una effettiva prassi di democrazia.
O se meglio vogliamo vedere, riportiamoci pure al Giambattista Vico, alle leggi fondamentali dello sviluppo nella evoluzione delle tre età storiche: l'era degli dei, che possiamo chiamare delle ideologie e dei regimi - l'era degli eroi, che si può identificare nello "uomo del destino" (giusto per stare a casa nostra vedi prima Mussolini e poi Berlusconi nella sua epopea tragicomica) - ed infine l'era degli uomini «nella quale tutti si riconobbero esser uguali in natura umana».