By: Bobugo on Martedì 26 Febbraio 2013 23:17
Gano*
26 Febbraio 2013 02:29
[Bobugo] Con ca 180 parlamentari iscritti a suo nome, Grillo è ora il dominus della politica italiana.
Sicurmente. Ma fino a pochi giorni fa dicevi che il dominus era Monti, mentre ora si è rivelato essere niente altro che un servus. Anzi, una nullità.
E' più facile vero fare le analisi a posteriori?
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Come al solito di quel che scrivo tu capisci sempre ciò che ti conviene.
Ho sempre scritto e sostenuto che Monti sarebbe stato un attore indispensabile nelle prossime vicende italiane, non certo come dominus (ho mai scritto che Monti avrebbe preso la maggioranza dei voti? solo nel tuo cervello si è potuto configurare una simile affermazione) ma come imprescindibile catalizzatore di possibili aggregazioni partitiche inusuali, possibili dato lo scenario che si stava profilando.
Ho anche accreditato con largo anticipo Grillo di uno score prossimo al 25% (rileggiti i miei post!)
Il dato nuovo che ha proiettato Grillo in una posizione di particolare forza NON è stato il suo risultato elettorale, che già si poteva immaginare, ma la debacle del PD che ha mancato di raccogliere una credibile maggioranza di seggi, se pur relativa, al Senato (si pensava una cifra superiore a 140/145).
Questo nuovo scenario ha consegnato a Grillo la bilancia dal momento che per un governo Monti/Bersani mancano i numeri. E ciò a mio avviso ha spiazzato lo stesso Grillo, visto che i suoi intendimenti dichiarati erano di costituire una forte opposizione a tale compagine.
Nella speranza di aver fatto luce nel tuo cervello obnubilato, mi sembra ora più importante cercare di capire gli scenari che si stanno prospettando.
In prima battuta Bersani punta ad un governo di minoranza appoggiato in qualche modo da Grillo. La vera domanda qui è: gli eletti del 5stelle, culturalmente attrezzati per un ruolo di mera opposizione, saranno invece in grado di assumere una dimensione propositiva realistica, con le responsabilità (e le capacità indispensabili!) che ciò comporta?
A leggere i post di qualcuno si comincia già ad intravedere il grosso rischio di scivolare in un massimalismo sterile: iscriversi tutti all'ordine dei frati scalzi cappuccini non è certo la soluzione!
Il problema da risolvere è attuare un cambiamento che sia ragionevole ma incisivo, e soprattutto sostenibile.
L'altra partita che si sta giocando sott'acqua è il governo di grande coalizione. Qui c'è il problema delle divergenze programmatiche, culturali e storiche tra le due grandi forze. Riusciranno a trovare un accordo diretto? Forse, ma in questo caso penso che si finirà con il ricorrere di nuovo a Monti in una riedizione forzosa di un governo delle buone intenzioni per riassicurare i mercati, cambiare le regole e tornare al voto.
Quale scenario prevarrà? Qui dovremo attendere la partita per la elezione del nuovo Presidente della repubblica e, in base ai giochi che prevarranno, vedremo da quale parte si andrà.