By: alberta on Venerdì 03 Giugno 2011 15:09
03 Giugno 2011 10:24Temo di esser d'accordo con Gian.
Il punto è come abbia fatto a vendere un rottame.
Di per se ci sarebbero gli antidoti: spolpi una società, quella fallisce, tu restituisci i soldi che ti son rimasti e finisci al gabbio se non bastano o se non DIMOSTRI di esser stato 'regolare'. Si chiama fallimento, bancarotta e tutto il coacervo di reati societari.
E non puoi più nemmeno gestire una società per un lungo periodo. E l'interdizione dai pubblici uffici. Una volta anche la riprovazione sociale.
Ahimé anche Tanzi ad es. non mi pare abbia pagato granché se non -in parte- sul piano personale.
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Evidente che Gianlini abbia ragione.
Qui si continua a mescolare affari e morale, due cose che MAI, almeno nel breve, possono andare a braccetto, dimenticandosi che, pur nel "duro" capitalismo, esistono norme e regole altrettanto "dure".
Qui se le regole sono state violate, ed anche in GB ce ne sono e tante, non capisco perchè le Autorità di viglianza non intervengano, anzichè definire "pescecani" uomini d'affari che hanno valutato un' azienda, rischiato dei quattrini, a volte non propri ma di altri privati (ai quali devono dare conto del loro operato, senza se e senza ma, altrimenti vanno a vendere tappeti o a friggere patatine), venduto bene gli immobili al top dei prezzi...
Se hanno distratto dei quattrini, ci sono almeno 10 Autority assortite che possono (anzi DEVONO) chiedere loro conto dettagliato del loro operato.
Se poi questi soggetti, che noi tutti paghiamo con le nostre tasse (mi riferisco chiaramente anche allo scandalo Tanzi-Parmalat), sono impegnati a pettinare le bambole, allora mandiamoli a casa, chiediamo a loro i danni (se chi ha commesso le violazioni non è aggredibile).
La morale, la religione e via discorrendo.... non fanno parte degli affari..... ciascuno verrà poi giudicato per le proprie azioni da qualcuno in un altra vita.
in questa vita deve essere giudicato per aver violato delle norme e chi deve farle rispettare deve essere controllato da chi lo ha messo in quella posizione importante di responsabilità.