HANSANET

 

  By: GZ on Venerdì 10 Dicembre 2004 15:38

è una storia di due anni fa ERG e Marzotto sarebbero più oneste, ma sono anche tirate

 

  By: Aleff on Venerdì 10 Dicembre 2004 14:46

Le ricordo che abbiamo appena comprato fonsai Compagnia nata dalla fusione (gestita in modo scandaloso a danno dei piccoli risparmiatori) tra fondiaria e sai! ci sono ancora in piedi cause, se non sbaglio, fatte anche da fondi esteri. www.deminor.com

 

  By: GZ on Venerdì 10 Dicembre 2004 12:28

Dal punto di vista dell'azionista Tronchetti ha "sorpreso in meglio" come dicono in inglese, cioè nessuno al mondo valutava Tim più di 5.20 euro, tra i famosi analisti che hanno fama di essere sempre ottimisti non trovavi uno straccio di "target" sopra 5.30 e lui ora ti paga 5.60 euro Non solo, prima che mettesse in movimento questa operazione il titolo valeva un 30% di adesso e il settore telecom europeo è salito sì, ma meno del 30% nel frattempo per cui è proprio merito dell'operazione per almeno un +15% su Tim e qualche cosa anche su Telecom (forse su Pirelli si può discutere che sia solo salita con gli indici). Se voleva risparmiare poteva fare in un momento di borsa debole Anche io non ho capito, influenzato da esperienze precedenti meno buone con Colannino e altri, che un operazione di ristrutturazione del controllo in italia sarebbe andato così liscia e avrebbe creato valore. In questo caso bastava fidarti di quello che diceva Tronchetti dall'inizio alla fine e venivi pagato bene Che ci siano solo manipolazioni ai danni degli azionisti in borsa è un pregiudizio come un altro, c'è gente come Marzotto, Merloni, Mediaset stessa (ahhh!!!), ERG, ENI, Unicredito, S. Paolo, RAS.... che si sono quasi sempre comportati più che correttamente Questo sarebbe anche un criterio per scegliere delle azioni come investimento di lungo, in particolare i Marzotto e i Garrone (Erg) è gente ad esempio di cui dici:"... se non altro metto dei soldi con chi una una buona reputazione". E metterei tra questi anche Tronchetti Poi dal punto di vista del consumatore è meglio fastweb di telecom per quello che mi riguarda (anche albacom, abbiamo mollato telecom completamente nonostante la gente che ci lavora sia molto brava a modena) perchè è un quasi-monopolio, ma come azionista

 

  By: carlog on Venerdì 10 Dicembre 2004 04:23

Zibo: Tronchetti è uno molto in gamba Poli: In più rafforza il controllo sull'insieme delle 2 aziende ------------------------------ Il capitalismo (famigliare) italiano e' in gran parte trasformista. Quando non compie raggiri ai danni dei risparmiatori, non sa fare altro che operazioni difensive e di riorganizzazione. I veri processi di modernizzazione (quelli legati alla ricerca) languono, e i padroni piu' furbi si buttano nei settori dove e' piu' facile spennare i consumatori. Il Tronchetti dice: "Per quanto riguarda il fisso, abbiamo esportato la larga banda in Germania e in Francia" ... Ah si? E come mai allora in Francia le tariffe ADSL sono la meta' dell'Italia? Tempo fa Ziobordi aveva fatto notare che negli USA i prezzi di telefonia mobile e non erano notevolmente piu' bassi dell'Italia. A tal punto da deprimere il valore dei titoli legati alle TLC. Ma tant'e, quella in Italia e' solo falsa concorrenza e TIM, nata da una costola di Telecom, ora ritorna in seno al corpo originario. Mi sembra il gioco delle 3 carte. Se poi il Tronchetti seleziona i manager Telecom come il Moratti (suo compagno di merende) seleziona dirigenti dell'Inter ... Beh, stiamo freschi! Meglio rivolgersi a qualche "esperto" di telefonia di Napoli.

 

  By: gianlini on Giovedì 09 Dicembre 2004 23:45

Poli, è un po' il paradosso di molta parte del mercato Con i tassi a questi livelli continuano a preferire comprare il bund alla borsa.... Se mi prestassero i soldi al 3,2 % sai quante belle cose ci si potrebbe fare!??

 

  By: polipolio on Giovedì 09 Dicembre 2004 23:40

Bisognerebbe guardar meglio, ma mi pare che il debito preso per quest'operazione costi al Tronchetti il 3.2 lordo. Il div. yield di TIM mi pare fosse nello stesso ordine di grandezza (se non + alto, in particolare le risp.), ma pagato col netto DOPO le tasse (cioè circa 1 punto in più); se i conti son giusti son 140 milioni di euro creati dal nulla. In più adesso TUTTO il dividendo TIM finirà (con OPA di successo) in pancia a TI e non il 55.5 a prezzo di una diluizione modesta (e chissà chi ha comprato nelle ultime settimane). In più rafforza il controllo sull'insieme delle 2 aziende

 

  By: GZ on Giovedì 09 Dicembre 2004 21:45

Tronchetti è uno molto in gamba ----------------------------------------------- da Finanza&Mercati del 20-01-2004 [Nr. 12 pagina 9] Scusi, dottor Tronchetti, ma ne valeva la pena? «Si può spiegare meglio?». Valeva la pena di correre questo rischio, di puntare tutto sulla Telecom? «Le rispondo con dei numeri. In due anni di gestione del gruppo Telecom Italia abbiamo fatto pulizia di bilancio per 12 miliardi di euro, efficienza per altri 2 miliardi, investimenti per 10 miliardi, ridotto il debito di 10 miliardi. E ancora...». Squilla il cellulare. Anzi, a dir la verità, il cellulare di Marco Tronchetti Provera non squilla. Il suo telefonino multimediale sta trasmettendo il telegiornale. Il Tg della 7, naturalmente. «Visto? E' uno dei nuovi servizi a valore aggiunto, offerti da Tim, che è reso possibile dalla tecnologia Gprs, una sorta di Gsm potenziato che avrà a breve un ulteriore sviluppo grazie al nuovo standard Edge». La tv sul telefonino è già disponibile? «Sì. Dal 1° ottobre dello scorso anno. Comunque, stiamo investendo sulla rete di trasmissione, potenziandola. La commercializzazione su larga scala inizierà a breve. C'è un accordo in esclusiva con La 7 e MTV e in esclusiva di sperimentazione con la Rai». Il costo? «Alcuni centesimi al minuto». Ritorniamo al quesito iniziale. Si è mai pentito di aver puntato tutto sulla Telecom? No, e i numeri, come le dicevo, stanno lì a dimostrarlo. Infatti, oltre a portare avanti il risanamento dell'azienda, in due anni abbiamo distribuito al mercato, tra dividendi e Opa, 10 miliardi di euro. Oggi parliamo di un gruppo che vale 80 miliardi di euro, con un indebitamento che ammontava a circa 44 miliardi solo due anni fa ed è destinato a scendere quest'anno sotto i 30. Abbiamo ottenuto risultati migliori dei nostri concorrenti. Telecom Italia è stato il miglior investimento che Pirelli potesse fare. Ma la catena societaria continua a essere molto lunga. Davvero non si celebreranno le nozze tra Telecom e Tim? Una parte della Borsa continua a tifare per l'operazione... No, come ho più volte detto, non faremo operazioni di questo tipo. La catena societaria l'abbiamo già abbondantemente accorciata, sia con la fusione Pirelli Spa-Pirelli & C, sia con quella Olivetti-Telecom. Fare di più è solo controproducente. Per vari motivi. In caso di fusione il dividend yield sarebbe comunque destinato a diminuire. Sotto il profilo fiscale le nuove norme sul consolidato tolgono ulteriore valenza a simili progetti. Ma le ragioni più solide per non procedere lungo questa strada sono di natura industriale. Siamo di fronte a una stagione di grandi cambiamenti tecnologici... Non è una novità, parlando di telecomunicazioni. Vero. Ma oggi la tecnologia ha mutato gli scenari di mercato. Finora la partita tra fisso e mobile si è giocata sul fronte della voce. Ora è diverso: il mobile entra d'autorità nel settore della trasmissione dei dati; il fisso è destinato a sfruttare le opportunità della banda larga sviluppando l'area dei servizi innovativi. Entrambi, dunque, competono sugli stessi mercati, in un regime di concorrenza sempre più ampio. Ma le sinergie? Ci sono già, sia in termini di rete o, in generale, delle infrastrutture.D'altra parte, dati i vincoli regolamentari, le due società dovrebbero comunque agire separatamente sul mercato. Qualcuno, però, ipotizza una soluzione finanziaria sul modello Autostrade. Ci avete pensato? Una scelta del genere avrebbe un grosso difetto: l'aumento del debito. Non ci sarebbero vantaggi fiscali, come abbiamo visto, mentre prenderebbe consistenza il rischio di pagare il denaro più caro, a causa di un conseguente potenziale abbassamento del rating. Chi dirige una società come Telecom non può dimenticare gli interessi della generalità degli stockholders. Esiste infatti pure un mercato importante come quello dei bond che ci ha recentemente premiato. E' nostro dovere puntare a pagare i tassi giusti grazie al rating giusto. L'obiettivo è mettere le nostre società nelle condizioni migliori per cogliere le opportunità industriali che si presentassero all'orizzonte. Ma uno dei problemi di Tim, secondo gli analisti, è di essere poco indebitata. In passato Tim ha già pagato, in termini di tassi, i problemi dell'Olivetti. La situazione del gruppo, infatti, tende a prevalere su quella delle singole società. Inoltre, una Tim senza debiti ha maggiori spazi per cogliere le opportunità industriali e di mercato che dovessero profilarsi all'orizzonte. Con Tim, dunque, siete pronti a guardarvi intorno. Ma, secondo indiscrezioni di mercato, sarebbe il gruppo Pirelli in procinto di vendere. I cavi energia, per esempio. Per quanto riguarda Pirelli non c'è alcun programma di dismissioni, anzi stiamo rafforzando tutte le nostre principali aree di attività, in cui stiamo registrando performance migliori rispetto ai concorrenti. A quando il lancio dell'Umts? Ci stiamo preparando con un obiettivo ben preciso: avviare la nuova tecnologia quando la piattaforma sarà stabilizzata, cioè in grado di fornire servizi all'altezza degli standard qualitativi richiesti dalla clientela. Riteniamo che potremo farcela entro la fine dell'anno. Nel frattempo? Nel breve termine offriremo la tecnologia Edge, capace di garantire una serie di servizi innovativi assolutamente straordinari. Non credo che all'utente interessi più di tanto sapere se riceve un certo servizio grazie al Gsm, al Gprs o all'Umts. L'importante è che il servizio sia pienamente disponibile e funzioni. Questo per il mobile. E per il fisso? Per quanto riguarda il fisso, abbiamo esportato la larga banda in Germania e in Francia. Siamo i primi operatori di rete fissa ad andare all'estero e a vendere servizi broadband in altri mercati. Stacchiamo un attimo i telefoni. Fuori dal core business, che cosa c'è di vero nelle ipotesi che vi indicano come prossimi ad assumere una posizione preponderante nella Rcs e quindi nel Corriere della sera? E che, a questo scopo, avete già raccolto qualche pacchetto azionario? Di vero non c'è nulla. Il nostro ruolo in Rcs non crescerà. C'è un patto di sindacato che non consente acquisti di titoli, se non concordati con gli altri aderenti al patto stesso. Tra l'altro fino al 2008 ci sono anche vincoli di legge che lo impediscono..

 

  By: panarea on Giovedì 09 Dicembre 2004 21:31

x i fondamentalisti di questo forum (tra cui Angelo) che idea vi siete fatti sull affare tim/telecom? due cosine a me non tornano: al di là di facciate formali tim era stata staccata da telecom per creare valore ora x lo stesso motivo si fondano, cosa è cambiato? delle due una: o prima o dopo qualcuno è stato preso in giro. qual ' è il senso dell'operazione, risparmiare sulla carta stampata e le segretarie non più doppioni? il cash flow prodotto da tim affluiva comunque a telecom come dividendi l'anno dopo, ora fondendo arriva prima d'accordo, ma erano necessari 10'000'000'000 di euri per guadagnare 12 mesi di valuta quando i tassi ad un anno sono il 2%? molto vigliacchi i fondi, io mi sarei messo di traverso e chiesto di +, l'hanno fatto su autostrade chissa perchè non su tim... praticamente si sommano leverege buy out a leverege buy out, tanto chi se ne frega.... per chi ancora investa i suoi soldi in azioni italiane ricordo che mentre tim era controllata da telecom controllata da pirelli controllata da camfin controllata da 23 fiduciarie del benelux, microsoft è controllara dalla p.f. Bill gates. punto e basta.

 

  By: polipolio on Mercoledì 08 Dicembre 2004 14:07

Non mi vorrei sbagliare ma credo che l'adesione sarà tra 3/4 settimane. Nel frattempo terrei. In ogni caso che siano in carico a 9 o a 20 sempre 5.5 valgono. Diverso è il discorso se convenga stare investiti sulla nuova telecom. Qui bisogna ragionarci un attimo

 

  By: GZ on Mercoledì 08 Dicembre 2004 13:37

.... ho in carico 3500 Tim a 9 euro. Cosa suggerisce di fare a fronte della fusione ... ------------------------------------- un paio di mail chiedevano di questa Tim e Telecom come discusso qui sotto, con il tono del mercato così positivo e il periodo stagionale favorevole che dura in genere fino inizio gennaio c'è la possibilità, diciamo 1 su 4, di un tentativo di rilancio di qualche fondo estero su Tim tuttavvia Tim ha guadagnato mi sembra quasi un 30% negli ultimi 3-4 mesi e un 20% solo nell'ultimo mese, i target price fino a qualche giorno fa erano sui 5.20 e come dice giustamente Tronchetti offrendo 5.60 sta dando di più di quello che anche gli analisti più ottimisti prevedevano mi sembra che non ci debbano essere sorprese e convenga consegnare, a meno che nei prossimi dieci giorni ci sia un altro balzo dei listini tipo +5% del Mibtel o Dax che crei vera euforia

Bravo Tronchetti Provera - gz  

  By: GZ on Martedì 07 Dicembre 2004 23:21

Alla fine tutta la vicenda Telecom-Tim-Pirelli si è risolta molto meglio di quanto molti (incluso chi scrive) avrebbero pensato e gli azionisti sono stati tutti remunerati bene procedendo dall'inizio alla fine dell'operazione in modo corretto. ^Tutto si è svolto in modo quasi perfetto#http://www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=npa&id=24406^ guidando per mano il mercato gradualmente in modo che non ci fosseri scossoni in borsa, valorizzando alla fine gli azionisti Tim e mantenendo il difficile equilibrio del controllo senza appesantire veramente la società che si crea. Oltre 44 miliardi di debito sembrano molti per ^Telecom#^ ora, ma non per un gruppo con un cash flow operativo mostruoso sugli 11 miliardi di euro e in ogni caso da questo punto di vista nulla cambia rispetto a prima di importante. L'essenziale era portare a termine una manovra così complessa senza creare caos in borsa con improvvise fughe di notizie, scossoni delle quotazioni e speculazioni varie e da questo punto di vista Tronchetti è stato perfetto, basta vedere i grafici o fare un confronto coi tempi di Colannino. Addirittura i titoli del comparto telecom in Europa oggi sembra che beneficiassero dell'esito dell'operazione. L'unica a soffrire un attimo ovviamente è ^Pirelli#^ per via dei due miliardi di aumento di capitale, ma la cosa è in buona parte scontata dal mercato in termini di valore relativo. L'offerta ha più cash rispetto a quanto si pensava, ma questo pure non è male e leggo che riflette l'interesse dei Benetton specialmente a usare più debito visto che il debito a 10 anni in europa costa meno del 4%. Tuttavvia se il mercato restasse toro ora ci possono essere dei fondi esteri che possono pensare di rifiutare le loro Tim in OPA scommettendo di poter ottenere di più altrimenti, questo forse è l'unica incognita ora che può dare però un poco di spazio ulteriore a Tim Speriamo che ora che hanno sistemato la finanza migliorino il servizio e imparino da Fastweb a farti parlare con un tecnico che sa cosa succede invece di farti rispondere dal call center che ripete a pappagallo "...con Alice abbiamo 48 ore per il suo guasto.."

 

  By: Moderatore on Martedì 07 Dicembre 2004 18:58

----------------------------da FINANZA E MERCATI 7/12----------------- Marco Tronchetti Provera ha trovato nel tardo pomeriggio di ieri la quadratura del cerchio. E stamane alle 9 aprirà le danze con il board di Telecom. Subito dopo si riuniranno i consigli d’amministrazione di Tim, Olimpia, Pirelli & C., Camfin e Gpi che daranno il via alla fusione tra il colosso delle tlc e la controllata di telefonia mobile. La chiave giusta per l’operazione è stata trovata nel rialzo dell’offerta: secondo quanto risulta a Finanza & Mercati, l’Opa di Telecom su Tim prevederebbe il pagamento cash di 5,6 euro per azione (contro i 5,5 ipotizzati fino a ieri mattina) per i due terzi delle azioni Tim in circolazione e, per il restante terzo, la consegna di 1,8 azioni Telecom Italia di nuova emissione. Un’operazione estremamente complessa e i cui contorni - a ieri sera - non erano ancora del tutto definiti. L’incertezza maggiore ha riguardato l’entità della ricapitalizzazione di Olimpia che dovrebbe attestarsi sui 2,2 miliardi, ma sulla quale la famiglia Benetton (che della holding detiene una quota del 16,8%) è stata indecisa e spaccata fino all’ultimo. Nel fine settimana da Ponzano Veneto era arrivato il via libera alla fusione, vista la determinazione di Tronchetti Provera ad andare avanti in ogni caso e l’ok da parte di Hopa a farsi carico della propria parte ed eventualmente a sottoscrivere una quota dell’inoptato. I Benetton alla fine avrebbero scelto di sottoscrivere solo pro quota l’aumento di Olimpia, smentendo l’ipotesi circolata con insistenza domenica sera di una crescita almeno fino al 20%. La raccolta di mezzi freschi servirà alla stessa Olimpia per annullare la diluizione che risulterà dalla fusione e riportare intorno al 17% la partecipazione in Telecom anche dopo la fusione con Tim. Gli aumenti di capitale a cascata che verranno deliberati oggi dai cda sarebbero di circa un miliardo per Pirelli & C., di 230 milioni per Camfin (che sarà interamente garantito da Mcc) e un’iniezione da 130 milioni per la Gpi, la holding non quotata dei Tronchetti Provera. Intanto, al servizio della fusione con Tim, Telecom Italia starebbe trattando con le banche un prestito sindacato da 10-12 miliardi e, secondo le indiscrezioni, Banca Intesa, Capitalia, JP Morgan, Mediobanca e Unicredit sarebbero prossime a ricevere il mandato di capofila. L’offerta su Tim, come da articolo 6 dello statuto della società di telefonia mobile, non prevede il diritto di recesso per gli azionisti che comunque avranno un interessante premio in cash (venerdì scorso Tim quotava 5,166 euro) e la possibilità di restare azionisti della nuova Telecom a un concambio vantaggioso. Quanto a Pirelli & C, l’aumento di capitale dovrebbe avere un sovrapprezzo minimo rispetto ai 0,52 euro del valore nominale. Del resto, grazie all’operazione, il nav (net asset value) del gruppo della Bicocca aumenterà sensibilmente e il titolo ormai da giorni quota in area 1 euro. Oltre all’aumento di capitale, verrà probabilmente esercitato anche il warrant Pirelli 2004-2006 relativo all’ultima ricapitalizzazione funzionale alla fusione tra Pirellina e Pirellona. Il prezzo di esercizio del warrant è di 0,52 euro e una volta convertita l’opzione in titoli si avrà sostanzialmente gratis il diritto di partecipare all’aumento di capitale che verrà annunciato oggi. Sull’operazione, intanto, è arrivato il plauso delle grandi aziende del settore come Alcatel, Siemens e Cisco. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Noir on Mercoledì 18 Febbraio 2004 14:20

Prova a farti quantificare il debito se ci riesci..

 

  By: GZ on Mercoledì 18 Febbraio 2004 13:37

Telecom Italia resta uno strong buy nel medio periodo Perchè oltre ad avere margini quadrupli di quelli della media delle aziende private resta un monopolio nell'ultimo miglio per il telefono e soprattutto nella banda larga che è il futuro, dove Albacom, Tiscali e i provider locali sono schiacciati e Ebiscom (che è in rapporti stretti con Telecom) ha una nicchia geografica limitata. Conosco tre provider locali tra cui Nextra, che non era nemmeno piccolo, e sono tutti sull'orlo del fallimento, Tiscali ogni tanto annuncia piani per l'ADSL ma resta che ha il 4% del mercato. Ad esempio io vorrei qualcuno che facesse concorrenza a Telecom perchè da gennaio oggi è la terza volta che alle nostre due connessioni Alice da 1 MB viene tagliata fuori tutta l'america, non c'è più un sito da bloomberg a reuters al trading online che vediamo. Ed essendo fuori città anche se mi abbono a Albacom e Tiscali ADSL non serve a niente perchè lo snodo finale passa sempre per Telecom e se loro hanno problemi anche il concorrente che affitta la linea da loro li avrà (a meno di essere in un centro dove Albacom ha la linea in fibra ottica) Invece niente, c'è solo Telecom per noi, prendere o lasciare oggi niente siti americani, ^Telecom#^ resta uno strong buy, come tutti i monopoli

 

  By: pastrocchio on Giovedì 05 Febbraio 2004 14:18

perchè Dalmine IT370946 sul mot non vi piace a questi prezzi? gruppo Tenaris