Le banche non devono creare moneta

 

  By: hobi50 on Venerdì 07 Agosto 2015 13:01

Proprio oggi c'è sul FT un articolo di P. Stella (grande esperto in materia )sull'argomento trattato in questi giorni. Mi spiace ,non ci sono grafici ...ma forse non servono. Ecco lo stralcio : "But the essence of the system is simple—the central bank keeps a balanced account ledger for all participants in real time. If a participant finds itself “short” toward the end of the business day it knows—as it is a closed system, that the rest of the market must be “long” by an equivalent amount. It thus is relatively trivial to arrange a collateralized reserve loan either directly or through a broker. So, as you can see, the system can’t be short of anything. One participant’s short is another participant’s long." Ora vi ricordate quali erano le tesi iniziali ? Ve le ricordo io inserendo lo stralcio rilevante : "Chi è il genio finanziario che ha fatto questo titolo ? Se le banche prestassero i soldi non guadagnerebbero. E' perché li creano che guadagnano . Io invece scriverei come titolo l'esatto contrario . "Non c'è un centesimo prestato dalle banche che non sia a sua volta preso a prestito( o facente parte del capitale proprio ). Chi è il somaro planetario ?" Hobi

 

  By: hobi50 on Venerdì 07 Agosto 2015 12:12

Morphy,da molti anni , il primo dei ratio che usa la BC per monitorare la leva bancaria è quello che mette al numeratore il cosiddetto capitale di Vigilanza ( una sorta di Capitale Netto ) con al denominatore gli attivi bancari ponderati secondo la loro rischiosità stabilita dalla BC stessa. Quindi stai tranquillo ...i regolatori conoscono la leva ( semmai i regolatori negli stress test dimenticano CONSAPEVOLMENTE che il portafoglio statale delle banche è rischioso perché per gli stati debitori l'euro non è moneta sovrana ..) Anti ,devo aggiungere qualcosa a sostegno di quanto Lei ha scritto nell'ultimo post. In tempi normali l'intervento della BC a sostegno diretto del sistema bancario è quasi nullo. Tanto nullo che nel sistema bancario c'era uno "stigma profondamente negativo " a chiedere sostegno alla BC. Ai miei tempi, se si fosse venuto a sapere che una banca chiedeva anticipazioni alla BC ,come minimo ,si pensava che fosse corta di liquidità perché impegnata in investimenti finanziari non smobilizzabili per le perdite maturate. Piccolo aneddoto che rende bene la questione. Nel 1984 quando misi a punto un sistema di interessi "standard " per valutare le performance della tesoreria dell'Istituto,il tesoriere mi chiese le penalità in caso di assegnazione da Banca d'Italia. Gli risposi : nessuna ..tanto ti licenzio . Hobi

 

  By: Morphy on Venerdì 07 Agosto 2015 11:36

Hobi comunque una delle questioni principali in finanza rimane quella della leva. Nel mio piccolo sono anni che ragiono sulle questioni del rischio (del mio borsellino intendo) ed alla fine sono arrivato a capire (nel mio piccolo) che il mercato è un cavallo bizzarro che strattona e che gli devi lasciare corda. E se vai troppo a leva hai ben da calcolare i rischi.............

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: hobi50 on Venerdì 07 Agosto 2015 11:22

Fultra ,cosa ha voluto dimostrare con il suo post ? Che se le banche fanno prestiti troppo rischiosi e si fumano i buffer di capitale a garanzia, mettono a rischio i depositi dei clienti ? Bene,ha assolutamente ragione. Che se le banche fanno prestiti ad uno stato sempre in deficit,prima o poi,se non interviene la famosa macchinetta,ancora una volta si mettono a rischio i depositi dei clienti ? Bene ,ancora ha assolutamente ragione. Affinché lei non perda altro tempo a farmi nuovi casi,Le dico che sono perfettamente d'accordo con Minsky che avanzò l'ipotesi dell'intrinseca instabilità del sistema bancario. E sa perché il sistema bancario è instabile ? Perché gli ATTIVI BANCARI sono intrinsecamente INSTABILI. Purtroppo per chi deve finanziare l'economia di un paese NON VI SONO PRESTITI SICURI : al massimo ci sono prestiti più o meno rischiosi. Quindi la domanda di fondo è : CHI SI PRENDE IL RISCHIO CREDITO ? A mia opinione deve essere il sistema bancario privato in quanto è professionalmente capace di selezionare i rischi ed in più ci mette il proprio capitale. Sistema bancario che è inoltre il settore dell'economia PIU' REGOLATO perché è soggetto alla supervisione dalla BC ( ora della BCE per le grandi aziende bancarie ) che ha poteri enormi( d' ispezione e sanzionatori ). Attenzione a far troppo sbrodolature di parole. Alla fine bisogna individuare uno o più soggetti che si prendono il rischio credito ,in toto od in parte. Stato ? Soggetti bancari ? Finanziatori del sistema bancario ? Non dimenticatevi ... c'è bisogna di un mare di credito per sostenere la crescita di un paese. Un consiglio. Non spremetevi troppo le meningi. Prima di voi ci hanno pensato quelli bravi,bravi veramente, e non sono emerse proposte convincenti. Hobi

 

  By: antitrader on Giovedì 06 Agosto 2015 22:28

"Per fortuna ci sono Anti, Tradeoscar e Hobi che ve lo spiegano" Ma se poi cancelli i post allora e' tutto inutile. Tornando a bomba, non avevo alcun dubbio che la banca centrale intervenisse poco o niente nel processo di clearing. Durante la giornata ci sono banche che hanno prestato in eccesso e altre che hanno ricevuto depositi in eccesso e si sistemano tra di loro sotto la vigilanza della banca centrale. Un po' come quando, con la liquidazione a termine, potevi vendere allo scoperto qualsiasi titolo (almeno quelli di largo mercato) senza preoccuparti minimamemente perche' sapevi che alla seduta dei riporti li avresti trovati e li usavi per "il clearing". Nel caso, rarissimo, in cui non li trovavi allora, e solo allora, scendeva in campo la banca d'Italia e ti metteva in contatto con la controparte che aveva sicuramente quei titoli. In linguaggio di borsa si diceva "andare in assegnazione" e, in tal caso, ci facevi una pessima figura con la banca centrale che non era molto contenta, era sintomo di caos amministrativo. Ma poi basta guardare il bilancio di una qualsiasi banca: gli impieghi sono uguali ai depositi + altre fonti di provvista, insomma, se ti diverti a fare prestiti alla cazzzzz durante la giornata poi all'imbrunire i soldi te li devi cercare.

 

  By: GZ on Giovedì 06 Agosto 2015 21:42

Il discorso di Fultra non è corretto, perchè anche lui si affida solo alle parole e non ai dati. Ma vi sa veramente tanta fatica cercare dei dati che oggi con internet si impiegano pochi minuti ? Nella realtà, le banche centrali mettono a disposizione delle banche per il famoso "clearing" pochissimi soldi e molto di rado. In America ad esempio la FED per 60 anni, dal 1950 al 2009 ha creato "riserve" per le banche per 20-30 miliardi di dollari solamente. Vedi questo grafico che mostra i conti correnti (M2, più o meno...) che salgono sempre e invece la "riserve" (+ cash) che salgono appena ? #ALLEGATO_1# Non ho la pazienza di ripubblicare per la decima volta questi grafici, ma se vai a vedere le "riserve" create dalla FED erano dai 10 ai 30 mld mentre la "moneta" in banca erano 2mila, 3mila, 4mila miliardi (cioè in M1, la linea blu scuro, era quasi tutto cash, banconote che erano 100, 200, 300 mld mentre le "riserve" per decenni sono rimaste a 10..20...30 mld, briciole in confronto)... In pratica in condizioni normali non c'è quasi bisogno di "riserve" e di conseguenza la moneta è "endogena". Che vuole dire che la creano le Banche, non la Banca Centrale la quale le influenza marginalmente alla fine. Cosa implica ? Ecco un altro grafico, un attimo più intellettualmente impegnativo. #ALLEGATO_2# Ad esempio il secondo grafico è quello della Teoria Generali di Keynes, che NON è corretta a questo riguardo Per fortuna ci sono Anti, Tradeoscar e Hobi che ve lo spiegano, per cui io ora vado in palestra e andate avanti bene con loro.

 

  By: GZ on Giovedì 06 Agosto 2015 21:29

Quello che sto spiegando lo leggi persino anche sul Sole24 nei pezzi "culturali". Ad esempio quando è morto Augusto Graziani un anno fa e hanno dovuto parlare della sua "teoria del circuito monetario" ---- ^"Graziani e il «circuito» finito «in corto» con la crisi"#http://www.ilsole24ore.com/art//2014-01-07/graziani-e-circuito-finito-in-corto-la-crisi-064321.shtml?uuid=ABBMV3n^, Il sole24 ore, di Riccardo Sorrentino07 gennaio 2014 Cosa "fa" la moneta? È un mero mezzo di scambio, che ricopre come un velo e non modifica, se non nel breve o nel brevissimo periodo, la realtà dell'economia? O l'elemento caratteristico dell'economia moderna, in grado di influire sulla sua struttura anche nel lungo periodo? Per molti economisti sono domande stupide. Anche se, come ha spiegato Paul de Grauwe, esperto di unioni monetarie, «semplicemente, non lo sappiamo», la neutralità della moneta è un dogma, per usare le parole del capo economista dell'Fmi Olivier Blanchard. O meglio, è un assunto delle teorie dell'economia ortodossa, mainstream: non deve essere vero, deve "funzionare" (questione non secondaria, dopo la recente crisi). Ormai un modello economico in cui compaia la lettera M, la quantità di moneta, è giudicato inutile, obsoleto. Augusto Graziani, l'economista napoletano morto domenica a 80 anni, apparteneva invece con grande originalità alla schiera di quegli eterodossi - postkeynesiani, a sinistra, e austriaci, a destra - che alla moneta danno un ruolo strutturale. The theory of monetary circuit, «Teoria del circuito monetario», era il testo con cui era conosciuto anche all'estero: la sua una teoria monetaria della produzione - dal sapore autenticamente keynesiano - al cui centro viene posto il ruolo delle banche commerciali nella creazione del denaro. L'idea di base è semplice e antica. #F_START# size=5 color=black face=Helvetica #F_MID# A ogni prestito corrisponde un deposito e i depositi - cosa pacifica - fanno parte dell'offerta di moneta. Non raccontano forse i banchieri più lucidi che il loro lavoro è «creare denaro con un tratto di penna»? È un'idea che, nei centri studi delle banche centrali o della Bri di Basilea, è presa molto sul serio#F_END# . Se però nei modelli ortodossi questo fenomeno è così poco problematico da non richiedere attenzione (semplificando: sulla base dei tassi di interesse il sistema crea esattamente la quantità di moneta necessaria), per Graziani ne occorre non solo un'attenta analisi economica, ma anche sociale: dietro le banche ci sono i banchieri, che anticipano denaro agli imprenditori che a loro volta pagano i lavoratori (i quali comprano prodotti dalle imprese che restituiscono i prestiti, tutto in questa successione: il circuito monetario, che in questa crisi è andato "in corto"). L'intento dell'economista è stato sempre quello di riportare i conflitti sociali nella scienza economica, ridando così valore a idee del periodo classico (David Ricardo ma anche Karl Marx) oltre che a importanti suggerimenti di Joseph Schumpeter e di Knut Wicksell. La teoria di Graziani, presentata compiutamente nell'89 e poi sviluppata da altri economisti, è stata un contributo importante per la scuola postkeynesiana e un tentativo di costruire un approccio alternativo all'analisi dell'economia che ha lasciato il segno anche in Italia. Autore di diffusi libri di testo, l'economista ha influito sul pensiero di diversi studiosi eterodossi: Riccardo Bellofiore, che si ispira anche a Hyman Minsky, oltre che a Marx; Emiliano Brancaccio, molto presente nel dibattito pubblico; Riccardo Realfonzo, ex assessore a Napoli. Da sempre su posizioni di sinistra Graziani è stato deputato per il Pds tra il '92 e il '94: da sempre favorevole all'intervento dello Stato nell'economia, aveva lanciato allarmi, già molto tempo prima della crisi, sui rischi di disgregazione dell'Eurozona.

 

  By: XTOL on Giovedì 06 Agosto 2015 21:18

acc! non capisco perchè la banca che crea 100.000 € debba cercarne altrettanti.. non le basta aumentare del 10% (o quel che richiede adesso basilea) le sue riserve presso la BC? quindi si farà prestare 10.000 € (pagando il relativo interesse)..

 

  By: MR on Giovedì 06 Agosto 2015 21:14

Concordo con Fultra, tranne su un punto: una volta che il processo di approvazione del TTIP sarà ultimato, l'Euro potrà anche andare tranquillamente a ramengo, perché tanto la Commissione ha il potere (con l'approvazione del Consiglio) di fissare un peg con divise extra-UE valevole per TUTTE le valute degli Stati UE. Questo faciliterà l'acquisizione dei nostri asset da parte della finanza americana, strapiena causa QE, che piomberà a capofitto sul "nuovo" settore dei servizi privatizzati (previdenza e sanità). Sono in pochi che sanno di questa facoltà della Commissione ma essa dipende dal Trattato di Lisbona. Se si dovesse arrivare a tanto, avremmo di fatto resuscitato con altri mezzi il vecchio e "caro" (per gli altri) impero britannico, ed il suo libero mercato armato ed oligarchico.

 

  By: fultra on Giovedì 06 Agosto 2015 19:59

Bene, con il clearing serale le banche sistemano tutte le operazioni fatte ad cazzum in giornata, perchè come qualcuno dice questo è il modo che ha il sistema per" pareggiare i conti" nel circuito interbancario interno. Ipotizziamo che un giorno ci siano tutte le 10 banchedel circuito , e tutte 10 facciano la stessa operazione il mattino, ovvero prestano 100k euro a 10 clienti,quindi "creano temporaneamente" 1 milione, dato che a sera il clearing sistemerà il tutto. Venuta sera con il clearing non si arriva a coprire il milione, perchè nessuna di esse ha "incassato" vecchi prestiti da mettere nel circuito a disposizione delle colleghe ne facessero richiesta. Cosa succede? Per forza deve intervenire un terzo e chi? una Banca Centrale che copra quel buco, e come fa? Accredita ad ogni banca 100k euri con 10 clic, non ci sono altre vie,se non lasciare che la/le banche che hanno commesso troppo spesso l'errore di poter disporre di capitali interni (saldi di ex prestiti), in fase di clearing, vengano estromesse per mancanza di fiducia da parte delle colleghe del circuito . Ma questo significherebbe vedere fallire diverse banche, e come mai non succede? Perchè a fine circuito per quanto complicato,nel senso di scambi e controscambi tra attivi e passivi tra le banche stesse in fase di clearing c'è il VERO MANOVRATORE, ovvero lo Stato o oggi la BCE che immette denaro fresco,che se non è un clic è un giroconto dello stato sotto forma di un pacco di cambiali dette titoli di stato che gira alla banca aventi lo scopo di rifinanziarla, ed essendo questa pratica (anzi questo è il vero unico MOTORE dell'economia,che usa le banche come specialist) oramai consolidata fa aumentare il VOLUME della massa monetaria, ovvero del debito, ovvero della moneta in circolazione , che non coincide e neanche è direttamente proporzionale tra cartacea ed elettronica,ovvero quella segnata sui saldi dei c.c. .Che poi la si chiami M1,M2, M3, è una distinzione per specificarne lo scaffale in cui depositarla, come per il negozio di frutta avere Mele, Pere,o Banane, a sera il saldo del proprio magazzino lo calcola in Kg che avranno un prezzo medio, la moneta non è un bene tanto diverso. Risposta per chi si domanda che fine faranno i debiti degli stati? ovvio cresceranno a dismisura finchè un giorno per cause diverse, inflazione,default, guerre (speriamo di no),accorpamento con altro stato più solido, saranno appianati e quello stato/i ripartiranno da ZERO. Altre vie non ci sono. Esempio: il piano Marshall del dopoguerra è stato per noi una cessione di autonomia, se volete chiamatela svendita in cambio di un avamposto verso est. Se lo Stato Italiano avesse avuto più coraggio o credibilità avrebbe potuto finanziarsi da sè come ha poi fatto negli anni a seguire, ma questo è un altro discorso, se pur inerente la "creazione" di moneta. In fondo l'unità europea doveva essere questo,guardiamo la Grecia, nelle sue condizioni non ripagherà MAI il suo deficit, ma entrando in una possibile confederazione (come si supponeva fosse), essendo uno dei parenti poveri doveva essere aiutato,sperando che si facessero su le maniche ed è questo che a mio avviso fa incxxare i nordici, in ogni caso lo stanno facendo il salvataggio, ma con il solo scopo di non far naufragare la UE perchè la finanza globale non se lo potrebbe permettere data la montagna di carta creata sulla nostra "cara valuta" EURO. Quindi la finanza globale che ha sede oltre oceano, ha istruito la BCE prima sui QE, poi sul fatto che l'EURO deve rimanere in vita tramite la UE unita (si fa per dire).

 

  By: Morphy on Giovedì 06 Agosto 2015 19:30

Anti: "sai come funziona il clearing? Hai presente il mercato delle azioni? Alla liquidazione ogni controparte (sim, banche etc...) si ritrova con titoli da consegnare/ricevere, crediti per titoli da consegnare e debiti per titoli da ricevere." Comincio un po' a capire. Ma Hobi rimane per me ancora inaccessibile. Quando si parla di Clearing si parla di interbancario? Cioè è quel posto dove si compensano debiti/crediti? Stiamo parlando delle Clearing House?

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  By: hobi50 on Giovedì 06 Agosto 2015 19:00

"Ricapitolando : la banca a mezzogiorno mi fa un prestito di 100.000 euro e al clearing serale ceteris paribus si deve finanziare nel mercato interbancario per un importo uguale ." Ovviamente questo accade se la banca non ha riserve in eccesso. "Come sostiene GZ a fine serata M3 è aumentato di 100.000 euro e come dice Hobi la banca per creare questa moneta debito ha un costo in interessi fissato dal mercato interbancario ." Ovviamente ogni prestito farà aumentare una particolare "M": a secondo di quale deposito si forma aumenterà M1 o M2 o M3. Ovviamente ci saranno interessi passivi(dovuti a prestiti interbancari ) salvo il caso di riserve in eccesso. "E’ chiaro che l’aumento complessivo di M3 non è dovuto esclusivamente dalla creazione di moneta bancaria ma anche ai deficit statali . " . Non esatto. Nell'attuale contesto istituzionale in cui non c'è la monetizzazione del deficit pubblico da parte della BC,come ha ben detto Gerry 10 ,la moneta bancaria finanzia sia il deficit dello stato, sia le necessità di privati ed imprese. La complicazione finale. Come ha detto Anti al clearing si devono pareggiare gli sbilanci globali di tesoreria. Noi per semplicità abbiamo sempre parlato di UN prestito ,chissà perché sempre INVENTATO. Ci sono tantissime altre operazioni nonchè prestiti con tesoreria interna. Il punto fermo è che con ogni prestito si forma un deposito. Quindi la macroeconomia non serve ad un *** : se per 30 anni fai prestiti e finanzi pure i deficit dello stato ,pur tenendo conto del rientro di gran parte dei prestiti,i depositi bancari aumentano.E di tanto. Hobi

 

  By: hobi50 on Giovedì 06 Agosto 2015 16:55

Pasco,approfitto del post di Gerry 10 per rispondere alla sua domanda che era : "2.200 miliardi di debito pubblico non contano niente? Gli interessi sui TDS pagati dallo stato ai "risparmiatori" fanno aumentare la M3 o no? Specialmente quando quegli interessi erano al 18%..." Gerry 10 conclude il suo post ( che sottoscrivo in tutto e per tutto ) con questa frase: L’incremento di 9300 miliardi avvenuto in eurozona dal 1970 al 2013 non può quindi imputarsi alla sola attività bancaria in direzione di famiglie e imprese, ma anche al finanziamento dei ricorrenti disavanzi statali che le stesse banche hanno sostenuto. Quindi il sistema bancario finanzia non solo " i ricorrenti disavanzi pubblici " ma,aggiungo io, anche "i relativi interessi". Ovviamente entrambi contribuiscono all'incremento del M3. E per gli interessi ritorniamo alla vaexata quaestio di CHI FINANZIA GLI INTERESSI PASSIVI PER LE BANCHE che vengono accreditati sui conti dei clienti. Al momento della loro nascita trattasi di scrittura avente IRRILEVANZA FINANZIARIA. Nel momento invece in cui questi interessi vengono spesi percorrono lo stesso circuito che percorre la creazione di moneta tramite i prestiti. Qualche banca li riceve ( e sono soldi buoni ed ovviamente indistinguibili dai soldi inventati ), ed eventualmente, vengono riprestati contro interesse per consentire il clearing di qualche altra banca". Esattamente quello che ha scritto Anti nel suo sunto. "le banche creano i soldi che si prestano tra di loro! (non sono gratis)". Hobi

 

  By: gerry10 on Giovedì 06 Agosto 2015 15:50

Una metafora potrebbe essere di aiuto alla comprensione del problema della crescita della moneta endogena mostrata nei grafici di GZ. Si pensi all’andamento demografico della popolazione, laddove i viventi equivalgono alla permanenza di M3 in un dato periodo, e gli incrementi (o decrementi) annuali, al saldo positivo (o negativo) tra nascite e morti. Una rappresentazione efficace dal momento che la moneta bancaria nasce e muore allo stesso modo degli umani salvo distinguersi per le peculiari caratteristiche del “creatore”. Al misericordioso creatore divino che concede all’umano di vivere senza conoscere il giorno della fine, si oppone l’impietoso creatore bancario che preavverte il nascituro di quando deve morire. Tuttavia vi è una cosa che distingue il mondo dei viventi dal mondo dei soldi: l’immortalità. Per gli umani non è concessa mentre per alcuni denari è permesso di vivere per sempre, ma soltanto se la Banca (e ci mancherebbe) lo permette. Il miracolo avviene con i deficit statali, allorchè questi sono acquistati dalle banche e non dai cittadini. Il processo è il seguente. Le banche attingono dalle proprie riserve (senza intaccare di un centesimo l’ammontare dei depositi che concorrono a M3) il “quantum” necessario al fabbisogno dello Stato e questi procede nella spesa a deficit incrementando le tasche dei cittadini i quali, prima o poi, depositeranno tali somme nelle banche che, in tal modo, ritorneranno in possesso delle riserve usate l’anno prima per finanziare il deficit dello Stato. Le stesse riserve torneranno utili per soddisfare il deficit dell’anno seguente, e così nei secoli dei secoli. Il denaro, inteso come M3, aumenta quindi di anno in anno in misura pari alla quota di deficit statale che le banche finanziano. A questo incremento di denaro “immortale” si aggiunge il denaro nato (il prestito) e si toglie il denaro morto (la restituzione del prestito), ottenendo il DATO DEFINITIVO che compare nel grafico relativo all’inceremento di M3 dal 1970 ad oggi. L’incremento di 9300 miliardi avvenuto in eurozona dal 1970 al 2013 non può quindi imputarsi alla sola attività bancaria in direzione di famiglie e imprese, ma anche al finanziamento dei ricorrenti disavanzi statali che le stesse banche hanno sostenuto.

 

  By: traderosca on Giovedì 06 Agosto 2015 14:32

............. andate a scrivere le solite banalità in un altro topic i vostri post che non c'entrano un 'azzo vengono cancellati qui MODERATORE ----