Mai dire Fannie Mae

 

  By: gianlini on Martedì 11 Marzo 2003 15:21

per me su nulla.... non capisco vuol dire che non rischio su nulla? e se avessi 250000 euro di saldo liquido?

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 11 Marzo 2003 14:56

Il c/c è un contratto mediante il quale a seguito di reciproche rimesse si compensano le partite debito/credito dei soggetti che lo stipulano per un periodo di tempo indefinito. Il deposito è invece l'obbligazione mediante la quale un soggetto (il depositario) assume l'obbligo di restituire il tantundem e AD NUTUM al depositario. Morale: i soldi in c/c in genere sono liquidi - ed infatti la Banca quando vede un saldo molto attivo ti chiama e ti dice "perchè non li investiamo in qualcosa" Il deposito invece è liquidità già investita. Per capire la differenza devi ipotizzare che con il c/c chiunque ha un fido - e quindi la possibilità di essere "in rosso" e quindi - tecnicamente - potrebbe accadere che tutti i c/c siano in rosso nello stesso tempo. Le disponibilità liquide di una banca sarebbero quindi tratte dai depositi.

 

  By: banshee on Martedì 11 Marzo 2003 14:40

And the winner is........PANAREA!!!!!! Ma la risposta non è completa. Cosa succede ai titoli (azioni, obbligazioni, titoli di stato, fondi comuni, etc.) che hai in deposito amministrato? Completando la risposta avrai vinto la mia sconfinata ammirazione! Ma se dimostri di sapere perfino la sorte dei titoli azionari esteri e delle obbligazioni over the counter eventualmente posseduti in deposito, allora ti spedisco una moneta da 2 once d'argento, bellissima, fior di conio. P.S. - Non credo che vi sia alcuna differenza, ai sensi dell'interpretazione di legge, tra un deposito in conto corrente, ed uno su un libretto di risparmio. Se c'è, sarei lieto di sentirla.

 

  By: michelino di notredame on Martedì 11 Marzo 2003 14:36

io non lo so, cosa succede? poi vorrei anche sapere cosa succede se fallisce fannie mae. poi basta.

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 11 Marzo 2003 14:22

Però sei più ricco di me :-)))

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 11 Marzo 2003 14:19

Per me su nulla

 

  By: gianlini on Martedì 11 Marzo 2003 14:17

spiegati meglio luke se io ho 5000 euro di saldo sul c/c 50000 euro di azioni fiat (ahimè) 82000 euro di BTP scad 2007 14000 euro di Certificato di Deposito 50000 euro di PT su quali di questi rischio e su quali sono tranquillo?

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 11 Marzo 2003 14:12

Guardate che si parla di depositi e non di conti correnti...

 

  By: gianlini on Martedì 11 Marzo 2003 13:54

teoricamente si rischiano solo i soldi liquidi (Amato docet) ma non i titoli che dovrebbero essere accentrati presso Montetitoli o in altra istituzione equivalente

La garanzia sui depositi bancari...... - panarea  

  By: panarea on Martedì 11 Marzo 2003 13:54

http://www.fitd.it/garanzia_depositanti/garanzia_dep.htm L'assicurazione dei depositi costituisce, accanto all'attività di vigilanza e al meccanismo di credito di ultima istanza, una delle componenti fondamentali su cui si fonda la rete di sicurezza tesa ad assicurare la stabilità del sistema bancario. Si riconosce e si tutela in tal modo la funzione sociale del risparmio e la funzione monetaria dell'intermediazione bancaria, evitando al contempo traumatiche ripercussioni per i depositanti in caso di dissesti bancari. La Direttiva n. 94/19 CE, sopra citata, prevede un livello minimo di garanzia di 20.000 EURO per singolo depositante. Il legislatore italiano ha elevato tale protezione minima richiesta dalla direttiva europea fino all'importo di 200 milioni di lire. Tale importo costituisce dunque il limite massimo, richiamato dallo Statuto del Fondo, di rimborso per ciascun depositante. Il Fondo Interbancario protegge inoltre i depositanti di filiale estere di banche italiane. Per le filiali di banche italiane operanti in paesi comunitari, la protezione offerta dal Fondo Interbancario non può essere maggiore della protezione equivalente fornita dal sistema di garanzia del paese ospitante. Lo Statuto del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, riprendendo il D.Lgs. n. 659/96, comprende nella protezione offerta ai depositanti i crediti relativi ai fondi acquisiti dalle banche con obbligo di restituzione, in lire e in valuta, sotto forma di depositi o sotto altra forma, nonché gli assegni circolari e i titoli ad essi assimilabili. Al di là delle fattispecie escluse (sotto elencate), sono ammessi al rimborso i crediti che possono essere fatti valere nei confronti della banca in liquidazione coatta amministrativa, secondo quanto previsto dalle norme dettate in materia di liquidazione coatta amministrativa dal D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385. Ai sensi dell’art. 27 dello Statuto del Fondo, sono escluse dalla protezione alcune fattispecie come: i depositi e gli altri fondi rimborsabili al portatore; le obbligazioni e i crediti derivanti da accettazioni, pagherò cambiari e operazioni in titoli; il capitale sociale, le riserve e gli altri elementi patrimoniali della banca; i depositi riconducibili ad operazioni per le quali sia intervenuta una condanna per i reati previsti negli artt. 648-bis e 648-ter del codice penale (reati di riciclaggio e di impiego di denaro di provenienza illecita); i depositi delle amministrazioni dello Stato, degli enti regionali, provinciali, comunali e degli altri enti pubblici territoriali; i depositi effettuati dalle banche in nome e per conto proprio, nonché i crediti delle stesse; i depositi delle società finanziarie indicate nell'art. 59, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 1° settembre 1993 n. 385, delle compagnie di assicurazione, degli organismi di investimento collettivo del risparmio; di altre società dello stesso gruppo bancario; i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei componenti gli organi sociali e dell'alta direzione della banca o della capogruppo del gruppo bancario; i depositi, anche effettuati per interposta persona, dei soci che detengano almeno il 5% del capitale sociale della consorziata; i depositi per i quali il depositante ha ottenuto dalla consorziata, a titolo individuale, tassi e condizioni che hanno concorso a deteriorare la situazione finanziaria della consorziata stessa, in base a quanto accertato dai commissari liquidatori. In tal modo è offerta tutela al cosiddetto risparmiatore inconsapevole, inteso come colui che non ha facile accesso alle informazioni necessarie per valutare lo stato di salute dei soggetti cui affida il proprio risparmio. Ho vinto quacosa?

 

  By: Luigi Luccarini on Martedì 11 Marzo 2003 13:54

Bandy, dimentichi il moltiplicatore dei depositi. Non c'è tutela, la riserva obbligatoria non sarebbe di per sè sufficiente a garantire neppure la minima onda di panico. Per giunta è composta di valori mobiliari (titoli di Stato e immobili) per cui...

 

  By: bandy on Martedì 11 Marzo 2003 13:43

Al sondaggio lanciato da Banshee provo a rispondere con quanta piu' competenza possibile. Sapevo dell'esistenza della riserva obbligatoria presso la Banca d'Italia che alcuni anni fa rappresentava il 5% dell'intera massa raccolta, e che aveva lo scopo di rispondere alle esigenze di prelievi inaspettati dei risparmiatori. Ora con il mercato unico se e' vero da un lato che e' la BCE a rappresentare l'unica banca centrale in Europa e'anche vero che alcuni poteri rimangono comunque alle singole banche centrali in termini di vigilanza del sistema creditizio. Azzardo tra questi poteri anche la difesa dei "gruzzoli" su conti correnti e depositi. Sono sicuro qualcuno mi dira' che un domani con il mercato a scatafascio il 5% me lo appendo (lo so gia' dove) e che magari finiamo con le spranghe come in Argentina, ma questo e' quello che so io.

 

  By: banshee on Martedì 11 Marzo 2003 13:41

Il primo che non lo sa! Avanti il prossimo.......

 

  By: banshee on Martedì 11 Marzo 2003 13:20

Purtroppo Bandy e' così. Solo che questa Fannie Mae non e' un'istituzione finanziaria come tante. _____________________________________ Già! E quel che è peggio è che anche Freddie potrebbe essere della partita. Ed i loro debiti sono stati largamente comprati da istituzioni finanziarie europee. Allora, visto che siamo in tema, lancio un sondaggio: in caso di fallimento della propria banca, cosa succede in concreto ai soldi in c/c, e cosa ne è dei titoli in deposito? Tutti qui abbiamo dei conti correnti e dei depositi titoli, ma scommetto che si potranno contare sulle dita di una mano quelli che lo sanno.

 

  By: michelino di notredame on Martedì 11 Marzo 2003 12:12

Purtroppo Bandy e' così. Solo che questa Fannie Mae non e' un'istituzione finanziaria come tante. La bolla immobiliare c'e' o non c'e'? Boh. Quello che sappiamo, adesso, e' che puo' scoppiare. Non so...dopo il LTCM e dopo ENRON, sentir parlare di "complexity" fa un certo effetto...