se vuoi dei lingotti prendili di rodio - Trucco
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By: Trucco on Lunedì 12 Settembre 2011 10:42
mentre in altri periodi avrei puntato, in alternativa al materasso, all'oro fisico, oggi se dovessi pensare a dei lingottini o monete penserei al rodio (come investimento anticrisi di lungo termine, al limite intergenerazionale intendo). In Svizzera si possono comprare (e vendere) monete di rodio con spread accettabili (anche se più generosi che per metalli preziosi più trattati) poi però li si dovrebbe stoccare direttamente in un caveau locale, perché in Italia sarebbero soggetti al pagamento dell'IVA del 20%, che ovviamente renderebbe l'investimento improponibile. Ma tanto, per detenerli in una cassetta di sicurezza in Italia, col rischio che quando la banca dovesse saltare magari non si riesce più neppure ad entrarvi ed accedere alla propria cassetta, mentre si deve pagare, tanto vale pagare in Svizzera.
Perché il rodio? E' un discorso lungo, magari un giorno approfondirò meglio, per ora sintetizzo pochi punti, poi, se mi viene magari data una risposta alle domande di ordine "fiscale" che trovate in fondo, contribuisco ancora qualcos'altro magari...
Parto dal ragionamento più banale: dal grafico allegato (ho trovato solo questo qui pluridecennale, in realtà ne avrei voluto mettere uno a 10 anni) si vede come il prezzo dell'oncia di rodio sia sceso da un multiplo di 10 volte l'oro toccato 2 volte negli ultimi 10 anni (addirittura 15 oncie d'oro per una di rodio il massimo toccato negli anni '90), fino alla parità corrente (1850 $ per oncia ciascuno)! In termini di prezzo in $ siamo ad un quinto rispetto al massimo a 10 anni (cioè -80%!). Tralasciando di approfondire i fondamentali, mi limiterei a dire che le condizioni che hanno portato al picco precedente non è detto non si ripresentino, ma soprattutto potrebbe nascere anche per il rodio una domanda da investimento significativa come esiste per platino e palladio, ed in quel caso l'esito potrebbe risultare inimmaginabile. Parliamo di un mercato talmente sottile che un Buffett o forse anche un miliardario non nella cerchia dei 500 uomini più ricchi del mondo, potrebbe cercare di mettere "in corner" con una certa facilità.
Il metallo prezioso più raro del mondo è uno di quelli che nessuna compagnia produce in quantitativi significativi del suo fatturato, essendo un by-product dei platinoidi "maggiori", platino e palladio (la compagnia che ne deriva la % maggiore dei ricavi è ^Sylvania Platinum#http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=SLP.AX#symbol=slp.ax;range=1y;compare=;indicator=volume;charttype=area;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=off;source=;^ per la cronaca). Per cui non è neppure un'idea tanto strana (per un cacciatore di titoli minerari come me intendo) l'idea di un acquisto diretto invece che attraverso una compagnia che lo estragga.
Anche il platino è molto stuzzicante ora che tratta a sconto sull'oro, ma nel caso del platino l'investimento diretto è più controverso, poiché i produttori abbondano, ma tranne uno operano tutti in Sud Africa e Zimbabwe e oltre al rischio Paese hanno anche altre questioni che minano la loro capacità di generare utili anche quando il prezzo del platino dovesse salire (per rendersi conto di quanto sto dicendo basti osservare la performance dei titoli sud africani: sono mediamente sotto di un 50-60% dai massimi a 1 anno, mentre il platino a 1 anno sta facendo il 20% circa e dista pochi dollari dai massimi). Per cui anche qui una scommessa diretta sul metallo fisico potrebbe comunque essere più ragionevole di quanto non lo sia per l'oro, dove esistono centinaia di titoli tra cui scegliere e si possono trovare delle occasioni molto più interessanti del metallo.
Benché io sia poco incline a comprare ETC per ora mi sono limitato a prendere un pò di rodio in forma cartacea con uno strumento di questo genere. Non credo che ci si possa presentare in Svizzera con una cifra meno che dignitosa (ma poi, accettano come mezzo di pagamento un assegno italiano? boh!) per comprare rodio fisico e non ho idea ma temo che una cassetta di sicurezza lì costi di più di quanto costerebbe qui. Però le domande che mi vengono in mente sono queste:
1) se io vado in Svizzera per comprare del rodio fisico e non pagare il 20% di IVA che dovrei pagare qui, e poi lo conservo lì sul posto, sono in regola con la legge?
2) se ho un tot di rodio nel caveau svizzero lo devo dichiarare come faccio con i conti offshore nel quadro RW o posso ometterlo come farei con una opera d'arte o qualunque altro bene al portatore, anche di valore, che detenessi in Svizzera?
3) se lo trasporto dalla Svizzera all'Italia senza denunciarlo alla dogana e mi beccano a che multa vado incontro?
4) se invece lo denuncio cosa succede, mi fanno pagare l'IVA alla dogana e mi rilasciano l'attestato dell'avvenuto pagamento?
5) se dopo 5 anni il rodio spara di nuovo a 10.000$ l'oncia e io decido di venderlo, facendo l'operazione in Svizzera ma alla luce del sole, così come ho fatto l'acquisto, cioè senza l'intenzione di occultare nulla alla legge italiana, devo qualcosa allo stato come tassa sulla mia plusvalenza? E' una domanda che vorrei porre anche in caso di realizzo di monete d'oro in Italia: quando uno vende deve pagare una tassa sulla plusvalenza? Ma se le monete le ha ereditate ad esempio, per cui non conosce il valore che è stato pagato per comprarle, come fa a calcolare il suo guadagno effettivo? In generale è un quesito che vale per qualunque bene al portatore di valore che venisse venduto, sia esso un francobollo, un mobile d'antiquariato, un dipinto o un gioiello. Lo stato ci mangia anche lui o no? E come si fa a calcolare la cifra su cui l'aliquota va applicata?
se tutte queste domande fossero chiarite e soprattutto le risposte fossero rassicuranti, nel senso che ad esempio uno potesse rivendere il rodio e incassare tutto il guadagno senza dover pagare nulla allo stato, se le cose qui in Italia cominciassero a mettersi un pò come in Grecia, forse sarebbe il caso di approfondire l'argomento, e potrei magari contribuire qualche cosa in più sui fondamentali del rodio (e del platino).