secondo me è pazzesco!

 

  By: giveme5 on Lunedì 28 Maggio 2007 15:14

Il fenomeno che sta avvenendo in USA segnalato in quest'articolo è ritenuto una cosa pazzesca qui in Europa in questi tempi zapateri. Toh, stà a vedere che la famiglia classica dà benessere agli individui e alla società ?! Il Foglio 26.5.2007 “Il matrimonio crea benessere”: l’Economist racconta l’incredibile calo americano dei divorzi Roma. La West Virginia University è un posto allegro, la terza miglior scuola d’America per numero di feste, e quinta nell’importante categoria: quantità di birra. Di notte si corre da un dormitorio all’altro, ci si scambiano le stanze, e spesso con pochi vestiti addosso. Una lunga inchiesta dell’Economist, prestigioso e liberale settimanale inglese, è partita da qui per raccontare l’evoluzione del matrimonio americano. Cioè l’incredibile diminuzione dei divorzi (nelle fasce della meglio gioventù, però, cioè quelli che sono stati al college e che hanno portato a termine gli studi), la pazzesca diffusione di nuova “saggezza”, come raccontano le universitarie ventenni intervistate: “Avere bambini fuori dal matrimonio non è sbagliato, ma non è saggio”, la consapevolezza che la rivoluzione sessuale è stata una grande cosa, e però a un certo punto la vita gira verso qualcos’altro, e bisogna darci dentro, essere seri. Le statistiche raccontano questo: solo il quattro per cento dei bambini di madri che hanno finito il college sono nati fuori dal matrimonio. E in queste middle class con alto livello d’istruzione il divorzio non va più di moda, sta crollando. Le coppie che si sono sposate tra il 1975 e il 1979 hanno retto meno (il 29 per cento ha divorziato nel giro di dieci anni), mentre quelle al primo matrimonio tra il 1990 e il 1994 vanno alla grande (cioè solo il 16,5 per cento ha divorziato – sono comunque percentuali altissime rispetto all’Italia, ultimo paese d’Europa per numero di rotture matrimoniali perché, come spiega lo statistico Roberto Volpi, “qui il divorzio non ha mai sfondato e non sfonderà più”: tre divorzi ogni mille coppie sposate, anche se in crescita). Cambia tutto invece in fondo alla scala sociale americana (intesa come basso livello d’istruzione, che non sempre, in America, è sinonimo di povertà), dove i divorzi sono moltissimi: tra quelli che non hanno finito l’high school, cioè le scuole superiori, e sono sposati nei primi anni Novanta, la percentuale di divorzio è addirittura al 46 per cento, praticamente un matrimonio su due. E secondo Kay Hymowitz del Manhattan Institute, che ha scritto: “Marriage and Caste in America”, il gap matrimoniale è una delle principali cause di ineguaglianza sociale. Cioè i ragazzini della middle class che crescono con due genitori biologici che stanno (persino) insieme, vivono insieme, non hanno ancora divorziato, sono “preparati per il successo”, per un buon equilibrio nella realizzazione sociale: “vanno meglio a scuola, trovano lavori migliori, e tendono a creare famiglie come la propria”. Da questi studi, da queste prestigiose curve crescenti e decrescenti, da queste impeccabili cifre statistiche, emerge che viceversa i figli di mamme single o di famiglie disgregate hanno più difficoltà, più casini e più probabilità di diventare a loro volta genitori single. Insomma, l’Economist ha fatto un sacco di ricerche (soprattutto per raccontare le diseguaglianze sociali americane) che portano a un risultato sorprendente e politicamente scorretto: il matrimonio è un istituto “che crea benessere”, un posto dove si sta bene, si crescono meglio i figli, si diventa più ricchi. “Quattro volte in più di quelli che non si sposano”. Com’è possibile? Qual è la magia? Non certo gli aiuti del governo, ma un progetto di vita potente, una maggiore possibilità di risparmiare, un bisogno diverso di lavorare sodo (non solo per sé), la tendenza a prendere tutto più seriamente: l’impiego, i soldi in banca, le opportunità di carriera, l’alcol, la casa, i piani per il futuro. “E quelli che guadagnano, si impegnano, hanno buone qualità, tendono a sposarsi e a restare sposati”. Il matrimonio è quindi un istituto che crea benessere, e in America la nuova rivoluzione culturale è quella di farlo durare: in Italia sarebbe scandaloso dirlo. “Sembrerebbe uno sberleffo, una mancanza di sensibilità verso le ragazze madri”, dice Roberto Volpi, lo statistico di sinistra che ha scritto un prezioso saggio intitolato: “La fine della famiglia, la rivoluzione di cui non ci siamo accorti”, edito da Mondadori. “Soprattutto sarebbe scandaloso trattare la mobilità sociale come un valore positivo, un’opportunità per migliorare: da noi la mobilità è avvertita semplicemente come precarietà, come pericolo e come causa di lamento, in questo senso la società americana e quella italiana sono completamente diverse, imparagonabili”. Ma cosa significa individuare nel matrimonio un motore di benessere, di miglioramento, un’espressione della modernità e della cultura? Secondo Volpi in America e negli altri paesi ricchi si sta assistendo a un arresto di tendenza, cioè “alla fine dell’espansione della divorzialità”. Perché si arriva al matrimonio più tardi, un po’ più preparati, perché la rivoluzione sessuale non poteva durare in eterno, perché non c’è più nulla contro cui combattere, non ci sono divieti da distruggere. E perché in due si sta, comunque, meglio. Anche economicamente. “In Italia succede il contrario, le fasce più basse della popolazione non sempre possono permettersi un divorzio, una seconda famiglia, gli alimenti, ma in generale in Italia il divorzio non è mai andato né andrà mai molto di moda”. Ed è vero che il matrimonio crea benessere, sociale ed economico? “E’ vero perché quelli che fanno i figli hanno il respiro più lungo, la vista più chiara: c’è un progetto forte che li stimola, li sostiene, ci sono esigenze che devono soddisfare e quindi maggiori volontà e possibilità di raggiungere gli obiettivi, c’è la spinta a trovare un lavoro migliore”. E, aggiunge Volpi, “tutto questo accade al di là delle ridicolezze dell’Istat, che racconta una povertà inesistente nelle famiglie italiane”. Il matrimonio regge e il matrimonio aiuta, è la grande novità che arriva dall’America, e anzi il matrimonio funziona di più quanto più si è culturalmente evoluti, moderni, laureati. Dà la spinta giusta per stare meglio. Con i rapporti prematrimoniali, la contraccezione, la possibilità di fare piani, naturalmente (come Ashley, che ha 18 anni e frequenta la West Virginia University, quella dei party e della birra, pensa che restare incinta adesso “sarebbe un disastro” e però si vuole assolutamente sposare a 24 anni e fare figli a 26). Secondo l’Economist “gli uomini sposati bevono di meno, prendono meno droghe e lavorano di più, tra il dieci e il quaranta per cento in più rispetto ai single con simile scolarizzazione e percorso lavorativo. E il matrimonio incoraggia entrambi gli sposi a risparmiare e a investire più per il futuro”. E’ così anche in Italia? “Certo che sì – dice Volpi al Foglio – anche se siamo la nazione più vecchia d’Europa, anche se facciamo talmente pochi figli che tra trenta o cinquant’anni al massimo la società non si reggerà più in piedi: il modello culturale prevalente è quello del figlio unico, purtroppo, e le famiglie povere in Italia sono maggiormente quelle con due figli: vent’anni fa non era così, ora invece il secondo figlio è diventato sconveniente. Bisogna che il paese si dia da fare per premiare il secondo figlio o almeno non penalizzarlo, poi la forza della coppia, il respiro di un progetto potente e stabile farà il resto”.

I tempi cambiano - gz  

  By: GZ on Martedì 24 Aprile 2007 13:52

Dopo la strage di 32 studenti e professori al campus di virginia ad opera di questo giovane certificato psicopatico il governo ha deciso bandiere a mezz'asta (si è scoperto ora che erano anni che lo diagnosticavano come pericoloso, nelle classi che frequentava gli studenti per la paura andavano via tutti e i professori si mettevano d'accordo per dare segnali in codice di aiuto senza farsi notare da lui in caso di bisogno. Ciononostante l'università non poteva fare niente perchè anche solo tenerlo lontano dagli altri sarebbe stato "discriminazione" nei confronti di un pazzoide psicopatico violento che aveva diritto a frequentare corsi di letteratura in cui scriveva saggi su come squartare con la sega elettrica il prossimo. Non potevano almeno bocciarlo ?) Quindi hai che in Afganistan dove i soldati americani muoiono per combattere i tagliatori di teste talebani hanno dovuto mettere tutte le bandiere a mezz'asta per le vittime innocenti del pazzoide al campus, ma non lo vedono fare per i loro compatrioti caduti combattendo E un sergente ha scritto un articolo per chiedere ^perchè i volontari che vanno a combattere i terroristi in iraq e afganistano non siano onorati allo stesso modo#http://news.yahoo.com/s/ap/20070423/ap_on_re_mi_ea/afghanistan_flag_complaint_2^

la "preview" del film che andrà in onda in Europa quest'anno - gz  

  By: GZ on Venerdì 30 Marzo 2007 15:41

A Standard & Poor's dicono questa settimana che quello che si è visto un poco in America è la "preview" del film che andrà in onda in Europa quest'anno La "bolla immobiliare" più grossa è in Irlanda, Inghilterra e Spagna e come aumento dei prezzi medi di un abitazione Stati Uniti, Italia e Francia sono pari negli ultimi 10 anni nonostante il reddito medio sia salito di più in America. Il problema più grosso sarà in Europa. C'era uno bravo ^oggi su CNBC oggi#http://www.cnbc.com/id/15838668/site/14081545/^ che diceva che negli ultimi 20 anni un investimento nell'immobiliare con mutuo inglese standard, assumendo di mettere solo il 20% al momento dell'acquisto per cui usi una leva finanziaria di 5, ha reso 10 volte il capitale iniziale come capital gain (poi devi contare delle tasse e interessi). Solo che questi sono guadagni non realizzati, se provi ad incassare e molti come te provano ad incassare non è come in borsa dove c'è sempre chi vende, chi vende short e pochi usano leva finanziaria tra il pubblico. Nell'immobiliare per 20 anni si è solo comprato e venduto pochissimo e con leva finanziaria di 5. Se per la prima volta si vende di più di quello che si compra tutta la piramide si incrina ------------- ...It looks like the troubles in the US are heading across the Atlantic. The latest data reveals that property construction in France dived 15.1% in the three months through February, while house prices fell 0.6% in January, says The Telegraph. Jean-Paul Six of Standard & Poor's said: "This is the trailer for the movie we are going to see across Europe this year." Interest rates in the Eurozone have been rising inexorably, and now stand at 3.75%. It doesn't seem like much compared to the UK's 5.25%, but those hikes are starting to hurt. It's not just France - more and more experts are bracing themselves for a meltdown in Spain, where more than 93% of mortgages are on floating rates, and where more homes are being built "than in France, Germany and Italy combined," reports Ambrose Evans-Pritchard in The Telegraph. "We have a serious property bubble in this country and everyone is in denial; it's worse than in the US," one Manuel Romera, director of Madrid's Instituto de la Empresa, told the paper. The interesting thing is that French lending standards aren't even particularly lax. Most mortgages are fixed rate, they don't have a sub-prime market (you usually have to put down at least a 25% deposit), and the ratio of household debt to income is around 65%, compared to 115% in Spain and 146% in the UK. A key problem could be a loss of appetite among foreign buyers. About 180,000 British people own holiday homes in France, and one in 20 sales in the country last year was conducted with a foreigner – double the proportion in 1998.

 

  By: giveme5 on Venerdì 30 Marzo 2007 14:35

Bello Hobi, condivisibile, lo strumento è utile ed è un progresso. Solo che c'è un contesto in cui la gente in USA ha salari/stipendi compressi (pure in Italy), mutui accesi per det. valori immobiliari che nel frattempo stanno calando di valore (ma non la rata da pagare, un pelino solo se Bernacca diminuirà il tasso di sconto), altri debiti al consumo accesi ...... Rimane che la locomotiva mondiale dei consumi finisce il carbone (la grana) e si ferma; e tanti vagoni appresso. M'impressiona comunque come s'ingrossa il numero delle persone che fanno il passo più lungo della gamba. E si che tutti ormai sono scolarizzati (matematica l'hanno studiata); eppure facevano meglio di conto i ns. nonni. Cos'è che è successo ?

 

  By: GZ on Venerdì 30 Marzo 2007 14:18

dal punto di vista "sociale" non è così male come ho raccontato varie volte hai che la tizia appena arrivata dal Messico e ancora illegale che fa le pulizie e il marito magazziniere o edile che si sono comprati una casa a due piani da 150 metri quadri con giardino per 200 mila dollari (160 mila euro) che da noi due impiegati italiani che hanno lavorato 10 anni si comprano un appartamento di 90 metri per 200 mila euro Se molti cominciano a perdere la casa poi il governo farà degli altri debiti e li salverà, specialmente con i democratici ora e la cosa avrà riflessi sia sui tassi di interesse che salgono che le tasse che salgono per tutti (una volta che gli asiatici e gli arabi si spaventino e riducano gli acquisti di bonds immobiliari e del tesoro USA)

 

  By: hobi on Venerdì 30 Marzo 2007 14:11

Nella questione dei mutui subprime c'è una parte patologica che io ho chiamato "bad practise" ed è relativa alla concessione del credito. Mutui a 102 anni, mutui senza documentazione e con i primi due anni a tassi inferiori a quelli di mercato che,ovviamente, saranno recuperati dopo. Sono comportamenti di lending da fuori di testa e sono facilitati dal fatto che chi presta sa bene che si toglierà il rischio dalla pancia secondo le modalità che conosciamo bene. In questo nicchia di mercato la morosità ha raggiunto il 13,3% ed alcuni pensano che arriverà al 20% al culmine della crisi. Ed ora la parte positiva. L'80% dei mutuatari paga e si compra una casa. Leggevo tempo fa su Bloomberg un intervista ad un esponente della comunità ispanica molto preoccupata per il giro di vite alle pratiche di lending. I mutui sub prime erano il mezzo per il raggiungimento del sogno americano per molte famiglie non abbienti le quali non potevano benificiare della garanzia federale . Quindi non scompariranno . Attualmente si scontano i postumi della sbornia: intontimento,mal di testa. Personalmente penso che quello dei mutui sub prime ,sfrondato dagli eccessi, sia un esempio di successo della terziarizzazione dell'economia. Hobi

 

  By: Esteban on Lunedì 26 Marzo 2007 13:43

Problemi con il mutuo ? ^102-anni-ottiene-mutuo#http://it.news.yahoo.com/25032007/2/gb-uomo-102-anni-ottiene-mutuo-venticinquennale.html^

 

  By: Esteban on Venerdì 23 Marzo 2007 10:01

Forte .... giorni fa mi arriva una e-mail del genere ... Ho pensato .. strano , un gestore di telefonia che abilita, senza il consenso, servizi non richiesti ... sicuramente ci saranno delle incomprensioni ... Ho verificato .. ed era vero ... hanno cambiato il modo di fregarti! Ieri mi arriva la risposta della Vodafone ... ove in effetti conferma ,nella pratica, il fatto di aver abilitato servizi senza richiesta ... Ma che gentaglia è ? non c'è un garante per queste faccende ? Se si prova a disabilitare dal 190 o a telefonare per disabilitarlo ... Il nulla , pure via internet non ci sono riuscito .. Fatela girare!! Oggetto: I: ATTENZIONE ALLA TRUFFA VODAFONE Priorità: Alta Ecco come Vodafone "recupera" i costi di ricarica, dopo che il decreto Bersani del Governo li ha eliminati. Dal 6 marzo 2007 Vodafone ha introdotto due nuove "funzionalità" ricezione SMS vocale e notifica ricezione vocale, una sorta di segreteria telefonica (al costo di 0,29 Euro a chiamata) attivato automaticamente a tutti coloro che non usano la segreteria telefonica (99% degli utenti). Quando chiamerete un/a vostro/a amico/a e il telefono è spento sentirete una voce che vi dirotterà al nuovo servizio. Per disabilitare questa funzione è necessario: - essere registrati al sito www.vodafone.it oppure www.190. it - effettuare l'accesso al proprio account - Cliccare su "190 fai da te", poi sul menu di sinistra la voce "Servizi e Promozioni" - Cercate nell'elenco dei servizi le voci "Ricezione SMS vocale" e "Notifica Ricezione Vocale" (solitamente è nella seconda pagina) - Cliccate sul pulsante "Disattiva" nel rettangolo i ciascunservizio da disabilitare e si aprirà la pagina di conferma. Cliccate sulla voce minuscola in basso con scritto "Clicca qui per confermare l'operazione" - Eseguite lo stesso procedimento per entrambi i servizi Da questo momento chi vi chiamerà a cellulare spento non pagherà più i 29 centesimi per questo servizio che nessuno ha richiesto!! Se lo facciamo tutti riusciremo a non incappare in questo ennesimo tranello rivolto ai consumatori. Diffondete questa mail. Risposta Vodafone : Vodafone fa chiarezza sul servizio SMS Vocale: un comunicato ufficiale per fornire tutte le informazioni. Gentile Cliente, in seguito al lancio avvenuto nel mese di marzo del servizio SMS Vocale, nei principali forum dedicati alla telefonia mobile, in alcuni siti web, tra i consumatori ed i Clienti, hanno iniziato a diffondersi informazioni non corrette sulle modalità, l'uso e i costi del servizio, che hanno generato incertezza e confusione. Vodafone ha il piacere di fornire direttamente ai propri Clienti una corretta informazione in merito al servizio. SMS Vocale permette di inviare un messaggio vocale quando la persona chiamata ha il cellulare spento o non raggiungibile. Il Cliente che chiama ascolta il messaggio gratuito di avviso: "SMS Vocale Vodafone, messaggio gratuito. La persona chiamata non è al momento disponibile. Per inviare un SMS Vocale parli dopo il segnale acustico e poi riagganci. Info e costi al numero gratuito 42055." Il Cliente può scegliere se riagganciare o registrare un messaggio con la propria voce, dopo il segnale acustico. Il messaggio gratuito dura 15 secondi. Dopo il messaggio ci sono un paio di secondi di silenzio Dopo il silenzio c'e' il segnale acustico, dopo il quale il Cliente puo' registrare il messaggio. Se il Cliente non parla, o parla meno di 2 secondi, il messaggio non viene inviato e il Cliente non riceve nessun addebito. L'SMS Vocale ha un costo di 29 centesimi per chi lo invia. E' gratuito per chi lo riceve. Il servizio può essere disattivato chiamando il numero gratuito 42070 oppure dall'Area personale "190 Fai da te". Si precisa che, contrariamente a quanto diffuso: il Cliente non ha 1,5 secondi ma ha 15 secondi per riagganciare prima di vedersi addebitare il costo della registrazione dell'SMS Vocale. non paga 10 cent quando ascolta il messaggio dell'SMS Vocale, in quanto è gratuito. non sono cambiati i criteri di tariffazione della segreteria telefonica. Mentre continua la campagna disinformativa sul servizio, lo stesso è stato temporaneamente sospeso da Vodafone al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata. Vodafone resta a disposizione dei propri Clienti attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione. Distinti Saluti Servizio Clienti Vodafone

 

  By: Fortunato on Sabato 17 Marzo 2007 01:40

Gentile Zibordi, Greenspan quando ha affermato che il problema dei sub prime avrebbe potuto infettare tutto il mondo dei mutui, si riferiva proprioa questo. Ricorda quando nel 1987 si trovò, appena nominato, la patata bolente dei Junk-Bonds? Il tempo passa ma gli imbecilli rimangono sepre gli stessi e la madre degli stolti è sempre incinta! Che pena! Fortunato

 

  By: GZ on Sabato 17 Marzo 2007 00:40

Per chi vuole leggere qualcosa che mostra il ^lato oscuro della finanza del XXI secolo#http://suddendebt.blogspot.com/2007/03/well-what-do-you-want-it-to-be-today-i.html^ gli alchimisti per secoli hanno cercato le formula per trasformare in oro il piombo o lo stagno Oggi l'ingegneria finanziari ci è finalmente riuscita e trasformare la spazzatura (debiti ad alto rischio) in oro (debiti in apparenza AAA)

 

  By: Fortunato on Giovedì 01 Marzo 2007 15:14

Mi sembrava starno che le aziende di telefonia mobile potessero subire passivamente alla scomparsa dell'abolizione delle spese di ricarica. Una liberalizzazione stupenda, si toglie da una parte e si riprende molto di più da un'altra. Ecco cosa sono le famose liberalizzazioni sbandierate dalla sinistra italiana. Non c'è niente da fare questo è un paese ormai spento completamente a livello cerebrale! Fortunato

 

  By: Fortunato on Giovedì 01 Marzo 2007 12:23

Ciao Esteban, in parte sono d'accordo con te. Occorre fare un discorso frazionato su due periodi storiciriguardo alla banche italiane. Come avrai ben compreso il disastro del nostro sistema bancario inizia in coincidenza dell'avvento non di Draghi ma di Fazio in Banca d'italia. Questa ha avuto dal 1993 in poi una gestione "personalistica" e i fatti giudiziari a cui stiamo assistendo lo stanno a testimoniare. Draghi, a mio avviso, ha iniziato a ripristinare un'etica e uno stile comportamentale completamente opposto al precedente. La soluzione del caso BNL è sotto gli occhi di tutti noi. Infatti lui è a favore di players stranieri per far cambiare il nostro sistema finanziario in modo radicale e farlo rinforzare. Che poi i nostri politicanti non lo vogliono per propri fini a noi tutti noti è un vero problema, lo ritengo il problema dei problemi. Purtroppo questo nostro paese sta cercando di uscirein qualche modo dalle secche delproprio provincialismo esasperato ma non è facile se non c'è una volontà politica seria che lo facilita. Insomma un periodo davvero brutto, forse il peggiore dal dopo guerra in poi. Se analizzi l'ultimo accorpamento tra Intesa e SanPaolo sta lì a testimoniare a quali sfaceli stiamo assistendo che invece vengono contrabbandati come grandi operazioni. Che pena! Fortunato

 

  By: Esteban on Giovedì 01 Marzo 2007 11:43

Ciao Fortunato, Si .. è vero , senza sistema bancario chi lo sa ... Ma se devo essere sincero le cose belle , gli Italiani, le hanno sempre pagate non 2 ma 10 volte ... Praticamente in Italia hanno speculato tutti ... lo fanno alla grande pure ora , e le banche in primis , dato che si sa ... non perdono una Lira (Euro ora, quindi ci fregano il doppio). L'unico ad essere realmente penalizzato (non solo in Italia) è sempre il Popolo Bue ... Riguardo alla FIAT ... I miracoli non avvengono ... Se è viva è perchè politicamente , le banche l'hanno salvata ! Altro che 17 Euro ... E' che se vuoi tirarla fuori dalla crisi , devi prima infondere fiducia che la fa andare a 17 ... O meglio La Fiat ora è in mano alle banche ... In mano alla Prody-Draghi-Morgan Stanley SPA? Poi comprano qualche società cinese di trattori ( che ha il 10% del mercato cinese) ed ora se Dio vuole, magari ne escono sul serio (se Dio vuole).

 

  By: Fortunato on Giovedì 01 Marzo 2007 00:58

Scusami Esteban, ma sei andato fuori pista su questo argomento. Ho asserito prima che il mio gruppo bancario ha deciso di portarla in bilancio a prezzi di carico, ovvero storici, pertanto prudenzialmenteha deciso di non fare neanche la rivalutazione di Tremonti. Lo trovo logico inquanto secondo alcuni, moltopiù bravi di me,in realtà non ha alcun valore. La questione è molto delicata, credimi. L'ABI raggruppa anche quei gruppi bancari che in questi anni hannoproceduto in modo sconsiderato ad una rivalutazione solo per fini di bilancio. Poi per quanto riguarda il sistema bancario italiano è l'unico sistema finanziario che ha tenuto in vita una marea di aziende più o meno piccole o grandi o medie, che nella stragrande maggoranza dei casi definirle sottocapitalizzate significherebbe essere ottimisti. Se poi vogliamo affrontare il caso FIAT allora ne scopriremmo delle belle. Suvvia Esteban, sei persona intelligente e preparata, non cadere nella trappola di certa stampa sciagurata che emette sentenze sceme su un fenomeno che non sa neanche dove sta di casa. Se vogliamo affrontare questo argomento affrontiamolo in modo serio, ti prego. Ora prova ad immaginare cosa potrebbe essere il nostro sistema produttivo se non ci fosse stata Mediobanca e i pianeti ad essa collegate direttamente o indirettamente. prova da immaginare in che tipo di nazione vivremmo. Credimi peggiore del decimo mondo. Fortunato

 

  By: Esteban on Giovedì 01 Marzo 2007 00:38

Fortunato ... E' che praticamente sino ad ora l'hanno utilizzata (Banca d'Italia) per farci le proprie porcherie , sempre e comunque a danno degli Italiani .... Ora Vorrebbero incassare gli utili e liquidare la carcassa allo stato italiano. Quanto credi ci mettiamo a dichiarare default senza gli interessi degli avvoltoi che sino ad ora ci hanno mangiato a danno nostro ? Mi fa pensare che la situazione dell'Italia pare segnata ... Che la ricchezza si finita ... altrimenti perchè lasciare una postazione così privilegiata ? di aziende in crescita nemmeno l'ombra... Probabilmente ora le banche si sono stancate di salvare "Aziende Morenti" , siamo nel periodo di "Magra" ... Solo costi ? Poco importa se sono state le stesse banche a segnare il destino di questa nazione (vedi speculazioni varie) ... Cosa c'è .... dopo Fazio le cose son cambiate ???? Tremonti non è diverso da quell'animale che controlla il leone ed attende a fine pasto .... Si vede che è esperto di paradisi fiscali , e a quanto pare pure di "Contabilità Creativa" se l' ABI che ha interesse l'ha valutata 20 migliardi come cavolo ha fatto per arrivare a 800milioni di euro ? La voleva quotare in Borsa ? Sembrano quei Managers che lasciano (come di recente) incarichi in società Italiane tipo Alitalia e Ferrovie etc .. dopo gestione fatiscenti ed in perdita , e a quanto pare con liquidazioni da favola ...