secondo me è pazzesco!

 

  By: Esteban on Mercoledì 27 Giugno 2007 13:59

Che strana la vita ... Un tempo è stato il + deciso ^alleato dell'america in Iraq#http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/4849744.stm^ ed ora farà l'inviato di pace e si convertirà al cattolicesimo .... Un modo per redimersi ? o semplicemente " Lavoro " ^Blair is in the running to become a peace envoy to the Middle East.#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=ayf9fKt8eMT0&refer=home^

 

  By: Esteban on Martedì 26 Giugno 2007 21:21

Mah ... In Cina tira la stessa aria che si respirava nel 2000 quando le .com quotavano multipli assurdi ... Il parco buoi lo stanno depredando alla grande e quì da noi in modo diverso. ^What Bubble? China's Analysts More Bullish Than Ever (Update1)#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=abs9ptgZ7yCI&refer=home^

 

  By: GZ on Lunedì 11 Giugno 2007 13:21

La svalutazione aiuta chi esporta, ma l'export è il 20% del Pil e non tutto è sensibile al cambio. Alla fine poi la spesa pubblica te la fanno pagare In ogni caso cosa vuoi che contino le medie aziende che esportano, chi conta a livello di business sono le banche, generali, fiat, telecom, eni, enel, RCS, Espresso-cir, unipol-lega-mps in italia a cui del cambio non gliene frega niente, mica le aziendine che esportano macchine utensili e mobili Il motivo per cui ci sono 300 mila persone che vivono di politica e sprecano miliardi è semplicemente che hanno miliardi da spendere. Se mi dai un miliardo di euro di soldi "di tutti" alla fine trovo il modo di spenderli. Sono riusciti con la propaganda martellante del "occorrono sacrifici per entrare in europa..", "facciamo questi sacrifici per l'euro..." ".. adesso uno sforzo bisogna risanare il deficit.." a spremere metà del reddito nazionale e sono pieni di soldi a tutti i livelli del governo Il Presidente della Repubblica, cioè la manutenzione del Quirinale e della villa di Castelporziano, la sicurezza e tutto il resto costava 70 milioni l'anno nel 1997 quando Ciampi è stato eletto e oggi il conto è salito a 210 milioni l'anno (2.100 persone da mantenere a 75mila euro di media cadauno più altre spese) Ciampi, uno personalmente onesto (con 100 mila euro di pensioni combinate...) è stato micidiale. Quando era Governatore è costato 2 miliardi di euro con la svalutazione della lira in cui ha bruciato le riserve di BankItalia nel tentativo assurdo di difendere un cambio della lira più alto del 20%. Poi è diventato presidente del consiglio e ha presieduto alla maggiore stangata fiscale della storia. Infine quando è diventato Presidente della Repubblica sotto di lui il costo della presidenza della repubblica è aumentato del +150%, di 140 milioni l'anno, un miliardo di euro in più circa negli ultimi dieci anni per far funzionare un ufficio che in Italia è di pura rappresentanza. Oh.. ma con un miliardo di euro sistemavi parecchie cose utili, tipo costruire tutti i carceri che occorrono per evitare gli indulti

 

  By: pastrocchio on Lunedì 11 Giugno 2007 12:50

il problema della casta è l'euro mi spiego : l'azienda tessile del varesotto quando gli statali si aumentavano lo stipendio, se ne sbatteva, perchè la lira ad ogni cavolata finanziaria di deprezzava e quindi il potete d'acquisto dello statale era costante o in diminuzione (spesso la svalutazione della lira era superiore all'incremento) e spesso l'azienda varesina aumentava il proprio export e il proprio tenore di vita (di proprietari / dipendenti / collaboratori / commecialista ect ect) ora con l'euro le cavolate finanziarie non portano a svalutazioni, l'azienda varesina si trova i cinesi che vendono a nulla e una valuta super - quindi non esporta mentre il dipendente pubblico si trova uno stipendio aumentato che gli permette 6 settimane di ferie con una super valuta - con l'euro gli statali sono entrati in svizzera senza saperlo, stipendi alti in una valuta forte. la casta era tollerata prima (poveri statalini si lavorano poco ma con quella miseria di stipendio fisso...) ora no, lo stipendio statale è una chimera nel mondo globalizzato. purtroppo l'unico modo per scardinare il sistema è una grossa crisi finanziaria o politica (dove per politica intendo la gente in piazza che si mena con morti e feriti) - non vedo vie incruente

 

  By: polipolio on Lunedì 11 Giugno 2007 10:59

...su Bardolla ho la stessa pessima opinione che vedo hai anche tu... Mah, è un tipico caso di dissonanza cognitiva. Ho un opinione pessima, ma di pancia, non riesco a darne sostanza, e questo mi disturba.

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Giugno 2007 02:53

Polipolio, spinto da questo attestato di stima nei miei confronti (essere accostato a Bardolla, anche se Bardolla è il termine di paragone negativo rispetto a me, è una cosa per me molto divertente e inaspettata - comunque su Bardolla ho la stessa pessima opinione che vedo hai anche tu) racconterò qualche episodio (comico-tragico, ma vero, della mia vita scolastica). Premesso che insegno in un liceo statale dove,come detto, ho l'onore-sciagura di fare anche il vicario del dirigente (tipo il vicario di Cristo, cioè, ma il povero Cristo in questo caso sono io), io devo arrivare ogni giorno lavorativo a scuola crca 30 minuti prima degli altri professori che fanno la prima ora per preparare un foglio con le sostituzioni (cioè devo sostituire i professori assenti della giornata). Mentre inizio l'ingrato compito (dovete sapere che devo stare attento a non dare troppe ore di straordinario a uno e troppe poche all'altro, a non far stancare troppo i professori che, pagati, stanno a disposizione in sala professori facendoli ruotare nel migliore dei modi e con par condicio - naturalmente anche quello che quel giorno non farà nulla sarà pagato dallo stato -, ecc. ecc.), dicevo mentre inizio a compilare il foglietto, arriva quasi sempre una professoressa in sala riunioni (sala che il preside della scuola dice che è riservata a me, ma in realtà è riservata a me come la vagina di una prostituta nigeriana che batte a Roma è riservata al pene di un solo uomo, e scusate l'esempio volgare), dicevo arriva una professoressa, che è una nota esaurita la quale, sempre strillando, incomincia a raccontare i problemi della scuola italiana, la maleducazione di alunni e professori, ecc. ecc. quando è lei la capoccia delle maleducate, tiene lezioni - se così si possono chiamare - in dialetto (ma guadagna più di me che sono il vicepreside, invece lei insegna solo - per modo di dire insegna, in realtà va in classe ad arare - ma guadagna più di me perché ha più scatti di anzianità: infatti nella scuola italiana conta solo l'anzianità di servizio, praticamente la mummia di Oetzi, o come cavolo si scrive, qual povero sciagurato che qualche miagliaio di anni fa è morto in mezzo alle Alpi, adesso guadagnerebbe nella scuola italiana più di qualsiasi professore, ma almeno potrebbe insegnare ai ragazzi la virtù dello stare zitti e del tacere, e non farebbe le lezioni in dialetto). Appena finito il foglio con le sostituzioni (certi giorni sono assenti anche 10 professori, ma in media siamo sui 4), arriva, nell'80% dei casi, una telefonata di un altro docente che dice di stare male e quindi quel giorno non potrà venire a scuola: allora il sottoscritto deve compilare nuovamente il foglio, perché ci sono molti criteri da seguire per dare le suddette supplenze e quindi il nuovo malato ti sballa tutto e devi ricominciare da capo. Per evitare che le classi rimangano scoperte, allora devo telefonare ai bidelli dei vari piani affinché avvertano i docenti di andare nella classe perché il foglietto è pronto solo per la prima ora e non per tutte e sei le ore di lezione, quindi non può essere esposto ufficialmente (scusate, ho scritto bidelli, però oggi però i bidelli si chiamano collaboratori scolastici, non più bidelli: in Italia, siccome alla fine non si cambia quasi mai un c...o, si cambiano i nomi: però, guarda caso, anche io mi chiamo collaboratore vicario del dirigente: il fatto di avere in parte il nome in comune con i bidelli mi fa cpire che io sono un docente-bidello-vicepreside, ed infatti, tranne pulire i cessi - però conto di fare anche questo in futuro-, io faccio anche le cose che fanno i bidelli e che i miei colleghi con decenni o secoli di anzianità di servizio mai farebbero). Per ora termino qui, perché domani mi devo alzare presto, anche se la scuola è finita devo andare a scuola a fare cose che solo un vicepreside può fare, e naturalmente devo andare a scuola dopo aver sistemato tra asilo e nonni i due figli piccoli di uno e tre anni, e dopo aver litigato con mia moglie che la mattina, tra il lavoro -dove arriva sempre tardi- i due figli da preparare, il marito, cioè io, da sopportare, è spesso un po' esauritella.

 

  By: polipolio on Lunedì 11 Giugno 2007 01:56

Lutrom, ti adoro perché sei vero. (forse anche perché ho appena letto l'intervista di Lorenzetto a Bardolla nella quale il giornalista, secondo me l'ha fatto nero e vedo le differenze)

 

  By: lutrom on Lunedì 11 Giugno 2007 00:17

Non meravigliamoci, gianlini: oggi pomeriggio stavo seguendo un servizio sul sempre maggior numero di italiani (e non) che vanno in crociera. Sono rimasto colpito da una cosa (forse potrà sembrare un particolare insignificante, ma sono le cose apparentemente insignificanti che spesso ci illuminano di più sulla realtà delle cose): uno degli intervistati (mi sembra un dirigente Costa Crociere o qualcosa del genere), diceva che, per i servizi di animazione sulle navi da crociera (stava parlando di quelle risevate alla massa e non quelle per i ricchi o ricchissimi), bisognava tener conto della nazionalità. Per gli italiani era importante il ballo, la musica, divertimento facile e cose simili: invece, per i tedeschi, era importante organizzare anche giochi culturali e non solo musica e balli. Aveva ragione un mio amico che diceva sempre (saranno cose scontate, ma è così...): questo è il paese del mandolino, degli spaghetti e della pizza..., è il paese dove si leggono pochi libri, è il paese del volemoce bene (spesso ipocrita), ed è anche la diffusione dell'ignoranza a causare le cose descritte nel libro di Rizzo. Infatti più vai verso il sud Italia - cioè ti allontani da Germania e paesi simili - più da una parte si mangia bene e ci si diverte di più, dall'altra però peggiora la sanità e l'istruzione (ovvero aumentano i pezzi di carta e diminuisce la cultura vera) e aumentano anche le difficoltà per chi vuole lavorare seriamente (fino ad arrivare al pizzo e cose simili): parlo per esperienza diretta, avendo lavorato nel pubblico al Nord Italia e al Sud; è stato facile per me vedere come la stessa identica legge partorisse realtà molto diverse in zone diverse del paese (cioè: il social-comunismo burocratico mascherato vigente in Italia dà risultati ben diversi al Nord e al Sud). P. S.: anche io, come già detto su questo forum, sono uno dei tanti privilegiati italiani che lavorano nel pubblico: oggi ho fatto due conti e - giuro sui miei figli - per le ore aggiuntive che faccio nella mia scuola in quanto vicepreside guadagno la grassa cifra di sei (ripeto: sei, ma forse anche meno) euro netti l'ora, con tutte le responsabilità connesse, con i continui litigi con professori, alunni e bidelli (teoricamente tutta gente che dovrei dirigere...), con il fatto che torno a casa spesso col mal di testa (e di piedi, perché devo fare su e giù per i tre piani della mia scuola anche fino a 10 e più volte al giorno!!). I soldi che non prendo vanno ai politici e dirigenti vari descritti nel libro di Rizzo, e alcuni li conosco anche. Chi mi fa fare tutto questo?? Forse il voler fare esperienze, forse il volermi preparare a fare il dirigente un giorno (ma a che c...o serve, se tanto o scemo o buono lo stipendio da dirigente è sempre lo stesso), il non volermi appiattire, il fatto che molti di quelli che lavorano con me sono incapaci e quindi, si dice, nella terra dei ciechi, beato a chi ha un solo occhio, forse lo faccio perché tra un po' lascerò perdere, forse perché un giorno scriverò un libro su tutte le c.....e che vedo ogni giorno (non vi preoccupate: quando poi leggo i libri dei grandi autori classici, mi passa subito l'idea), forse il fatto che ho come piccolissimo secondo lavoro la borsa (che ti stressa ma almeno se sei un coglione totale la paghi cara quasi sempre)... Ciao a tutti e scusate le chiacchiere personali.

 

  By: gianlini on Domenica 10 Giugno 2007 14:07

e la gente manda pallottole ad un monsignore e non a Diliberto!!!

La Casta - gz  

  By: GZ on Domenica 10 Giugno 2007 14:03

^La Casta. Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella#http://www.wuz.it/Articolo/tabid/77/id/1085/Default.aspx^ 2007, Rizzoli. “Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi. Palazzi parlamentari presi in affitto a peso d’oro da scuderie di cavalli. Finanziamenti pubblici quadruplicati rispetto a quando furono aboliti dal referendum. “Rimborsi” elettorali 180 volte più alti delle spese sostenute. Organici di presidenza nelle regioni più “virtuose” moltiplicati per tredici volte in venti anni. Spese di rappresentanza dei governatori fino a dodici volte più alte di quelle del presidente della Repubblica tedesco. Province che continuano ad aumentare nonostante da decenni siano considerate inutili. Indennità impazzite al punto che il sindaco di un paese aostano di 91 abitanti può guadagnare quanto il collega di una città di 249mila. Candidati “trombati” consolati con 5 buste paga. Presidenti di circoscrizione con l’autoblu. La denuncia di come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa e ingorda, sia diventata una oligarchia insaziabile e abbia allagato l’intera società italiana…” ”..Così i politici italiani sono diventati intoccabili. Che futuro ha un Paese dove la fame di poltrone ha spinto a inventare le comunità montane al livello del mare? Dove il Quirinale spende il quadruplo di Buckingham Palace? Dove una “lasagnetta al ragù bianco e scamorza” dello chef del Senato costa la metà di una pastasciutta alla mensa degli spazzini? Dove ci sono partiti nati dalla mutazione genetica di una bottega di cuoio e ombrelli? Dove conviene fiscalmente regalare soldi a una forza politica piuttosto che ai bambini lebbrosi? Che futuro ha un Paese così? --------------------------------------------------------- Con la pubblicazione del libro “La casta” ad opera di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, è venuto alla luce anche con elementi quantitativi e qualitativi in modo più organico, quanto ormai da tempo si percepiva: la Piovra del sistema politico di questa Seconda Repubblica sta divorando l’Italia. Più di quanto non abbia fatto il sistema dei Partiti nella cosiddetta prima Repubblica. L’entità del costo della politica e la sua incidenza sul sistema economico-sociale “scoperta” con tangentopoli, impallidisce rispetto a quello che emerge in termini di costi e distorsioni dal panorama, incompleto, formulato in questo libro. L’unica differenza è che quel che ieri era illegale, in gran parte oggi è divenuto legale. ------------------------------------------ I politici italiani sono una casta”, parla Gianantonio Stella, il giornalista del “Corriere della Sera” “Nessun qualunquismo e nessun moralismo da parte mia e di Rizzo nel voler scrivere il libro sugli sprechi... Il problema è quello del contribuente che paga per mantenere con le tasse sempre più elevate un apparato burocratico elefantiaco con troppi enti locali “(le province sarebbe meglio abolirle come già diceva il liberale Einaudi”) che si sovrappongono e con troppi stipendi parassitari. “Non è possibile – dice Stella- che un presidente di consiglio circoscrizionale guadagni 5 mila euro al mese o che una Asl abbia più centralinisti di Buckingam palace, e se la politica non si fa carico di correggere queste cose, allora deve per forza subentrare la denuncia giornalistica e l’inchiesta”. Insomma Stella siamo vicini al punto di non ritorno con questi sprechi? “Io temo di sì e quando sento che alcuni uomini politici si lamentano del presunto qualunquismo di questa inchiesta mi rendo conto di quanto una gran parte di quella che io chiamo già nel titolo del libro “casta” viva fuori dalla realtà. Qui non si tratta di contestare i costi della politica in quanto tali o il finanziamento pubblico al quale io e Rizzo non ci dichiariamo contrari. In ballo invece c’è il contenimento di una spesa pubblica che si perde in mille sprechi e in migliaia di privilegi e che il cittadino non è più disposto a tollerare pagando di tasca sua. Anche perchè, e qualcuno questo poco lo nota, se le tasse finiscono quasi tutte per mantenere il parassitismo politico clientelare, cosa ci rimane per il welfare?” Un capitolo del libro, riguardante le spese del Quirinale e i suoi bilanci non trasparenti, è stato anticipato qualche giorno fa dal Corriere della sera che è il giornale per cui tu scrivi. Che reazioni sono venute dall’inquilino del Colle? “Da quello attuale per ora nessuna. Dal suo predecessore invece una precisazione pubblicata dal “Corriere” in cui si evidenziava il fatto che l’appannaggio fosse rimasto invariato e che per giunta adesso ci si pagavano sopra le tasse, merito questo non di Ciampi ma di una legge approvata all’epoca del suo predecessore Scalfaro su proposta di un deputato che si chiama Nicola Bono (di An, ndr) contenuta in un emendamento alla finanziaria del 1997, votato a larga maggioranza.” E nel merito della scarsa trasparenza dei conti del Quirinale lievitati fino a quattro volte quelli di Buckingam Palace? Qualcuno come al solito ha gridato alla lesa maestà istituzionale? “Nel merito nessuno risponde, l’essere casta consiste in questo. E nel non curarsi neppure più delle critiche. C’è la convinzione che sia un attacco alla democrazia, ad esempio, chiedere come sia possibile che Bassolino abbia avuto nel 2004 un fondo spese per la rappresentanza dodici volte più alto di quello del presidente della repubblica tedesco. Io mi chiedo se questo sia un modo serio di rispondere in un dibattito. Accusando che fa inchieste di qualunquismo e demagogia. Come se fossero i giornalisti da allontanare la gente dalla politica semplicemente denunciando questi atteggiamenti parassitari.” Che deduzioni si possono trarre da questa difesa corporativa, o di “casta”? “Diciamo la verità , io non sono mai stato radicale né ho mai votato per Pannella, però sono gli unici che in tutti questi anni si sono dimostrati sensibili alla riduzione degli sprechi e dei costi assurdi della politica. Degli altri invece non ricordo iniziative serie per ridurre questi incredibili privilegi. Resto sbalordito a vedere il professor Luigi Cancrini, che milita nel partito di Diliberto, che non più tardi di dieci giorni fa ha detto di volere chiedere al governo un’accelerazione su due temi come la lotta alla povertà e quella al privilegio, e che invece adesso giustifica il fatto di godere non solo della retribuzione da parlamentare italiano ma anche della pensione da consigliere regionale del Lazio, se non è “casta” questa non so di che stiamo parlando..” Naturalmente,come si diceva prima, la difesa degli interessati coincide con l’accusa nei tuoi confronti e del tuo collega Rizzo di essere dei “qualunquisti”..? “E’ una difesa disperata. Io odio il partito della bistecca o della pagnotta, non ho mai detto che i politici siano tutti uguali e non mi ritengo affatto un qualunquista. E credo di potere parlare anche per Rizzo. Noi non diciamo neppure che la polizia non debba essere finanziata, anzi la pensiamo al contrario. Però ci vuole il senso della misura. E il libro è stato fatto con questo spirito. Noi non vogliamo che il Capo dello Stato vada a vivere in una palazzina a Montesacro. Deve certamente avere una residenza di grande rappresentanza. E’ una questione di immagine internazionale. Dobbiamo fare bella figura. Però non si capisce perchè debba costare quattro volte Buckingam palace. Questo non è accettabile.” La morale del libro è che gli italiani non possono permettersi gli attuali costi della politica? “Esatto, noi non possiamo permetterci più l’esistenza di comunità montane che stanno a livello del mare o i presidenti dei consigli circoscrizionali con l’auto blù e uno stipendio da 5 mila euro al mese, non possiamo permetterci 150 province come qualcuno vorrebbe, che si aggiungono ai comuni e alle regioni e a miriadi di altri enti locali. Non finirà lo stato di diritto e la libertà se si aboliscono le province, lo ha fatto anche l’Inghilterra e mi pare che ci sia ancora la democrazia..” Dimitri Buffa

 

  By: defilstrok on Giovedì 07 Giugno 2007 17:53

E' pazzesco, ma gira tutto con quell'accidenti di Nzd. Su questo (nuovi max), su gli indici

 

  By: Esteban on Giovedì 07 Giugno 2007 15:56

Ma questa storia delle scie chimiche ... mah ... cado dalle nuvole. Su you tube sembra un fenomeno mondiale ... ^sciechimiche#http://www.sciechimiche.org/^ ^Manifestazione a Vicenza - Scie Chimiche#http://www.youtube.com/watch?v=nDaG0uzH3ZE^

 

  By: GZ on Mercoledì 06 Giugno 2007 12:38

dalle news di oggi di google che ^abbiamo inserito qui nel sito#http://www.cobraf.com/news/^ una vecchia fiamma ?

 

  By: gianlini on Mercoledì 06 Giugno 2007 12:32

ma la conoscevo 25 anni fa questa Rosaria Talarico da dove ha tratto questo articolo?

 

  By: GZ on Mercoledì 06 Giugno 2007 12:24

come è possibile che ci siano 15 miliardi dimenticati ?.. tutte anziane pensionate decedute senza eredi ? --------------- Un fondo per le vittime dei crack finanziari Risparmiatori risarciti con i depositi dei conti "dormienti" ROSARIA TALARICO Saranno altri risparmiatori, quelli “dormienti”, a risarcire i risparmiatori incappati nei vari crac finanziari, da Cirio a Parmalat, ma anche nel default dei bond argentini. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto del presidente della Repubblica che renderà possibile l’utilizzo delle somme depositate sui cosiddetti “conti dormienti”, già previsto in una norma varata nel 2005 dal governo Berlusconi ma rimasta inattuata. Per “conti dormienti” si intendono quei depositi inutilizzati su cui non si effettuano movimenti da molto tempo. Così, se per dieci anni un conto è rimasto immobile, potrà essere estinto d’ufficio e confluire in un fondo che risarcirà le vittime dei crac finanziari. La dotazione del fondo sarà di tutto rispetto, a giudicare dalle stime fatte dalle associazioni dei consumatori, che oscillano tra i 10 e i 15 miliardi. Obiettivo principale del fondo, che era stato istituito con la Finanziaria 2006, sarà dunque il risarcimento dei piccoli risparmiatori. La previsione è di poter utilizzare queste risorse anche per altre finalità, come la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, pur rendendo disponibili risorse giacenti da anni e anni presso le banche, fornisce però anche garanzie ai titolari dei conti correnti o delle polizze dormienti. Gli intermediari finanziari dovranno infatti provare a rintracciare gli interessati. Non solo. «È prevista comunque sempre la tutela per i titolari - spiega il sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi - e ci sarà anche un elenco pubblico, con nomi, cognomi e date di nascita» delle persone che hanno dimenticato in qualche banca, in posta o in assicurazione una certa cifra di denaro. «E in ogni caso - continua Grandi - l’interessato potrà sempre fare opposizione» al provvedimento di estinzione del conto.