Si prepara il default del sistema bancario?

 

  By: hobi on Sabato 26 Novembre 2011 11:07

Direi di si se funziona con gli stessi principi assicurativi La separazione è di natura funzionale (trasparenza dei rendimenti soprattutto ). In caso di liquidazione ( non c'è fallimento per le banche ) mi sembra che non ci possano essere attivi segregati che vengano esclusi dal concorso dei creditori. Ma non ci scommettrei le p..e ( per quel che mi servano,oramai ). Hobi

 

  By: gianlini on Sabato 26 Novembre 2011 10:29

ma una polizza vita emessa da una banca è a rischio se la banca fallisce?

 

  By: Burghy on Sabato 26 Novembre 2011 10:02

Una scelta estremamente difensiva (io la ho fatta 3 anni fa) e quella di comprare immobili in Germania..

 

  By: manx on Sabato 26 Novembre 2011 09:46

mi sa che i bund emessi in Euro verrebbero rimborsati in Euro , solo i bund di nuova emissione sarebbero in Marchi , e per i bund emessi in euro farebbero il cambio in Marchi solo per i residenti in Germania

 

  By: Sir Wildman on Sabato 26 Novembre 2011 03:16

Su un blog "concorrente" ho appena letto questa notizia: Ritorno al marco --- Stranamente sta cosa viene fuori dopo il flop dell'asta tedesca .... E' sicuramente un'ipotesi possibile, ma la tempistica e' supersospetta. E' evidente che l'ipotesi marco invoglia all'acquisto di BUND tedeschi che sicuramente verrebbero convertiti nei nuovi marchi. In pratica l'unico mondo per prenderli in prevendita :-).

 

  By: shabib on Venerdì 25 Novembre 2011 23:11

FRADAX sono mesi che io ho quel dubbio.........posso solo dirti pero' che ora gli allarmismi sono troppi e possono far male davvero e riscrivere quel che ho scritto altrove : GRANDE GIOVANNI ZIBORDI , GRANDISSIMO DAVVERO :coraggio ed esperienza da vendere e anche italianita' - considerazioni veramente giuste seppure anche io ho chiesto la chiusura , ma prima che si arrivasse a questo punto. non me ne frega un gran c**** se qualcuno pensera' che mi lecchi il ZIBO , anche perche' fino a prova contraria non ci guadagno un 'azzo , pero ' se WSI puo' dare delle ragioni tecniche e mi sembra in effetti tante volte sul fronte degli eccessi , ZIBORDI ha detto cose che non son da poco e volgono a proteggere quei disgrasia' che mi stanno a cuore e sono tanti , quei digrasia' che fanno mangiare chi sta sopra. se una guerra va combattuta contro il marcio va fatta , ma se a pagare sono quelli che ingiustamente la subiscono non mi sta bene. ZIBO TI STIMO SEMPRE DI PIU' _

 

  By: fradax on Venerdì 25 Novembre 2011 23:02

L'ho appena scritto sull'altro forum, lo riporto qui sperando che nessuno si arrabbi per il cross-post! (sono solo io che sto avendo un mezzo attacco di panico?) ***** Su un blog "concorrente" ho appena letto questa notizia: ^Ritorno al marco #http://borsadocchiaperti.blogspot.com/2011/11/il-puzzle-inizia-prendere-forma.html^ e devo dire che sono molto preoccupato. Visto che vi leggo sempre ma ne capisco poco, chiedo a voi: che ne pensate? Potrebbero davvero farlo? Ciao e grazie per tutte le info che mi date! Davide *****

 

  By: Bobugo on Venerdì 25 Novembre 2011 22:57

E' una notizia che hanno ripreso pure oggi su radio24: circolano voci insistenti che la De La Rue-Giori di Losanna starebbe stampando a pieno ritmo bancanote di "nuovi marchi" ordinate dal Governo tedesco

 

  By: alberta on Venerdì 25 Novembre 2011 15:57

E quanto appena riportato vale in particolare anche per Poste Italiane e BancoPosta. Molti, anzi il 99% dei Clienti Poste, sono convinti di aver sottoscritto prodotti garantiti da BancoPosta, mente invece hanno come loro controparte Intesa ed oggi DBank. vedi qui. http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=5731&reply_id=323036#323036 A proposito invece di ivestimenti sicuri, come previsto, anche il Bund zoppica con l' Euro debole http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=4767&reply_id=323553#323553

 

  By: alberta on Venerdì 25 Novembre 2011 15:47

Vecchi Post del 2008...... tornati di stringente attualità: andate in Banca e verificate cosa vi hanno venduto e quanto vale oggi.... ________________ La crisi e la credibilità delle società di rating: il caso Lehman Brothers di Fausta Chiesa Crack Parmalat e Cirio? L’impatto sugli investitori italiani non è nulla in confronto a quello che sta avendo - e di cui molti risparmiatori sono ignari – il fallimento di Lehman Brothers. Il valore dei prodotti finanziari piazzati nel nostro Paese oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Suddivisi tra obbligazioni e polizze assicurative, sono tutti andati in fumo visto che l’emittente, la banca d’affari americana, non esiste più. Ma è tutto perduto? No, secondo alcune associazioni di consumatori, che hanno consigliato i risparmiatori di rivolgersi alla magistratura. Vediamo cosa si può fare... Trenta risparmiatori hanno citato al tribunale civile di Milano l'agenzia di rating Standard&Poor's, chiedendo un risarcimento di 3,9 milioni per il capitale investito nei titoli della banca d'affari americana Lehman Brothers. I risparmiatori chiedono di accertare la responsabilità della società di rating per aver diffuso e pubblicizzato informazioni errate sulla solvibilità della banca e per aver violato i principi e le norme di condotta a cui era tenuta. Le associazioni dei consumatori accusano S&P di comportamento negligente e omissivo e di avere concorso in maniera determinante alla realizzazione dell'evento dannoso per i risparmiatori. "Fino al giorno della dichiarazione di fallimento da parte del gruppo statunitense il 15 settembre 2008 - spiega Antonio Pinto, legale di Confconsumatori - nonostante il gravissimo deficit patrimoniale della società e le notizie di stampa, l’agenzia S&P continuava ad applicare alla banca il rating A, ovvero un giudizio positivo”. Il rating sotto accusa E anche un professore universitario, Pierangelo Dacrema (docente di Intermediari Finanziari presso l'Università della Calabria), ha la stessa opinione. Lunedì 15 dicembre all’Università Bocconi di Milano, alle 18,30, presenterà il suo ultimo libro, “La crisi della fiducia, le colpe del rating nel crollo della finanza globale”, nel quale spiega perché le agenzie di rating sono da ritenersi le maggiori responsabili della crisi. “Il 2008 è stato l’anno del terremoto: l’edificio della finanza globale è crollato – dice Dacrema. Di chi è stata la colpa? Regole e sistemi di controllo inadeguati, liquidità a basso costo in eccesso e accessibile a soggetti non sempre meritevoli, banchieri avidi e innovazione finanziaria sfrenata sono stati, a detta di tutti, le componenti principali. Pochi però hanno individuato l’elemento che ha impresso agli eventi una velocità tale da rendere la situazione del tutto incontrollabile: il rating”. Il rating è un giudizio sulla qualità delle emissioni di titoli di debito, tipicamente obbligazioni, e/o sull’affidabilità dei loro emittenti, formulato da parte di società dotate di notevole esperienza in materia, le agenzie di rating”. Le tre principali sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, dette anche le “tre sorelle”. “Il rating - prosegue Dacrema - usa un linguaggio molto semplice: poche lettere – una A, una B o una C – esprimono in un lampo ciò che una ridda di cifre non riesce a comunicare e segnalano in maniera efficace e sintetica se un titolo o il suo emittente è più (nel caso della A) o meno (nel caso della B e ancor meno della C) affidabile”. Bond e polizze vita: controllate! Ma che tipo di prodotti finanziari sono stati venduti in Italia e come si fa a sapere li abbiamo acquistati? “Nel nostro Paese – spiega Pinto – sono stati piazzati bond (obbligazioni) e polizze assicurative”. Chi ha i bond ha meno speranze di rifarsi in tribunale. “In questo caso - spiega Pinto - bisogna verificare se ci sono vizi formali nella contrattualistica. Soltanto se ci sono vizi formali si può fare causa all’istituto, in genere una banca, che ha venduto il bond”. Chi ha contratto una polizza può agire sia nei confronti di chi gliela ha venduta sia nei confronti dell’agenzia di rating che la ha valutata. “In realtà – spiega Pinto – non si tratta di polizze vita a capitale garantito come sono state spacciate, ma di un investimento finanziario al alto rischio che spesso tra le condizioni generali conteneva una clausola che specifica che il capitale è garantito dall’emittente Lehman Brothers con sede negli Usa. Questo significa che queste polizze, cosiddetta “index-linked” ed emessa da LB, adesso che LB è fallita, valgono zero”. Alcune banche hanno comunicato la brutta notizia ai loro clienti, ma la maggior parte non ha avvisato i risparmiatori, che scopriranno di avere una polizza che non vale nulla soltanto al momento della scadenza. Molti rischiano di fare affidamento su soldi che non hanno più. “Chi ha il dubbio di aver acquistato una polizza index-linked farebbe bene ad andare a verificarlo con la banca” consiglia caldamente Pinto.

le banche stanno vendendo tutto quello che possono - alevion  

  By: alevion on Venerdì 25 Novembre 2011 03:39

Non posso andare troppo nel dettaglio ma se vi interessa vi posso confermare che di questi tempi il management delle banche di tutta europa se la sta facendo sotto letteralmente.... e nel dubbio che ci voglia ancora molto tempo per rendere plausibile la giravolta politica ai tedeschi e dare il via libera a draghi e allo stampaggio nucleare di euro per tappare tutti i buchi, nella grandi banche multinazioanli si continua, come fatto ormai dai mesi, A FARE DELEVERAGING FORSENNATO su tutti i fronti!! Quindi si vende quello che si puo' (oltre, vedi i BTP, a quello che si "deve") anche molti assett in dollari (ecco perche' euro ancora non e' sprofondato!, perche per fare liquidita' si vende quluqnue cosa si abbia in portafoglio e che non sia del tutto disintegrat e la parte maggioritaria di questi assetts sono in dollari che poi vengono venduti e cambiati in euro ed ecco perche' il cross al posto di starea 1,10 regge ancora sopra 1,32....e le banche ovviamente cercano di non allargare ulteriormente l'attivo quindi zero nuovi fidi, sempre piu spesso non ci presenta a stipulare i mutui, e orrore degli orrori si inizia a mettere a rientro i clienti corporate "buoni", quelli che hanno liquidta' (e quindi sono i CLIENTI MIGLIORI PERCHE' TRANQUILLI) perche' sono gli unici che possono coprire i fidi concessi, ed in tal caso si distrugge letteralmente valore e redditiVita e si peggiora la qualita' media del portafoglio. Insomma un processo perverso e vizioso che se non si interrompe subito fara disintegrare i mercati finanziari e sfracelleraì l'economia, quindi si, ribelliamoci ed indignamoci verso le banche ingorde e irresponsabili, ma soprattutto marciamo sy berlino per sopprimere la mekel e i suoi scagnozzi e compriamo una stampante nuova di zecca a Draghi e via con la bomba atomica....

Le banche europee non sono così peggio - Sir Wildman  

  By: Sir Wildman on Venerdì 25 Novembre 2011 03:18

Zibordi sono sinceramente un po' perplesso. Primo, non e' che tutte le attivita' della banche siano illiquide, quindi potrebbero anche fare deleveraging. Secondo, negli US c'erano degli asset tossici ben precisi. Qua quali sarebbero gli asset tossici? I bond degli stati sovrani? Mi pare difficile paragonare un CDO completamente marcio con un bond di uno stato sovrano. Magari ti becchi un haircut, ma non va a zero come tanti CDO. Inoltre qua gli stati avrebbero doppio interesse visto che sia i bond che le banche sono interessi legittimi delgi stessi. Negli US le banche erano interesse legittimo del governo (se crollavano l'economia andava a picco) ma i CDO erano veramente carta straccia. Sulle ipoteche, stiamo sempre parlando di attivi particolari. I mutui spesso durano decenni, non e' che ti obbligano a svalutare le ipoteche subito ... cincischi come fanno gli americani e fine, finche' la gente paga in percentuale ragionevole non vedo drammi. Il dramma invece valeva nel caso degli US per come i CDO erano costruiti: certe trance di CDO andavano a zero con variazioni di pochi punti percentuali sui pagamenti delle rate. Mi sembra un sistema un pelo diverso. Poi lo sappiamo tutti, almeno qua dentro, che se scateni il giusto panico qualsiasi banca va a gambe all'aria per come funziona il suo stesso business. Non sto dicendo che non ci sia un fondo di verita', ma non mi sembra una gran argomentazione, semmai un conto a spanne e piuttosto lacunoso. Tutte le banche negli ultimi anni avevano leve spaventose, e gran parte dei loro attivi erano finanziati con bond o altro. E' vero che hanno bisogno dei bond, ma e' anche vero che possono vendere assets per averne minor necessità. Chiaramente questo vorrebbe anche dire un crollo del mercato, ma e' una possibilita' sul tavolo come le altre. Piu' probabilmente si andra' incontro a un mix delle varie soluzioni.

 

  By: alberta on Venerdì 25 Novembre 2011 03:07

24 Novembre 2011 22:24 Il collaterale a fronte degli impieghi bancari in cosa consiste ? Sono terreni, palazzi, appartamenti e immobili vari. Chi prende a prestito non ipoteca l'azienda e lo stipendio solo in piccola parte, si ipotecano immobili Il problema è che gli immobili possono scendere di valore del -40% e fare sparire il collaterale, il valore delle ipoteche create a fronte dei mutui e crediti che vedi nell'attivo delle banche. -------------------------------------------------------------------------------- http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_24/venezia-coppia-evasione_88e67a1c-1665-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml Ecco quanto valgono gli immobili e se guardiamo solo a quella transazione ed ipotizziamo che quei milioni non abbiano reso nulla dal 2008 ad oggi (improbabile) questi signori con Società in Lussemburgo, oggi possono comprarsi la maggioranza della PopMilano, se guardiamo ai valori attuali di Borsa, poi farla a pezzi, oppure vendere solo il patrimonio immobiliare e guadagnarci da 10 a 100 volte. E' solo un' ipotesi teorica, lo so bene, ma serve a dare la misura di dove siamo arrivati.....

 

  By: alberta on Venerdì 25 Novembre 2011 03:03

24 Novembre 2011 22:24 Il collaterale a fronte degli impieghi bancari in cosa consiste ? Sono terreni, palazzi, appartamenti e immobili vari. Chi prende a prestito non ipoteca l'azienda e lo stipendio solo in piccola parte, si ipotecano immobili Il problema è che gli immobili possono scendere di valore del -40% e fare sparire il collaterale, il valore delle ipoteche create a fronte dei mutui e crediti che vedi nell'attivo delle banche. ______________________________________ Ecco quanto valgono gli immobili e se guardiamo solo a quella transazione ed ipotizziamo che quei milioni non abbiano reso nulla dal 2008 ad oggi (improbabile) questi signori con Società in Lussemburgo, oggi possono comprarsi la maggioranza della PopMilano, se guardiamo ai valori attuali di Borsa, poi farla a pezzi, oppure vendere solo il patrimonio immobiliare e guadagnarci da 10 a 100 volte. E' solo un' ipotesi teorica, lo so bene, ma serve a dare la misura di dove siamo arrivati.....

 

  By: alberta on Venerdì 25 Novembre 2011 02:51

Questo lo voglio proprio leggere..... http://www.wallstreetitalia.com/article/1266144/crisi-euro/germania-verita-piu-debiti-di-grecia-e-italia.aspx Forse il Re era nudo da molto tempo, ma si sa che nel paesi degli Orbi, il monocolo è RE assoluto.