Uscire dall'Euro

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 01 Luglio 2015 11:16

Dove si vota?

 

  By: traderosca on Mercoledì 01 Luglio 2015 00:00

ho votato NO!!!!!

 

  By: fultra on Martedì 30 Giugno 2015 23:41

Cicala che domande da dilettante, scusa eh !! ma c'è ancora qualcuno che pensa che i soldi li prendano dal suo conto corrente? quello lo fanno come esempio punitivo per tenere buona la stalla dei politici , che se no gli mandano in palla la banca nazionale a mezzo della la spred, ergo il loro *** ne. Poi quando si calmano o vengono esautorati e sostituiti da quelli docili, tutto come per incanto si riaggiusta.....càspita, ma siamo ancora ai primordi qui, in finanza globale. Qui intendendo le masse la fuori che non si interessano di economia ,se non per quello che passano i Tiggì,o sui media fantocci del regime finanziario, ma in Cobraf dovremmo essere vaccinati ed esenti da certi pregiudizi antidiluviani)

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 30 Giugno 2015 23:05

#i#"Qualcuno ha idea di chi ci metterà i soldi?"#/i# Li stampa Draghi.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys5S on Martedì 30 Giugno 2015 22:47

eurogruppo finito le 3 richieste (estensione del programma e haircut rifiutati, per Esm bisogna seguire le procedure) -------- il quesito referendario “Siete a favore dell’accettazione della bozza di accordo proposta da CE, BCE, FMI all’eurogruppo del 25 giugno, e che consiste in due parti che compongono l’intera proposta? Il primo documento è intitolato ‘Riforme per il completamento del programma attuale e oltre’, il secondo ‘Analisi preliminare di sostenibilità del debito’. Gli elettori risponderanno con un semplice SI o NO.” -------- la lettera di Tsipras «Greche e greci, da sei mesi il governo greco conduce una battaglia in condizioni di asfissia economica mai vista, con l’obiettivo di applicare il vostro mandato del 25 gennaio a trattare con i partner europei, per porre fine all’austerity e far tornare il nostro paese al benessere e alla giustizia sociale. Per un accordo che possa essere durevole, e rispetti sia la democrazia che le comuni regole europee e che ci conduca a una definitiva uscita dalla crisi. In tutto questo periodo di trattative ci è stato chiesto di applicare gli accordi di memorandum presi dai governi precedenti, malgrado il fatto che questi stessi siano stati condannati in modo categorico dal popolo greco alle ultime elezioni. Ma neanche per un momento abbiamo pensato di soccombere, di tradire la vostra fiducia. Dopo cinque mesi di trattative molto dure, i nostri partner, sfortunatamente, nell’eurogruppo dell’altro ieri (giovedì n.d.t.) hanno consegnato una proposta di ultimatum indirizzata alla Repubblica e al popolo greco. Un ultimatum che è contrario, non rispetta i principi costitutivi e i valori dell’Europa, i valori della nostra comune casa europea. È stato chiesto al governo greco di accettare una proposta che carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali. La proposta delle istituzioni comprende misure che prevedono una ulteriore deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, nuove diminuzioni dei salari del settore pubblico e anche l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, per il settore della ristorazione e del turismo, e nello stesso tempo propone l’abolizione degli alleggerimenti fiscali per le isole della Grecia. Queste misure violano in modo diretto le conquiste comuni europee e i diritti fondamentali al lavoro, all’eguaglianza e alla dignità; e sono la prova che l’obiettivo di qualcuno dei nostri partner delle istituzioni non era un accordo durevole e fruttuoso per tutte le parti ma l’umiliazione di tutto il popolo greco. Queste proposte mettono in evidenza l’attaccamento del Fondo Monetario Internazionale a una politica di austerity dura e vessatoria, e rendono più che mai attuale il bisogno che le leadership europee siano all’altezza della situazione e prendano delle iniziative che pongano finalmente fine alla crisi greca del debito pubblico, una crisi che tocca anche altri paesi europei minacciando lo stesso futuro dell’unità europea. Greche e greci, in questo momento pesa su di noi una responsabilità storica davanti alle lotte e ai sacrifici del popolo greco per garantire la Democrazia e la sovranità nazionale, una responsabilità davanti al futuro del nostro paese. E questa responsabilità ci obbliga a rispondere all’ultimatum secondo la volontà sovrana del popolo greco. Poche ore fa (venerdì sera n.d.t.) si è tenuto il Consiglio dei Ministri al quale avevo proposto un referendum perché sia il popolo greco sovrano a decidere. La mia proposta è stata accettata all’unanimità. Domani (oggi n.d.t.) si terrà l’assemblea plenaria del parlamento per deliberare sulla proposta del Consiglio dei Ministri riguardo la realizzazione di un referendum domenica 5 luglio che abbia come oggetto l’accettazione o il rifiuto della proposta delle istituzioni. Ho già reso nota questa nostra decisione al presidente francese, alla cancelliera tedesca e al presidente della Banca Europea, e domani con una mia lettera chiederò ai leader dell’Unione Europea e delle istituzioni un prolungamento di pochi giorni del programma (di aiuti n.d.t.) per permettere al popolo greco di decidere libero da costrizioni e ricatti come è previsto dalla Costituzione del nostro paese e dalla tradizione democratica dell’Europa. Greche e greci, a questo ultimatum ricattatorio che ci propone di accettare una severa e umiliante austerity senza fine e senza prospettiva di ripresa sociale ed economica, vi chiedo di rispondere in modo sovrano e con fierezza, come insegna la storia dei greci. All’autoritarismo e al dispotismo dell’austerity persecutoria rispondiamo con democrazia, sangue freddo e determinazione. La Grecia è il paese che ha fatto nascere la democrazia, e perciò deve dare una risposta vibrante di Democrazia alla comunità europea e internazionale. E prendo io personalmente l’impegno di rispettare il risultato di questa vostra scelta democratica qualsiasi esso sia. E sono del tutto sicuro che la vostra scelta farà onore alla storia della nostra patria e manderà un messaggio di dignità in tutto il mondo. In questi momenti critici dobbiamo tutti ricordare che l’Europa è la casa comune dei suoi popoli. Che in Europa non ci sono padroni e ospiti. La Grecia è e rimarrà una parte imprescindibile dell’Europa, e l’Europa è parte imprescindibile della Grecia. Tuttavia un’Europa senza democrazia sarà un’Europa senza identità e senza bussola. Vi chiamo tutti e tutte con spirito di concordia nazionale, unità e sangue freddo a prendere le decisioni di cui siamo degni. Per noi, per le generazioni che seguiranno, per la storia dei greci. Per la sovranità e la dignità del nostro popolo». Alexis Tsipras -------- io ho votato 'no http://www.sefossigreco.altervista.org/

 

  By: cicala on Martedì 30 Giugno 2015 21:30

Buonasera Adesso vorrebbero cacciare la Grecia , ok facciamo'sto divorzio, quindi la Grecia giustamente vorrebbe gli alimenti,visto che non è lei a voler uscire .................................................................................... A quanto pare,sentendo i tiggi,la lato B esagerato parla di terzo salvataggio. Qualcuno ha idea di chi ci metterà i soldi?

 

  By: lmwillys5S on Martedì 30 Giugno 2015 20:59

me tocca, bravo Fultra Pigrè, devi vedè se te costa de più er divorzio ... :-) nel caso specifico se la kulona divorzia è scema (anche contando le 40 supposte che ci ha infilato grazie ai nostri politici)

 

  By: pigreco-san on Martedì 30 Giugno 2015 20:50

caro Fultra te fai un contratto con la moglie ma se questa se ne esce la sera a banane, non fa nulla in casa e non condivide niente della tua vita non sei costretto a mantenerla.

 

  By: fultra on Martedì 30 Giugno 2015 20:48

Anti Chi è entrato nell'Euro,è come se avesse contratto un matrimonio. Adesso vorrebbero cacciare la Grecia , ok facciamo'sto divorzio, quindi la Grecia giustamente vorrebbe gli alimenti,visto che non è lei a voler uscire. Tutti (gli altri Stati) sapevano che non sarebbe stato un buon affare sposarsi la Grecia (ma l'Euro non doveva essere un Unione ?), perchè mai l'hanno tirata per i capelli o meglio han fatto finta che le carte (conti) fossero giusti,in un modo molto mediterraneo e poco nordico, leggi "obiettivo",avranno avuto forse i loro sporchi interessi? Quello che mi disturba è che per fare la CRANDE EUROPPA, volevano tirare dentro tutti, turchi compresi, ora per chi è in difficoltà ,cadono tutte le promesse che avevano "aperto la strada" alla Crande Unione Euro (TETESCA). Un giorno non lontano toccherà anche a noi,basta attendere, in più noi gli diamo anche un poco di fastidio in campo economico, il che per loro non guasta come incentivo a dire che saremo un peso,che i conti non sono come dovevano essere, che la ripresa è sotto le suole, etc etc , e dal momento che ci avranno spianato il tessuto industriale,saremo per loro pezze da piedi, anche perchè non avremo mezzi di difesa : capitale tecnico umano che muove l'industria,e industria oramai seppellita, l'unico creatore di ricchezza.Stamattina un giornalista greco:"Renzi fa i compiti a casa in tedesco" ne fa il riassunto in due parole.

 

  By: pigreco-san on Martedì 30 Giugno 2015 20:47

Sinceramente pensavo di essere in grado di capire un po' di economia. ma prorpio non ho capito quale sarebbe una ragione , una, perchè la grecia uscisse dall'euro. Chi mi assicura per iscrittio facendo conti alla mano che i greci andrebbero meglio uscendo invece che una cura da cavallo che ne hanno tanto bisogno. Gli economisti parlano parlano ma non sono in grado di azzecare una previsione neanche sulle vendite del mese prossimo. Figuriamoci se sono in grado di valutare tutte le ripercussioni di una cosa così grande e sapere se il vantaggio c'è. Che ne sappiamo dove sarà la grecia fra 3 anni se fa le riforme. E' più facile prevedere dove sarà senza euro. con le pezze al kul. anche una grerra nucleare risolverebbe da subito il problema della fame nel mondo.

 

  By: lmwillys5S on Martedì 30 Giugno 2015 20:20

Anti, kazzo dici ... come sai io avrei evitato il referendum e chiarito direttamente 'io vi pago col kazzo a vita, punto, dovete leccarmi il kulo per benino e se volete suicidarvi economicamente o meno per me nessun problema' ... comunque anche il referendum nonostante la 'global financial mafia' con come al solito 'their media inside and outside Greece have started the propaganda of fear to send Greeks to the ATMs.' può comunque risolversi in un successo per il mio magnifico duo, spero abbiano fatto bene i calcoli, evidentemente i dati che hanno la kulona e Tsipras non collimano :-) http://failedevolution.blogspot.gr/2015/06/historic-times-without-revolution.html

 

  By: antitrader on Martedì 30 Giugno 2015 20:08

Con tutta la simpatia che si puo' avere per Tsipras/Varoufakis bisogna prendere atto che si stanno dimostrando sempre di piu' due dilettanti allo sbaraglio e due "economisti" da forum. Adesso han chiesto 30 miliardi di aiuti per il 2016/2017. La cosa e' oltre la bizzarria proprio perche' e' stato indetto il referendum. Se la troika accetasse poi i due potrebbero dire di aver vinto il referendum anche se (come ultrascontato) vincessero i SI. Ovvimente gli e' arrivato, a stretto giro di posta, un sonoro pernacchione Merkelliano. A questi due qui non gli entra nella zucca (vuota) che l'unica chance che hanno e' l'uscita dell'euro (e relativa traversata del deserto). In compenso noi disponiamo di tal Borghi che esce con un decreto legge.

 

  By: lmwillys5S on Martedì 30 Giugno 2015 18:43

non avendo avuto il "privilegio" di partecipare al banchetto ... come e cosa dovrò fare ?? 1) danari (ciò che non serve) fuori dalla banca (lamine d'oro o roba simile) ------- approvando il punto 1) non ho capito il limitarsi a quello che non serve ... io sarei per la famosa Cantonata, si va tutti quanti a chiudere il conto e poi una bella processione in via Nazionale a rovesciare le carriole .... in fin dei conti è semplice

 

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 30 Giugno 2015 18:16

Il punto 3) secondo me è invece: Casa col massimo del mutuo....man mano che lo ripago lo ricontraggo.... -------------------------------------------------------------------------------------- Forse volevi dire lo ricontratto. Difficile che te lo facciano, perché in tutto il mondo quando si fa un prestito o un mutuo si prende il collaterale a garanzia. Solo per i debiti pubblici degli stati si fanno prestiti come se niente fosse. Senza nemmeno controllare le carte. Consiglio molto i punti 1 e 2: 1) danari (ciò che non serve) fuori dalla banca (lamine d'oro o roba simile) 2) campo agricolo con relativa attrezzatura per le coltivazioni

Slava Cocaïnii!

 

  By: gerry10 on Martedì 30 Giugno 2015 17:01

Ringrazio Hobi per i dettagli tecnici sulla faccenda dei depositi bancari greci. Io se potessi la suggerirei ai Greci per la stesura del piano B.