Uscire dall'Euro

 

  By: lutrom on Lunedì 09 Febbraio 2015 23:12

[...] I vari Bagnai, Boldrin, lo stesso Cobraf che si son riproposti di fare divulgazione finanziaria, a conti fatti, hanno solo allevato mandrie di somari e caproni. ---------------- ...come te...

 

  By: antitrader on Lunedì 09 Febbraio 2015 23:04

Hobi, a Napoli si dice: e' jiut a' mmerd mman e' criatur. Traduzione (per i non napoletani): e' andata la mer.da nelle mani dei ragazzini (che la spargono da tutte le parti), il detto e' riferito a quelle situazioni in cui ci si mette a discutere animatamente di un argomento che nessuno conosce. Questi ragazzini qui pretendono di trovare spiegazioni banali del tipo singola causa- singolo effetto (o genialate risolutive) in una materia molto complessa e mutevole qual'e' la finanza. Qualcuno parla di speculazioni anni 80 ma non sa che a quei tempi, salvo quando scendeva in campo qualcuno dei famigerati "fuochisti", a p.zza affari c'era ben poco da speculare e sulle borse estere non operava praticamente nessuno. Nel 1981 ci fu un giorno in cui si scambio' meno di un miliardo (di lire) e di scambi sui titoli di stato non c'era manco l'ombra. La conoscenza solo libresca di certi argomenti e' di ben poco aiuto (anzi ti fa deragliare) se non e' supportata da un minimo di esperienza pratica. I vari Bagnai, Boldrin, lo stesso Cobraf che si son riproposti di fare divulgazione finanziaria, a conti fatti, hanno solo allevato mandrie di somari e caproni.

 

  By: cicala on Lunedì 09 Febbraio 2015 21:11

Buonasera Tosat, decidetevi...sti interessi sono dovuti alle scadenze protrate o meno...ora credero' solo a chi mi da la durata media dei titoli di stato presente nei primi anni ottanta... ....................................................................................... Poco più sotto Lelik,che ringrazio, ha postato un grafico a tal proposito.

 

  By: lutrom on Lunedì 09 Febbraio 2015 20:48

Rettiliani adesso ...un tempo solamente cretini. Solo un ex cretino ( ora rettiliano ) può pensare che per non avere un grosso debito pubblico sarebbe stato sufficiente stampare moneta . Hobi ------------------------- Se si vuol diminuire il debito pubblico stampando moneta quando c'è alta/altissima inflazione, allora si è CRETINI; ma si è CRETINI lo stesso se non si vuole diminuire il debito pubblico stampando moneta quando c'è deflazione/inflazione bassissima!!! Insomma, sempre di cretini si parla, ma per motivi diversi: io no, ma tu, Hobi, per caso, ritieni di appartenere ad uno dei due tipi di cretini??... Spero di no, naturalmente...

 

  By: pablo on Lunedì 09 Febbraio 2015 20:28

Oh bella Hobi, non ho capito l'intervento... che c'entra??? Parliamo piuttosto delle politiche di Ciampi, dello Sme e delle conseguenze, perché è lì che va cercata la risposta. Questa cosa dello stampare moneta peraltro per voi è una specie di incubo infernale, c'è qualcosa che vi fa stare proprio male all'idea... perché non mi ricordo di averne mai parlato in questi post. Forse sarebbe meglio per voi se tornassimo al baratto... Quanto ai cretini, spesso si scoprono da soli, basta aspettare...

 

  By: hobi50 on Lunedì 09 Febbraio 2015 20:16

Rettiliani adesso ...un tempo solamente cretini. Solo un ex cretino ( ora rettiliano ) può pensare che per non avere un grosso debito pubblico sarebbe stato sufficiente stampare moneta . Hobi

 

  By: pablo on Lunedì 09 Febbraio 2015 20:05

Allora diciamocela tutta: il "divorzio" fu una delle cause, ma non la principale, dell'esplosione del debito pubblico. Ora, per diversi motivi legati al controllo della propria moneta, questo ebbe un'influenza ovviamente negativa. Ma il motivo principale del disastro andrebbe chiesto all'ex benemerito presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. La parola chiave è "SME". Tutte le conseguenze positive che Ciampi auspicava non si verificarono, mentre si verificarono quelle negative. Eh sì Anti, ahimè, c'entrano in primis i rettiliani, porca miseria. Dalla padella alla brace...

 

  By: pablo on Lunedì 09 Febbraio 2015 19:54

" A partire dal 1981 la Banca d’Italia ha “divorziato” dal Tesoro e non è più intervenuta nell’acquisto di titoli di Stato. Ciò che non viene detto, però, è che quella lontana decisione contribuì a produrre non solo l’enorme debito pubblico ma anche il primo attacco ai salari. L’attuale debito pubblico italiano si formò tra gli anni ’80 e ’90, passando dal 57,7% sul Pil nel 1980 al 124,3% nel 1994. Tale crescita, molto più consistente di quella degli altri Paesi europei, non fu dovuta ad una impennata della spesa dello Stato, che rimase sempre al di sotto della media della Ue e dell’eurozona e, tra 1991 e 2005, sempre al di sotto di quella tedesca. Nel 1984 l’Italia spendeva – al netto degli interessi sul debito – il 42,1% del Pil, che nel 1994 era aumentato appena al 42,9%. Nello stesso periodo la media Ue (esclusa l’Italia) passò dal 45,5% al 46,6% e quella dell’eurozona passò dal 46,7% al 47,7%. Da dove derivava allora la maggiore crescita del debito italiano? Dalla spesa per interessi sul debito pubblico, che fu sempre molto più alta di quella degli altri Paesi. La spesa per interessi crebbe in Italia dall’8% del Pil nel 1984 all’11,4%, livello di gran lunga maggiore del resto d’Europa. Sempre nello stesso periodo la media Ue passò dal 4,1% al 4,4% e quella dell’eurozona dal 3,5% al 4,4%. Nel 1993 il divario tra i tassi d’interesse fu addirittura triplo, il 13% in Italia contro il 4,4% della zona euro e il 4,3% della Ue. La crescita dei debiti pubblici dipende da molte cause, soprattutto dalla necessità di sostenere le crisi e la caduta dei profitti privati che, dal ’74-75, caratterizzano ciclicamente i Paesi più avanzati. Tuttavia, è evidente che politiche sbagliate di finanza pubblica possono rendere ingestibile la situazione del debito, come è avvenuto in Italia. Visto che l’entità dei tassi d’interesse sui titoli di stato, ovvero quanto lo Stato paga per avere un prestito, dipende dalla domanda dei titoli stessi, l’eliminazione di una componente importante della domanda, quale è la Banca centrale, ha avuto l’effetto di far schizzare verso l’alto gli interessi e, quindi, di far esplodere il debito totale. Inoltre, la mancanza del cordone protettivo della Banca d’Italia espose il nostro debito alle manovre speculative degli investitori internazionali. Fu quanto accadde nel 1992, quando gli attacchi speculativi alla lira costrinsero l’Italia ad uscire dal Sistema monetario europeo e a svalutare".

 

  By: Bullfin on Lunedì 09 Febbraio 2015 19:19

Tosat, decidetevi...sti interessi sono dovuti alle scadenze protrate o meno...ora credero' solo a chi mi da la durata media dei titoli di stato presente nei primi anni ottanta...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Lunedì 09 Febbraio 2015 19:11

"questi non sono mica nati ieri come te, eh!" Ma che stai a di'? Nel periodo post divorzio i tassi andarono dal 20% del 1981 al 5% del 1986/87. Potevi anche avere la duration di 6 mesi che pagavi lo stesso interessi reali esagerati e a questo fu dovuto l'esplosione del costo del debito al 20% del pil e non al divorzio come credono i somari. E poi lo sappiamo quanto sono bravi quelli del tesoro, nel 2014, quando i tassi sul decennale erano ancora oltre il 3%, hanno ammassato 100 miliardi di disponibilita' di cassa, credevano di farci l'affare i tapini e invece il mercato (come sempre) li ha bastonati portando i tassi al 1.5 attuali. Lascia perdere Gano, non e' materia per te, pansa ad ammassare altri bilocali.

 

  By: XTOL on Lunedì 09 Febbraio 2015 18:17

"avere il controllo della propria moneta o non averlo è la stessa cosa" forse significa che pastrocchiando con l'offerta di moneta ottieni risultati di brevissimo respiro e poi ti ritrovi gli stessi guai, magari ingigantiti? vogliamo dare un'occhiata ai magnifici risultati dell'abenomics, o dei qe della fed, invece di sparare a palle incatenate su chi prova a farvi ragionare?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 09 Febbraio 2015 17:50

#i#Lelik> "La duration media dei titoli del debito pubblico italiano prima del divorzio era brevissima. E a malapena raggiungeva 1 anno, anzi spesso era più corta!!!#/i# Cosa abbastanza ovvia. In periodi di tassi bassi fai le duration più lunghe possibili, coi tassi alti o altissimi le fai corte. O Anti, questi non sono mica nati ieri come te, eh!

Slava Cocaïnii!

 

  By: lutrom on Lunedì 09 Febbraio 2015 17:08

[...] PS: quella che avere il controllo della propria moneta o non averlo è la stessa cosa è veramente da Nobel. Non saprei come commentarla. Sarà perché ho solo la quinta elementare... --------------------- Il fatto è che quando c'è lo squilibrio mentale di mezzo e la mancanza di buon senso, succede questo ed altro: infatti uno può anche essere un genio, ma poi avere problemi mentali e/o psicologici seri. Basti pensare a geni vari con gravi problemi familiari e personali, a grandi attori e grandi scenziati che, al di fuori del loro lavoro/campo, erano un fallimento totale, peggio di un ritardato... Aggiungici che, nel nostro caso, non stiamo parlando di geni...

 

  By: pablo on Lunedì 09 Febbraio 2015 16:19

Dopo aver letto il drammatico e divertentissimo post di Zibordi sulle "vere cause" della crisi mi è venuto un dubbio: ma Anti è parente di Zingales? :-D PS: quella che avere il controllo della propria moneta o non averlo è la stessa cosa è veramente da Nobel. Non saprei come commentarla. Sarà perché ho solo la quinta elementare...

 

  By: Lelik on Lunedì 09 Febbraio 2015 03:16

Anti!!! basta disinformazione! La duration media dei titoli del debito pubblico italiano prima del divorzio era brevissima. E a malapena raggiungeva 1 anno, anzi spesso era più corta!!! Non riesco più a trovare i dati storici nel sito della Banca d'Italia, e poi è tardi e ora vado a letto. Ma guarda il grafico qua sotto, che parte solo da poco prima del 1982 quando la duration era di circa 1 anno. E solo dopo è iniziato l'allungamento. Ne avevamo già parlato in passato, ma tu niente, fai finta di nulla, e continui con le tue teorie di pancia. Spesso simpatiche, comprensibili e anche giuste non poche volte. Ma "talvolta" occorrere guardare i numeri e i dati reali prima di sostenere delle sciocchezze.