Uscire dall'Euro

 

  By: pablo on Domenica 08 Febbraio 2015 23:55

Basta. No spes.

 

  By: MR on Domenica 08 Febbraio 2015 23:14

Sto morendo dalle risate.

 

  By: antitrader on Domenica 08 Febbraio 2015 22:01

"ci sono due disegnini con delle righe colorate." La cosa stupefacente e' che proprio quei disegnini li' smontano definitivamente le baggianate sul divorzio. Come si vede da quelli (i disegnini) il rendimento reale negli anni 60 arriva al 5% poi pero' precipita a -10 verso il 1976/77. Cosa e' succeso di tanto eclatante? E' successo semplicemente che l'inflazione arriva a 2 cifre e chi aveva in mano titoli vecchi la prese in quel posto (praticamente non rendevano piu' un cazzzzz come rendimento reale). questo pero' non significa che venivano fatte emissioni con un rendimento reale negativo di 10 punti (tanto comprava bankitalia credono i somari) ma significa che il rendimento MEDIO era sceso a -10% per la zavorra dei titoli vecchi. Tanto per farla breve (e spero che lo capisca anche il piu' somaro di tutti) se domani l'inflazione va al 10% ecco che il rendimento reale del debito ti va IMMEDIATAMENTE a -6% reale (10-4 dove 4 e' il rendimento attuale medio del debito). Adesso avete capito? Se non avete capito nemmeno adesso allora tornate alle elementari, e mi raccomando, sceglietevi una maestra di quelle brave in aritmetica.

 

  By: MR on Domenica 08 Febbraio 2015 21:48

Eccellente Cicala. Che poi è quello che ho sempre sostenuto. In effetti, il problema di bagnai non è che dice delle balle: il problema è che non pensa fino in fondo quello che già pensa. Il che lo mette in svantaggio davanti a quegli imbecilli di Noise From America o gentaglia similare, perché lor viceversa traggono ogni necessaria conclusione dal proprio pensiero.

 

  By: pablo on Domenica 08 Febbraio 2015 21:37

Grazie Cicala molto interessante... :-)

 

  By: pablo on Domenica 08 Febbraio 2015 21:34

Hobi: "Se prima i rendimenti glieli dava lo stato ,adesso ,ripeto questi risparmi i rendimenti li cercheranno da altre parti". --- Che è quello che avevo scritto io. Mi fa piacere.

 

  By: pablo on Domenica 08 Febbraio 2015 21:27

Sì Xtol va bene buttiamo giù gli ospedali, aboliamo l'assistenza sanitaria, la scuola pubblica, passiamo per le armi anziani e pensionati e così via... ottima idea. Dai non posso pensare che tu sia serio. Comunque è la discussione che non è seria.

 

  By: cicala on Domenica 08 Febbraio 2015 21:20

Buonasera Pablo, ma insomma, lo ha capito anche Bull pur essendo anche lui un pasdaran del divorzio. Te lo spiego per l'ultima volta poi ci rinuncio: ......................................................................................... Lo so che l'autore non è molto amato ma all'indirizzo ci sono due disegnini con delle righe colorate. Non chiedetemi di spiegarli,io vedo solo che vanno su e giù. http://goofynomics.blogspot.it/2014/01/53-anni-di-spread.html

 

  By: traderosca on Domenica 08 Febbraio 2015 18:49

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  By: MR on Domenica 08 Febbraio 2015 12:27

#i#Scusa ma stai scherzando spero. Cioè fammi capire, per meritarsi la vita uno deve necessariamente sia lavorare sia spendere.#/i# Ehm...io rispondevo a quel socialdarwinista dei miei coglioni di Vincenzo. Non sono certo sospettabile di simpatie liberiste io.

 

  By: antitrader on Domenica 08 Febbraio 2015 12:18

Hobi, si parlava di una questione strettamente tecnica (addirittura aritmetica) per smontare quelli che "il divorzio fece esplodere la spesa per interessi". Fu il crollo del'inflazione post 81 e i tassi altissimi a cui erano stati collocati i titoli predivorzio a portare al 20% del pil la spesa per interessi. I titoli emessi figurano nel debito anche quando sono sottoscritti dalla banca centrale e anche se gli interessi pagati ti tornano indietro. In quel 20% agitato come una clava dagli antidivorzisti sicuramente son compresi anche gli interessi riferiti ai titoli in portafoglio alla banca d'Italia che venivano restituiti al tesoro.

 

  By: traderosca on Domenica 08 Febbraio 2015 12:04

"...Ovviamente non tutto saliva allo stesso ritmo, i commercianti ne approfittavano alla grande mentre i prezzi alla produzione erano quelli che rimanevano piu' stabili......" Anti,belle le tue osservazioni storiche,ma incomplete..... Gli anni 70 furono gli anni del peccato originale,mai più riparato,anzi perpetuato. Furono gli anni di piombo,dell'inflazione al 20% che imperversava ovunque causa la crisi energetica aggravata in Italia anche per altri motivi da te descritti. La stagflazione era il fenomeno economico del momento che sovvertiva ogni principio economico in particolare la visione keynesiana. Le rivendicazioni sociali raggiunsero estremi mai visti, alcune necessarie per allinearci agli altri paesi europei, altre rivendicazioni strumentalizzate da opposizioni politiche poco responsabili. Il clima politico era molto teso, governi e corruzioni si susseguivano,il divario tra maggioranza e opposizione si riduceva. La ricerca del consenso per accaparrarsi voti era esasperata, le opposizioni incalzavano con richieste pesanti anche demagogiche. I partiti che componevano la maggioranza di governo, piuttosto procedere con interventi e riforme virtuose cercavano il consenso cercando di soddisfare ogni richiesta dell'opposizione e alimentando vasti strati della popolazione e zone con interventi economici altamente improduttivi. Ed ecco apparire sempre più preoccupante il disavanzo pubblico. Anzichè procedere in modo sollecito alla rimozione delle cause e procedere ad una riforma fiscale equa e necessaria per sostenere le rivendicazioni sociali ed investimenti produttivi necessari, si preferì procedere nella ricerca del consenso improduttivo e nocivo per le casse dello stato, tanto i titoli di stato venivano emessi e c'era pur sempre l'acquirente. Fecero una riforma fiscale con aliquote progressive notevoli ed all'apparenza equa,ma solo per chi lavorava e rischiava in modo onesto. Aimè,si dimenticarono di proposito sempre per motivi di consenso politico di riorganizzare e legiferare il controllo sull'evasione fiscale che era totale!!!Così diverse categorie si arricchivano a volte a dismisura causa l'inflazione ed aumento prezzi ingiustificati e la totale evasione. In questo modo diverse categorie della popolazione si arricchiva e lo stato si impoveriva sempre più sommerso da debiti,ricordo che l'evasione era così radicata ed accettata che persino nel mondo del lavoro era ufficializzato il "fuori busta" come parte integrante dello stipendio, veramente pazzesco!!!!!! Poi venne il divorzio...................

 

  By: XTOL on Domenica 08 Febbraio 2015 11:00

"Ci facciamo lasciare un euro sotto il cuscino tutte le sere dagli gnomi" un euro, bravo Pablo, ci siamo. proprio un euro al giorno, fanno 365 x 60.000.000 di italiani: diciamo 22 miliardi/anno, con cui pagare difesa e politica. niente di tutto lo spaventoso cancro statale che ci sta uccidendo è necessario, tutto il resto è solo un'insostenibile palla al piede. per arrivarci si può passare attraverso una progressione che dia tempo e modo al libero associazionismo di costruire le strutture necessarie, oppure (insistendo cocciutamente a pensare statalista) attraverso un crollo brutale degli equilibri con pianto e stridore di denti. non ho dubbi che la scelta tua e della stragrande maggioranza degli italioti porterà alla seconda soluzione: complimenti e auguri

 

  By: hobi50 on Domenica 08 Febbraio 2015 03:19

Anti,forse i suoi argomenti sono giusti ma io ne preferisco un altro. Per me molto più semplice. Non si può sostituire debito cristallizzato in titoli ( per la gran parte dormienti vista la duration media di circa 7 anni )con moneta viva che NON STA NEI MATERASSI. Se prima i rendimenti glieli dava lo stato ,adesso ,ripeto questi risparmi i rendimenti li cercheranno da altre parti. In Italia ed all'estero ! Puo immaginare ,nella miseria del sistema produttivo attuale italiano ,tanta moneta a caccia di assets ? O ,puo immaginare, cosa può costituire per il conto capitale il deflusso di tanta moneta verso l'estero ? Apprendisti stregoni ... Hobi

 

  By: antitrader on Domenica 08 Febbraio 2015 02:05

Pablo, ma insomma, lo ha capito anche Bull pur essendo anche lui un pasdaran del divorzio. Te lo spiego per l'ultima volta poi ci rinuncio: nel 1981 lo stock di debito pagava interessi a un 15% medio che non era un problema quando era stato emesso essendo l'inflazione ancora piu' alta. Col rientro dell'inflazione hai continuato a pagare cedole del 15% per tutta la vita residua dei titoli emessi in passato. quando l'inflazione e' precipitata, sui titoli vecchi (emessi ante divorzio) hai pagato rendimenti reali anche dell'8%! L'esplosione del debito post 81 e' avvenuta a causa dei titoli emessi PRIMA del divorzio, non quelli dopo! E' chiaro adesso? Se non e' chiaro non ci posso far proprio niente, posso solo annoverarti tra i talebani del divorzio. In alternativa potevi continuare a stampare a rotta di collo tenendo l'inflazione al 20, ma poi diventavi un bel paese latino-americano (magari con la moneta agganciata al dollaro per non farla andare a 0 (zero)).