Uscire dall'Euro

 

  By: lutrom on Sabato 07 Febbraio 2015 19:02

Ottimo, Cicala! Purtroppo, però, per gli esterofili merkeliani è tutto inutile: anche se tornasse Bismarck dal regno dei morti a dire le stesse cose scritte nell'articolo, LORO NON CREDEREBBERO! E' purtroppo una questione ideologico-valoriale, e contro il cieco ideologismo non c'è nulla da fare...

 

  By: cicala on Sabato 07 Febbraio 2015 17:01

Magari,partorito dalla mente di un tedesco,agli esterofili del forum sarà più credibile. http://www.matteothomann.it/2015/02/05/der-spiegel-egemonia-tedesca-in-europa-un-nuovo-nazionalismo-economico-intervista-a-hans-kundnani/#sthash.E0Jx67dA.2PUU2kWk.dpbs

 

  By: cicala on Sabato 07 Febbraio 2015 15:45

Buongiorno Purtroppo te c'hai il divorzio nella crapa e perdi di vista il motivo reale che e' aritmetica pura ..................................................................................................................................................................... L'altro giorno ho chiesto a mia moglie un prestito, garantendole un interesse del 20 per cento,che lei naturalmente ha subito accettato. P.S. Siamo in comunione dei beni.

 

  By: MR on Sabato 07 Febbraio 2015 14:18

Il ragionamento fila, ma è costruito in modo da risultare fuorviante e far credere che in fondo come sempre colpa dell'Italiano Medio (oramai è pure un genere cinematografico) coglionazzo ecc... Noi avevamo un tasso d'inflazione mediamente più elevato rispetto al resto d'Europa, abbiamo rinunciato alla Banc Centrale come acquirente residuale dei titoli di Stato e quindi il debito è schizzato alle stelle, in particolare quando l'inflazione ha cominciato a scendere per effetto dell'alluvione petrolifera Iran-Iraq. Francia e Germania, per dire, hanno continuato indirettamente a manipolare il proprio rendimento (la Germania lo fa ancora con la KFW, per dire) per cui l'effetto si è fatto sentire molto di meno.

 

  By: Bullfin on Sabato 07 Febbraio 2015 13:43

Buondì Mr, pero' effettivamente il ragionamento filerebbe anche. Ora di divorzi ce ne saranno stati anche negli altri paesi europei eppure per gli interessi siamo al top. La logica è piu' era alto il tasso, piu' il calo è stato veloce per il riallineamento piu' giocoforza gli interessi di titoli passati emessi negli anni del top di tasso pesano...poi si sa che gli interessi da pagare diventano nuovo debito, etc. etc....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: MR on Sabato 07 Febbraio 2015 13:38

#i#Ecco un'altra sesquipedale sciocchezza che scrivi in cui sei accomunato a tanti altri. Mi spiegheresti per favore in cosa la spesa per interessi sui titoli del debito pubblico differisce dalla spesa per le pensioni? In entrambi i casi hai delle persone che hanno dato soldi loro allo stato italiano e li ricevono indietro con gli interessi. Se ti fai i conti coloro che sono andati in pensione con il vecchio sistema, cioè praticamente tutti i pensionati attuali, hanno avuto un rendimento immensamente superiore a quello del miglior investimento finanziario che si possa immaginare. E la spesa per pensioni è molto ma molto più alta di quella per gli interessi sui titoli pubblici.#/i# Dal che si capisce perché il FMI fa pressioni per legalizzare l'eutanasia. Sta gente non lavora più e di solito spende poco, che *** campano ancora? (quando leggo ste balle socialdarwiniste...)

 

  By: MR on Sabato 07 Febbraio 2015 13:33

#i#Su queste considerazioni dovrebbero riflettere soprattutto quelli che "il divorzio del 1981", prima dell'81 i tassi reali erano molto bassi (e molto negativi) ma solo per il motivo opposto a quello descritto prima, i tassi salivano a rotta di collo e di coseguenza i rendimenti medi sullo stock del debito erano di molto sotto l'inflazione. Insomma, il divorzio non c'entra una beata mazza (se non in misura minima). Attualmente il debito italiano paga ancora oltre il 4%, eppure i tassi sono a 1,5% ! (magia delle medie).#/i# Perle del negazionismo a cui Anti ci ha abituati da tempo.

 

  By: antitrader on Sabato 07 Febbraio 2015 11:22

Pablo, un dipendente che prende 1.000 netti mensili costa all'azienda 30.000/anno includendo anche il TFR, (15 mensilita' X 2). Con una tassazione del 25% (almeno su salari da 30.000 lordi in giu' non mi sembra di esagerare) al lavoratore resterebbero in tasca 1.500/mese a parita' di costo aziendale migliorando radicalmente la sua situazione economica. Questa e' la tua (e di altri) spesa pubblica.

 

  By: XTOL on Sabato 07 Febbraio 2015 11:19

"continuo a pensare che tu non sia capace di capire quali sono le cause e quali sono gli effetti" e così continuerai a beccarti la causa e gli effetti quanto alla differenza tra spesa pubblica e spesa per interessi: essendo anche la seconda fatta come tu dici "per il Paese e crea beni, possibilità e infrastrutture", nella tua ottica (imo, sballata) dovrebbe essere una benedizione... qui siamo alle solite: spesa pubblica è sinonimo di diseconomia. se fosse spesa produttiva, non ci sarebbe bisogno di costringere i cittadini a pagarla. ah, capisco, la spesa pubblica dovrebbe essere coperta stampando, quindi gratis.. sì sì

 

  By: VincenzoS on Sabato 07 Febbraio 2015 06:52

x Pablo Anti senti, tu non puoi seriamente accomunare la spesa per interessi (soldi che vanno persi nel nulla verso soggetti esterni, mercati, associazioni finanziarie private) alla "spesa pubblica".. ---- Ecco un'altra sesquipedale sciocchezza che scrivi in cui sei accomunato a tanti altri. Mi spiegheresti per favore in cosa la spesa per interessi sui titoli del debito pubblico differisce dalla spesa per le pensioni? In entrambi i casi hai delle persone che hanno dato soldi loro allo stato italiano e li ricevono indietro con gli interessi. Se ti fai i conti coloro che sono andati in pensione con il vecchio sistema, cioè praticamente tutti i pensionati attuali, hanno avuto un rendimento immensamente superiore a quello del miglior investimento finanziario che si possa immaginare. E la spesa per pensioni è molto ma molto più alta di quella per gli interessi sui titoli pubblici.

 

  By: VincenzoS on Sabato 07 Febbraio 2015 06:44

x Pablo E quali sarebbero queste sesquipedali sciocchezze? Dire che gli italiani non ci capiscono nulla di economia reale e che quindi, venuta meno la droga della "liretta", non hanno saputo più che pesci pigliare? Basta che leggi quello che scrivi tu per trovare un campionario di sciocchezze infinite. "Distrutto il settore dell'edilizia"... sono stati forse gli alieni o noi stessi? Quando la gente ha la prima, la seconda, la terza e la quarta casa, cosa vuoi costruire di nuovo? Ma se invece vuoi fare un po' di manutenzione interna ti scontri ormai con una selva di regolamenti che ti fa impazzire? I regolamenti li hanno fatti forse i tedeschi o i finlandesi?

 

  By: Bullfin on Sabato 07 Febbraio 2015 02:27

La tua spiegazione Anti mi sembra plausibile. Sarebbe bello avere i dati della Spagna a quei tempi...anche essa aveva un'inflazione che tendeva a 20%.... Non vorrei sbilanciarmi ma il tuo intervento è uno dei migliori di sempre. Questo mi piace di un forum...trovare persone che la pensano diversamente da te per poter migliorare se possibile...Ciao

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  By: pablo on Sabato 07 Febbraio 2015 02:24

Anti senti, tu non puoi seriamente accomunare la spesa per interessi (soldi che vanno persi nel nulla verso soggetti esterni, mercati, associazioni finanziarie private) alla "spesa pubblica", che per quanto in parte improduttiva per la sua gran maggioranza è una ricchezza per il Paese e crea beni, possibilità e infrastrutture. Qualche "professore" qui dovrebbe indignarsi più di me di fronte a una simile affermazione... PS: con l'Euro la gente ha cominciato a investire all'estero perché non conveniva più investire "in casa" e si cercava un modo qualsiasi di avere un minimo di rendita sul capitale. Altro che "cimentarsi". Pure qui, che stai a dire???

 

  By: antitrader on Sabato 07 Febbraio 2015 01:47

Non conosco bene il perimetro della "ricchezza finanziaria" (praticamente non so bene cosa ci si mette dentro) per cui non mi esprimo. e' il solito problema degli studi di economia, quando lavori sui dati molto spesso non sai bene cosa rappresentano e spesso sono addirittura sbagliati. Basti pensare che secondo gli "studi" la disoccupazione spagnola e' il doppio di quella italiana mentre se prendi il numero di occupati ne deduci che deve essere per forza inferiore alla nostra. E' la maledizione della ricerca economica, quella di lavorare su dati sbagliati.

 

  By: Bullfin on Sabato 07 Febbraio 2015 01:41

Infatti Anti, prima ancora che rispondessi l'ho tolto, sto riflettendo sulla tua affermazione che mi sembra degna di essere valutata.. Se mi illumini sull'altra parte del post mi fai una cortesia...

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