By: Roberto964 on Lunedì 08 Aprile 2013 14:24
ma possibile che anche qui, un forum unico nel suo genere e con gente MOLTO preparata, si faccia ancora l'errore di confrontare i conti di una famiglia o di una azienda con quelli di uno Stato?
Il luogocomunismo permeante ti dice che la benzina aumenterebbe della cifra che tu svaluti e potrei essere anche d'accordo in termini assoluti ma, NESSUNO dice che il conto va fatto SOLO e SOLTANTO sul prezzo industriale del prodotto (sia esso carburante, gas o energia).
Il prezzo industriale di un litro di super dovrebbe essere intorno ai 55 centesimi (prego il nostro esperto nel campo, l'amico Vincenzo, di indicare i costi industriali corretti).
L'aumento (che sarà pari alla svalutazione che avrebbe la nuova lira, ovvero dal 22% al 26%) sarà da considerarsi sui 55 cent del prezzo industriale e NON dell'importo che comprendono le IMMANI TASSE italiane:
0.55+26%=0.55+0.143=0.693 (nuovo prezzo industriale);
dal lato tasse tagli del 12%: 1.70-0.55=1.15-12%=1.15-0.138=1.012+0.693=1.705 (nuovo prezzo alla pompa); se poi dai una bella limata all'IVA, portandola come in alemannia (19%) potresti proporti a costi inferiori del 2% sul prezzo definitivo.
Qui NON si tratta più di pensare cosa succederà o di casa ne penserà tizio, caio o sempronio...qui si tratta di SOPRAVVIVENZA.
Tutti si rompono la testa a confrontare quello che è successo in Islanda piuttosto che in Argentina o in un altro precedente....NON PERDETE TEMPO!
L'Italia è l'OTTAVA ECONOMIA del GLOBO, è UNICA e NON può essere paragonata ne all'Islanda e nemmeno all'Argentina.
Le considerazioni che possiamo trarre dagli esempi avuti di casi simili sono solo relativi alle dinamiche inflattive e al valore della loro moneta dopo 6 mesi dal break-up. Un esempio come il nostro non c'è mai stato, in effetti MAI nessuna potenza industriale si è mai trovata nelle nostre estreme condizioni, BASTA AVERE PAURA, NOI SIAMO L'ITALIA kAZZO!