Geniale proposta - Moderatore
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By: Moderatore on Giovedì 07 Febbraio 2013 16:52
Proposta chiara e logica per rovesciare l'austerità e uscire dalla Depressione in Italia formulata ^oggi su ByoBlu da Marco Cattaneo#http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx#id_e9a7c3bd-6120-418c-a445-3fbef80957a9^. E' un modo elegante di aggirare i trattati europei e di aumentare la quantità di moneta in Italia per 150 miliardi riducendo le tasse (rimanendo nell'euro). Per fortuna c'è anche gente che ragiona in Italia. Leggere anche il blog di Cattaneo ^"Basta Con l'Eurocrisi"#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it^. La proposta è geniale perchè definisce uno strumento che rientra nell’autonomia dell’Italia in materia fiscale per cui l'Europa non può opporsi e però crea 150 miliardi di potere d'acquisto. Tra parentesi è praticamente ^identica alla proposta di Warren Mosler e Phil Pilkington di cui parlavo#http://cobraf.com/forum/postEdit.php?reply_id=123466178&topic_id=5731^ un anno qui e che è stata discussa sul forum (evidentemente quelli con la testa pelata e rasata hanno idee simili)
--- ^Certificati di Credito Fiscale, la riforma "morbida" del Sistema Monetario Europeo#http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx#id_e9a7c3bd-6120-418c-a445-3fbef80957a9^
...Il problema è la rigidità dell’euro: "I cambi flessibili erano l’ammortizzatore che compensava gli squilibri, il riduttore – direbbe un ingegnere meccanico – che trasmetteva il movimento senza sfridi tra ingranaggi che ruotano a velocità diverse". Invece di svalutare il cambio, con la moneta unica i paesi in difficoltà devono svalutare i salari. Strada dolorosa, iniqua, antisociale. E destinata a fallire: il PIL cala, il gettito dovuto alle maggiori tasse viene eroso dal calo di base imponibile, il credito si blocca, le imprese non hanno soldi per investire e diventare più efficienti. Anzi spesso delocalizzano o chiudono.
Oltre a svalutare la moneta o svalutare i salari, però, una terza strada per riequilibrare i costi tra nord e sud è possibile: abbassare le tasse sul lavoro. In Italia i costi di lavoro annui sono quasi 1.000 miliardi. I lavoratori ne percepiscono circa 500, il resto sono tasse e contributi. Immaginiamo di ridurre del 10% il costo lordo per l’azienda (100 miliardi) e di aumentare del 10% il netto per il dipendente (50 miliardi): immaginiamo un'operazione da 150 miliardi in tutto. Come finanziare questi 150 miliardi ?
Qui entra in gioco il nuovo strumento: i Certificati di Credito Fiscale. Aziende e dipendenti continuano a versare gli stessi importi di prima, per tasse e contributi, ma ricevono nello stesso tempo questi Certificati. Immagina che il tuo netto sia 30.000 € all’anno, mentre al lordo di tasse e contributi al tuo datore di lavoro ne costi 60.000. Tu continui a percepire 30.000 €. In aggiunta, lo Stato ti assegna un Certificato per 3.000 € d’importo. L’azienda continua a pagare 60.000 €, ma lo Stato italiano gli assegna un Certificato per 6.000 €.
I Certificati sono utilizzabili per qualunque pagamento dovuto allo Stato, a partire da due anni dopo l’emissione. Se nel 2013 ti arrivano Certificati per 3.000 euro, nel 2015 potrai usarli per pagare tasse, imposte, ticket sanitari… perfino multe! In pratica è un forte sgravio fiscale sul lavoro, con effetti differiti. Inoltre, lo sgravio assume le vesti di un titolo. Se non ho bisogno dei soldi subito, mi tengo i Certificati. Se no li vendo: hanno un valore certo, realizzabile a due anni, quindi sarà possibile comprarli e venderli come un titolo di Stato, con uno sconto basato sugli interessi di mercato.
Punto importante: i Certificati non sono debito. Lo Stato non li rimborserà, ma li accetterà per qualsiasi pagamento: è moneta, non debito. Rispetto al contante tradizionale, però, l’utilizzo è differito di due anni. Il differimento serve perché al momento dell’utilizzo i Certificati ridurranno gli euro incassati dallo Stato. Non è un problema se nel frattempo l’economia è cresciuta e i maggiori introiti compensano quindi l’utilizzo dei Certificati. Finanzio quindi un calo delle imposte emettendo una “simil-moneta” utilizzabile nei confronti dello Stato italiano (non in tutta l’area euro). Se fosse la BCE a stampare euro, ci sarebbe inflazione in Germania, dove la domanda non è depressa..... ^(continua)#http://www.byoblu.com/post/2013/02/07/Certificati-di-Credito-Fiscale-la-riforma-morbida-del-Sistema-Monetario-Europeo.aspx#id_e9a7c3bd-6120-418c-a445-3fbef80957a9^
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