By: gonzales on Martedì 17 Dicembre 2013 00:34
VincenzoS>>>Pure gli USA con il dollaro devono fornire garanzie, seppure garanzie molto "particolari", in fondo le stesse che fornivano gli antichi Romani, solo che allora si parlava di legioni e non di missili nucleari.
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Le ragioni per cui il dollaro e' ancora oggi la valuta di riserva mondiale sono soprattutto storiche, non c'e' nessuna minaccia dietro.
Se vuoi dare una ragione generale, puoi dire che la democrazia, che in tutto il mondo avanzato viene oggi data per scontata, la abbiano esportata ed imposta loro (gli americani) al mondo, nel corso del XX secolo (anche se in realta' fu inventata, almeno in senso moderno, dai francesi). L'iniziatore del progetto fu Woodrow Wilson, il primo presidente-intellettuale della storia americana, nel 1917. Una delle caratteristiche dell'istituzione "democrazia" e' la proprieta' pubblica ed esclusiva del mezzo di pagamento, la cui gestione viene utilizzata dallo stato come canale accessorio per finanziarsi. La funzione che gli USA hanno assunto (si sono nominati da soli) e' quella di garanti, con la forza militare, della democrazia, NON del dollaro. Tra la forza militare USA e il ruolo del dollaro c'e' quindi un rapporto INdiretto, non diretto.
Se vuoi dare invece delle ragioni storiche specifiche (al fatto che il dollaro sia divenuto nel '900 la valuta di riserva mondiale) bisogna risalire alla seconda guerra mondiale e agli accordi di Bretton Woods (1944).
Le circostanze erano che A)era ormai chiaro che gli Stati Uniti avrebbero sconfitto le potenze dell'asse, era solo questione di tempo B)la maggior parte dell'oro mondiale ce l'avevano loro (NON perché' lo avevano preso agli sconfitti, ma perché erano sempre stati in surplus commerciale, ed anche perché lo avevano estratto dal suolo, principalmente in california ed in alaska, ed inoltre FD Roosevelt lo aveva espropriato ai suoi concittadini nel 1933) C)la sterlina (l'altro principale candidato) era improponibile principalmente perché aveva già tirato un pacco a tutti nel 1931 alla fine di uno pseudo gold standard durato pochi anni D)i tempi non erano ancora maturi per svincolare del tutto le valute dall'oro (come avrebbe preteso Keynes), si voleva ancora dare una parvenza di restaurare l'ordine dei "bei tempi" liberali pre-1914.
Quindi si decise a tavolino che tutte le valute erano convertibili nel dollaro ad un cambio fisso, ed il dollaro era convertibile in oro a 35$ l'oncia presso la Treasury gold window di Washington. Le nazioni in surplus commerciale potevano così' accumulare indifferentemente oro o dollari.
Ma… se la gold window e' riservata alle banche centrali, ed e' preclusa ai privati cittadini, il diritto di "votare con i piedi" e farsi consegnare oro diventa un fatto diplomatico, e la parita' nient'altro che una promessa politica fatta dalla nazione la cui valuta ha il ruolo di riserva. Puoi dire che, in un sistema come quello di Bretton Woods, di fronte ad un persistente deficit commerciale tutte le altre nazioni sono costrette all'austerita' (dalla perdita di riserve bancarie), mentre invece la nazione dominante puo' limitarsi a "promettere" l'austerita', e gli altri devono fidarsi.
Poi come sia andata a finire e' un altro capitolo:
diciamo che la democrazia e' incompatibile con un gold standard di qualsiasi tipo (perche'gli elettori votano chi promette di spendere, non chi promette di tassare; ed inoltre la maggior parte degli elettori, in un sistema a suffragio universale, non ha patrimoni significativi da difendere).
Questo comincio' ad essere evidente negli USA negli anni 60. Nixon per esempio si convinse di aver perso le elezioni del 1960 da Kennedy perche' non aveva promesso abbastanza di spendere. Lo stesso errore non fece Johnson nel 1964.
Ma il sistema di Bretton woods e' finito (per decisione unilaterale USA a cui gli altri hanno dovuto adeguarsi) nel 1971. Quindi oggi non c'e' nessuna valuta ufficialmente dominante.