Petrolio

Errore una sega. Hanno fatto saltare il NordStream apposta. 

Non sono Putin e Lavrov a raccontarlo, ma le necessità storiche e geografiche. Un'Europa economicamente e politicamente unita, da Lisbona a Vladivostok, è incontrollabile da parte degli imperi che basano la propria forza sulle Blue Navy, prima l'Impero Britannico ed ora quello americano, che ne ha preso il posto. Le circostanze non sono cambiate, perché non è cambiata la geografia del mondo... ;-)

Cominciò a capirlo Mackinder, già nel The Geographical Pivot of History (1904) all'inizio del secolo scorso. Ma è difficile spiegarne le ragioni in poche righe, specialmente, in un forum frequentato da ritardati come questo, dove devi ripetere le cose cinque volte prima di essere capito.

Cadi nell'errore di considerare DAVVERO che gli americani volessero staccare l'Europa dalla Russia, come raccontano Putin e Lavrov.

Agli USA interessa solo indebolire a sufficienza la Russia da renderla inoffensiva .

In questa fase, lo scopo lo si raggiunge, forse, isolando la Russia dall'Europa. E in ogni caso senza l'aiuto di Putin e il suo attacco all'Ucraina, lo scopo era ben lontano dall'essere raggiunto. 

Ma non sta in piedi la tesi che agli americani interessi così tanto vendere quattro navi di LNG all'Europa, da scardinare gli equilibri economici di quello che è cmq per loro uno dei grandi partner e mercati di sbocco e di rifornimento di merce e tecnologie, nonchè di attrezzature militari ed un alleato sufficientemente affidabile quanto ad affinità culturale ed etnica. Tra l'altro in assenza di altri che ne potrebbero prendere il posto.

Non sta in piedi.

"Io penso sempre che tutto questo dura solo fino a che Putin è vivo. Poi si assisterà ad un cambiamento e un ritorno alla situazione pre-ucraina, fondamentalmente perchè in tutto questo i russi non hanno molto da guadagnare. "

Gli americani non ce lo permetteranno mai, indipendentemente da Putin.

Bisognerà però vedere se gli USA continueranno in futuro ad avere il potere che hanno oggi.

Sarà la Cina la principale fautrice di una continuazione della politica di distacco russa post-Putin. Lei ha da guadagnarci. I russi non vedo come.

Io penso sempre che tutto questo dura solo fino a che Putin è vivo.

Poi si assisterà ad un cambiamento e un ritorno alla situazione pre-ucraina, fondamentalmente perchè in tutto questo i russi non hanno molto da guadagnare. 

Lo spostamento ad Est e Sud avverrà in ogni caso, per una mera questione di numeri. Indiani e cinesi per forza rappresenteranno le economie più grosse e che assorbiranno più materie prime ed energia. Ma è una pura questione demografica, non politica.

Come è avvenuto per l'Occidente in termini di manifattura e mercati di sbocco da 20 anni a questa parte, ora è il turno della russia.

Baricentro di tutto questo, ca va sans dire......Dubai e Saudi Arabia.

Ma Lavrov dice anche che essendo questa la posizione degli Stati Uniti, il distacco dall'Europa sarà inevitabile, e probabilmente sarà per sempre (almeno fino che gli Stati Uniti mantngono una posizione egemone in Europa).

A me è sembrato invece un discorso importante.

Deripaska ne parlava già da tempo, Russia turns to East and South, says billionaire industrialist Oleg Deripaska

 È che perdere la Russia non conviene a nessuno. Da tutti i punti i vista, non solo quello economico.

Evidentemente nei sistemi vi è molta più resilienza di quanto si pensi.

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Esatt0. E Lavrov che lo sa benissimo, ha fatto un discorso sostanzialmente di circostanza. Quello che ho detto io.

quanto al doversi schierare, è roba da tifosi, non mi interessa

io ero e sono un grande estimatore dei padri fondatori degli usa, che hanno stilato una costituzione tutta incentrata sulla limitazione del potere centrale.

purtroppo le costituzioni non reggono gli appetiti dei politici, e infatti tra la carta costituzionale usa a ergersi a regolatori del mondo (senza oltretutto rispondere alle stesse leggi che pretendono di imporre) ci corre una distanza siderale

gano, io rispondevo a una provocazione alla persona, quindi indirizza a gianlini i tuoi rimproveri, grazie

Non è un esercizio difficile, Xtol 

O forse per te lo è.....

> "PS se ricordo bene, anche tu hai avuto il bed and breakfast strapieno sempre, da aprile a ottobre"

Ma certo, anche quest'anno è già tutto pieno. Peccato che il 30% vada all'agenzia... ;-)

 

Ma non è questo il punto. È che perdere la Russia non conviene a nessuno. Da tutti i punti i vista, non solo quello economico.

Va notata una cosa. Tutte le previsioni catastrofiche sono andate a buca. Sul lato europeo, pur avendo una discreta inflazione, il petrolio non è andato a 500$ il barile, e il gas, pur sempre caro, non è più dieci volte il suo prezzo come sei mesi fa, anche se la Germania potrebbe essere vicina alla recessione, ma è forse l'unico paese importante in Europa ad esserlo.

Sul lato russo il rublo non è andato a zero, come ci facevano intendere i nostri politici, anzi, direi che semmai si è rafforzato, e il PIL russo che doveva crollare, è sceso sì, ma di un mero 3% (e non del prospettato 30%) ed è previsto per quest'anno di ricominciare a crescere.

Evidentemente nei sistemi vi è molta più resilienza di quanto si pensi.

Detto questo, tutto questo discorso vale per il 2022 e 2023, non sappiamo cosa possa succedere di qui a 5 anni.

Ti ho risposto.

a me non preoccupa affatto.

E quest'anno dà più ragione a me che a te.

PS se ricordo bene, anche tu hai avuto il bed and breakfast strapieno sempre, da aprile a ottobre

Rileggiti il post qui sotto.

che i paesi occidentali potrebbero cercare invece di rendere difficile l'ingresso ai russi.

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francamente, più che un po' di schei, non portano ....non vedo un  gran danno. Magari deve chiudere qualche hotel di lusso di proprietà anglosassone con il relativo giro di puttane sudamericane o slave, tutta roba che non serve a molto, e magari qualche italiano riesce a comprarsi qualche bella dimora sul lago di Como o in Versilia....come ha dimostrato quest'anno, senza i russi si vive benissimo e anzi forse meglio.

negli anni '90 magari potevano anche essere utili per un po' di sesso, ma ormai sono vent'anni che te la fanno vedere solo da lontano e la paghi profumatamente semmai.....

Magari un russo, che ha ha le spalle un tra le migliori letterature del mondo, i film di Holliwood ha pure poca voglia di vederli.

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"alle spalle" .....è questo il concetto

Anche filmografia importante, se per questo

sempre "alle spalle" però

Si guarderà per la cinquantesima volta qualche malloppone di Eizenstein o qualche filmone di Bollywood?

Vedremo. SE guardo agli amici di Mosca, tipo l'Iran, il Venezuela, Cuba o la Corea del Nord, non sarei così fiducioso di tutta questa apertura mentale, ma come si suol dire....la speranza è l'ultima a morire....

Mi preoccupa semmai il contrario: che i paesi occidentali potrebbero cercare invece di rendere difficile l'ingresso ai russi.

La Russia come fornitore globale di energia e materie prime ha interesse a mantenere aperte le vie comerciali con tutto il mondo. Sia Europa che Asia, perché sono tutti potenziali acquirenti. Lo stesso vale per noi come consumatori di energia e materie prime, abbiamo tutto l'interesse a mantenere aperti i canali commerciali (e quindi culturali, politici etc.) anche con la Russia (senza per questo escludere Medio Oriente e Nord Africa. Gli USA che ci fanno invece pagare il LNG 5 volte il prezzo possiamo escluderli tranquillamente).

Il discorso cambia dal punto di vista degli Stati Uniti, la storia del dopoguerra ci insegna che dobbiamo ubbedirgli e stare zitti, che non hanno alcun interesse ad una saldatura economica (e quindi anche politica e culturale, perché favorirebbe comunque un avvicinamento) tra Europa e Russia. Potrebbero quindi imporrci chiusure all'accesso dei russi in Europa.

L'imposizione avverrebbe attraverso i nostri governi o addirittura a livello di Bruxelles; si è visto che gli americani comandano anche lì. 

Vedremo.

Ma certo che potrà farlo.

Magari un russo, che ha ha le spalle un tra le migliori letterature del mondo, i film di Holliwood ha pure poca voglia di vederli.

Se poi gli tolgono tutto LGBT+, i gay pride e la finocchieria varia di San Remo, non credo che ne sentirà troppo la mancanza ;-)