By: gianlini on Domenica 27 Aprile 2014 18:55
bullfin, guarda qui:
Putin, minacce contro l'Ucraina: «Se entra nella Nato, punteremo i nostri missili su Kiev»
Fabrizio Dragosei - Il Corriere della Sera
pubblicato il 13 febbraio 2008 , 1945 letture
http://www.partitodemocratico.it/doc/44652/putin-minacce-contro-lucraina-se-entra-nella-nato-punteremo-i-nostri-missili-su-kiev.htm
Zibordi forse dimentica di aver scritto lui stesso un ottimo articolo sul tentativo di avvelenamento "democratico" di Yushenko da parte dei russi e successivo ricovero in extremis a Vienna....
e mi vieni a dire che Yanukovich è stato eletto democraticamente?
poi capisco anche il detto..."non svegliar can che dorme", per cui che gli ucraini marcissero nel loro stato asservito alla Russia, e chissenefrega, ma la realtà almeno la si conosca un po'
cmq, sempre nel 2008:
Capisci, George? L'Ucraina non è nemmeno uno Stato! Che cos'è l'Ucraina? Parte del suo territorio è Europa orientale. Ma l’altra parte, quella più importante, gliel’abbiamo regalata noi!».
Quando il 4 aprile 2008 Vladimir Putin si rivolse così al «caro amico» americano, qualcuno dei leader riuniti attorno al tavolo del summit Nato di Bucarest pensò che il gelido scacchista russo si fosse lasciato andare. Niente affatto. Era una provocazione calcolata, di quelle che nelle scuole dell’intelligence russa s’imparano nei corsi propedeutici.
Guardando dritto negli occhi George W. Bush, Putin scolpiva in poche frasi il senso dei suoi primi – forse non ultimi – otto anni da presidente della Russia. E cioè: siamo tornati una grande potenza ed è bene che tutti, amici, finti amici e nemici, ne prendiate buona nota. A cominciare dall’Ucraina, che insieme alla Georgia continua a battere alla porta della Nato. La Russia, avverte Putin, è in grado di disintegrarle. Se davvero Kiev e Tbilisi aderissero al Patto atlantico, lo farebbero da staterelli dimidiati.