Wall Street Italia vuole creare del panico ? - GZ
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By: GZ on Venerdì 25 Novembre 2011 20:30
Luca Ciarrocca, il direttore di Wall Street Italia, usa un sito molto letto ^per chiedere la chiusura dei mercati#http://www.wallstreetitalia.com/article/1267856/crisi-sistemica/clear-present-danger-chiudere-subito-il-mercato-finanziario.aspx^.
Vuole che gli italiani che sono rimasti incastrati con investimenti in titoli di stato, azioni, obbligazioni e fondi che li stanno dissanguando non abbiano la possibilità di uscirne, mentre invece chi ha conti a New York, Londra, Hong Kong, Singapore possa difendersi ?. Dato che è logico e probabile che l'Italia esca dall'euro alla fine in qualche modo l'unica chance che gli italiani singoli hanno è di tirare fuori i propri soldi in tempo. Se invece vuoi ragionare come collettività, per il bene comune, il discorso è più complicato, ma sicuramente toglieresti l'unica cosa che può spingere la BCE e il nord-europa ad accettare di monetizzare il debito e creare moneta, cioè l'unica soluzione possibile nelle circostanze attuali
Senza i mercati aperti i politici tornerebbero al tran tran degli anni passati e il giorno che i mercati riaprissero sarebbe il crash completo nei primi cinqe minuti. Senza contare che, anche se per un caso bizzarro in Europa chiudessimo tutto, i mercati continuerebbero a funzionare in America, Asia e medio oriente... Non basta avere delle buone intenzioni, bisogna anche sapere di cosa si parla. Nelle circostanze attuali concrete dei mercati finanziari globali e della politica attuale, questo appello serve solo a creare panico
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^Wall Street Italia chiede al presidente del Consiglio Mario Monti di presentare una proposta con i caratteri dell'immediatezza e dell'urgenza per la chiusura a tempo indeterminato dei mercati azionari e obbligazionari, valute e commodities sia in Italia che in Europa#http://www.wallstreetitalia.com/article/1267856/crisi-sistemica/clear-present-danger-chiudere-subito-il-mercato-finanziario.aspx^. Obiettivo: fermare la speculazione e dare tempo e modo all'Unione Europea, in accordo con i singoli stati, di varare un piano credibile, dettagliato, raggiungibile che abbia due exit possibili: l'uscita dalla crisi o lo smantellamento dell'euro.
Con il tasso sui bond a 2 anni all'8% l'Italia e' gia' in zona default tecnico. Gli interventi di salvataggio per Grecia, Portogallo e Irlanda sono stati impostati a tassi piu' bassi di quelli segnati dal titolo biennale italiano.
La domanda e': chi vuole un esito catastrofico e apocalittico della crisi, con l'Italia come catalizzatore e l'eurozona devastata?
Oltre ai rendimenti sui bond di Roma in zona pericolo, stiamo alle dichiarazioni ufficiali. Una nota di Palazzo Chigi di qualche minuto fa dice: "Nell'incontro di ieri a Strasburgo Sarkozy e Merkel hanno espresso piena fiducia nel Presidente Monti e nel suo Governo e ribadito il sostegno all'Italia, dicendosi consapevoli che un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili". Ci rendiamo conto? Rileggiamo: un crollo dell'Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell'euro.
Puo' sembrare incredibile che il sito n.2 in Italia di economia, finanza e politica dopo il Sole24Ore chieda un intervento sostanziale con ripercussioni internazionali per fermare la speculazione sui mercati azionari e soprattutto obbligazionari ormai divenuti illiquidi e manipolabili con pochi pochi click di mouse. E' una guerra mondiale combattuta a colpi di "titoli tossici" e carta moneta. E noi - tra i pochi che sanno - non abbiamo alcuna intenzione ne' di morire ne' di impoverire immolandoci per 1000 banchieri. Quindi combatteremo.
Luca Ciarrocca e' il direttore di Wall Street Italia