By: VincenzoS on Domenica 02 Giugno 2013 09:45
x Bullfin
La moneta è un mezzo per permettere lo scambio di beni merci e ricchezza. Se non ci fosse gli scambi sarebbero sporadici radi e difficili nella loro valutazione (quindi scambio e unità di conto oltre che riserva di valore). Ricordati anche che la storia insegna che gli imperi sono caduti a causa della perdita di valore delle valute o monete e della loro relativa circolazione.
-----------------------------------------------
Scusa Bull ma qui ti conttradici.
E' verissimo che la moneta è mezzo di scambio, ma è mezzo di scambio in quanto essa è CREDITO, credito per chi l'ha e quindi debito per qualcun altro.
Prova a pensare, oggi come oggi per tenere nota degli scambi basterebbe un super-computer dove ogni volta che acquistiamo-vendiamo qualcosa si tiene conto del nostro bilancio entrate/uscita. E appunto risulterebbe che qualcuno è in credito perché ha venduto più di quanto ha acquistato, e qualcun altro in debito. Poi a quel punto, per facilitare gli scambi minimi, a chi è in credito stampi un bel pezzetto di carta, annullando il suo credito nel computer, e il tipo utilizza quel pezzetto di carta per comprarsi qualcosa. E chi lo riceve in quel modo redime il suo debito.
La perdita di valore della moneta non avviene perché la moneta "sparisce" ma al contrario perché se ne emette troppa, cioè a fronte del fatto che io sono in credito di un cesto di fragole o dell'equivalente, si emette moneta a mio favore quanto basta per comprarne due. A me, che sono il primo che la ricevo, non succede niente, perché effettivamente riesco a comprare due cesti di fragole, ma il secondo, il terzzo, l'ennesimo che la ricevono vedranno l'effetto negativo perché, ripetendo all'infinito il giochetto, si sarà vuto un tale aumento della quantità di moneta che non vi sarà più corrispettivo tra essa e i beni acquistabili.
E a quel punto la moneta sparisce, perché effettivamente la gente, che vede di continuo svalutato il proprio credito, smette di usarla.
E' ovvio che chi è in debito vede questa soluzione con favore, ma ricordati che per un debitore c'è sempre un creditore.
C'è anche un altro punto da considerare: perché una persona accetta di essere creditore nei confronti di un altro, a sua volta debitore? O perché ha fiducia nella capacità di quel qualcuno di produrre qualcosa in futuro che, essendo utile a lui o ad altri, consentirà al debitore di estinguere il debito, oppure perché il debitore possiede comunque un patrimonio di ricchezza vera a garanzia del debito.
Il problema del debito pubblico che, ricordiamolo, è il corrispettivo del credito che lo Stato ha richiesto per potere spendere più di quanto ha incassato è il fatto che lo Stato, quello Italiano in particolare
- non è in grado di produrre cose utili (servizi sociali, infrastrutture, giustizia e ordine pubblico) in misura crescente
- ha un immenso patrimonio che però non mette a garanzia e anzi lascia inutilizzat- anzi pensa di saldare il suo debito sottraendo forzosamente ricchezza ai cittadini.
Il problema del debito pubblico in Italia si risolverà il giorno in cui lo Stato toglierà i suoi dipendenti dalle poltrone dove producono solo cartaccia che angaria la vita dei cittadini e gli darà invece pala e piccone per andare a sistemare gli argini dei fiumi o a costruire una strada oppure gli darà i pannoloni per andare a badare agli anziani. Il problema si risolverà quando, alla scadenza di un BTP, uno si vedrà offrire la proprietà di un tratto di spiaggia, oggi dato in concessione a quattro soldi ad un gestore di uno stabilimento balneare, oppure di un'opera d'arte che sta a marcire negli scantinati di un museo.
Insomma, si risolverà con azioni reali e non con marchingegni finanziari o di stampa.