Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: kermit on Sabato 11 Ottobre 2014 21:46

Dico la mia: Raman lo sa bene, ma cercare la breccia è il suo mestiere...la parte del guastafeste in queste situazioni è d'obbligo!...poi sarei curioso di leggere i non pervenuti Nevanlinna, Andrea s. e Franco..il tempo trascorso dovrebbe aver permesso una lettura sufficientemente ponderata... @Lmwillys Cimpy non può essere Raman! penso che ci rimarrei pure male!

 

  By: Briel on Sabato 11 Ottobre 2014 21:24

@Raman Ragionare precisamente sulle resistenze in questo caso non è opportuno poiché, come è stato appena detto, non conosciamo abbastanza la lega delle resistenze interne dell’ECat. Inconel comporta circa 25 leghe diverse (il 625 non è che un esempio). Per di più, credere o no, Rossi parla di « our doped conductor », forse un ordine speciale, e nel report (pag 19) è detto : « All the characteristics of these resistors, however, such as their geometric dimensions and the exact makeup of the alloy they are made of, are covered by trade secret. » D’altra parte non mi sembra che il punto delle resistenze sia cruciale. Cio’ che conta ai fini del test (in sintesi dimostrare la realtà del fenomeno) è il rapporto W out/W in. Che cosa c’è che non ti convince nelle misure e nel calcolo di tale rapporto ?

 

  By: CESARE on Sabato 11 Ottobre 2014 20:54

Secondo Voi Rossi ha un brevetto in itinere, può mai raccontare a noi come funzionano i loro conduttori? Comunque non è lineare. Lo sanno anche gli studenti di ingegneria del biennio, che un conduttore opportunamente "drogato" al fine di resistere alle temperature più alte del nucleo del reattore ha una risposta ASSOLUTAMENTE NON LINEARE. Professor Raman è un concetto semplice!!

 

  By: ptorr on Sabato 11 Ottobre 2014 20:50

Ho cercato una tabella della resistività dell'Inconel 625 ma tutte si fermano a 2000°F (1093°C). Ad esempio qui: http://www.azom.com/article.aspx?ArticleID=4461#elec Si nota che c'è una relazione diretta (anche se non lineare) tra temperatura e resistività fino a circa 650°C. In questo punto inizia l'inversione, la resistività diminuisce all'aumentare della temperatura. Purtroppo non si conoscono i valori oltre 1093°C. Si può presumere, estrapolando, che continui a scendere fino a 1400°C.

 

  By: CESARE on Sabato 11 Ottobre 2014 20:45

Si però il "professor Raman" ha usato una semplice valutazione di andamento lineare come se avesse a che fare con dei semplici conduttori elettrici. Probabilmente il "Prof." ha dimenticato alcune nozioni di costruzioni elettroniche riguardanti i materiali elettricamente conduttivi non lineari (forse una lezione persa all'Università?).

 

  By: lmwillys on Sabato 11 Ottobre 2014 20:43

Scusate se ho detto cose inutili perché ovvie per tutti... ------ Ptorr ... sfotti ? :-)) apportate minime correzioni http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=861&cpage=5#comment-1009882

 

  By: ptorr on Sabato 11 Ottobre 2014 20:32

>...lei lo sà cosa sono le SHUNTS? sono resistenze che vengono messe in parallelo a un amperometro..." Verissimo. Un amperometro analogico è per esempio solamente un milliamperometro, e non è possibile inserirlo direttamente in serie ad un carico. Uno shunt è una resistenza fissa di valore opportuno inserita in serie al carico. L'amperometro viene collegato in parallelo allo shunt. All'interno dell'amperometro (milliamperometro in realtà) circola una corrente dovuta alla differenza di potenziale che si forma sullo shunt per effetto della corrente che attraversa il carico. Scusate se ho detto cose inutili perché ovvie per tutti...

 

  By: CESARE on Sabato 11 Ottobre 2014 20:21

@Raman, lei lo sà cosa sono le SHUNTS? sono resistenze che vengono messe in parallelo a un amperometro e in questo caso abbiamo resistenze in serie. Non dica cose infondate solo per attaccare dei professori molto più qualificati di lei. Deve ammettere che questo Report è molto più completo del precedente ed i risultati sono indiscutibili. E'stato un successo e lei ed altri, come detrattori, non lo volete ingoiare.

 

  By: CESARE on Sabato 11 Ottobre 2014 20:14

@Raman, tutti i suoi ragionamenti sono ERRATI perché non prende in considerazione il fatto che: 1)Inconel è un marchio di vari tipi di leghe; 2)Molte di queste leghe contengono una percentuale di materiale semiconduttore; 3)La resistività dei cavi Inconel proprio per i motivi sopra detti è fortemente ridotta con la temperatura che scende fino ad un minimo. 4)Il cavo Inconel agisce come un sistema di autoregolazione. 5)La temperatura minima è dovuta a 3 fenomeni diversi che agiscono nel semiconduttore crescente car-rier ( exp T) e la riduzione della mobilità di porta. La resistenza dei fili di rame, come ben saprà, in particolare per la parte interna delle tubazioni che ha subito l’evidente variazione di temperatura molto elevata, è maggiore!! Poiché le resistenze sono in serie e non sono in parallelo è chiaro che a temperatura più alta del cavo di rame dissipa meno e le bobbine dissipano di più.

 

  By: Nero on Sabato 11 Ottobre 2014 20:12

Andrea Calaon su Jonp... È plausibile?

 

  By: CESARE on Sabato 11 Ottobre 2014 19:46

ciao Raman, ti leggo con piacere su questo blog però io non ti credo riguardo ai cavi elettrici e al loro riscaldamento. Sei fuori strada, ti mancano i fondamenti scientifici.

 

  By: HermanoT on Sabato 11 Ottobre 2014 19:24

@Raman Carico resistivo ? Sei sicuro ?

 

  By: raman on Sabato 11 Ottobre 2014 18:39

@Briel Scusami la franchezza Briel, lo sai che ti stimo, ma alle volte faccio fatica a credere a quelllo che leggo. Quella tabella, che riporta gli stessi valori che ho citato ad Hermano, perché nessuno è nato il giorno della grande sgrullata, ci dice che passando da 500 a 1000 °C c'è una variazione del 3%. Ora occorrerebbe che a 1400 °C, visto che il loro COP è 3,3 e il mio 1.0, la resistività diminuisse del 330%: ma ti pare davvero possibile? E poi leggi quello che ha scritto Rossi (grazie di nuovo), che la resistività addirittura aumenta. Ora io ti faccio una domanda: in un carico resistivo, lineare all'8% in temperatura, io ti dico che raddoppiando la corrente la potenza aumenta di un fattore 4,1. Un altro invece ti dice che aumenta di un fattore 1,5. Tu a chi credi?

 

  By: lmwillys on Sabato 11 Ottobre 2014 18:39

Comunque scriverò ad Elforks e IH. Era una decisione già presa prima della sfuriata di Rossi. ----- damme retta, usa un altro nome ... diverso da Cim_PY possibilmente :-) visto che ormai hai litigato se ti va puoi mettere anche qui alla luce del sole i tuoi rilievi

 

  By: Briel on Sabato 11 Ottobre 2014 18:28

@PZT Chiunque avesse eventualmente imbrogliato con le polverine sarebbe un povero idiota, dato che l'ha fatto in modo assolutamente non credibile. La natura, invece, a volte è incredibile. Non dimentichiamo che nei libri e nelle banche dati non c'è (ancora) tutto ;)