Clima, Riscaldamento Globale

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: XTOL on Martedì 02 Novembre 2021 09:50

AHAHAH! la dissonanza cognitiva è una brutta bestia, eh, uillie?!

 

Questi vertici servono a mostrarci come è la società autoritaria globale nell'idea delle élite. Nella società del Grande Reset a coloro che siedono al vertice della piramide sarà consentito fare tutto che agli altri è proibito. Al vertice del governo mondiale si potrà consumare e inquinare quanto si vuole e si potranno ammassare ricchezze sconfinate. Sotto, alla base di questa società distopica, ci sarà una moltitudine di poveri che non avranno nemmeno diritto a spostarsi liberamente e dovranno condividere tutto senza avere diritto alla proprietà privata. 


 Last edited by: XTOL on Martedì 02 Novembre 2021 09:50, edited 1 time in total.

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 09:49

Frankie se la prende con quegli imbecilli di climatemonitor e di tutti gli XTOLT del mondo

 

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 09:40

fai veramente pena, è triste constatare leggendoti l'effettiva esistenza in vita di decerebrati totali 

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: XTOL on Martedì 02 Novembre 2021 09:26

se gli utili idioti "alla uillie" avessero guardato passare il corteo di bidon o sfrecciare gli oltre 400 jet privati a glasgow per il cop, avrebbero toccato con mano il mondo che otterranno:

Questi vertici servono a mostrarci come è la società autoritaria globale nell'idea delle élite. Nella società del Grande Reset a coloro che siedono al vertice della piramide sarà consentito fare tutto che agli altri è proibito. Al vertice del governo mondiale si potrà consumare e inquinare quanto si vuole e si potranno ammassare ricchezze sconfinate. Sotto, alla base di questa società distopica, ci sarà una moltitudine di poveri che non avranno nemmeno diritto a spostarsi liberamente e dovranno condividere tutto senza avere diritto alla proprietà privata. 

 

ma, essendo utili idioti, si cullano nelle loro fantasie infantili

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: XTOL on Martedì 02 Novembre 2021 08:59

Le Previsioni di CM – 01/07 Novembre 2021

Consigli per il Rescue Team

La configurazione sinottica in questione rientra nella casistica “da manuale” del maltempo autunnale sull’Italia, con i versanti tirrenici e il Triveneto particolarmente esposti e penalizzati dalla combinazione della direttrice del flusso e da fattori orografici. E le prime abbondanti nevicate sulle Alpi a quote medio-alte (di cui però non bisognerà parlare).

Da secoli a questa parte Novembre è sempre stato considerato come un mese molto piovoso sull’Italia. In linea, del resto, con le statistiche climatologiche. E, tristemente, in linea anche con la conta degli eventi alluvionali che da secoli a questa parte interessano la penisola italiana in questo periodo dell’anno (solo per citarne uno tra i tanti, proprio nella prima settimana di Novembre di 55 anni fa si verificò la disastrosa alluvione di Firenze).

Oggi no, perché qualsiasi evento meteorologico deve diventare pretesto per gonfiare bolle finanziarie ESG in borsa e per giustificare “transizioni” disumane che arricchiscono uno sparuto club di trilionari a danno di miliardi di persone.

Anche la prossima settimana non farà eccezione, con il solito club di esperti-una-climazzata-al-chilo che ci spiegheranno che piove “troppo” perché il mare “è troppo caldo” (tacendo sulle nevicate alpine perchè imbarazzanti per la narrativa). E non, semplicemente, perché è Novembre.

Va da sè che le anomalie termiche dei mari circostanti la penisola italiana sono tutt’altro che apocalittiche, come mostra l’ultimo aggiornamento del NOAA qui di fianco, con il Tirreno centrale (principale obbiettivo del prossimo peggioramento) in sostanziali condizioni di normalità termica.

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 08:49

Non puoi certo basarti sulla buona volonta del consumatore come implicava Uillie. 

---------

e chi lo dice ?

io vedo proliferare app per la vendita di qualsiasi cosa abbigliamento perfino intimo compreso usata, vedo boom biciclette elettriche e solo muscolari, vedo condivisione auto con car sharing e servizi di mobilità vari imminenti, vedo rinnovabili e case passive che chi vuole e può dovrebbe scegliere... la buona volontà conta eccome ... io l'auto nuova la compro col cazzo ma non perché non me la posso permettere ma perché vivo sulla Terra e se tutti compriamo l'auto nuova non esisterà più alcuna possibilità di usarla


 Last edited by: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 08:51, edited 1 time in total.

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: Ganzo il Magnifico on Martedì 02 Novembre 2021 08:45

PC Anti> "Si si, prova a vendere i tuoi prodotti in uno stato estero senza accordi commerciali, poi mi fai sapere."

 

'n hai capito.

 

Per impedire di comprare articoli dalla Cina dovresti mettere sanzioni e/o dazi, o comunque fare accordi legati al carbon printing. Non puoi certo basarti sulla buona volonta del consumatore come implicava Uillie. E mi sembra che non solo nessuno abbia la minima intenzione di farli, ma che anche volendo non abbiano nemmeno la forza economica e politica per poterlo fare.

 

Sono scelte che sono oramai esclusivamente in mano ai cinesi. Quindi Greta vada da Xi Jinping invece di fare il teatrino e rompere i coglioni a quel vecchio rincoglionito di Draghi.

 

-------------------------------------

 

Gano> Non è mai successo nella storia che la gente smettesse di comprare i prodotti di un paese se questi sono economicamente convenienti.

 

Se pensi che possa succedere sei un imbecille.

 

Uillie> "per far diminuire l'inquinamento cinese è facilissimo, basta che tutti gli altri Gano compreso smettano di comprare i loro prodotti, considerando che sono diventati la fabbrica del mondo si farà a meno di quasi tutto"

Slava Cocaïnii!

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: XTOL on Martedì 02 Novembre 2021 08:32

si sono dimenticati di segnalare quanta co2 produciamo a ogni espirazione

 

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 06:14

due complete teste di cazzo ieri a Glasgow

 

'oggi raggiungere quegli obiettivi nel 2050 con le sole rinnovabili non è realistico'

'Quindi il nostro primo obiettivo è cambiare la produzione di energia primaria ed elettrificare tutti i comparti che oggi producono CO2.....Ora su questo, noi aspettiamo e stiamo tutti lavorando, la tassonomia europea.'

 

https://www.governo.it/it/articolo/cop26-conferenza-stampa-del-presidente-draghi-e-del-ministro-cingolani/18449

 

la dico semplice e 'tassonomicamente' comprensibile .... ANDATE A FANCULO TESTE DI CAZZO DISASTRI UMANI DRAGHI E CINGOLANI


 Last edited by: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 06:15, edited 1 time in total.

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 05:31

Energie rinnovabili, perché l’Italia è così indietro. Tutti gli ostacoli agli impianti

(Milena Gabanelli e Fabio Savelli – corriere.it) – 

Brindisi 2021: un’area inquinata da polveri di amianto,  da bonificare da 5 anni, e da riconvertire. Arrivano finanziamenti privati per installare sul terreno pannelli solari, ma la Provincia si oppone: «Non si può fare perché il terreno è di pregio» e fa ricorso al Tar, che le dà ragione. Della bonifica di cui sopra si sono tutti dimenticati. Prodigi di un Paese sommerso da una lunga fila di autorizzazioni e dove vengono interrogati tanti enti, anche per produrre energia da fonti rinnovabili su cui siamo tutti d’accordo. A parole.

GLI IMPIANTI FERMI DA ANNI

Entro il 2030 dobbiamo realizzare 70 gigawatt da fonti rinnovabili. Oggi ne facciamo meno di un gigawatt all’anno (0,8 Gw), nonostante le richieste di connessione a Terna siano per 146 gigawatt, più del doppio di quelle che dobbiamo fare.

Al netto di quelle che già in partenza non hanno i requisiti, perché si produce così poco? Partiamo dalle autorizzazioni. Per approvare un parco eolico o fotovoltaico servono cinque passaggi autorizzativi: 1) Via Ministero ambiente; 2) Via regionale; 3) Conferenza dei servizi; 4) Autorizzazione per l’impianto specifico; 5) Licenza di officina elettrica. E poi altri sei per connetterlo alla rete di Terna. Tempo: sei, sette anni. Quando va tutto bene. Perché Regioni, Comuni, Province spesso bloccano i progetti non graditi ai loro cittadini. Solo in Puglia 396 impianti piccoli e grandi sono fermi da 8 anni. Nel Lazio 126, per 2,2 miliardi di investimenti tra Viterbo e Latina, sono stati fermati dal Ministero della Cultura.  Ma la Regione ha appena deciso di metterci del suo con il completo blocco ai nuovi impianti in attesa di una riorganizzazione delle aree su cui installarli. Una moratoria che è stata già bocciata dal Consiglio dei ministri, che l’ha rimandata alla Consulta perché lederebbe il principio di leale collaborazione Stato-Regione.

LO STATO CONTRO SE STESSO

Quando non c’è accordo, chi deve decidere è Palazzo Chigi. Sul suo tavolo ci sono oggi 40 progetti per 6 gigawatt, autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e bloccati dal Ministero della Cultura. Quali siano e perché non è dato sapere: «Si tratta di informazione sensibile» dice la portavoce. Chiedere quali sono i criteri di valutazione delle Sovrintendenze è esercizio vano. C’è una griglia tecnica, osservano dal dicastero guidato da Dario Franceschini, ma alla richiesta di indicazioni sulle variabili prese in considerazione la risposta è sempre la stessa: «Dipende».

Alzare una pala eolica può complicare il volo degli uccelli, o deturpare la vista dei nuraghi, come è successo in provincia di Sassari, dove è sfumato l’investimento da 130 milioni della ErgLa stella polare dovrebbe essere la direttiva europea sul paesaggio. Ma il paesaggio è un concetto filosofico: con buona approssimazione potremmo definirlo come la sintesi dell’interazione tra uomo e ambiente. Se ci sono progetti che vanno a impattare sulla vista da diverse alture, si segnala dunque la sua trasformazione, e il voto è negativo.

LE AREE VINCOLATE E LA DISCREZIONALITÀ

Si aggiungono le aree vincolate, dove non si può far nulla, e nessuno pensa di metterci il becco, anche quando la ricognizione è datata. Per questo è stata prevista una Sovrintendenza speciale con una segreteria tecnica di 35 esperti: archeologici, avvocati, ingegneri. Prenderanno servizio da novembre, con il compito di valutare dove mantenere il vincolo e dove rimuoverlo, anche in considerazione del fatto che questi impianti non sono permanenti, come può esserlo una cava. Bisogna poi fare i conti con i territori e la pressione del consenso, che determina un innesco di relazioni, voti, dunque poteri ostativi. Difficile per un sindaco o un presidente di Regione rivincere le elezioni se approvi progetti che i cittadini non vogliono. Eppure, dovrebbero contare solo i requisiti che la natura impone: le mappe dei venti, l’irraggiamento solare, oppure la densità dei pannelli installati in una determinata zona.

LO SPRECO A NORMA DI LEGGE

Un altro ostacolo che scoraggia gli investimenti è il divieto di accumulo: la legge impedisce al distributore di energia di stoccare quella prodotta da fonti rinnovabili. Vuol dire che quando c’è molto vento e produci più energia di quella che ti serve, quella in eccesso la butti via, causando da una parte un mancato ritorno sull’investimento, e dall’altra una riduzione della quantità di energia disponibile. Le conseguenze sono due: 1) una scarsa partecipazione alle aste bandite da Terna per i grandi impianti, tant’è che nel 2019 i primi tre bandi sono andati deserti, e si è dovuti arrivare al quarto per raggiungere una presenza del 24%. In più con le norme attuali vengono ammessi a gara solo gli impianti da realizzare su terreni fortemente degradati. 2) Aumenti dei prezzi medi di assegnazione: l’eolico è passato da 57 euro a megawattora a 68. Alla fine la ricaduta di una programmazione non definita si scarica sulla bolletta. Già da ora il costo delle rinnovabili è più vantaggioso delle altre fonti di produzione di energia elettrica: 45-50 euro a megawattora con il solare, 50-60 con l’eolico, contro il picco dei 140-145 del gas. Mentre non si riesce ad aggiudicare le aste e si butta via l’energia che non è possibile stoccare, il costo del metano che importiamo soprattutto da Russia e Stati Uniti ci ha costretti a mettere due miliardi in manovra per ridurre le spese a famiglie e imprese.

EOLICO IN MARE

Le esperienze del nord Europa stanno spingendo le piattaforme off shore. Al largo delle coste di PugliaSicilia Sardegna, sono state fatte richieste per 17 gigawatt. Ma tutto è sospeso in una lunga catena di punti interrogativi. Gli impianti si faranno solo se Terna costruisce gli elettrodotti che collegano le pale alla terraferma, e Terna i soldi li investe solo se è sicura che gli impianti poi si faranno. Una garanzia che nessuno è in grado di dare poiché gli enti locali spesso si mettono di traverso dicendo: «Per il nostro fabbisogno non servono grandi impianti». Tutte queste incertezze spiegano perché in tanti fanno richiesta, ma quando anni dopo arriva l’ok, in pochi investono. Infatti nel 2020 è stato installato l’1,3% delle domande di autorizzazione partite nel 2014. Nonostante il piano da 18 miliardi in 10 anni appena annunciato da Terna, non è così facile mettere a fattore comune gli investimenti dei privati con le grandi dorsali elettriche del Paese. Di tempo però ce n’è poco, e se passa in discussioni, i 5,9 miliardi del Pnrr previsti per le energie rinnovabili (soldi per la gran parte prestati), o tornano indietro, o rischiamo di dilapidarli producendo futuro debito.

COSA CAMBIA D’ORA IN POI?

Il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani ha dato alle Regioni sei mesi di tempo per individuare le aree idonee dove mettere gli impianti. Dovranno correre perché la gran parte ha normative ferme ai primi anni Duemila senza aver censito alcunché. Ma quali caratteristiche devono avere? Vanno individuate fra le aree già sfruttate ma deteriorate, nei siti industriali abbandonati, fra i terreni classificati come agricoli ma abbandonati. Uno studio del Politecnico stima che l’installazione di 30 gigawatt da fonti rinnovabili tramite impianti di grande taglia richiederebbe l’uso di 460 chilometri quadrati di territorio, che corrispondono a meno del 4% delle aree agricole inutilizzate.

Bisognerà vigilare con attenzione, perché gli speculatori sono già in pista: se sai in anticipo quali sono i terreni che finiranno in elenco, li compri a poco e poi li rivendi a tanto all’operatore che ci costruirà un impianto. Sul fronte delle autorizzazioni, con il Decreto Semplificazioni sono più veloci; con il Pnrr invece, è stata introdotta una «corsia preferenziale» per le opere che contiene, semplificando tutte le procedure. I tempi quindi «dovrebbero» passare dai 6 anni di oggi a 260 giorni. Nulla però impedirà al Ministero della Cultura di dire «qui no». O ad un ente locale di dire «no». Perché tutti vogliono un mondo più ecologico, ma non sotto casa.

dataroom@rcs.it

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Martedì 02 Novembre 2021 05:10

Qui ci vuole un reset di quelli proprio great great.

----------

2030 Anti e l'Umanità finalmente si libera di tutte le coglionate ( proprietà privata, denaro, religione, rappresentanza, politica, .... ) per cui si è sparata sui coglioni e a vicenda per millenni ... questa COP26 senza Cina e Russia e con l'India che parla di 2070 cazzo vuoi partorisca ... ci pensano Greta e i suoi ragazzi a rifiutare il consumismo capitalista

 

il premier del nostro governo di merda mentre unico al mondo finanzia le endotermiche, trivella l'adriatico, blocca le pale eoliche in adriatico perché a 10 km dalla terraferma danno fastidio all'occhio,  ancora unici al mondo non abbiamo a questa cop26 un delegato per il clima , ecc. ecc. CIANCIA anche alla COP26 (prima di andarsene lasciando per noi NESSUNO) di successi inesistenti spalleggiato dall'intera informazione servile di merda

 

Il flop trionfale

(MARCO TRAVAGLIO – Il Fatto Quotidiano) –

Il flop del G20 sulla stampa internazionale: “Vertice debole” (Cnn), “non riesce a colmare le divisioni” (Los Angeles Times), “progressi limitati… le possibilità di rimanere al di sotto di 1,5 gradi stanno svanendo” (The Guardian), “I Paesi del G20 non riescono a concordare obiettivi climatici più ambiziosi” (Frankfurter Allgemeine Zeitung).
Il flop del G20 sulla stampa italiana di domenica: “Obiettivo 1,5 gradi senza più una data” (Corriere), “La strada è in salita” (Repubblica), “Trattativa in stallo” (Stampa).
Il flop del G20 sulla stampa italiana di lunedì, dopo che Draghi si è autoelogiato per il “successo” e il “passo in avanti”: “La tattica dell’empatia. Così Draghi ha ‘smosso’ anche Pechino e Mosca ed evitato il fiasco finale”, “Il premier tessitore che consolida i nuovi equilibri… Difficile negare il successo del G20. Voto 9” (Corriere), “Un passo avanti per curare il clima”, “Il tessitore Draghi: ‘È stato un successo, teniamo vivi i sogni, è la vittoria del multilateralismo con Russia, Cina e India’”, “Draghi sottolinea giustamente il successo”, “Greta ragazza incontentabile… Draghi è stanco: qualcosa ha costruito” (Repubblica), “Successo di Draghi, ma spiccioli per il clima” (sic), “Bentornato multilateralismo”, “Ora Cina e Russia vanno recuperate”, “Il premier è il faro del dopo Merkel” (Stampa), “Passo avanti sul clima”, “Nuovo corso mondiale e l’Italia guida la svolta”, “Il multilateralismo soppianta i populismi” (Messaggero).
Il flop del G20 di Roma secondo la stampa italiana, se a presiederlo fosse stato Conte: “Il G20 di Giuseppi senz’anima né visione”,“Disastro/catastrofe/ flop/caos/figuraccia mondiale del Conte Casalino”, “Disfatta della pochette populista in mondovisione”, “Ciancia di multilateralismo per nascondere che è un servo di Putin e Xi Jinping, che però lo snobbano e non vengono”, “Multilateralismo? No, trasformismo: lo schiavo di Casalino ci svende a Mosca e Pechino, come già a Caracas, e stringe la mano a Erdogan dopo avergli dato del dittatore”, “Da Trump a Biden, gli Usa lo elogiano per compassione”, “I Grandi del mondo sfilano al funerale dei 5Stelle”.
Roma sede del G20 con la Raggi: “I Grandi accolti da topi e cinghiali”, “Slalom dei Venti tra buche e rifiuti”, “I Grandi con la mascherina per non sentire la puzza”, “Biden si porta 50 Suv perché ne perderà la metà nelle buche e nei roghi dei flambus”, “Caos Roma”, “Raggi vattene”.
Roma sede del G20 con Gualtieri, ma senza giunta: “Boom di turisti”, “Il Centro torna ai romani. C’è persino chi si sposa”, “Gualtieri fa da guida alle first lady: ‘La città ha superato la sfida’”, “Vince la grande bellezza” (Messaggero).

Sempre sia lodato.

 

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: antitrader on Lunedì 01 Novembre 2021 23:04

Will,

fino a un paio di anni fa i rifiuti di plastica italiani se li prendeva la Cina.

Pensa a che livello di aberrazione e' arrivato il capitalismo: produci in Cina, trasporti e consumi

in occidente e poi rimandi gli scarti in Cina.

Qui ci vuole un reset di quelli proprio great great.

 

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: lmwillys1 on Lunedì 01 Novembre 2021 22:43

dicevo che l'occidente che punta il ditino contro la Cina a cui ha demandato tutte le produzioni inquinanti e anche le altre è veramente ipocrita ... per giunta nonostante ormai faccia poco più di un cazzo l'occidente continua ad inquinare procapite più della Cina, figurarsi se rimpatriasse le produzioni delocalizzate


 Last edited by: lmwillys1 on Lunedì 01 Novembre 2021 22:44, edited 1 time in total.

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: Bullfin on Lunedì 01 Novembre 2021 22:28

si si Gano in pratica vi diceva... occhio che la Cina va avanti da sola, il resto non ha un cazzo. NOn avrete niente... nulla di nulla segregati e chippati dentro casa a vedere netflix, quei pochi che avranno un lavoro guadagneranno di sussistenza come quelli che guarderanno netflix, non avrete giorie, svaghi, zero... solo realta' virtuale di Meta del cazzo e sgobbare...

Che vita di merda farete... meglio morire o andarsene via.. va...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Clima, Riscaldamento Globale  

  By: antitrader on Lunedì 01 Novembre 2021 22:19

Si si,

prova a vendere i tuoi prodotti in uno stato estero senza accordi commerciali, poi

mi fai sapere.

Ma che te non vai oltre il mercato di Scandicci.