Re: Clima, Riscaldamento Globale ¶
By: XTOL on Lunedì 17 Gennaio 2022 15:42
bene, allora riporto alla vista un post attinente il thread:
Accettare l’Evidenza – Sulla Paleoclimatologia
Come per tante altre cose, si può comprendere il presente (anche quello climatico) solo confrontandolo con il passato, così da capire se oggi accadono cose insolite o è tutto nella norma. A riguardo siamo fortunati perché i climatologi, con la paleoclimatologia, sono fortissimi in storia. Sanno infatti raccontare la storia del clima di tempi ben più remoti di quanto si potrebbe immaginare. Ad esempio, il seguente grafico mostra le variazioni delle temperature (in alto) e della CO2 (in basso) su quel grande ghiacciaio che è la Groenlandia: dall’ultima glaciazione ha fatto quasi sempre più caldo di oggi e con valori inferiori della CO2
I paleoclimatologi sono però andati molto ma molto più indietro dell’ultima glaciazione. Ad esempio, il prossimo grafico mostra le fluttuazioni delle temperature degli ultimi 400mila anni ricavate dal ghiaccio antartico accumulatosi nelle ultime 4 glaciazioni: è evidente che oggi non siamo ancora arrivati ai picchi massimi delle precedenti fasi interglaciali:
Sebbene molto (ma molto) più giovani, hanno tanto da raccontare anche i ghiacciai alpini. Ad esempio, studiando quello austriaco dello Weißseespitze si è scoperto che 6mila anni fa le Alpi erano prive di ghiacciai e quindi le temperature medie erano necessariamente più alte di oggi. Un’epoca in cui le temperature estive nel sud della Groenlandia erano, non a caso, 12°C più alte di quelle odierne. Gli stessi anni dei graffiti di Alta che ho ricordato nel primo post di questa serie. Molto interessante è anche l’analisi delle variazioni di temperatura e dell’estensione del ghiacciaio presso l’Hospice du Grand-Saint-Bernard, un monastero-rifugio sul Colle del Gran San Bernardo (dove hanno selezionato l’omonima razza di cani):
...il prof. Uberto Crescenti conclude il suo lavoro del 2009 “É possibile che stiamo assistendo ad un riscaldamento globale; ma questo è di origine naturale, ossia fa parte della naturale evoluzione climatica che sempre in passato è stata registrata sul nostro pianeta”
Molto interessante è anche quest’altro grafico che riporta la variazione di pochi decimi di grado delle temperature medie globali misurate dai satelliti negli ultimi quarant’anni:
È evidente (ma anche incompatibile con l’allarmismo climatico) la stasi del primo quindicennio del XXI secolo, chiamata dai climatologi “hiatus”.