La grandezza, troppo spesso dimenticata, della musica classica (e dell'opera) italiana - lutrom
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By: lutrom on Lunedì 03 Ottobre 2011 01:16
Notare, se non sbaglio, che per quanto riguarda la musica qui vedo citati solo nomi di gente di lingua tedesca: infatti conta molto anche il fatto che la musicologia abbia molti soldi a disposizione (come è il caso di quella tedesca) e che tuttora il popolo tedesco sia appassionato di musica classica (colta) in una misura di gran lunga superiore agli italiani (ormai ridotti ad ascoltare quasi solo cantautori e cose simili) con una ignoranza musicale spesso colossale. Nel campo della musica il contributo dell'Italia alla musica occidentale e tedesca è stato grandissimo, immenso (Vivaldi, Monteverdi, Palestrina, Rossini, Scarlatti, ecc. ecc. ecc.), e l'Italia è stata la base grandissima su cui i tedeschi hanno potuto costruire la loro musica (figlia di quella italiana per moltissimi aspetti); purtroppo molti nomi di grandi compositori italiani del passato sono oggi sconosciuti (anche perché spesso non esistono neanche registrazioni dei loro capolavori, né in Italia ci sono appassionati e soldi per questo, né studiosi, cosa che invece in Germania c'è!!!): tra l'altro c'è il problema, per quanto riguarda la musica e l'opera italiana, di riconoscere il grande valore dell'opera buffa italiana (o comunque con elementi buffi o comici), che è considerata erroneamente di serie B (pensiamo a Rossini) -e questo a causa anche della musicologia tedesca la cui musica, spesso molto profonda, è anche però talora più "pallosa" di quella italiana-; ma pensiamo anche, per l'Italia, alla scuola napoletana, scuola napoletana che nella storia della musica è stata importantissima (famosissimi in tutta Europa erano i conservatori napoletani), cosa che oggi non sa quasi nessuno, e la scuola napoletana è stata importantissima in maniera diretta anche per compositori sommi come Mozart -la cui opera è la sintesi tra musica napoletana italiana e musica tedesca europea- o per compositori bravi ma sopravvalutati come Haydn: e purtroppo oggi si ricorda Napoli quasi solo per la... munnezza...).
Ho già parlato qui di quando facevo il musicologo e mi occupavo di Giacomo Carissimi, un grande della musica italiana e mondiale del '600, purtroppo caduto in "disgrazia" dopo il Seicento anche perché somma espressione musicale della Controriforma (era un gesuita ed i suoi oratori avevano una forte componente anche ideologica: i suoi manoscritti -oggi abbiamo solo copie- è andata distrutta insieme ai suoi ricordi quando l'ordine venne soppresso nel Settecento). Nel '600 però moltissimi compositori, grandi e meno grandi, venivano a Roma da tutta Europa per studiare musica con Carissimi, all'epoca famosissimo, ma Carissimi non si spostò mai da lì, neanche per andare a ricoprire prestigiosi incarichi musicali all'estero (tra l'altro fu chiamato dall'imperatore: infatti nella storia della musica i musicisti italiani sono stati spesso dei grandi maestri per europei e tedeschi, e ad esempio la musica di Carissimi è considerata il "prototipo della musica moderna").
Per chi è appassionato, qui sotto ho messo link ad un oratorio di Carissimi (in latino), Iudicium extremum, oratorio che per potenza espressiva ricorda la Cappella Sistina.
P.S.: e scusate le chiacchiere sulla musica italiana del passato, ma qiuesta è una delle mie passioni principali... (qui su questo sito si parla spesso della grande arte, ma quasi mai della grande musica)
^Oratorio Iudicium extremum I #http://www.youtube.com/watch?v=-b1RDJ4BH6g&feature=results_video&playnext=1&list=PL8DA96E71CDA2425E^
^Oratorio Iudicium Extremum II #http://www.youtube.com/watch?v=mc6k_cV0_Mw&feature=autoplay&list=PL8DA96E71CDA2425E&lf=results_video&playnext=2^