By: Andrea on Lunedì 07 Febbraio 2005 15:55
Gilberto, stiamo deviando il discorso dal quesito originale di Gianlini, col quale mi scuso.
Le considerazioni che fai, e che ha più volte fatto lo stesso Zibordi, sono senz'altro verissime.
Per quanto ho avuto modo di conoscerti, guardi con interesse e ammirazione agli USA, ad esempio.
Ispirati a loro, allora. Per prima cosa nella mentalità USA c'è ben impresso che se ci si prepara alla sconfitta irrimediabile, la sconfitta è l'unico risultato che si può ottenere.
Evito di coinvolgere Berlusconi e il suo ottimismo (molto più statunitense come atteggiamento).
D'altro canto se uno dovesse impegnarsi solo nelle battaglie di sicuro successo, credo che smetteremmo di respirare tutti dal momento che la guerra contro la morte è persa in partenza.
L'8 maggio del 45 i (pochi) tedeschi rimasti non è che abbiano deciso di estinguersi ... idem i giapponesi ad agosto ...
Insomma, a risollevarsi ci si può sempre riuscire; però bisogna almeno aver la voglia di provarci. Così la vedo io. Il fatto che anche a giovani benestanti questa voglia difetti mi mette tristezza.