Ma chi ha comprato azioni allora ? - gz
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By: GZ on Domenica 29 Aprile 2007 01:15
Su MilanoFinanza di oggi c'è un pezzo (che non posso linkare perchè con password) che spiega come la percentuale di italiani che investe in borsa è SCESA all'8% NEGLI ULTIMI QUATTRO ANNI MENTRE LE BORSE RISALIVANO AI MASSIMI
Nel 2000 si era arrivati al 18% di italiani adulti che erano investiti in azioni e oggi siamo scesi solo all'8% che ha azioni !. Questo dato è confermato dai riscatti sui fondi comuni azionari anche nel 2006 e inizio 2007 ed è un dato incredibile. Perchè le borse sono salite dal 2003 del 70% nei casi peggiori (L'S&P 500) al +200% o 250% in quelli migliori (le small cap europee tipo i titoli dello "Star" italiano o gli emergenti Brasile, India e simili).
Ormai è troppo tardi perchè la massa del pubblico italiano (o americano) entri in borsa dopo che il Mibtel è risalito dal minimo del 2003 del 130% fino ai massimi del 2001.
Non funziona così, la "gente comune" non aspetta 3 anni e poi compra di colpo dopo aver lasciato salire il mercato, di solito si entusiasma gradualmente guadagnando anno per anno e poi alla fine ha il periodo di vera euforia irrazionale, che nasce però dal fatto tangibile di stare guadagnando da alcuni anni sempre di più
Lo stesso è accaduto in America in buona parte. Il pubblico i soldi li ha messi negli immobili e nei prodotti strutturati in prevalenza. Ma chi ha comprato azioni allora ?
1) Le aziende stesse, a New York hanno comprato azioni proprie per 600 miliardi solo da inizio 2007, hai ogni settimana Exxon o IBM che lanciano programmi di acquisto delle proprie azioni da 5 o 10 miliardi, il 10% del flottante è sparito assorbito dalle aziende che usano la cassa per comprare azioni più che fare investimenti. Exxon ha investimenti in programma per 6 miliardi mi sembra e acquisti del proprio titolo per 10 miliardi e di trovare petrolio ce ne sarebbe bisogno
2) Poi sono altre aziende che comprano, ci sono stati circa 1.400 miliardi di dollari di acquisizioni in un anno solo in Europa se ricordo bene, solo ieri hai ABN Amro-Barclay's che è la più grande fusione bancaria della storia, parliamo di 75 miliardi circa
3) infine i mega fondi di private equity che in pratica sono finanzieri privati che raccolgono denaro da mega fondi pensioni, banche d'affari o famiglie ricche e poi prendono a prestito due o tre volte l'importo, cioè raccolgono 30 miliardi e poi prendono a prestito 90 miliardi e bam! hanno 120 miliardi per comprare una società e se gli va bene, se fanno il 10%, lo moltiplicano per 3 perchè usano una "leva" del debito elevata
Il punto però è questo: sia le società che comprano proprie azioni, che le società che lanciano OPA e fanno fusioni, che i i mega fondi di private equity USANO IL DEBITO, non usano solo il denaro contante che hanno nel conto corrente e basta !
Il rialzol del 1996-2000 era "sano" in confronto perchè il pubblico dei dentisti e ristoratori non andava in banca a prendere a prestito per comprare azioni di Tiscali e TIM, usava soldi contanti per comprare azioni
Nel rialzo del 2004-2007 invece le società e le istituzioni usano la "leva finanziaria", IL DEBITO, anche le IBM o Enel che comprano proprie azioni o lanciano OPA su Endesa aumentano sempre il loro debito. Dato che oggi le cose vanno bene e i profitti sono alle stelle mentre i tassi sono ancora relativamente bassi indebitarsi aumenta il rendimento del capitale investito per cui caso per caso sembra giustificato (al momento il debito costa un 5%, 6-7% nei casi più rischiosi in europa e le aziende rendono di più...)
Ma l'effetto cumulato totale è che in questo modo ci sono 3.000 o 4.000 miliardi di indebitamento che si aggiungono ora ogni anno, solo per comprare azioni (tramite OPA, "buyback" di proprie azioni, ritirare dal listino società quotate, acquisizioni...)