Il nuovo Congresso americano - gz
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By: GZ on Giovedì 04 Gennaio 2007 14:15
Oggi i Democratici si insediano come nuova maggioranza al Congresso USA e si vedrà se mantengono le promesse fatte in campagna elettorale di imporre sanzioni alla Cina per imporle di aprire di più i suoi mercati e di rivalutare la moneta
Sotto Clinton i Democratici erano stati per aprire il mercato americano a tutti e il deficit USA che era sui 70-80 miliardi annui nel 1995 ha cominciato a salire da allora e i repubblicani ovviamente hanno sposato la politica di free trade al 100%. Ora però una parte dei democratici ha interpretato il malcontento dei lavoratori e ha stravinto l'elezione soprattutto su questo tema economico
Negli ultimi cinque anni ci si è abituati a considerare normali due cose che non lo sono solo perchè per ora non producono conseguenze sui mercati
1) La Cina nonchè anche messico, corea, giappone, india, malesia... sono cresciute in modo accellerato e questo è bene nel lungo periodo probabilmente per tutti, ma nel breve periodo A SPESE DELL'AMERICA intesa come fabbriche e posti di lavoro manifatturieri di cui ne sono spariti 4 milioni dal 2000 e 8 milioni dal 1996 (e anche, in misura minore, dell'europa). Oltre ai posti di lavoro visibili ovviamente la pressione della concorrenza cinese, delocalizzazione nonchè immigrazione massiccia ha messo sotto pressione i salari nel settore privato in occidente
2) La Cina cresce al 10% per 5 anni e l'India altrettanto ora, cioè crescono a ritmi doppi di quelli a cui crescevano ai loro tempi i paesi occidentali che si industrializzavano, solo che questo ritmo non è normale.
Non ha senso che l'export della Cina sia passato in 8 anni da 100 a 1.000 miliardi di $ su un PIL oggi di 2.800 miliardi. Non è così che l'Italia o l'Inghilterra o gli Stati Uniti o la Francia si sono industrializzate. Noi abbiamo avuto una crescita molto più lenta ed oscillante e ad esempio il costo del lavoro dei paesi occidentali che si industrializzavano ERA PIU ALTO, NON PIU BASSO degli altri paesi.
Quando gli Stati Uniti si sono industrializzati i loro salari erano più ALTI dei paesi in cui esportavano, il contrario esatto della Cina o India. E per questo motivo la domanda di consumi interna in America o Europa cresceva e non dipendeva tutto solo dall'export come ora per la Cina dove costituisce il 40% del PIL
Qui invece hai che invadono con prodotti assolutamente ANALOGHI i mercati di paesi ricchi grazie solo ed unicamente al lavoro a buon mercato. La Cina e l'India fanno esattamente gli stessi prodotti che facciamo noi, solo che pagano il lavoro un decimo e non pagano niente per pensioni, ambiente e simili, in più, tengono le loro valute sottovalutate artificialmente del 20 o 30% e tengono i tassi a livelli assurdamente bassi pompando moneta
Come mai funziona ? Perchè il mercato finanziario globale dominato dalle varie Goldman, UBS, Merril, Barclays, Credite Suisse, Lehman, Deutsche Bank, Citigroup... li aiuta a riciclare i dollari che incassano dall'export in america e inghilterra comprando titoli di stato e obbligazioni immobiliari. In questo modo i tassi di interesse non salgono nel mondo, le valute stanno ferme, i consumatori anglosassoni vedono le loro case salire di valore e possono indebitarsi e comprare altre merci dall'Asia e poi anche le borse salgono e tutti sono contenti
I governi occidentali con le loro banche centrali hanno avuto interesse perchè in questo modo hanno potuto anche loro aumentare la liquidità consentendo alla gente di consumare di più grazie agli aumenti del valore della ricchezza finanziaria (case, titoli ed azioni) che è un sistema indolore di creare benessere e i bassi tassi di interesse fanno comodo quando hai grossi deficit pubblici
Inoltre la lobby delle multinazionali che al Congresso americano conta e finanzia tutti ha spinto in questa direzione perchè le "multinazionali" come dice la parola ora sono veramente società i cui managers guardano al mondo e non al paese di appartenenza, gli interessi di una IBM o Cisco sono quelli dei loro managers multi-miliardari i quali vogliono far salire il titolo in borsa per incassare stock options e quindi spostano tutta la produzione in Cina e i call center in India e fanno di tutto per attirare investitori sul loro titolo da tutto il mondo.
Che poi al loro paese di origine spariscano 100 mila posti di lavoro ben pagati in fabbrica sostituiti da altri meno pagati nei centri commerciali o più precari nell'immobiliare non importa, basta che queste famiglie americane spendano lo stesso indebitandosi con mutui immobiliari. I quali mutui immobiliari vengono "impastati" e impacchettati a milioni e rivenduti da Lehman, Merril, Goldman, Morgan, Citigroup... sui mercati globali e comprati dalle banche centrali asiatiche, ad esempio e il cerchio si chiude
Il risultato è che l'America in particolare che ha tolto tutte le barriere commerciali con l'Asia è stata "svuotata" di fabbriche da metà anni '90, ma in cambio ha avuto un boom immobiliare del 100% in dieci anni e anche il boom di borsa
Il punto dolente di questo meccanismo sono gli 850-900 miliardi di deficit estero USA (e solo la germania ora non è in deficit in occidente, persino l'australia con le sue materie prime ha un deficit pesante) e la scomparsa di posti di lavoro stabili e pagati bene nell'industria sostituiti da posti nella sanità, immobiliare, ristoranti, servizi finanziari
A livello di mercati finanziari questo meccanismo salta quando vai in recessione causata da un calo dell'immobiliare, come nel Giappone degli anni '80. Ma come si è visto nel 2006 quando hai le banche centrali del mondo coordinate tra loro e la City e Wall Street coi loro miliardi di bonus di incentivo impegnate a farlo andare il meccanismo è piuttosto robusto
Intanto però al Congresso USA ci sono mozioni contro la Cina che prima non passavano, ma ora con il cambio di maggioranza e il clima di insoddisfazione che anche i repubblicani percepiscono possono andare avanti