Quando gira il mercato ?

 

  By: gianlini on Martedì 09 Gennaio 2007 18:16

defil, la raccolta di firme deve anche contemplare un trattamento sanitario obbligatorio per chi ha tendenze allo short ;)

 

  By: acul on Martedì 09 Gennaio 2007 18:05

Eppure secondo me,si stanno indebolendo...magari bisogna aspettare ancora qualche giorno per vedere il -2%, ma gli ultimi max per me non li vediamo piu'.

 

  By: gianlini on Martedì 09 Gennaio 2007 17:44

certo che avresti la mia firma magari facciamo trading hour 14.00-21.00 per tutti i mercati del mondo eccetto gli asiatici dell'est e l'australia a che serve adesso stare aperti dalle 8 alle 14?

 

  By: defilstrok on Martedì 09 Gennaio 2007 17:40

A proposito, gianlini. Vorrei sapere se anche tu vuoi farti promotore, con me, di un comitato per la raccolta delle firme per fare aprire alle 16:15 anziché alle 8:00. Pensi che riusciremo a raccogliere una ventina di firme?

 

  By: defilstrok on Martedì 09 Gennaio 2007 17:36

Se continuiamo di questo passo, gianlini, lo capiremo presto vedendolo salire ancora, semplice!

 

  By: gianlini on Martedì 09 Gennaio 2007 17:16

a puro titolo di curiosità accademica slegata ormai da qualsiasi risultato concreto e monetizzabile, mi chiedo come farà l'IBEX a non scendere dopo aver disegnato un quadruplo massimo e una sequenza di archetti stile finestra veneziana, con base di supporto ora rotta

 

  By: corcas on Martedì 09 Gennaio 2007 15:26

Il tuo discorso fa 'scopa' con quanto detto da Trichet e ottimamente riportato da Fortunato. Già da questi livelli lo yen potrebbe ripartire, vediamo un pò....

 

  By: defilstrok on Martedì 09 Gennaio 2007 15:15

Più che bearish, Corcas, neutral. Ha il fiato corto. Inoltre mi sto convincendo che la discesa del dollaro sarà inarrestabile, sì, ma quanto mai lenta e graduale. La discesa sotto 80 di Dollar Index è troppo traumatica perché si realizzi in questo primo scorcio d'anno. E adesso il testimone dovrà passare allo yen (sia vs Usd che vs Euro, s'intende). Questo anche perché, bene o male, mancano solo una settantina di sedute al 31 marzo, data di chiusura dei bilanci in Giappone. Aggiungiamoci un probabile nulla di fatto della BCE giovedì prossimo; un rialzino dei tassi in Giappone il 19; la stretta sulle banche ventilata dalla Cina. Il movimento importante, stavolta, dovrebbe coinvolgere per lo più indici e yen. A margine incollo questa notizia: Giappone: giro di vite su prestiti,Citigroup chiude agenzie TOKYO (MF-DJ)--Citigroup punta a ridurre drasticamente la sua presenza nel settore bancario giapponese. Lo fa sapere la stessa banca, che punta a chiudere 50 dei suoi 320 sportelli in terra nipponica per ridurre i costi, e ad eliminare 100 dei suoi 800 bancomat. Alla base della decisione del colosso bancario c'e' in realta' una nuova legge approvata dal Parlamento giapponese, che limita fortemente i tassi massimi di interesse chiesti dalle banche sui prestiti ai privati. Per stimolare la ripresa dell'economia negli ultimi decenni Tokyo aveva fatto ampie concessioni al settore bancario, che infatti aveva conosciuto un notevole sviluppo. Ma adesso si e' deciso di attuare un giro di vite sui tassi, che spesso arrivavano a un livello di strozzinaggio: cosi' il tasso massimo consentito scende dal 29% al 20%. Inoltre la manovra avra' un effetto retroattivo e i gruppi creditizi dovranno ridare indietro ai clienti miliardi di dollari per gli interessi eccessivi pagati negli ultimi anni. Cosi' i colossi del credito occidentali stanno studiando un veloce riposizionamento sul mercato giapponese: non solo Citigroup, ma anche General Electric sta valutando un rapido "dimagrimento" delle sue attivita' finanziarie in Giappone. Dow Jones Newswires January 09, 2007 08:06 ET (13:06 GMT) Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl

 

  By: corcas on Martedì 09 Gennaio 2007 15:05

Mmmm, Defil, si direbbe da questo tuo ultimo intervento che stai abbracciando lo scenario bearish per il caro Eurino.....

 

  By: defilstrok on Martedì 09 Gennaio 2007 13:48

Faccio un'ipotesi: che finora i mercati si sono mossi così pilotati sostanzialmente da un movimento armonico (come lo chiamerebbe Fortunato). Ma se, tra il dato sulla bilancia commerciale USA e la BCE, l'euro cominciasse a scendere potremmo assistere ad un generalizzato sgretolamento del quadro generale. E' un ragionamento che ricalca l'intervista apparsa ieri su Bloomberg a Marc Faber (e riportata anche ^qui#http://www.blackswantrading.com/files/5b85b2dc9ec2ab9/bsccc010807.pdf^) che, oltre a non essere un cretino, è sicuramente il più profondo conoscitore dei mercati asiatici

 

  By: defilstrok on Martedì 09 Gennaio 2007 11:22

La cosa che personalmente mi piace meno... ----------------------------- Direi che "universalmente" ci piace meno. Diciamo che dopo questi tre anni dobbiamo dimenticarci il modello di borsa che abbiamo visto per anni: quello di un mercato che riflette gli accadimenti mondiali. Al mercato che reagisce speculativamente e/o emozionalmente, si è sostituita una vera e propria industria, una macchina (per l'appunto sempre più gestita da sistemi meccanico-matematici) praticamente avulsa dal quotidiano e sempre più alimentata da se stessa. In un tale sistema, chi ha un cervello e una pancia e li usa è sconfitto. Vince chi si avvicina sempre più alla macchina. Basta guardare il Dax. A usare testa e viscere ti massacrava. Abbandonati fondamentali e analisi sofisticate (che sono viziate dal tendere a sviluppare proiezioni e previsioni), bastava usare una media a 25 ponderata sul grafico daily: sopra si compra. Da giugno ad oggi ci ha fatto una montagna di shadows continuando a salire, ieri ci ha fatto l'apertura. Le uniche (rare) discese le abbiamo viste quando ci è sceso sotto e una volta recuperata riprendeva a salire

 

  By: gianlini on Martedì 09 Gennaio 2007 10:58

la cosa che personalmente mi piace meno è questa totale anestetizzazione da notizie che ci sta colpendo tutti e colpisce ancor di più il mercato non sembra che niente, forse nemmeno un'atomica dell'IRAn su israele sia più preso in considerazione come minaccia alla prosperità e ricchezza globale d'altronde, ieri ero per saldi in giro, entro in negozio di Ferragamo in Montenapoleone - commesso cinese(estremamente gentile) : ottimi italiano ed inglese parlati clienti: 3 messicani (di Ciutad de Mexico, come sottolineavano con orgoglio) 1 famiglia di brasiliani 2 coppie di nuovi russi mamma e figlia giapponesi altri due asiatici, forse thailandesi, forse malesi una ragazza di chicago (forse lavora al CME) due africani, forse ghana o Costa d'Avorio tutti giovani, sotto i 40 anni, sprizzanti energia e ottimismo (tranne la mamma della giapponese che forse era sui 50) al contrario gli unici italiani, tranne il sottoscritto, erano un paio di vecchietti di quelli che il lifting se lo sono fatti ormai 10 volte

 

  By: gastone on Martedì 09 Gennaio 2007 10:24

la nuova frontiera obbligazionario giu----vedi bund da crollo azionario su ----rally infinito non e' bello nessuno ha insegnato questo nelle universita' ovvero quando salivano tutte e due perche'

 

  By: omero on Martedì 09 Gennaio 2007 01:56

C'é una forte somiglianza grafica tra il 1965 e il 2006. Anche se oramai sono quasi completamente uscito mi auguro che la somiglianza si ripeta nel 2007. Il Bear market del 1966 (-25%) aveva chiuso un grande bull market cominciato nel 1945.

 

  By: Fortunato on Martedì 09 Gennaio 2007 01:18

Relativamente allo studio in modo estremamente rigoroso e scientifico, tra l'altro riconoscuto a livello mondiale , abbiamo nel nostro paese il CNR, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima il cui link è il seguente:www.isac.cnr.it, il cui responsabileè il Prof. Franco Prodi, persona non catastrofista come il fratello e anche non politico, che ho trovato molto interessante e che non può invidiare i catastrofisti, iettatori starnieri e nostrani (non manacano mai) a cui rimando per qalsiasi informazione scientifica per onestà intellettuale e per riconoscimento dei meriti della conoscenza su questo argomento che nè io nè tutti i partecipanti a questo forum, nè politicanti da strapazzo italiani e stranieri possiamo vantare. Leggere qualche libello nelle varie lingue non significa poi avere la conoscenza giusta per argomentare su materie delicate come questa (riguarda tutti noi, nessuno escluso), per non parlare poi dei vari giornalisti (ma sarebbe melio definirli a malapena apprendisti giornalai per la metodologia che seguono nello scrivere articoli) non posso fare a meno di censurare soto ogni aspetto e che si comportano come una mandria di ippopotami in un negozio di cristalleria. Fortunato