Quando gira il mercato ?

 

  By: angelo on Mercoledì 07 Febbraio 2007 23:43

Sullo S&P 500 le stesse osservazioni hanno un sapore diverso e rendono la ricerca di un punto di inversione piu' una necessita' che un lezzo. ___________________________________________________________________ Salve Mr Fog, lungi da me farti cambiare idea, si fa per discutere serenamente di Borsa. Ti riporto gli stessi dati attesi da JCF per il 2006 sull'S&P 500 (sempre in punti indice): EPS 86 Dividendi 24 che - data una chiusura a 1450,02 dell S&P 500 - esprimono i seguenti rapporti: P/E 16,86 Yield% 1,65 Ora, torno a dire che questi sono dati attesi e possono essere non confermati dai consuntivi (vi è implicita una crescita media dell'EPS del 15% sul 2005). Tuttavia, per andare subito al sodo, se il dato di EPS fosse confermato, il valore dei tassi di interesse a lunga compatibile con l'attuale livello di quotazioni determinato in base al FED Model sarebbe del 5,9%. Ora è chiaro che qui c'è meno "margine di garanzia" rispetto al MIB40. Ma anche qui - in base ai numeri - non vedo drammatiche sopravalutazioni. Poi può succedere di tutto, i tassi possono salire e gli utili scendere. Tuttavia, quando faccio trading (attività che tengo distinta da quella di investimento) applico l'unica frase che ho trovato interessante dai libri da 150 $ di Joe Ross: "I trade what I see, not what I think". Perchè non è vero che quando il mercato gira non ci sarà più tempo di prendere posizione. A meno che non si operi sul migliaio di contratti (parlo di S&P) il tempo ci sarà eccome.

 

  By: Mr.Fog on Mercoledì 07 Febbraio 2007 23:20

Vuol solo dire che se si cercano argomenti per NON shortare questo mercato e ci si astrae un momento dalle tecniche ciclico-esoteriche che non si capisce bene quale fondamento abbiano, beh non è che si debba andare troppo lontano. ------------------------------ Ok Angelo, ma far di conto sullo S&PMib puo' valere fino ad un certo punto. Sullo S&P 500 le stesse osservazioni hanno un sapore diverso e rendono la ricerca di un punto di inversione piu' una necessita' che un lezzo. Ripropongo quanto postato un paio di giorni fa:

 

  By: angelo on Mercoledì 07 Febbraio 2007 23:15

il MIB40 come tutti gli indici europei in aggregato costa in modo ragionevole...................... se prendi le small cap italiane tipo Italease, Risanamento, Eurizon, Fidia, Sorin, Mondo TV, Reply... anche la moda come Tods, Valentino, Geox, Poltrona Frau invece vedi dei 25-30 volte gli utili ___________________________________________________________________ Giusto, ma quando shorti il future shorti quell'indice che quota in modo ragionevole, non le small caps (che sono ognuna in situazione diversa. Ma, non sarà un caso, quelle che citi non le toccherei neanche con le pinze). E tuttavia, in ipotesi che vi siano sempre più investitori avveduti che si rendono conto che molte small caps sono prezzate a multipli troppo alti, prima di una inversione degli indici, teoria spiega che dovremmo vedere una divergenza sugli indicatori di "market breadth". Invece, come spiega il blog di Brett Steenbarger, sia l'AD line dell'S&P 500 che quella dell' S&P 600 confermano i massimi degli indici. Insomma, magari si stanno tutti sbagliando, ma sono tremendamente convinti del trend in essere. Poi, magari si inverte stasera, ma il punto è: se si rimane sui dati di mercato siano essi fondamentali o tecnici, beh, rimango dell'opinione che sia difficile trovare dati a supporto di un crollo prossimo venturo.

I titoli piccolo ra costano il doppio di quelli grandi - gz  

  By: GZ on Mercoledì 07 Febbraio 2007 22:28

La valutazione delle società in borsa media (negli ultimi 50 o 100 anni) è stata sui 13 volte gli utili, poi quando l'inflazione è alta scendeva in genere a 8-10 (vedi anni '70) e quando era bassa saliva anche a 15-16 volte gli utili Il MIB40 a 15 volte gli utili e l'S&P 500 a 16 volte gli utili sono quindi prezzati "giusti" per una situazione di bassa inflazione In Europa siamo a 13.5 volte gli utili in media per gli indici quindi sembra OK. Su Bloomberg ieri riportavano però un report di Dresdner che calcola che ci sono 10 mega titoli farmaceutici e energetici che costano 10-11 volte e pesano quanto altri 250 titoli che costano 16-17 volte. Cioè la media è 13.5, ma la mediana è più alta Cioè hai Roche, Glaxo, Telecom Francia, Totalfina, British Petroleum, Shell, ENI e le banche inglesi che costano 10 volte gli utili e con il loro peso abbassano la media se però guardi nei titoli medio-grandi trovi 16-17 volte gli utili in maggioranza e se prendi le piccole viaggi anche sui 25-30 volte gli utili come indici-small cap il MIB40 come tutti gli indici europei in aggregato costa in modo ragionevole perchè ha qualche mega titolo nell'energia, utility e banche come ENI che costa solo 10-11 volte gli utili e abbassa la media se prendi le small cap italiane tipo Italease, Risanamento, Eurizon, Fidia, Sorin, Mondo TV, Reply... anche la moda come Tods, Valentino, Geox, Poltrona Frau invece vedi dei 25-30 volte gli utili Il Russell 2000 in America (che sono DUEMILA titoli piccoli) costa 38 (tre-otto) gli utili, cioè più degli S&P 500 al top del marzo 2000 Se la logica della valutazione economica alla fine dovesse prevalere dovresti avere dei -40% nei titoli piccoli, dei -20% in quelli medi e quelli a grande capitalizzazione invece che tengono questi livelli. Questo non sembra logico, è raro che ENEL e Unicredito non perdano e le piccole facciano dei -30%, ma ci sono diverse cose a mio avviso ora che non sembrano logiche

Cosa ci dice l'analisi fondamentale sul Mib40 ? - polipolio  

  By: angelo on Mercoledì 07 Febbraio 2007 22:03

Che l’analisi fondamentale economica non conta un tubo rispetto all’andamento effettivo degli indici: è ovvio. __________________________________ (Pitagora)______________ No, no, non è mica tanto ovvio. Se si vuole realmente parlare di analisi fondamentale, che è cosa un po’ diversa da quella macroeconomica, riepilogo di seguito alcuni dati di consensus (fonte: FactSet JCF) attesi sui bilanci 2006 sulle aziende dell’S&P MIB (dati espressi in punti indice): EPS 2799 CFPS 5880 DIVIDENDI 1571 Ora, dato un livello dell’indice di 42868, possiamo calcolare i seguenti ratios (EXPECTED): P/E 15,3x P/CF 7,3x YIELD% 3,66% Può darsi che queste stime siano troppo ottimistiche, può darsi che la crescita attesa dell’EPS sia eccessiva (+18,7% sul 2005), ma questi non sembrano proprio ratios da bolla. Inoltre, anche attendendosi che i tassi a lunga siano attesi in significativa crescita dagli attuali livelli e presentino un valore di equilibrio attorno al 6%, se si applica il FED Model, che tutti conoscerete, si ottiene un valore di equilibrio dell’indice di 46.650. Capovolgendo il calcolo, secondo il FED Model, il livello di tassi a lunga compatibile con una quotazione dell'indice di 42.800 punti è il 6,5%, curiosamente un livello molto simile ai tassi dei Bund prima che inziasse l'attuale fase di discesa, che come nota Zibordi ha qualcosa di artificioso (in soldoni: i tassi attuali sembrano davvero un poco troppo bassi rispetto al contesto macroeconomico). Infine, Vi risparmio le attese di consensus raccolte dalla medesima organizzazione sul 2007, poichè l’anno è appena iniziato e le stime raccolte sono poco più che auspici, ma se fossero centrate, beh, il 2007 sarebbe un altro anno di crescita significativa dell’EPS Questo non vuol dire che l’indice debba andare a 46.000 punti. Vuol solo dire che se si cercano argomenti per NON shortare questo mercato e ci si astrae un momento dalle tecniche ciclico-esoteriche che non si capisce bene quale fondamento abbiano, beh non è che si debba andare troppo lontano.

 

  By: corcas on Mercoledì 07 Febbraio 2007 21:10

Non ricordo chi lo ha postato, ma trend-online non era un sito di ultraribassisti che prevedevano fuoco e fiamme al ribasso negli scorsi giorni???? ^cliccaqui...#http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=142187^ , ^rialzo#^

 

  By: angelo on Mercoledì 07 Febbraio 2007 19:55

Che il sistema delle medie mobili abbia funzionato perfettamente: è ovvio. ________________________________________________________________ Solo per la cronaca, il mio accenno alle MM non era per richiamare l'ovvio (e per di più ex post). Norton ha chiesto, come si esce dalla trappola? Uno dei modi più semplici lo aveva suggerito proprio lui in un thread di diverso tempo fa: perchè - si era chiesto - non prendere i segnali di Zibordi solo quando sono confermati dal trend di una MM a lungo (non ricordo se 50 o 200)? In effetti, Norton, quello da lei suggerito (un paio di anni fà credo) era un metodo plausibile.....

 

  By: Pitagora on Mercoledì 07 Febbraio 2007 19:14

Che il sistema delle medie mobili abbia funzionato perfettamente: è ovvio. Che il trend è il tuo amico: è ovvio Che l’analisi fondamentale economica non conta un tubo rispetto all’andamento effettivo degli indici: è ovvio. Ecc.. ecc. : è ovvio E’ anche stucchevole andare a contare e sommare i valori delle azioni mantenute per anni nel cassetto. Tuttora lì, buone buone e ingrassate, alla faccia di tutte le finte e contro-finte del mercato. Il titolo del 3d, è scritto lì in alto a destra in blu e in grassetto. Quando gira ? Gira quando il VIX è arrivato al 15% (adesso è al 10%). No a quel punto non gira, è già girato per bene. Proviamo ad esempio a dire che gira quando si decide ad uscire da questo canale. Anche qui, di certo, ne esce già girato per bene, e chissà con che velocità.

 

  By: Moderator on Mercoledì 07 Febbraio 2007 18:30

Può darsi che nessuno è in grado di inserire o valutare correttamente il parametro asiatico nel quadro delle dinamiche economiche . Un pò come assere abituati alle maree e non saper come valutare che la ritirata del mare questa volta è dovuta invece ad uno tsunami in arrivo , anche se magari non obbligatoriamente devastante. Certo che ha cambiato molto in fatto di inflazione , idustrializzazione, cambi , bond,bilance dei pagamenti , materie prime , distribuzione dei reddditi,e non so quante altre cose. Per l'analisi tecnica sarà obbiettato che solo a posteriori si sa quale era il metodo più indicato per il periodo preso in esame. Certo che di un articolo che aveva postato almeno un anno fa Zibordi di non ricordo quale grande trader , l'unica cosa che mi ricordo è che fra le varie raccomandazioni dava quella di scegliere un sistema semplice per l'analisi . Penso che ci siano dei virtuosi , ma anche in questo caso non bisogna perdere di vista il pezzo base che viene suonato

 

  By: fabrizio maiocco on Mercoledì 07 Febbraio 2007 18:24

Virtuale o reale questo è il dilemma??????????????????????

 

  By: warrior on Mercoledì 07 Febbraio 2007 18:11

Gli altri aspetti relativi alla gestione delle posizioni consigliate nell'ambito del servizio a pagamento mi sembra si dovrebbero affrontare direttamente tra gli abbonati e Zibordi. ---------------------- Fermo restando che per me adesso la situazione è chiara (e cioè che GZ ha una propensione al rischio molto più alta della mia, tale da ammettere il "dissanguamento"), il fatto è che questo è l'unico canale per parlare con Zibordi. Nella sezione dei portafogli c'è scritto, per commenti scrivere sul forum. Quanto al discorso dei falsi segnali, per quella che è la mia visione dell'analisi tecnica, non ho registrato ancora nessun falso segnale d'inversione... L'ottica ribassista che si legge qui nasce molto di più (troppo) da considerazioni fondamentali

 

  By: angelo on Mercoledì 07 Febbraio 2007 17:46

A parte tutto , come si riconosce una trappola ? Sono trappole di analisi tecnica o di visioni economiche? __________________________________________________________________ Di entrambe le cose Norton (tra parentesi, spero stia meglio). Riguardo alla sua domanda, specificando che attendiamo tutti che parli Zibordi (poiché io non sono il difensore d’ufficio di nessuno), credo che a grandi linee quanto è successo ormai sia chiaro a tutti. Mi pare che gli aspetti critici siano stati due: - in primis, cercare di sovrapporre ragionamenti di macroeconomia al timing dei mercati. E' da quando frequento questo forum (2002 mi pare) che leggo che c'è "troppo debito in giro". Allora scrivevano persone che di macroeconomia ne sapevano sicuramente più di me (ricordate come scriveva bene Banshee?) ma che non hanno mai risposto ad una mia semplice domandina: “quale criterio stabilisce quando il troppo è troppo?” “Troppo” dovrebbe essere un concetto quantitativo (un po’ come “massima leva”…….) Ma – confesso – non sono mai stato troppo interessato da questi argomenti macro: anche ammesso che siano corretti, non servono a nulla in termini di timing. Il mercato forse crollerà prima o dopo…. ma che ne sarà della mia posizione nel frattempo? Chi shortò le Tiscali a 500 (prezzo attuale comparabile: 50 Euro) aveva indubbiamente ragione, ma dove era finito quando il titolo ha superato i 1100 Euro? E Tiscali è una azione, non un derivato con connessi problemi di margini e leva. - l’altro aspetto riguarda le tecniche di Borsa. Tra gran parte di chi scrive sul forum (compreso Zibordi che - ripeto - io leggo solo sul forum) vedo un gran uso di tecniche (Elliot, quadrato del 9 di Gann, Sequential di DeMark, Cicli degli 8,36 anni, Commitment of Traders…………… e chi ne ha più ne metta) che mirano non già ad identificare il trend in atto ma la sua inversione. Parafrasando la famosa battuta di Samuelson sulle previsioni di recessione degli economisti, si potrebbe dire che "questi indicatori hanno predetto correttamente 12 delle ultime 2 inversioni..." Ricorda la discussione che abbiamo avuto tempo fa sulle medie mobili? Ebbene, in questo ciclo di mercato, vi è stata la grande rivincita delle semplici e bistrattate medie mobili (o più in generale del trend following)……………… Secondo me, questi sono gli aspetti che si possono discutere - in linea generale - sul forum pubblico. Gli altri aspetti relativi alla gestione delle posizioni consigliate nell'ambito del servizio a pagamento mi sembra si dovrebbero affrontare direttamente tra gli abbonati e Zibordi.

 

  By: DD on Mercoledì 07 Febbraio 2007 17:43

Nel frattempo la raccolta dei fondi è in profondo rosso..chissà quando arriva il pubblico dei risparmiatori!!

 

  By: warrior on Mercoledì 07 Febbraio 2007 17:39

Le put bisogna prenderle prima, e vederle andare a zero. Prenderne ancora e rivederle a zero e così via. Chi arriva in fondo (in cima) con ancora sangue nelle vene potrà partecipare al botto. ----------------- Ah ecco, questa è una presa di posizione chiara... Che io non condivido, ma almeno parliamo di cose concrete. Se non si era capito, io preferisco rimanere coi piedi per terra e non rischiare mai di rimanere senza sangue nelle vene... Evidentemente molti di quelli che scrivono qui hanno le spalle belle grosse e possono permettersi di sbagliare strada più volte, prima di trovare quella giusta. Anche questo è un elemento da tenere in considerazione e da mettere in grande evidenza. Un trade come quello che GZ ha in piedi può essere sostenuto benissimo se il principio guida è quello descritto da te. Se il rischio di dissanguamento è accettabile, allora tutto diventa più sensato. Si tratta solo di avere una diversa prospettiva.

 

  By: gianlini on Mercoledì 07 Febbraio 2007 17:36

chiuso un minirussell a 816 inizio a non poterne più