Quando gira il mercato ?

 

  By: andreax66 on Martedì 20 Febbraio 2007 10:49

Caro massimo ti invito a non generalizzare. Io personalmente stimo le tue analisi anche se mi trovo in totale disaccordo. Tanto per farti un esempio lo Smart Money Index non mi sembra il classico indicatore che può dare grossi aiuti, visto che è sceso per un bel pò di tempo mentre il Dow faceva dei gran numeri. Su Bloomberg guardavo il grafico weekly e notavo che in alcune occasioni anticipa i movimenti anche di anni. Sui p/e credo di aver già detto abbastanza nei miei interventi precedenti e confermo la loro più totale inattendibilità per formulare qualsiasi previsione. Questi infatti non fanno che fotografare una situazione ad oggi, ma non dicono niente su quello che sarà. Certo, possiamo dire che se il trend degli utili rimane intatto le azioni, in media, non sono care, ma cosa ci faccio con questo dato? In base alla tua view, comunque il mercato è destinato a salire: -se l'economia va male, la Fed alza i tassi e le azioni esplodono -se l'economia va bene esplodono lo stesso. ...le ho già sentite queste teorie. Saluti

 

  By: Ant on Martedì 20 Febbraio 2007 10:49

Rallentamento dell'economia e ripresa nel secondo semestre: il punto di vista di BCAresearch, leaser nella consulenza indipendente. -----------------------------------------

 

  By: gianlini on Martedì 20 Febbraio 2007 10:45

massimo nessuno ti critica siamo tutti spaventati e terrorizzati dalle tue previsione, che sappiamo spesso accurate e per calmare il terrore, cerchiamo di trovare il punto debole del to ragionamento, come quando di notte per una strada buia ci si sforza di pensare ad altro che ad un possibile incontro con un malintenzionato

 

  By: massimo on Martedì 20 Febbraio 2007 10:24

Grazie, Piatgora. Shaeffer in coda dice che gli utili non possono che risultare vincenti anche se dovessero calare ad una sola cifra e che la FED può abbassare i tassi, quindi in sostanza quello che vi avevo anticipato, però a differenza di questo tizio che dice di saperlo da non so quali non menzionati indicatori, io vi ho ampiamente detto in questo forum e segnalandovi il report sul mio sito, le motivazioni sui p/e storici, l'incremento in atto di liquidità, gli acquisti degli smart investors, ecc..., quindi ora Bernie dovrebbe avere più critiche di me visto neppure dice quali sono i suoi indicatori, ma non accade semplicemente perché ha un nome straniero e una fama internazionale, perchè spesso in Italia le cose vengono considerate come il calcio, adesso però, ricordatevi di tutto ciò tra qualche mese quando vedrete la quota del Nasdaq, ciao Massimo PEPPE

 

  By: Gano* on Martedì 20 Febbraio 2007 09:55

Ma Nenner che ne dice? ... ;-)

 

  By: Pitagora on Martedì 20 Febbraio 2007 09:51

Noi abbiamo capito poco. Lui invece si è anche consultato con massimo e adesso non più dubbi. Poche storie !

 

  By: Gano* on Martedì 20 Febbraio 2007 09:35

Potrebbe essere davvero questa la settimana del top.

 

  By: andreax66 on Martedì 20 Febbraio 2007 08:53

Secondo me questa è la settimana del top dei mercati. Da ieri sono corto su Eurostoxx da 4280 e continuerò ad aumentare la posizione in questa settimana se ritorna o supera questo livello. In caso di discesa, incrementerò la posizione al primo pull-back. Stop un 3% circa sopra questi livelli. Target atteso -15%. Queste sono le operazioni che mi piace fare: rapporto rischio rendimento 1:5!

 

  By: GZ on Martedì 20 Febbraio 2007 02:43

le banche inglesi hanno prestato solo nel 2006 per i mutui immobiliari 290 miliardi di sterline e per le OPA altri 50 miliardi, e la leva finanziaria è aumentata dai derivati Secondo Clear Capital con la piramide dei derivati sul debito l'economia è molto più vulnerabile e basta uno shock secondario... calcola che per ogni euro di debito che non viene pagato 20 euro di CDO e CDS vengono spazzati via ----------------------- ^Clear Capital#http://www.clearcapital.co.uk/x/default.html^, the independent research group, considers the outcome of increased leverage and dispersion of risk within the credit economy, in a report published this month. The rose-tinted view is that the slicing and dicing of risk through the creation of structured finance products has spread the burden of risk more evenly across the economy, and created information that allows risk to be properly priced and managed. But, counter Clear Capital, there are “risk amplifiers” at work in this scenario. Firstly, the value of credit derivatives is growing far faster than the underlying credit issuance at a time when interest rate volatility is falling, pointing to enhanced risk appetite rather than risk management at work. Secondly, lending by UK banks to other financial institutions has grown more rapidly than their lending to the non-financial economy, or the growth of their loan books overall. Two groups of borrowers stand out - MBS issuers, including large banks like RBS, HBOS and Northern Rock, and the private equity groups. MBS issuance in 2006 hit £290m, a year on year rise of 70 per cent, while leveraged loans for LBOs have risen from £10bn in 20043 to £50bn in 2006. That in itself is not necessarily a concern - but that lending has been available at more aggressive ebita multiples and with weaker covenants. Moreover, (Risk Amplifier 3) leverage is being piled onto of leverage in lending to private equity as banks distribute debt to CLO managers, CDO managers and hedge funds. Clear Capital estimate that for every £1 of underlying corporate credit that hits trouble, as much as £20 of CDO equity could be wiped out. Finally, they cite anecdotal evidence that risk is being passed from well-informed institutions with strong balance sheets to weaker ones that lack the relevant expertise. The result? It may not require a major shock to trigger a rapid turn in the credit cycle. With the opaque dispersion of risk through the use of derivatives, a relatively minor event could trigger a sharper increase in risk aversion, with losses felt more widely. Increased leverage thanks to credit derivatives has “created a credit economy which is both more susceptible to shocks and less capable of mitigating the negative impacts of these shocks. Not much of this risk is currently factored into prices in equity or credit markets.”

 

  By: Ant on Lunedì 19 Febbraio 2007 21:05

Da Morgan Stanley, un allarme per le azioni. L'anno scorso ha individuato la correzione di Aprile. http://www.morganstanley.com/views/gsb/index.html ------------------------------------------ Europe Equity Strategy Cautious for Next Six Months February 06, 2007 By Teun Draaisma Equity markets have been on fire for the past eight months amid talk of a Goldilocks economy and booming M&A. Last week the markets were further helped by the benign FOMC statement and M&A rumors. The current environment bodes well for some of our biggest overweights - Materials and TMT. Also, like Henry McVey in the US, we are warming up to energy, although we are not yet ready to pull the trigger. But intelligent investing is about looking forward, not backward, and the time to have positioned for a Goldilocks economy and M&A was seven or eight months ago. We think the next six months will bring an environment that is not as good as the recent past. Tactically we would rather be in cash, as equities offer more risk than reward. Two main factors color our view: (1) Our valuation models are offering sell signals, with the CVI at over +1 SD. (2) And the economy is leaving the mid-cycle slowdown and entering a growth acceleration, which carries inflation and interest rate risk that is negative for stocks. Recent work by Ronan Carr supports betting against the speculators. Using CFDC data on speculators' futures positions for the next six months, we have found that investors can profit from taking the opposite stance when the short or long position data reach 1 or 2 standard deviations. The only 2 SD position currently is copper shorts, which is a good signal for mining stocks. The long position on the Nasdaq is 1 SD, a bearish indicator for European equities. The data also support our stances on a stronger US dollar, weaker bond market, and a stronger oil sector. (See Betting Against Speculators Pays, January 29, 2007) Summing up, we are cautious on equities for the next six months. We favor Materials and TMT and would avoid interest-rate-sensitive areas.

 

  By: GZ on Lunedì 19 Febbraio 2007 20:25

ovvero 620 milioni di lire ... ma come fa GZ a dire che in US gli immobili sono sopravvalutati ? forse da questa mis-interpretazione che nascono le sue fisse per lo short... --------------- In America le case sono sempre costate a parità di spazio e amenità (in media) la metà che in Europa, la casa della foto sotto è da impiegato in California. Se ci fate caso anche quando il carattere principale di un film americano è un salariato ha ha una casa che da noi possiede un medico. Anche 30 anni fa l'operaio americano aveva la casa a due piani unifamiliare con ampio giardino quando quello italiano stava in cinque stanze nel condominio di periferia, per questo il primo votava Reagan e il secondo Berlinguer. La Jolanda, donna delle pulizie messicana immigrata clandestina che veniva da me, aveva a Los Angeles una casa unifamiliare con giardino che da noi fanno fatica impiegati di banca se la moglie non lavora Questo perchè il prezzo degli immobili è dato soprattutto dall'OFFERTA cioè dal PREZZO DELLA TERRA e delle tasse e regolamentazioni Non solo perchè l'America è un continente 20 volte più grande ma anche perchè in molte aree suburbane non c'è quasi piano regolatore e puoi costruire o demolire Come noto in Italia (e in Inghilterra e in tutta europa salvo la Spagna) il 99.5% della terra è vincolata dai comuni e non puoi comprare un pezzo di terra e costruirci anche se sei 20 km dalla città con intorno solo barbabietole e nemmeno comprare una casa colonica o un vecchio magazzino o un pollaio demolirlo e farci la tua casa. Dal punto di vista della proprietà della terra viviamo nel socialismo e la conseguenza sono costi assurdi e queste città orribili costruite negli anni '60 e non più modificate perchè è illegale anche fare un balcon. In America ogni 10-15 anni se proprio non si tratta di qualcosa in pietra dell'800 molto bello la casa la tirano giù e la rifanno. Ma il problema della sopravvalutazione esiste lo stesso, solo che le case sono più grandi e più belline

 

  By: imaginedue on Lunedì 19 Febbraio 2007 19:35

Un giorno se comprero' casa, sicuramente lo faro' tramite mutuo e convertendo il tutto in euro, mi sa' che quasi quasi anziche' in acquistarla in provincia di Milano, varra' la pena prenderla a Los Angeles così da aver tanto di piscina.

 

  By: Gano* on Lunedì 19 Febbraio 2007 19:17

Non e' quello che volevo dire, ma che in Italia in un appartamento da 320.000 non ci paghi quasi 1400 euro d' affitto.

 

  By: omero on Lunedì 19 Febbraio 2007 19:13

20 anni di affitto non é poco in assoluto. Oppure + di 30 anni di mutuo senza apporto non é poco. Quanto farebbe ? 35 anni al 4,5% ? Ma é solo teoria perché i mutui a tasso fisso si fermano a 30. Poi magari é poco in una economia inflazionista (come ad esempio, casi estremi in cui proprio non credo, il 1920 in Germania o un acquisto in Patacones in Argentina nel 2002)

 

  By: Gano* on Lunedì 19 Febbraio 2007 18:54

Mi pare interessante il fatto che l' affitto sia relativamente alto rispetto al prezzo di vendita/acquisto, per lo meno secondo i nostri parametri.