By: andreax66 on Domenica 17 Giugno 2007 15:54
Ottimo Gianlini, la chiave del discorso è proprio questo elemento al quale accennavi tu stesso:
l'autocritica che mi sono mosso, in qualità di sostenitore di tesi ribassiste, è la stessa (anche se ovviamente attenuata) che dovrebbe fare chi sostiene il rialzo per motivi errati. Mi spiego meglio. Sostenere che i P/E sono bassi, che l'infalzione è contenuta, che la bolla immobiliare è un bluff e che tanto ora abbasseranno i tassi non giustifica il rialzo di questi mesi, non è altro che lo stesso errore fatto dagli orsi ma di segno opposto. L'ultimo movimento degli indici è realmente emblematico. Chi è stato al rialzo ultimamente (giustamente!) lo dovrebbe aver fatto conscio che i motivi comprensibili dal suo modesto punto di osservazione non erano così chiari e limpidi, nel senso...gli indici salgono perché ora debbono salire e basta, il resto non conta.
Se per 3 mattine di fila esco con i calzoni corti e c'è il sole, non significa che avrò sempre belle giornate se esco in bermuda!
Fino a qualche anno fa era più facile perché l'economia si sovrapponeva alla borsa e viceversa...la borsa tirava perché stavamo meglio anche noi. Ora non è così! Se si esclude una parte sempre minore di popolazione, il trend è indubbiamente ribassista ma la borsa sale ininterrottamente ed è per questo che si crea questo gap tra percezione personale e andamento dei mercati. Quello nostrano, in particolare, riflette tutto meno che l'economia italiana reale, lo sappiamo tutti. Ma ormai anche altri indici ben più blasonati hanno i top weights che fatturano moltissimo negli emergenti e poco in casa.
Allora siamo costretti a entrare in meccanismi mentali che non ci appartengono, difficili sicuramente da interpretare e a volte molto fuorvianti. Non è facile per me capire cosa si nasconde realmente dietro i moviementi della BOJ piuttosto che della FED o di Paulson.
Basta un niente e rischi di andare nella direzione opposta!
Personalmente non capisco, ad esempio, perché un titolo di stato privo di rischio a scadenza 31/12/07 mi rende il 4% abbondante e nel contempo le borse stra-salgono come se non ci fosse domani...secondo il mondo come era qualche anno fa, sarebbe stato un paradosso, ora non più. E' ovvio che c'è una fiducia smisurata di fare meglio di quel misero tasso fisso. E l'irruenza con la quale gli indici recuperano le sempre meno frequenti correzioni, non possono che indurmi a pensare che c'è vermanete qualcosa che non capisco e, permettetemelo, non sono certo i p/e!!