By: specoletta on Venerdì 31 Maggio 2013 15:36
Evangelista..
Fin quando resteremo bullish
Dalla scadenza ciclica del 22 maggio, che secondo la teoria del Delta System avrebbe dovuto intercettare un massimo, il mercato azionario in effetti ha fatto registrare una correzione: un consolidamento, per meglio dire. Saranno soddisfatti gli investitori rimasti a bocca asciutta per tutti questi mesi, in attesa dello sconto che non arriva mai (ma la “merce” di qualità si vende agevolmente, senza persuadere il compratore).
Il modello previsionale proposto ieri, e che si sviluppa fino alla metà di luglio, suggerisce il punto di arrivo della correzione. Chi è scarico di azioni dovrebbe cogliere questa (ennesima) opportunità per (ri)entrare sul mercato, prima della prossima gamba di rialzo. L’asset allocation per il mese di maggio è stata ancora una volta aggressiva: con l’81% del portafoglio investito in borsa, è stato aggiunto ulteriore fieno in cascina. Tornerà utile per i tempi grami, quando le inevitabili flessioni del listino “mangeranno” la performance fino ad ora accumulata. Ricordiamo che negli ultimi sei mesi in media l’esposizione raccomandata in azioni è stata del 74%: il modo migliore per capitalizzare al meglio un bull market che, in termini medi globali, ha prodotto un rialzo ad oggi del 17% in termini di indice MSCI World.
Indice che conserva il segnale positivo di lungo periodo scattato a metà dello scorso anno, come evidenzia il grafico in seconda pagina del rapporto di oggi. Si noti e apprezzi il segnale secondario di ingresso di novembre. Quel livello dinamico rappresenta il nostro “stop profit”: non siamo disposti a tollerare flessioni superiori a quella soglia spartiacque.