By: defilstrok on Giovedì 16 Maggio 2013 03:22
Caro Alevion, io so solo che è da dicembre che sentivo olezzo di bolla in formazione sulle borse, tant'è che sono rimasto long fino a gennaio.
Ma quel che mi ha sorpreso davvero è che, anche come bolla, è stata diversa dalle altre, solitamente caratterizzate da avanzate isteriche sia nei volumi che nella dinamica. Stavolta no: è una salita protratta col freno a mano tirato e con una partecipazione decisamente esigua. Per questo non ho creduto neppure che potesse essere più una bolla e che fosse un semplice sufflé tirato fuori troppo presto dal forno. E così ho cominciato a shortare.
E non è andata neanche male. Ma le due ultime sedute mi hanno imposto di prendere una pausa. La seduta di ieri mi ha stupito per la salita assolutamente ingiustificata di Wall Street che ha acceso il primo campanello d'allarme; il secondo si è riacceso oggi con tanto di sirena: nuovi massimi a fronte di dati brutti in Europa ed USA, col Congresso impegnato in un nuovo scandalo a tre giorni dalla scadenza della proroga al debito decisa l'ultimo giorno del 2012 mentre il Fiscal Cliff veniva superato.
E allora basta. Almeno fino a lunedì. E dico "almeno" perché può darsi una replica del 2007-2008; perché i mercati continuano a "festeggiare" ogni dato negativo che non fa altro che assicurarli sulla continuità del QE; perché hanno la faccia tosta di negare la svalutazione competitiva (noooo!) e oggi il buon (si fa per dire) Shinzo Abe ha avuto il coraggio di dire che il Nikkei non è in bolla speculativa (noooo! da 8500 a 15100 in 5 mesi...)
Che ci vuoi fare? L'analisi tecnica conta assai poco ormai. E laddove la si consideri, ti dice che il prossimo obiettivo grafico del DJIA è appena sotto 16000, oppure che Fiat - a meno che non sia un fake negato nelle prossime ore - ha finalmente rotto al rialzo (e con volumi oggi enormi) un pattern super-bullish. L'errore, se vogliamo chiamarlo tale, è quello di auspicare in questa salita un ritracciamento in altri tempi normale, e che Ben e Abe hanno cancellato, con la conseguenza che ad ogni minimo storno entrano i sottopesati, quelli che escono dai bonds, mentre ad ogni secondo gli shorter stakanovisti sono pronti a chiudersi. E Dio non voglia che non comincino a chiedersi cosa ci facciano il Fib, l'Ibex, lo SMI, il Cac e lo Stoxx oltre il 50% sotto i massimi (e secondo me c'è più di qualcuno che già non se lo chiede più ed è passato all'azione...). Stavolta hanno fregato anche un perma-bull come Fugnoli. Insomma: se volevano "piegare" la psicologia del mercato, ci sono riusciti. Credo che si contino sulle dita di una mano (il Falco, e ormai manco più Prechter) quelli che prevedono un crollo dei listini. E che, nel segreto del confessionale, anche gli shorter tifino per un ritraccio solo per poter entrare anche loro e partecipare al festino. Bernanke lo sa che dovrà interrompersi il QE e che ciò produrrà sommovimenti non da poco sui bonds e sulle azioni. Ma dopo che hai sfondato i top storici in questa maniera, il mercato è più difendibile, se quello obbligazionario comincia a scendere quello azionario non lo seguirà che in maniera parziale. E' questo l'intento.
Con ciò non voglio dire che sia "sana" una salita intrapresa in questa maniera ed un giorno si rovescerà e finirà male. Ma quando? e da dove? D'altronde non abbiamo visto fino a ieri i bonds sui record storici nonostante i rendimenti? (la Francia all'ultima asta ha piazzato gli omologhi dei BOT allo 0,001% cioé 1 euro per 10.000 che gli presti) E da quanti anni si predice il crollo del maledetto Bund o dell'OAT? Ecco: la mia paura è che lo stesso stia per accadere sulle azioni. Mi schifa, e mi trovo a disagio in una situazione del genere, ma sarebbe bene prendere in considerazione l'ipotesi che non si fermino prima di aver fermato tutti gli shorters