By: defilstrok on Venerdì 13 Febbraio 2015 00:04
I mercati sono scafati.
E Varoufakis non è un cretino, ma proprio per niente. Hanno vinto le elezioni ma non da sprovveduti: un piano ce l'hanno, e anche circostanziato e realistico e abbastanza equilibrato. Aggiungiamoci poi l'esito del Summit di Minsk dove, ad evidenza, Merkel e Hollande si sono affrettati ad andare per tentare di risollevare almeno un poco la triste china che stanno percorrendo.
I mercati sono astuti e cinici.
E, a parte casi come il Giappone negli anni '80 o la bolla dot.com delle borse occidentali di 15 anni fa, spesso le bolle le gonfiano non per euforia, ma con consapevolezza.
Aggiungiamoci poi il QE ancora da venire (e che, se sarà come previsto - caro Oscar - assorbirà più Bund di quante saranno le emissioni tedesche di tutto il 2015 - La Germania ha i conti in surplus ovunque).
E non è finita: c'è un quadro grafico che nel breve, sugli indici UE è assolutamente bullish. E' vero che Wall Street può invertire da un momento all'altro ma, eccezion fatta per il Dax - e ormai per un soffio FTSE e SMI - a nuovi record, tutti gli altri indici sono "indietro" talmente tanto che se volessero fare un +100% resterebbero ancora indietro!
Nel brevissimo, poi, oggi abbiamo assistito sul Dax alla negazione di un H&S tra l'altro sui record storici. Niente di più bullish: la figura si ribalta con un target minimale a 11280 e possibili estensioni anche fino a 12000.
Che c'è? sono impazzito? sono diventato improvvisamente bullish? Macché! Ho imparato ad adeguarmi.
Vedremo nei prossimi giorni. Domani non posso seguire che le prime due ore. Ma è probabile che si giochino le incertezze del fine settimana in coppia col doppio max del Nasdaq (con Apple enormemente tirata) e che i max si possano vedere solo a inizio seduta. Ma se lunedì scaturisce uno straccio di accordo si tira secchi verso Nord.
E, ripeto, ho riletto le proposte messe sul tavolo da Varoufakis: ragionate e ragionevoli abbastanza per costringere la Troika (si può ancora dire?...) a cedere.
Ha tirato dentro Putin, la Cina e pure l'OCSE: in pratica ha demolito l'intero establishment di Bruxelles! un grandissimo. E assolutamente non abbastanza avventato da immolare sè e il suo paese a un abbandono unilaterale dell'UEM.
Il bello, ovviamente, verrà nei prossimi mesi...