Se l'epidemia di SARS viene fermata ....

Chi ha mai detto che le cose cambiano ? - gz  

  By: GZ on Giovedì 25 Settembre 2003 13:11

Questa è la foto di un titolo internet che capitalizza 2 miliardi di dollari, ne fattura 29 milioni e ne perde 16 milioni ed è appena salito da 1 o 2 dollari a 45 dollari E' un grafico del 1999 ? No è un grafico corrente, solo che è un titolo internet cinese, SINA Chi ha mai detto che le cose cambiano e che si tiene conto delle lezioni precedenti ? In base all'esperienza del 1999-2000 però qualcuno dovrebbe avere il coraggio di venderlo short perchè probabilmente perderà l'80% o 90% entro un anno (a proposito, stavo prendendo accordi a fare la versione cinese di Cobraf.com e poterla quotare a Shangai fino a che dura la bolla cinese)

 

  By: gianlini on Martedì 09 Settembre 2003 01:57

non si sa più a che sarsi votarsi noi poveri corti.....!!

 

  By: GZ on Martedì 09 Settembre 2003 01:41

in autunno con la ripresa dell'influenza stagionale un poco di Sars dovrebbe ritornare, oggi il primo caso a Singapore

 

  By: LaSignoraMaria on Lunedì 30 Giugno 2003 15:48

I portali cinesi Sohu e NetEase in pochi mesi sono saliti del 2000% www.corriere.it/edicola/economia Altro che performance stellari della Bolla di fine anni Novanta! A trascinare all'insù l'indice generale del Nasdaq, con performance anche del tremila per cento, si trovano aziende sconosciute o quasi, che, per qualche motivo, hanno riacceso la fantasia degli investitori, soprattutto dei trader online. Certo, non si è ancora tornati all’attività frenetica del 1999-2000. Ma che la febbre speculativa sia rapidamente salita lo si vede proprio dal tipo di società «più calde» del listino tecnologico. In prima fila le «dot com», alcune resuscitate dalla tomba, altre operative in mercati di frontiera come la Cina; gli operatori del biotech, dove le speranze di scoprire la medicina miracolosa si associano a quelle di guadagnarci milioni; le cosiddette penny stock, le azioni che valgono pochi centesimi. Tutti segnali, secondo i più preoccupati osservatori, che si è gonfiata una nuova Bolla pronta a scoppiare. Chi si è destato dal coma è Ask Jeeves , motore di ricerca che risponde a domande fatte in linguaggio normale. Con 12 milioni di utenti al mese, fino all'anno scorso era in perdita e la quotazione era sprofondata a meno di un dollaro; ora è risalito a 13 dollari e la società di analisi finanziaria Zacks ne raccomanda l'acquisto «perché si muove nella direzione giusta e ha piani per il futuro». Fra i progetti la creazione di servizi per siti aziendali e il lancio di un catalogo di libri. In aprile l'azienda ha dichiarato 7 centesimi di profitti per azione e all'inizio di giugno ha collocato un'emissione obbligazionaria da 100 milioni di dollari, che serviranno allo sviluppo e a eventuali acquisizioni. Basta questo a giustificare un rimbalzo del 1.130% in 12 mesi? Ancor più spettacolare il rialzo del 3.000% di TheGlobe.com, che aveva sospeso l'attività nel giugno 2002 ed era quasi uscita dal listino quando quotava 15 centesimi: ora è sopra un dollaro. Già quando aveva debuttato in Borsa nel novembre '99 aveva fatto segnare un record: »605% di incremento dal prezzo dell'Ipo in un solo giorno (più di così ha fatto solo V.A.Linux, »700%). La promessa di far profitti costruendo «comunità» online è naufragata; è rimasto lo stile dei comunicati iperbolici. Nell’annuncio dell'acquisizione di Direct Partner Telecom - neonata società di comunicazioni telefoniche via Internet - il cofondatore Stephan Paternot dice che TheGlobe.com diventerà «uno dei primi operatori del settore a offrire le più basse tariffe telefoniche». Nello stesso settore delle telecomunicazioni, uno dei più tartassati dalla crisi, brilla la performance del 438% di Nextel, famosa per gli apparecchi walkie-talkie con cui i clienti possono parlare schiacciando solo un pulsante. È un servizio, basato sulle onde radio, molto usato da aziende delle costruzioni, dei trasporti o e dalle agenzie governative, i cui dipendenti comunicano in circuiti chiusi. Ma ora il monopolio di Nextel è minacciato da concorrenti come Verizon desiderosi di entrare in questo mercato. Da parte sua Nextel ha allargato la sua offerta alle connessioni Internet senza fili: conta su 10,6 milioni di sottoscrittori. E c'è chi spera che la sua corsa non sia ancora finita. Le scommesse più esotiche sono sulle società di Internet che operano in Cina: per esempio Sohu e NetEase, le cui quotazioni in 12 mesi sono risalite entrambe di oltre il 2.000%. NetEase è un portale, che offre giochi online a pagamento e aste online di computer, software e apparecchi elettronici. Anche Sohu è un portale (in cinese vuol dire «volpe che cerca»): ha link a più di 300 mila siti in lingua cinese, offre 17 canali di contenuti dallo sport al business e comprende un servizio di trading azionario online. Alle attuali quotazioni, ha una capitalizzazione di 1,18 miliardi di dollari, contro un fatturato di 28,7 milioni l'anno scorso e 52 milioni quest'anno ovvero è valutata 23 volte il totale delle entrate stimate per il 2004. Un livello davvero da Bolla. Ma il gestore Walter Price del Pimco Rcm Global Technology Fund e l'analista Safa Rashtchy di US Bancorp Piper Jaffray pensano che le potenzialità siano ancora alte, perché Internet è il futuro delle comunicazioni e informazioni in Cina. «È un mercato ancora in una fase iniziale, pur essendo il secondo al mondo per dimensioni, con 60 milioni di utenti; la monetizzazione dei contatti è già iniziata e le possibilità di crescita sono superiori a quelle di qualsiasi altro Paese» sottolinea Rashtchy. Un caso esemplare delle nuove follie del Nasdaq è la penny stock Laser Recording Sys (Lrsy): dallo scorso maggio le sue quotazioni sono schizzate da un centesimo a un dollaro, finendo così nelle classifiche delle migliori performance di Borsa (»4.600% in 12 mesi). Perché? Un comunicato stampa aziendale ha annunciato un accordo per uno scambio di azioni con Scl Ventures, società del paradiso fiscale delle British Virgin Island, con il programma di fare affari nelle telecomunicazioni satellitari. Indovinate dove? In Cina, ovviamente. Così Lrsy ha raggiunto una capitalizzazione di Borsa di 9,9 milioni di dollari con zero attività e quindi zero entrate. Chi l'ha comprata a 1,5 dollari, saltando sul carro del rialzo, ha già perso il 50%. Chissà chi ci ha guadagnato.

 

  By: Leofab on Lunedì 09 Giugno 2003 13:00

Occorre la SARS in Cina: S - Sterilizzazione A - Afflosciare R - Respingere S - Selezionare

la Cina ignora la SARS - gz  

  By: GZ on Lunedì 09 Giugno 2003 11:27

ci sono due notizie che sono passate oggi: una che per la prima volta non ci sono stati casi di SARS in Cina e due che la provincia cinese che per prima era stata colpita dalla polmonite atipica ha toccato un record di produzione industriale evidentemente dovendo stare in casa con la mascherina e non potendo viaggiare o divertirsi troppo per paura del contagio non gli restava che lavorare dannati cinesi non li ferma nessuno ------------------------------------------------------- domenica 08 giugno 2003 -- DJ. China's Guangzhou Hits Record Indus Output Despite SARS BEIJING (Dow Jones)--Guangzhou, the first major city in China to experience an outbreak of SARS, reported record high industrial output in May, despite concerns the potentially fatal respiratory disease might dent export production. Value-added industrial production in the southern metropolis rose 25.4% yearon year to a record high of 39.1 billion yuan ($1=CNY8.28), the official Xinhua News Agency reported Saturday. In the first five months of this year, industrial output in Guangzhou rose 18.4% year-on-year to CNY47.1 billion contributing to a 13.8% year on year rise in the city's GDP during the five-month period, the report said.

 

  By: DOTT JOSE on Venerdì 23 Maggio 2003 14:25

il virus sars verrebbe dallo spazio tonnellate di batteri spaziali ogni anno entrerebbero nell atmosferae alcuni prolificano qua da noi...

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

SARS: era un "Compra sulle Cattive Notizie " - gz  

  By: GZ on Giovedì 22 Maggio 2003 20:43

Ehi.. finora sembra che abbia ragione, l'effetto della SARS è stato esagerato dai media e per quanto riguarda le borse asiatiche è stato per ora riassorbito è stato per ora l'ennesimo esempio della regola d'oro: ".. Compra sulle Cattive Notizie" (non su quelle buone come dicono gli esperti su Bloomberg TV) Ed è anche un altra prova di quello di cui si discuteva oggi, cioè dell'ondata di liquidità che si sta abbattendo sull'Asia e i Paesi Emergenti, per cui quando ci sono i soldi la gente se ne infischia della Sars, della ripresa del terrorismo e del dollaro debole. vedi qui il solito China Fund che seguiamo e ora da 16 dollari è salito a 18 e mezzo sfondando i massimi --------------------------- post del 5 maggio -------------- ......forse questo China Fund sarà meglio della media (del resto non lo avevo indicato io ?), ma sembra a guardarne l'andamento che l'effetto del SARS sia stato assorbito per ora... -----------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Lunedì 19 Maggio 2003 16:57

SARS & MERCATI Dopo un crollo del 16%, Hong Kong è risalita +8% Per gli analisti molti titoli sono stati eccessivamente colpiti. Da Cathay Pacific ad Aig, ecco chi potrebbe fare un rally ------------ Maria Teresa Cometto ---- corriere ------------------- Potrebbero arrivare a quasi 30 miliardi di dollari i danni per le economie asiatiche, se il contagio della polmonite atipica o Sars (Severe acute respiratory syndrome) continuerà a svilupparsi anche nel terzo trimestre 2003. La stima è della Asian development bank. E per paura dell'impatto negativo della malattia su consumi e investimenti dei loro Paesi, nelle ultime settimane le banche centrali della Corea del Sud e della Nuova Zelanda hanno tagliato i tassi di interesse ufficiali; mentre quella del Giappone, dove i tassi sono già a zero, ha immesso molta liquidità sul mercato. Non stupisce quindi che nel clima generale di preoccupazione per gli effetti economici della Sars, molti investitori si siano ritirati dalle Borse cinesi e di tutto il Far East e abbiano ridotto anche le aspettative sui titoli delle multinazionali che fanno molti affari con l'Oriente. Così la Borsa di Hong Kong, la più colpita dall'ondata di paura, è scesa del 16% da quando è trapelata la notizia della diffusione della Sars in Cina, lo scorso novembre, fino al 25 aprile, quando ha toccato il suo minimo degli ultimi 54 mesi. Ma da allora ha cominciato a risalire gradualmente, perché numerosi gestori professionali pensano che la reazione dei mercati sia stata eccessiva e che a questi livelli di prezzi si possano trovare buone occasioni di investimento. La stessa pericolosità della Sars come malattia è stata ridimensionata da alcuni esperti, ad esempio il premio Nobel per la medicina David Baltimore, che ha osservato come la polmonite acuta finora abbia causato 550 vittime in tutto il mondo (e oltre 7 mila persone contagiate) contro i 20 mila morti l'anno solo in Usa per le complicazioni dell'influenza. Così Stewart Paterson, analista di Csfb (Credit Suisse First Boston) per le azioni asiatiche, ha scritto in un suo recente report che la Sars «è un problema per l'attuale trimestre, ma il suo impatto economico oltre il secondo trimestre 2003 dovrebbe essere molto limitato. Hong Kong in particolare si sta rivelando un ottimo punto d'ingresso per comprare azioni». La ripresa, secondo Paterson, dipenderà dalla velocità con cui la vita tornerà normale a Hong Kong e in Cina; ma si può già dire che alcune aziende sono state troppo penalizzate. In particolare l'analista attira l'attenzione sulla compagnia aerea Cathay Pacific Airways , quotata a Hong Kong, che nei soli due mesi di marzo e aprile è crollata del 22% in Borsa. Certo, i passeggeri suoi clienti sono ridotti a un quarto e la compagnia ha dovuto chiedere ai 14 mila dipendenti di prendersi delle ferie non pagate, per cercare di superare la bufera; ma secondo Paterson la Cathay ha buone possibilità di rilancio con la ripresa del traffico civile, il livello sostenuto di quello merci e i prezzi petroliferi bassi. Più di un investitore la deve pensare allo stesso modo, perché dai minimi di fine aprile le azioni Cathay sono già rimbalzate del 14%. Un'altra compagnia aerea molto impegnata sui mercati asiatici - da cui deriva circa un quarto del suo fatturato -, ma ritenuta interessante per i suoi valori fondamentali è l'americana Northwest : l'analista Jamie Baker della J.P.Morgan crede il suo prezzo attuale sia attraente. Altri settori su cui l'impatto della Sars è stato immediato ed evidente sono quelli del commercio, dei ristoranti e degli alberghi. McDonald's e Yum brands (che controlla le catene di fast food KFC e Pizza Hut) hanno già avvertito che i profitti del secondo trimestre saranno ridotti a causa del calo degli affari in Asia. Lo stesso ha fatto Eastman Kodak : la cancellazione delle feste tradizionali di maggio in Cina, che è il suo secondo mercato al mondo, ha colpito le vendite di pellicole fotografiche. Ma anche una compagnia assicurativa come Aig (30% del fatturato in Asia), una casa di prodotti di bellezza come Avon e un produttore di chip come No vellus System hanno preannunciato perdite di affari causate dalla Sars. Gli agenti Aig non possono infatti visitare i clienti in certe zone; le donne e ragazze asiatiche che indossano la mascherina per proteggersi dal virus pensano di meno al trucco; e se le fabbriche di computer e altri apparecchi elettronici rallentano le operazioni o peggio chiudono perché non c'è più domanda di chip. D'accordo, nei Paesi infettati dalla Sars «la gente non sta andando fuori a cena o a fare shopping quanto vorrebbe - osserva Mark Headley, gestore americano del Matthew Pacific Tiger fund -. Ma prima o poi riprenderà i ritmi naturali». Per Headley quindi ha fatto male chi, per la Sars, ha venduto i titoli asiatici o legati al business in Oriente: il suo fondo in effetti si è ripreso di circa il 10% dai minimi di aprile. Ora punta in particolare sulla ripresa di società ingiustamente travolte dal fuggi fuggi degli investitori, come la Dah Sing Financial , solida finanziaria che eroga mutui: a fine aprile era scesa a 31,8 dollari, ma è già risalita a 35,2 con un rimbalzo del 10%.

 

  By: Moderatore on Lunedì 19 Maggio 2003 12:29

SARS & MERCATI A ruba le cure alternative. Con effetti benefici in Borsa E le erbe cinesi curano i listini Prezzi record per le società che producono medicine tradizionali N essun vaccino e nessuna cura sono stati ancora dichiarati ufficialmente validi per combattere la Sars o polmonite atipica. Ma intanto fioriscono i rimedi «alternativi». Così le società quotate che producono medicinali basati sulle erbe hanno visto le loro azioni - come i loro prodotti - andare a ruba. Fra i titoli si segnalano quelli di Sanjiu Medial & Pharmaceutical (antibiotici e medicine tradizionali cinesi, quotata in Cina), Tong Ren Tang Technologies (medicine tradizionali, Hong Kong), Eu Yan Sang International (erbe cinesi, Singapore), North China Pharmaceutical (vitamine, Shangai), Tsumura (medicine tradizionali cinesi e giapponesi, Tokio). Il dubbio ovviamente è che i rialzi siano il frutto solo di un'ondata speculativa di breve respiro. Ma le autorità di Hong Kong hanno permesso che gli ammalati di Sars siano trattati anche con questi prodotti e un istituto americano di ricerca medica (il National center for complementary and alternative medicine) ha cominciato a sperimentare gli effetti delle erbe cinesi nel combattere infezioni virali come la Sars. Le alte quotazioni raggiunte dalle aziende citate suggeriscono però cautela nell’investire in questo settore. Ma se il contagio della Sars continua - osserva Eric Ritter, esperto di mercati asiatici per Driehaus capital management - continuerà a crescere anche la spesa medica in Cina e i profitti dei produttori di medicine tradizionali.

 

  By: Moderatore on Giovedì 15 Maggio 2003 15:47

SARS: PENA DI MORTE IN CINA PER CHI VIOLA QUARANTENA - Pechino, 15 mag - La Cina ha pubblicato oggi un'interpretazione della legge sulle malattie contagiose che rende passibile di pena di morte o di ergastolo chiunque si opponga a una misura di quarantena e diffonda la Sars intenzionalmente, ha riferito l'agenzia Nuova Cina. ''Chi diffondera' volontariamente agenti patogeni di malattie contagiose che mettano in pericolo la sicurezza pubblica o comportino ferite gravi, morte o ingenti danni materiali saranno passibili di una pena detentiva di almeno dieci anni, dell'ergastolo o della pena di morte'', afferma la decisione della Corte suprema e del Tribunale popolare supremo. L'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) ha immediatamente comunicato la propria preoccupazione davanti a una severita' che rischia di rivelarsi controproducente. ''Se si adotta una mano troppo pesante, alcune persone potrebbero semplicemente rifiutarsi di andare in ospedale'', secondo Mangai Balasegaram, portavoce dell'Oms a Pechino.

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 08 Maggio 2003 17:12

diamnogli tempo! e appena nata! ha solo 3 mesi di vita la sars, aspettiamo che sviluppi resistenza verso gli antibiotici.. non ho capito una cosa: vhi guarisce sparge il virus oppure no ?

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: michelino di notredame on Giovedì 08 Maggio 2003 15:57

giornalismo americano deteriore. molte cifre, molte percentuali. michael fumento anche seduto su una montagna di cadaveri continuerebbe a dare delle cifre e delle percentuali, grazie alle quali dimostrerebbe che, eccetera eccetera. ripeto: vada in Cina. il suo e' un sapere astratto. deve toccare con mano. deve diffondere il suo pensiero vis-à-vis. deve fare rilevazioni statistiche di persona. deve cercare il contatto umano. bisogna insistere, e' per il suo bene. facciamogli sentire il fiato sul collo.

 

  By: GZ on Giovedì 08 Maggio 2003 13:16

Quanti cinesi muoiono di influenza e polmonite ogni anno ? In base ai dati citati da Fumento in america ad esempio sono migliaia. In cina probabilmente dieci volte tanto visto che sono un miliardo di persone e hanno meno assistenza medica. Di SARS sono morti per ora in circa 500 in Cina, ma forme simili di "contagio" come l'influenza o la polmonite fanno alcune decine di migliaia di vittime ogni anno e diffondendosi in modo simile.

 

  By: michelino di notredame on Giovedì 08 Maggio 2003 12:52

Il signor Michael Fumento e' molto rassicurante. Così rassicurante che dovrebbe andare in Cina, a ripetere le stesse cose. Compriamogli il biglietto.